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mercoledì 6 agosto 2025

Quello sconosciuto del TCO

No, non sto parlando del TSO... anche se molti economisti e politici il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) lo meriterebbero 😉
Sto parlando del TCO.

Purtroppo quando si parla di investimenti (sia privati che, soprattutto, pubblici) il lato economico viene generalmente valutato in base ai soldi necessari per metterlo in piedi, ergo i costi di costruzione e/o acquisto.
E questa è una grandissima belinata.
Certo, se quei soldi non li hai e non hai nessuno che te li presta, ovviamente non puoi investire, questo è ovvio.

Ma la sensatezza di un investimento non va valutata in base ai costi di costruzione/acquisto, bensì in base al TCO. Cosa significa TCO? Semplicemente "Total Cost of Ownership" (talvolta anche detto "Total Cost of Operation").
E questo tiene conto di tutti i costi dal momento della decisione di investire fino al momento in cui smantelli tutto.
E chi calcola seriamente il TCO mette sull'altra colonna tutti i guadagni, sia diretti che indiretti (e se si tratta di investimenti pubblici sia propri del pubblico che di riflesso del privato, in quanto - se onesti - di vantaggio per tutta la società).
Il costo secco di costruzione/acquisto non ti dice nulla su quanto positivo economicamente sia quell'investimento.
Ti dice solo se in quel preciso momento te lo puoi permettere oppure no.

Saluti,

Mauro.

sabato 16 novembre 2024

Prima o poi doveva succedere

Ha resistito per quasi 20 anni alla mia incapacità di trattare le piante, ma alla fine neanche lui ce l'ha più fatta.

L'agave mi ha lasciato.


Riposa in pace, agave.

Saluti,

Mauro.

sabato 6 marzo 2021

Quanto deve durare una telefonata

Quanto deve durare una telefonata?
Poco.
Se possibile, pochissimo, a meno che non ci siano motivi seri.
Se una telefonata privata supera i cinque minuti è tortura, niente altro che tortura.
(Ovviamente, se parliamo di lavoro e non di privato, la lunghezza di una telefonata dipende dai temi da discutere, ma anche lì, come nel privato, valgono le equazioni "concisione=chiarezza" e "prolissità=fraintendimenti").
E se tu consapevolmente tiri una telefonata per le lunghe, senza che ci sia un vero motivo per farlo (e molto raramente c'è), dimostri solo di voler torturare il tuo interlocutore.
Soprattutto quando capisci che lui o lei non chiude la chiamata solo per educazione, ma tu continui a parlare, trovi ogni modo per non chiudere la chiamata... dimostri solo arroganza, solo insensibilità nei confronti del tuo interlocutore!

Saluti,

Mauro.

martedì 12 gennaio 2021

La "censura" dei social networks contro Trump

Non serve che vi racconti che Trump è stato bannato da alcuni social networks. Ne avete letto tutti.
Voglio però fare alcune riflessioni per stimolare una discussione seria, al di là dell'essere d'accordo col ban di cui sopra o meno.
Voglio darvi da pensare, non darvi delle risposte.

La prima cosa da osservare è che una qualsiasi azienda, come sono Twitter o Facebook, ha il diritto di stabilire le proprie condizioni di utilizzo (fino a che ovviamente non confliggono con le leggi dei paesi in cui operano, in particolare del paese in cui hanno sede legale). E in base a queste condizioni di utilizzo hanno il diritto di fornire o negare i propri servizi.

Seconda cosa. Come già stabilito da vari tribunali in giro per il mondo, aziende con miliardi di utilizzatori come quelle che gestiscono i social networks hanno ovviamente, a causa del loro impatto sull'opinione pubblica, doveri un po' diversi da quelli di un'azienda privata media. Per loro l'asticella sta ovviamente un po' più in alto. Ma ciò comunque non fa di loro istituzioni pubbliche. Non possiamo valutarle come valutiamo un ente pubblico.

Terza cosa. Non è stato bannato il profilo del presidente degli Stati Uniti d'America. È stato bannato il profilo privato di Donald Trump (esempio per quanto riguarda Twitter: @POTUS è perfettamente visibile, @realdonaldtrump no... e il fatto che fosse account verificato non conta nulla... lo era da ben prima che diventasse presidente).

Il vero problema dei social networks non è comunque che abbiano bannato Trump: è che bannino arbitrariamente, ignorando le proprie stesse condizioni di utilizzo. Vero che se incita alla violenza Trump ha un effetto molto maggiore che se lo faccia io. Ma in base alle condizioni di utilizzo (che noi accettiamo nel momento stesso in cui ci iscriviamo) andremmo bannati allo stesso modo (e oltretutto in base alle stesse Trump avrebbe dovuto essere bannato da anni... ma Trump portava click e quindi guadagni).

Saluti,

Mauro.

martedì 14 agosto 2018

Tragedia del Ponte Morandi a Genova 2

Un paio di considerazioni sparse.

1) Chiunque viva a Genova o abbia conoscenze tecniche nel settore sapeva al più tardi da fine anni '80 che il ponte era a rischio.

2) Le affermazioni di Salvini che implicitamente accusano l'austerità "imposta" dall'Europa (non è una fake news: chiunque abbia visto il TG1 delle 20:00 stasera lo ha sentito dalla sua stessa voce) sono pura idiozia: il Ponte Morandi è a gestione privata e le regole europee riguardano solo il pubblico.

3) Non è un problema solo genovese: quel ponte è (era, purtroppo) il collegamento principale (in realtà di fatto unico) tra l'Italia peninsulare e Spagna e Francia (e, tramite Francia, anche UK).

4) Ponti a rischio simile ce ne sono purtroppo in quantità dappertutto: non per niente qui in Germania è scoppiato il panico dopo la tragedia genovese.

Saluti,

Mauro.

martedì 29 settembre 2015

La Volkswagen è sempre quella di una volta - La discussione, prima parte

Per prima cosa: scusate il ritardo :-)

Il mio articolo di giovedì scorso sul casino Volkswagen ha scatenato un piccolo putiferio sia qui sul blog che su facebook.

Prima di entrare nel dettaglio dei commenti con spiegazioni e precisazioni sulla situazione tedesca (e della VW in particolare) mi preme chiarire quello che credo sia stato un fraintendimento comune sia a chi mi ha sostenuto che a chi mi ha contestato.

Io ho sostenuto il punto che la Germania non sia migliore dell'Italia. E questo punto continuo a sostenere (e lo sostengo basandomi su fatti concreti, non su opinioni).
Quello però che temo sia stato capito è che l'Italia sia migliore della Germania.
No, io non ho mai sostenuto questo né lo sosterrò mai, perché significherebbe sostenere il falso.

È oltretutto semplice italiano: dire la Germania non è migliore dell'Italia non è uguale a dire l'Italia è migliore della Germania.
Certo, c'è sempre chi in malafede (o per ignoranza) cerca di rigirare quello che dici e cambiarti le parole in bocca (giornalisti, pseudoscienziati e complottisti lo fanno quotidianamente con temi e persone ben più importanti del mio blog e di me stesso), ma le due frasi dicono cose ben diverse tra loro.

L'Italia, che ci piaccia o no, è un paese medio, nel bene e nel male.
Ci sono paesi (pochi) chiaramente migliori e paesi (sempre pochi ma un po' meno pochi) chiaramente peggiori.
La maggioranza dei paesi però è migliore o peggiore per quanto riguarda singole questioni ma più o meno sullo stesso livello se - come si dovrebbe fare quando si giudica un paese - li valutiamo nel globale.
E con globale intendo veramente tutto quello che riguarda un paese, non solo quello che tocca personalmente me, personalmente Tizio o personalmente Caio.

Saluti,

Mauro.

giovedì 24 settembre 2015

La Volkswagen è sempre quella di una volta (come la Germania tutta)

Cioè un'azienda cresciuta tra aiuti di Stato più o meno legali, giochi delle tre carte e scandali vari (anche a luci rosse).

Intanto dico una cosa a tutti coloro che sono sorpresi, che starnazzano "Ma guarda, anche i tedeschi", "Non l'avrei mai creduto", "Sarà una mela marcia": scendete dal pero e smettetela di dire stronzate.
Lo scandalo Volkswagen che sta "sorprendendo" il mondo è semplicemente il modo normale di operare delle grandi aziende tedesche, lo stile con cui sono cresciute.

La Germania non è mai stata un'isola felice, non è mai stata meno corrotta di altri paesi (neanche più di altri, ma assolutamente non di meno) o più corretta.
Potrei farvi liste lunghissime di casi "da manuale" al proposito.
Però quando io e altri - che conosciamo la Germania dall'interno, non dai giornali o dalle vacanze - facciamo notare che la Germania non può dare lezioni e che l'Italia non è peggio come correttezza e onestà, veniamo trattati - nel migliore dei casi - come dei deficienti.

Bene, ora cominciate a imparare che i deficienti siete voi che fate - come dicono gli anglosassoni - il cherry picking sui fatti e considerate solo quelli positivi quando parlate di Germania, solo quelli negativi quando parlate di Italia e casi isolati i fatti (in realtà tantissimi) che vi contraddicono.

E non venitemi neanche a dire che il privato, sì d'accordo, ma il pubblico in Germania...: la Volkswagen è per il 20% in mano pubblica e i grandi azionisti dovrebbero sapere cosa fa l'azienda.
Per tacere il fatto che molti dei fatti recenti più scandalosi, vedi "nuovo" aeroporto di Berlino, sono progetti pubblici.

Saluti,

Mauro.

Aggiornamento 29.09.2015:
Qui comincia la discussione promessa.