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sabato 12 luglio 2025

Il mito della temperatura ambiente

Gli autoproclamati esperti di vino e grappa dicono sempre che il vino bianco va bevuto a temperatura di frigo, mentre il vino rosso e la grappa a temperatura ambiente.
Ma cos'è questa temperatura ambiente?
Non è certo la stessa a Palermo e a Bolzano... a parte giornate particolari, su questo tutti possiamo essere d'accordo, vero?

Il fatto è che con temperatura ambiente si intende in realtà la temperatura del luogo in cui dovrebbe venire conservato il vino (o la grappa) nel tempo, non la temperatura del luogo in cui viene consumato.
E questo luogo si chiama... cantina!
E la cantina standard (in quasi tutta Italia) ha una temperatura media intorno ai 16-18 °C.

Ergo, voi generalmente bevete il vino rosso e la grappa troppo caldi, visto che pensate alla temperatura del luogo di consumo, non di conservazione. E  quindi li lasciate ore al "caldo" dopo averli presi dalla cantina.
Ma anche il vino bianco, se lo tenete in cantina e non in frigo, lo bevete troppo caldo, anche se per la ragione opposta.

Saluti,

Mauro.

lunedì 21 agosto 2017

Temperatura percepita. Corretta ma inutile.

Uno dei temi preferiti dai telegiornali e dalle trasmissioni meteo (o più correttamente pseudo-meteo) quando arriva l'estate è la "temperatura percepita", cioè la temperatura che uno "sente" sulla pelle indipendentemente dalla temperatura effettivamente indicata dai termometri.

Osservazione: Perché se ne parla solo d'estate? Boh!
La temperatura percepita è una grandezza che può essere calcolata (sì, calcolata, contrariamente alla temperatura vera che si misura e non si calcola) in ogni stagione.
E che può anche essere inferiore o uguale alla temperatura effettiva, non solo superiore come sembra guardando le trasmissioni pseudo-meteo.

La temperatura percepita viene calcolata tenendo conto di umidità, venti e altri parametri misurabili, usando algoritmi messi a punto da meteorologi e che vengono costantemente raffinati e migliorati (o almeno così dovrebbe succedere).
E fin qui tutto bene.

Il problema è che la temperatura che percepiamo sulla nostra pelle è soggettiva.
È vero che può essere diversa (anche molto) dalla temperatura effettiva, ma non dipende solo dai parametri misurabili di cui sopra. Anzi.
Dipende anche dal metabolismo, dalle condizioni fisiche, dall'età, dalla costituzione di ciascuno di noi.
Nello stesso identico luogo e tempo io percepisco una temperatura, mia madre quasi anziana un'altra, il bambino piccolo del mio vicino un'altra ancora e così via.

Quali conclusioni possiamo trarre da quanto sopra?
La temperatura percepita è una grandezza derivata (non misurata) corretta e non aleatoria, se calcolata seriamente, tenendo conto di tutti i parametri noti.
Ma è comunque una grandezza che non dice nulla, che non serve a nulla.
Per dare consigli alle singole persone serve un'analisi personale, per dare consigli generali basta considerare temperatura e umidità effettive.

Saluti,

Mauro.