sabato 26 aprile 2025

Una foto iconica

La foto è stata scattata oggi in Vaticano.
Non è una foto storica, nel senso che - ovviamente - non la trovate ancora sui libri di storia.
Però è una foto iconica, una foto che in futuro affiancherà le foto di Willy Brandt in ginocchio a Varsavia, di JFK che dice "Ich bin ein Berliner", di Sandro Pertini nel comizio a Milano il 25 aprile 1945 e poche altre altrettanto iconiche.

La foto è questa:


Noi non sappiamo cosa Trump e Zelensky qui si siano detti, e non lo sapremo mai a meno che uno dei due non lo renda pubblico, ma anche in quel caso non avremmo certezze: è stato un incontro senza testimoni (fotografi esclusi, ma questi erano a distanza, al massimo hanno sentito frammenti di quello che è stato detto) e non ci sono registrazioni, quindi sia Trump che Zelensky potrebbero riportare versioni parziali e "adattate" del dialogo (mai io personalmente credo che entrambi al massimo riporteranno in pubblico solo le parti meno importanti del loro dialogo).

Qualunque cosa ciascuno di noi possa pensare dei due protagonisti, è una foto importante. E bella.
Perché mostra due uomini che parlano, non mostra due capi di Stato. Uomini che possiamo giudicare bene o male, ma che uomini rimangono.

Due uomini che discutono di cose importanti per il mondo, non di come sta il nipotino o di che colore dipingere le pareti della cucina, ma che in questa foto sono semplicemente due uomini.
Due uomini che sanno che quel che dicono può cambiare la storia (o almeno la cronaca) ma che sanno che comunque non sarà questo incontro a farlo.
Però questo incontro li ha avvicinati, se non umanamente almeno "professionalmente", e ciò influenzerà i futuri incontri ufficiali, sia diretti che delegati a rappresentanti plenipotenziari.

Io non so cosa Trump e Zelensky si siano detti.
Ma un incontro così personale di sicuro non potrà piacere a Putin. Per fortuna.

Saluti,

Mauro.

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