sabato 30 giugno 2012

Storia di Italia-Spagna

Permettetemi di fare per una seconda volta l'italiano con la testa nel pallone :-)

Domani, 1 luglio 2012, alle 20:45 a Kiev ci sarà la sfida calcistica tra Italia e Spagna, finale dei campionati europei di calcio.

Vediamo la storia delle sfide ufficiali tra le due squadre (le amichevoli non ci interessano). In grassetto le partite a eliminazione diretta.

01.06.1928, Anversa: Italia-Spagna 1-1 (quarti di finale del torneo olimpico 1928)
04.06.1928, Anversa: Italia-Spagna 7-1 (quarti di finale del torneo olimpico 1928, ripetizione)

31.05.1934, Firenze: Italia-Spagna 1-1 (quarti di finale del campionato mondiale 1934)
01.06.1934, Firenze: Italia-Spagna 1-0 (quarti di finale del campionato mondiale 1934, ripetizione)

12.06.1980, Milano: Italia-Spagna 0-0 (fase a gironi del campionato europeo 1980)
18.06.1988, Francoforte sul Meno: Italia-Spagna 1-0 (fase a gironi del campionato europeo 1988)
09.07.1994, Boston: Italia-Spagna 2-1 (quarti di finale del campionato mondiale 1994)
22.06.2008, Vienna: Italia-Spagna 0-0 (quarti di finale del campionato europeo 2008, la Spagna passò ai rigori)
10.06.2012, Danzica: Italia-Spagna 1-1 (fase a gironi del campionato europeo 2012)
01.07.2012, Kiev: Italia-Spagna ?-? (finale del campionato europeo 2012)

Non ho tenuto conto delle Olimpiadi del dopoguerra e relative qualificazioni in quanto riservate a rappresentative giovanili o dilettantistiche di varia natura (non ho contato neanche un incontro alle Olimpiadi del 1924 in un torneo di consolazione - di cui non è ben chiaro il significato - con vittoria spagnola).

Nonostante la lunga storia, credo sia inutile sottolineare che comunque Italia-Spagna non ha il fascino (e probabilmente non lo avrà mai) di Italia-Germania. E non per colpa italiana ;-)

Saluti,

Mauro.

lunedì 25 giugno 2012

Storia di Italia-Germania

Permettetemi di fare per una volta l'italiano con la testa nel pallone :-)

Giovedì prossimo, 25 giugno 2012, alle 20:45 a Varsavia ci sarà l'ennesima sfida calcistica tra Italia e Germania, questa volta valida per le semifinali dei campionati europei di calcio.

Vediamo la storia delle sfide ufficiali tra le due squadre (le amichevoli non ci interessano). In grassetto le partite a eliminazione diretta (le altre sono in fasi a gironi).

31.05.1962, Santiago del Cile: Germania Ovest-Italia 0-0 (fase a gironi del campionato mondiale 1962)
29.03.1969, Berlino Est: Germania Est-Italia 2-2 (qualificazioni al campionato mondiale 1970)
22.11.1969, Napoli: Italia-Germania Est 3-0 (qualificazioni al campionato mondiale 1970)
17.06.1970, Città del Messico: Italia-Germania Ovest 4-3 dts (semifinali del campionato mondiale 1970)
14.06.1978, Buenos Aires: Germania Ovest-Italia 0-0 (seconda fase a gironi del campionato mondiale 1978)
11.07.1982, Madrid: Italia-Germania Ovest 3-1 (finale del campionato mondiale 1982)
10.06.1988, Düsseldorf: Germania Ovest-Italia 1-1 (fase a gironi del campionato europeo 1988)
19.06.1996, Manchester: Italia-Germania 0-0 (fase a gironi del campionato europeo 1996)
04.07.2006, Dortmund: Italia-Germania 2-0 (semifinali del campionato mondiale 2006)
28.06.2012, Varsavia: Germania-Italia ?-? (semifinali del campionato europeo 2012)

Non ho tenuto conto delle Olimpiadi del dopoguerra e relative qualificazioni in quanto sono state riservate a rappresentative giovanili o dilettantistiche di varia natura (e comunque Germania Ovest e Germania unita non ci hanno mai battuto neanche lì... la Germania Est invece sì).

Saluti,

Mauro.

giovedì 21 giugno 2012

Le boiate di Confindustria (e della stampa)

Allora, Giorgio Squinzi (presidente di Confindustria e padrone della Mapei) ha dichiarato che la nuova legge sul lavoro presentata dal governo per mano del ministro Fornero è una boiata.
Io non ho ancora letto il testo della legge in questione - quindi non vi so dire cosa ne penso - però un indizio sul fatto che probabilmente sia un'ottima legge c'è.
Visti i privilegi che i "confindustriali" pretendono e il loro disprezzo per chi lavora veramente nelle fabbriche e negli uffici che permettono loro di ingrassare (a parte Squinzi, si rivedano tutte le vecchie dichiarazioni di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria prima di Squinzi, o di Innocenzo Cipolletta, segretario di Confindustria negli anni '90)... se loro la considerano una boiata, vuol dire che è una legge seria, che va contro i privilegi e riconosce i diritti di chi lavora.
Se così non fosse, vuol dire che a Confindustria sono impazziti. O che hanno acquisito una coscienza sociale (ma sarebbe più facile che la mafia si trasformasse seriamente in un'associazione di volontariato per aiutare i poveri).

Comunque, a parte ciò, la dichiarazione di Squinzi ha permesso alla stampa italiana di fare un'altra delle sue solite figuracce da ignoranti: ho letto su vari giornali frasi (per fortuna solo sottotitoli, non titoli) che in pratica facevano notare come Squinzi per attaccare la legge copiasse Fantozzi nel suo attaccare il film "La Corazzata Potemkin".
Peccato che Fantozzi mai definì detto film una boiata. Il film era solo "una cagata pazzesca" :-)

Saluti,

Mauro.

lunedì 18 giugno 2012

Odino, Zeus e l'elettore

Nella terra di Zeus, sotto l'Olimpo, ieri le elezioni di fatto le ha vinte l'Odino in gonnella (alias Angela Merkel).

Che sia bene per i mercati e per le banche tedesche (ma anche un paio italiane e francesi)... nulla da dire.
Ma sarà anche bene per i greci e la Grecia? Io, sinceramente, ne dubito.

E intanto nei quarti di finale degli europei di calcio si giocherà Germania-Grecia. Almeno lì speriamo che i fulmini di Zeus siano più potenti di quelli di Odino.

Saluti,

Mauro.

martedì 12 giugno 2012

Me ne vado a Genova

Care lettrici, cari lettori,

domani via Parigi volo a Genova. E ritornerò qui a Colonia la sera del 3 luglio.

Visto che vado a occuparmi di mio padre e sarò quindi abbastanza impegnato (e senza internet fisso) non so se in questo periodo riuscirò di tanto in tanto a scrivere sul blog.

Voi fate i bravi e non dimenticatevi di me. Al più tardi mi rileggerete il 4 luglio.

Saluti,

Mauro.

lunedì 11 giugno 2012

Dettagli coloniesi 17 - Pescando da casa

Non c'è fiume, non c'è lago, non c'è mare... ma in Geisbergstraße c'è comunque il pescatore...


Saluti,

Mauro.

P.S.:
Qui tutti i dettagli coloniesi.

sabato 9 giugno 2012

Spagna... ops, volevo dire faccia, di bronzo

Non è l'Italia del catenaccio

Detto da chi (Spagna per bocca di Xavi) ha vinto un europeo e un mondiale grazie a un catenaccio che avrebbe fatto impallidire anche Nereo Rocco, mentre l'Italia (almeno come nazionale) le volte che ha usato il catenaccio ha fatto solo figuracce e quando ha vinto, ha vinto giocando e attaccando (aver sempre subito pochi gol per aver avuto sempre grandi portieri non è catenaccio, bimbi)... dimostra una faccia di tolla degna del miglior ipocrita.

Ma il boom sportivo spagnolo si accompagna bene al boom economico spagnolo degli ultimi anni. Anche come ipocrisia.
E come il secondo è scoppiato, scoppierà anche il primo.

Saluti,

Mauro.

Allunghiamo le legislature

In tutti i paesi (almeno in tutti quelli di cui in maniera più o meno continua seguo le vicende socio-politiche, quindi in primis Italia e Germania ma non solo, anzi...) ci si lamenta che i politici - al di là dell'onestà o disonestà degli stessi - nelle loro azioni, soprattutto verso la fine del mandato, si preoccupino di fare scelte non per il bene del paese, o almeno in linea con la propria coscienza, bensì con l'obiettivo di essere rieletti.
Le scelte, i voti in Parlamento, le proposte di legge servono a garantirsi la rielezione o almeno a lasciare un ricordo tale da potersi poi candidare ad altri posti.
Insomma scelte da campagna elettorale.

Le legislature durano in media 4-5 anni (per esempio in Italia e Francia 5 anni, in Germania e Stati Uniti 4 anni, negli altri paesi hanno durate analoghe). E ciò, considerando anche le elezioni per gli enti locali e la non coordinazione tra elezioni parlamentari e presidenziali, significa essere in continua campagna elettorale.
E l'elettore vuole sentirsi promettere quello che a lui conviene, non quello che serve al paese.

Come risolvere questo problema?

Allunghiamo le legislature. Ogni legislatura deve durare almeno 10 anni (meglio 15 o 20, ma 10 vanno già bene). E le elezioni locali e presidenziali devono sempre essere in contemporanea con quelle parlamentari, in maniera da non creare campagne elettorali "supplettive".

Con legislature del genere un politico onesto avrebbe la possibilità di lavorare veramente per il paese e non per la campagna elettorale e un politico disonesto non potrebbe nascondersi dietro le necessità del partito e delle elezioni e potrebbe quindi essere più facilmente smascherato e preso a calci in culo.

Saluti,

Mauro.

venerdì 8 giugno 2012

Una persona insospettabile

È così che viene definito dai vicini il presunto attentatore di Brindisi, colui che sembra aver messo la bomba davanti alla scuola Falcone Morvillo.
È così che viene definita la maggior parte delle persone che commettono crimini senza essere terroristi, mafiosi o criminali abituali.
Ma ci vogliamo rendere conto che è una cazzata? Una grandissima cazzata?

Esistono innocenti e colpevoli. Ma non esistono insospettabili.

A parte il fatto che essere una persona tranquilla e mai prima entrata in conflitto con la giustizia non significa automaticamente essere una brava persona o una persona psichicamente equilibrata.
A parte ciò... a chiunque un giorno o l'altro, con o senza motivo, può saltare un fusibile. Il fatto che - per fortuna - alla maggioranza delle persone non salti, non significa che possa saltare solo a determinate persone.
No, può saltare a tutti.

Anche a me che scrivo. Anche a voi che leggete. Neanche noi siamo insospettabili. Nessuno è insospettabile.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 6 giugno 2012

Io e la gente

Più passa il tempo, più invecchio, meno sopporto la gente.
Tutta la gente.

La gente non capisce, non ascolta, non pensa.
La gente rompe.
E basta.

Saluti,

Mauro.

martedì 5 giugno 2012

Il falso problema delle "unioni civili"

Da Milano riparte la crociata per il riconoscimento delle cosiddette "unioni civili" (alias coppie di fatto).
È un falso problema. Detto riconoscimento esiste già da secoli (anche se solo per le coppie eterosessuali) e si chiama matrimonio civile. E basta estenderlo anche alle coppie omosessuali per risolvere il problema della loro "clandestinità".

Ma non vedo perché ripetermi. Ne parlai già cinque anni fa, ai tempi dei PACS e dei DICO: PACS, DICO e quant'altro. E ogni singola parola di quanto scrissi allora è ancora valida.

Saluti,

Mauro.

Giustizia d'Egitto

L'Egitto - o almeno il sistema giudiziario egiziano - ha appena dato una lezione di civiltà al mondo intero.

Mubarak, il vecchio satrapo dittatore, era sotto processo. E non era un processo semplice.

Da una parte, il sistema giudiziario - sia come leggi che come personale - era quello formatosi sotto la dittatura. Quindi con una certa vicinanza al dittatore. E, visto che uno dei due candidati presidenti arrivati al ballottaggio è un uomo del vecchio regime, con una qualche convenienza a tirare il processo per le lunghe in modo da sapere che vento tira prima di proferire la sentenza.

Dall'altra parte i rivoluzionari di piazza Tahrir che chiedevano la testa del dittatore - e pur non essendo detti rivoluzionari la maggioranza degli egiziani, sono pur sempre una massa non indifferente. E con una condanna a morte (prevista nell'ordinamento giuridico egiziano) il giudice si sarebbe fatta amica questa massa.

E invece no.

Il tribunale e il giudice che ha presieduto il processo non hanno fatto valutazioni politiche (e quindi non hanno tirato per le lunghe per vedere chi diventerà presidente prima di di emettere la sentenza) e non si sono neanche piegati alla voglia di vendetta della piazza (e quindi hanno evitato di prendere in considerazione la condanna a morte).
Hanno valutato le colpe e hanno deciso con giustizia e civiltà: ergastolo.
Inimicandosi così, per motivi opposti, sia i fedeli del vecchio regime che i rivoluzionari.

Ma dando una lezione di civiltà e giustizia al mondo intero.

Saluti,

Mauro.

domenica 3 giugno 2012

La differenza tra Italia e Germania

Ecco, diranno molti appassionati di calcio, di nuovo uno scandalo nel calcio in Italia. In Germania queste cose non potrebbero mai succedere. Lì c'è ben altra serietà.

Del resto i tedeschi nel 2006 chiedevano che l'Italia fosse esclusa d'ufficio dai Mondiali a causa di calciopoli per preservare l'immagine del torneo (in realtà lo chiedevano per paura, visto che storicamente tra Italia e Germania, quando serve vincere nello sport, sono i tedeschi a tornare a casa con le pive nel sacco e così successe anche nel 2006, dove gli arbitri non erano certo moggiani).

Bene, a parte le polemiche mie personali da italiano in Germania per il 2006, quattro piccole premesse.
Io vivo in Germania.
Io sono italiano.
Io sono un appassionato di calcio.
Io seguo il calcio tedesco quanto quello italiano.

Bene, premesso ciò... è vero: in Germania quello che sta succedendo ora in Italia non potrebbe (quasi) mai succedere.
Ma le prime tre righe di questo articolo rimangono comunque sbagliate e fuorvianti.

In Germania i processi (penali e sportivi) in corso non potrebbero esserci pur essendoci un panorama di scommesse e di corruzione calcistica esteso almeno quanto quello italiano. Non potrebbero esserci perché polizia e magistratura in Germania si muovono solo dietro denuncia (non esiste l'obbligatorietà dell'azione penale e tranne rarissimi casi... chi vuoi che denunci una partita comprata?).
Non potrebbero esserci perché in Germania la giustizia sportiva su questi temi si muove solo se si muove prima quella penale (in Italia non necessariamente).

È verissimo che in Italia poi spesso questi scandali si chiudono a tarallucci e vino. Non sarò certo io ad arrampicarmi sugli specchi per negarlo.

Ma in Germania risparmiano pure i tarallucci e il vino. Oltre che le spese per indagini e processi.

Altro che genovesi, ebrei o scozzesi.

Saluti,

Mauro.

sabato 2 giugno 2012

Temi e lettori (cioè voi)

In questo momento ci sono talmente tanti temi su cui c'è qualcosa da dire che non so da dove cominciare. Nella mia agenda ho segnato tanti di quegli appunti e spunti che quasi mi gira la testa.

Quindi provo a coinvolgervi. con due proposte/domande.

1) Su che tema, su che argomento vi piacerebbe che scrivessi qualcosa? Unica condizione: non qualcosa su cui abbia già scritto troppo spesso. Chiedete temi se non nuovi, almeno toccati finora solo in maniera marginale.

2) Perché non scrivete qualcosa voi? Io vi pubblico citando chiaramente in apertura l'autore/autrice. Unica condizione: io non devo essere d'accordo con le vostre idee, potete anche scrivere cose su cui non concordo, ma i toni e lo stile con cui scrivete devono piacermi :-)

Saluti,

Mauro.