venerdì 31 gennaio 2014

È stato osservato il monopolo magnetico?

Oggi i quotidiani generalisti hanno strillato (per esempio qui e qui) al mondo che finalmente è stato osservato il monopolo magnetico previsto da Dirac nel 1931.
Detto monopolo è uno dei "problemi" maggiori della fisica: teoricamente previsto ma sperimentalmente apparentemente irraggiungibile.

Ora, la notizia come riportata dai quotidiani di cui sopra non mi convince e non mi soddisfa (e chi mi legge abitualmente si sarebbe, spero, stupito del contrario), però, se confermata, sarebbe una notizia esplosiva... forse ancora più importante dell'osservazione del bosone di Higgs.

Datemi il tempo di cercare e leggere quanto pubblicato sulle riviste scientifiche e poi nel fine settimana ne riparliamo.

Saluti,

Mauro.

domenica 26 gennaio 2014

Porcellus Italicus

Sì, Porcellus Italicus è scritto con le s e non le m in fondo... visto che qui si tratta di nominativo e non di accusativo (e il latino ha sue regole ben precise, anche se l'informazione e i politici credono che tutto in latino finisca con le m, indipendetemente da generi e casi).

E sì, Porcellus Italicus è anche scritto senza congiunzione "e" in mezzo, visto che se il costrutto di Calderoli era una legge incostituzionale, a maggior ragione la sarà quello di Renzusconi, visto che ne riprende tutti i lati bocciati dalla Corte Costituzionale.

Io qui non voglio entrare nel giudizio politico delle varie proposte (a me non piacciono proprio per niente, e la nuova proposta meno ancora della vecchia legge, ma quanto sto scrivendo varrebbe anche se le considerassi ottime leggi di mio gusto).

Forse sono scemo io, quindi per favore illuminatemi: la Corte Costituzionale ha sostanzialmente cassato il Porcellum (qui la m ci va, visto che la parola è usata come complemento oggetto e non come soggetto, quindi accusativo e non nominativo) per due motivi.
1) Liste bloccate;
2) Premio di maggioranza.

E la proposta di Renzusconi (oltre allo svilimento del Senato) si basa su due punti:
1) Liste bloccate;
2) Premio di maggioranza.

Delle due l'una, o Berlusconi senior brianzolo e Berlusconi junior fiorentino hanno perso anche quella piccolissima briciola di decenza che ancora possedevano oppure sono due emeriti analfabeti e non hanno capito nulla di quello che ha scritto la Consulta.

Io temo valgano entrambe le cose.

Saluti,

Mauro.

venerdì 24 gennaio 2014

Gli aeroporti e la cucina 2

Qualche giorno fa ho scritto un articolo in cui parlavo della cucina negli aeroporti.
Armando ha in risposta chiesto dei nomi di ristoranti concreti e verificabili (e non lo posso biasimare, anzi).

Quindi, eccovi i primi due (quando troverò il tempo ne seguiranno altri).

Aeroporto di Copenhagen: O'Learys. Mai mangiato hamburger migliori. Dimenticatevi ogni catena americana o americaneggiante (nonostante il nome O'Learys è una catena svedese, che offre il suo meglio però a Copenhagen, Danimarca)... O'Learys è meglio. Mille volte meglio. Anzi di più.

Aeroporto di Monaco di Baviera: Käfer. Sì, lo so, Käfer è famoso anche senza aeroporti... ma vi garantisco che ciò che offre all'aeroporto di Monaco è di prima classe. Anzi primissima (certo, se volete le specialità bavaresi pure e dure dovete uscire dall'aeroporto... ma se vi accontentate di mangiare bene, anzi benissimo... l'aeroporto basta e avanza).

Saluti,

Mauro.

mercoledì 22 gennaio 2014

Il vuoto

Il vuoto non si riempie.

Saluti,

Mauro.

La Brocca sbrocca... alla grande

Vanna Brocca ha pubblicato ieri sul Fatto Quotidiano un articolo che definire disinformazione è fargli un complimento.

Su detto articolo ci sarebbe tanto da dire (ma attaccare la Brocca sarebbe come sparare sulla Croce Rossa), però io qui mi limito a due osservazioni che dovrebbero bastare a chiunque abbia almeno due neuroni funzionanti.

1) La vivisezione è proibita per legge da lungo tempo in Europa (Regno Unito compreso, dove ha sede la citata Università di Cambridge).

2) Il nitrogeno non esiste (e non serve essere chimici per saperlo, basta conoscere la lingua italiana).

Saluti,

Mauro.

lunedì 20 gennaio 2014

Dacci oggi il nostro carbone quotidiano

Quando si parla di fonti di energia i conflitti sono all'ordine del giorno.
Gli ambientalisti sostengono una cosa.
I politici ne sostengono una seconda.
Le aziende produttrici di energia ne sostengono una terza.
Le aziende consumatrici di energia ne sostengono una quarta.
Gli scienziati ne sostengono una quinta.
E probabilmente dimentico qualcuno.

Però su una cosa tutti questi soggetti sono d'accordo: che il carbone sia la fonte di energia più sporca e merdosa che esista.
Quindi, se la logica non è un'opinione, si potrebbe pensare che la pianificazione per l'abbandono del carbone sia magari lenta ma inevitabile e condivisa.
Sicuri? Proprio sicuri?

Guardate questo grafico, tratto da Internazionale del 29 novembre 2013:


Guardate bene le curve... la lotta contro il nucleare (degli ambientalisti, ma sostenuta - almeno in passato - finanziariamente anche se senza pubblicità dalle compagnie petrolifere... alleanza da non sottovalutare) ha visto i suoi effetti (successi) concreti a cavallo tra la fine del secondo millennio e l'inizio del terzo.
La curva verde (alias nucleare) vede appunto una stagnazione (e alla fine pure decrescita) in tale periodo.
Gli ingenui e gli ottimisti potrebbero pensare che il nucleare sia stato sostituito dalle cosiddette rinnovabili o almeno dal gas, la più pulita delle fonti classiche.

Però... c'è sempre un però... guardate le altre curve. Quale ha subito un'impennata durante la stagnazione (o addirittura decrescita) del nucleare?
La curva rossa... cioè il carbone... la più sporca di tutte le fonti di energia.

Due "piccoli" commenti:
1) Il carbone è (anche se moderatamente) radioattivo... e per di più, viste le polveri prodotte (che sono assenti nelle centrali nucleari), si registra un livello di radioattività superiore attorno a una centrale a carbone piuttosto che attorno a una centrale nucleare;
2) Internazionale è una rivista tradizionalmente vicina alla sinistra ambientalista... quindi non chiudete la questione con un "propaganda della lobby nucleare"... non farebbe onore alla vostra intelligenza.

Ogni altra considerazione credo sia superflua, visto che i dati dicono chiaramente che la lotta per l'ambiente danneggia l'ambiente.
Resta solo da capire se tale risultato sia dovuto a ignoranza o a malafede.

Saluti,

Mauro.

domenica 19 gennaio 2014

L'aereo che non può esserci

Guardate questa foto:




E leggete la didascalia: "Un aereo Alitalia in fase di decollo dall'aeroporto di Genova".

Ora, o l'aeroporto non è quello di Genova oppure si tratta di un fotomontaggio.
Perché? Perché quello nella foto è un Jumbo Jet (alias Boeing 747). E i Jumbo, per le loro dimensioni, a Genova non possono né atterrare né decollare (pista troppo corta e vie di fuga ridotte).

Fortuna che la foto è stata pubblicata dal quotidiano di Genova (Il Secolo XIX, in un articolo del 14 gennaio scorso), che - si spera - qualcosa di Genova e del suo aeroporto dovrebbe sapere.

Saluti,

Mauro.

sabato 18 gennaio 2014

Gli aeroporti e la cucina

Io volo spesso. Per lavoro e anche privatamente (nelle ultime settimane, per motivi non piacevoli, anche più di quanto mi sarebbe piaciuto).
Vedo molti aeroporti, dato che volo su tratte diversissime (anche se tutte all'interno dell'Europa). E mangio spesso negli aeroporti.

E sapete cosa vi dico?
Che la media della cucina standard negli aeroporti è ben superiore a quello che si trova fuori.

Prima di inalberarvi... cercate di capire bene quello che ho scritto: "media" e "standard".
Infatti negli aeroporti non troverete mai certi livelli di eccellenza (sia noti che nascosti) che trovate fuori. E non troverete mai specialità locali, ma veramente locali (solo specialità "locali" che ormai hanno conquistato il mondo).
Però, se volete cucina internazionale standard di ottimo livello... vi garantisco che non c'è posto migliore degli aeroporti.

Anzi, in molti aeroporti europei posso consigliarvi i posti migliori, se vi interessa.

Saluti,

Mauro.

venerdì 17 gennaio 2014

martedì 7 gennaio 2014

Chiuso per lutto

Saluti,

Mauro.

Genova sotto il cielo







Va bene, pignoli, l'ultima non è Genova... ma è comunque provincia di Genova (lago del Brugneto).

Saluti,

Mauro.

domenica 5 gennaio 2014

Salvo imprevisti...

... domani si torna in Germania.

Saluti,

Mauro.

venerdì 3 gennaio 2014

Lo scontrino, questo conosciuto

Sì, avete letto bene: conosciuto, non sconosciuto.

Io leggo quotidianamente lamentele su blog, angoli dei lettori su giornali e su altri tipi di forum riguardo a commercianti ed esercenti che non fanno scontrini e che diventano scontrosi o addirittura maleducati quando glieli chiedi.

Ora, io passo mediamente un mese e mezzo all'anno in Italia, per di più in una città non certo famosa per la correttezza in questo ambito, cioè Genova.
Io non ho mai avuto problemi con gli scontrini. Non posso certo dire di averli sempre ottenuti, ma i commercianti/esercenti scorretti sono sempre stati una minoranza.

Però a forza di leggere lamentele al proposito mi stavo convincendo di essermi immaginato un mondo quasi ideale... così quando sono sceso a Genova il 21 dicembre mi sono ripromesso di segnarmi ogni posto che non mi rilasciasse scontrini o che me li rilasciasse solo dopo mia insistenza.

Bene, dal 21 dicembre a oggi (3 gennaio) tra negozi, farmacie, bar, ristoranti e supermercati sono entrato in luoghi a obbligo scontrino un po' più di 100 (cento) volte.

Luoghi dove NON mi è stato dato lo scontrino: 0.
Luoghi dove ho dovuto chiederlo: 0.
Luoghi dove mi è stato dato subito, senza richiesta: TUTTI.

Non credo serva aggiungere altro.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 1 gennaio 2014

Genova

Le tue strade.
I tuoi palazzi.
Le tue piazze.
I tuoi odori.
I tuoi monti.
Le tue chiese.
I tuoi vicoli.
I tuoi rivi.
I tuoi parchi.
Le tue salite.
I tuoi scogli
I tuoi profumi.
Le tue scalinate.
I tuoi ascensori.
Le tue stazioni.
I tuoi colori.
Le tue cremagliere.
Le tue gallerie.
I tuoi corsi.
I tuoi lungomare.
Le tue spiagge.
I tuoi moli.
I tuoi musei.
Le tue quadrerie.
I tuoi campanili.
Le tue torri.
Le tue porte.
I tuoi teatri.
Le tue navi.
I tuoi caffè.
I tuoi negozi.
Le tue osterie.
I tuoi bisagnini.
Le tue spezie.
Le tue ferite.
I tuoi carruggi.
I tuoi cimiteri.

Il tuo porto.
Il tuo mare.
Il tuo cielo.

La tua gente.

Semplicemente tu, Genova.

Saluti,

Mauro.