Sto parlando del TCO.
Purtroppo quando si parla di investimenti (sia privati che, soprattutto, pubblici) il lato economico viene generalmente valutato in base ai soldi necessari per metterlo in piedi, ergo i costi di costruzione e/o acquisto.
E questa è una grandissima belinata.
Certo, se quei soldi non li hai e non hai nessuno che te li presta, ovviamente non puoi investire, questo è ovvio.
E questa è una grandissima belinata.
Certo, se quei soldi non li hai e non hai nessuno che te li presta, ovviamente non puoi investire, questo è ovvio.
Ma la sensatezza di un investimento non va valutata in base ai costi di costruzione/acquisto, bensì in base al TCO. Cosa significa TCO? Semplicemente "Total Cost of Ownership" (talvolta anche detto "Total Cost of Operation").
E questo tiene conto di tutti i costi dal momento della decisione di investire fino al momento in cui smantelli tutto.
E chi calcola seriamente il TCO mette sull'altra colonna tutti i guadagni, sia diretti che indiretti (e se si tratta di investimenti pubblici sia propri del pubblico che di riflesso del privato, in quanto - se onesti - di vantaggio per tutta la società).
Il costo secco di costruzione/acquisto non ti dice nulla su quanto positivo economicamente sia quell'investimento.
Ti dice solo se in quel preciso momento te lo puoi permettere oppure no.
Ti dice solo se in quel preciso momento te lo puoi permettere oppure no.
Saluti,
Mauro.
Nessun commento:
Posta un commento