Fino a non molto
tempo fa pensavamo che le democrazie occidentali fossero piene di difetti, ma
che in quanto democrazie fossero inattaccabili, solide. Migliorabili, sì (anche
tanto), ma non attaccabili, non distruggibili.
Ora ci stiamo
accorgendo che l'autodefinitasi più grande democrazia dell'Occidente (gli USA) così
democrazia non è, visto che può essere attaccata dall'interno e senza neanche
fare un colpo di stato vero e proprio (visto che, nonostante le leggende
metropolitane, lì un vero sistema di "checks e balances" non esiste,
è di fatto lasciato alla correttezza dei singoli).
E ci stiamo
purtroppo anche accorgendo che pure nelle democrazie europee, dove i
"checks e balances" per fortuna esistono davvero, i vari governi
(sulla scia di quello ungherese, obiettivamente pioniere in questo all'interno dell'UE) stanno
usando ogni strumento legale e soprattutto ogni zona grigia della legislazione
e delle Costituzioni per far sì che il potere legislativo e quello giudiziario
vengano sottomessi a quello esecutivo, cioè Parlamento e magistratura
sottomessi al Governo.
E dove non li si possa sottomettere, almeno che vengano
depotenziati.
O forse invece
non ce ne stiamo (a parte quattro gatti) accorgendo? Forse pensiamo che, sì, ci sono periodi migliori e periodi peggiori, ma che in fondo tutto va
bene, madama la marchesa?
Teniamo gli occhi
aperti, molto aperti. Perché rischia ormai di essere troppo tardi per evitare
la deriva autoritaria... e l'autoritarismo è solo un passo distante dalla
dittatura.
Saluti,
Mauro.
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