Chissà a chi apparterrà quest'auto...
Saluti,
Mauro.
Ogni tanto (anzi spesso) mi vengono in mente interpretazioni di avvenimenti e fatti oppure giudizi su persone ed eventi che non si possono certo definire conformisti. O magari semplicemente idee e pensieri personali, indipendenti. Alcune di queste idee saranno giuste e condivisibili, altre no, ma sono orgoglioso che non siano conformi. I commenti anonimi non sono graditi, essi verranno cancellati a meno che non portino contributi concreti e seri. Buona lettura a tutti.
Vorrei fare una domanda agli amici protestanti.
Qui in Germania (ma con rare eccezioni anche nel resto d'Europa) i protestanti vengono visti come moderati. Nel mondo cristiano il radicalismo è visto più come cattolico (e anche di più come ortodosso, sia di stampo greco che russo) che come protestante.
Negli USA invece i protestanti (in primis i battisti) sono i veri radicali, i veri estremisti, quelli che vorrebbero una specie di Sharia cristiana.
Da dove nasce questa differenza? Come si sono i protestanti negli USA talmente radicalizzati, mentre non è successo con quelli europei?
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Qui la versione tedesca.
Fino a non molto
tempo fa pensavamo che le democrazie occidentali fossero piene di difetti, ma
che in quanto democrazie fossero inattaccabili, solide. Migliorabili, sì (anche
tanto), ma non attaccabili, non distruggibili.
Ora ci stiamo
accorgendo che l'autodefinitasi più grande democrazia dell'Occidente (gli USA) così
democrazia non è, visto che può essere attaccata dall'interno e senza neanche
fare un colpo di stato vero e proprio (visto che, nonostante le leggende
metropolitane, lì un vero sistema di "checks e balances" non esiste,
è di fatto lasciato alla correttezza dei singoli).
E ci stiamo
purtroppo anche accorgendo che pure nelle democrazie europee, dove i
"checks e balances" per fortuna esistono davvero, i vari governi
(sulla scia di quello ungherese, obiettivamente pioniere in questo all'interno dell'UE) stanno
usando ogni strumento legale e soprattutto ogni zona grigia della legislazione
e delle Costituzioni per far sì che il potere legislativo e quello giudiziario
vengano sottomessi a quello esecutivo, cioè Parlamento e magistratura
sottomessi al Governo.
E dove non li si possa sottomettere, almeno che vengano
depotenziati.
O forse invece
non ce ne stiamo (a parte quattro gatti) accorgendo? Forse pensiamo che, sì, ci sono periodi migliori e periodi peggiori, ma che in fondo tutto va
bene, madama la marchesa?
Teniamo gli occhi
aperti, molto aperti. Perché rischia ormai di essere troppo tardi per evitare
la deriva autoritaria... e l'autoritarismo è solo un passo distante dalla
dittatura.
Saluti,
Mauro.
Adesso le femministe mi distruggeranno, ma devo scriverlo. Da genoano mi sono guardato i filmati della cavalcata del Genoa Women in serie B (sì, le nostre ragazze sono state promosse in serie A). Ok, si parla di serie B, non A, ma il livello tecnico era penoso. Veramente penoso. Anche delle nostre, non solo delle avversarie sconfitte. E no, non parlo di questioni fisiche, parlo proprio a ragion veduta di livello tecnico. Tecnicamente il peggior calciatore maschile di terza categoria potrebbe giocare in serie A femminile. In nessun altro sport ho mai notato una differenza tecnica così enorme tra i due sessi. Né nella pallacanestro, né nella pallavolo e paradossalmente neanche nello sport "maschio" per eccellenza, cioè la pallanuoto (nel rugby le donne sono arrivate da troppo poco, ogni giudizio tecnico è impossibile per ora, diamo loro tempo). Ovunque la differenza fisica è innegabile, ma la differenza tecnica in nessuno sport è ampia, anzi enorme, come nel calcio. Nella pallavolo è addirittura quasi nulla. Nella pallacanestro è più visibile, ma anche perché lì l'altezza (in media decisamente superiore per gli uomini) influenza in parte pure la tecnica. Ma nel calcio c'è proprio una differenza tecnica (e ribadisco: tecnica, non mi interessa quella fisica) di base, fondamentale veramente imbarazzante. Perché?
Saluti,
Mauro.
P.S.: Quindi non stupiamoci che la nazionale maggiore svizzera femminile perda 7-1 contro i ragazzi U15 del Lucerna. Non è solo questione di fisico.
Gli Stati Uniti hanno attaccato l'Iran (anche se Vance, il vicepresidente, dice che non sono in guerra con l'Iran).
Al là di tutte le discussioni sui motivi, sulle ragioni e sul diritto internazionale, una domanda molto presente sul web, in particolare ovviamente quello anglofono, è se il presidente (Trump, in questo caso) abbia i poteri per ordinare un attacco del genere o se questi poteri li abbia solo il Congresso.
A leggere la Costituzione USA, se consideriamo l'attacco come un atto di guerra, direi che questi poteri li abbia proprio il Congresso, come spiegato bene in quest'articolo della Cornell Law School.
Anche se i presidenti, come dice lo stesso articolo, spesso se ne fregano.
Ma come funziona (o dovrebbe funzionare) invece in Italia?
Se leggiamo l'articolo 78 e il nono capoverso dell'articolo 87 della nostra Costituzione esattamente come negli USA (e in qualsiasi paese democratico, che io sappia).
L'articolo 78 infatti recita:
Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari.
Mentre il nono capoverso dell'articolo 87 recita:
[Il Presidente della Repubblica] Ha il comando delle Forze Armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.
La cosa quindi sembra chiara, esplicita: il Parlamento è sovrano anche nel dichiarare la guerra.
La domanda però è: dato che il Presidente della Repubblica è a capo delle Forze Armate, nel caso lui ordinasse un attacco senza l'autorizzazione del Parlamento... cosa farebbero i militari?
In teoria dovrebbero disobbedire, essendo l'ordine incostituzionale. Ma lo farebbero veramente?
(Comunque, Costituzione o meno, molti politici sono più guerrafondai dei militari... i primi sono i più pericolosi, e questo vale in ogni paese).
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Qui tutti i miei articoli sugli... articoli della Costituzione.
Il partito del nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz si chiama CDU, cioè Christlich Demokratische Union Deutschlands (Unione Cristiano-Democratica Tedesca), e il suo partito fratello bavarese CSU, cioè Christlich-Soziale Union in Bayern (Unione Cristiano-Sociale Bavarese).
Ve lo dico da ateo: guardate il programma di governo (e ancora più quello elettorale pre-voto) e guardate il catechismo della chiesa cattolica e i valori delle chiese protestanti... cioè di chi rappresenta (al di là del comportamento dei singoli e delle istituzioni) l'essere cristiani.
Bene, se li guardate capirete che quella C nel nome dei due partiti (soprattutto per quanto riguarda la CSU) è ormai solo vuota ipocrisia, nei fatti non c'è più.
E questo indipendentemente da come noi singoli cittadini possiamo giudicare la religione cristiana.
Saluti,
Mauro.
"Avevo ragione io" è una brutta frase, suona arrogante o per lo meno da saputello.
Però in questo caso è l'unica frase che posso scrivere, dire.
Nel 2013 a Berlino nacque l'AfD (Alternative für Deutschland, in italiano Alternativa per la Germania).
Venne definito il "partito dei professori" perché fondato da alcuni accademici di destra, nazionalisti. Però, questa la vulgata dell'epoca, moderati.
Io dissi subito: attenti, questi sono neonazisti, nonostante le apparenze.
E venni sbertucciato da chi era cascato nel trucco della maschera moderata. Anche qui sul mio blog venni contestato quando scrissi sul tema.
Nel 2014 poi nacque a Dresda PEGIDA (Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes, in italiano Europei patriottici contro l'islamizzazione dell'Occidente), movimento esplicitamente populista di estrema destra basato su visioni razziste e nazionaliste.
E io dissi che PEGIDA era il braccio "di strada" dell'AfD (oppure che l'AfD fosse il braccio politico di PEGIDA).
E di nuovo venni contestato perché le due entità non avevano collegamenti legali, erano burocraticamente separate.
Ma poi, alle elezioni del 2017, ci fu un ulteriore scivolamento a destra del partito, dove gli elementi più estremisti presero totalmente il controllo.
Ma poi i rappresentanti del partito erano sempre in prima linea nelle manifestazioni di PEGIDA.
Ma poi la vicinanza con elementi dell'NPD (Nationaldemokratische Partei Deutschlands, Partito Nazinaldemocratico di Germania, ispirato esplicitamente all'NSDAP per propria ammissione).
Ma poi arrivò la corrente Die Flügel (L'ala) che dovette essere sciolta per neonazismo.
Ma poi anche la sezione giovanile (Junge Alternative, Alternativa giovane) dovette essere sciolta per provato anticostituzionalismo.
Ma poi molte sezioni regionali vennero messe sotto osservazione dai Servizi per lo stesso motivo e per tre di esse (Sassonia, Turingia e Sassonia-Anhalt) la cosa venne legalmente provata e certificata.
Ma poi cominciò a crescere la violenza, se non proprio il terrorismo, di destra (qui un splendido articolo al proposito del sito di indagine giornalistica Volksverpetzer, in tedesco, ma potete usare i traduttori in rete) senza mai condanne da parte del partito (vero anche che la stampa mainstream cerca per quanto possibile di evitare di parlare di questa violenza).
E tante altre cose.
E ora?
Molti cadono dal pero "scoprendo" quello che era già chiaro ed esplicito nel 2013/2014.
Altri continuano a mantenere il prosciutto sugli occhi per non vedere (come la CDU/CSU e buona parte della stampa).
E l'AfD continua a crescere (secondo partito nel Bundestag alle elezioni di febbraio) e a spostarsi sempre più a destra.
Saluti,
Mauro.
P.S.: Qui la versione tedesca.