mercoledì 7 agosto 2024
Qualche considerazione sul "caso" Imane Khelif
mercoledì 17 luglio 2024
L'età dei leader
- USA, Joe Biden, presidente, 81 anni;
- Germania, Frank-Walter Steinmeier, presidente, 68 anni;
- Italia, Sergio Mattarella, presidente, 82 anni;
- Francia, Gabriel Attal, PdC, 35 anni;
- Francia, Emmanuel Macron, presidente, 46 anni;
- Regno Unito, Keir Starmer, primo ministro, 61 anni;
- Giappone, Fumio Kishida, primo ministro, 66 anni;
- Cina, Xi Jinping, presidente e segretario generale del partito, 71 anni;
- India, Droupadi Murmu, presidente, 66 anni;
- Pakistan, Shehbaz Sharif, primo ministro, 73 anni;
- Russia, Vladimir Putin, presidente, 71 anni;
- Messico, Manuel López Obrador, presidente, 70 anni;
- RD Congo, Judith Suminwa, primo ministro, 56 anni.
2) Che un'età avanzata non è segno di demenza senile (vedasi Mattarella, per esempio);
3) Che la "vecchia" Europa, il continente con la popolazione più vecchia, è di fatto il continente con i politici di vertice mediamente più giovani.
martedì 16 luglio 2024
Il libro nero delle -poli
Tutto nacque (almeno a livello di massa) con "Il libro nero del Comunismo", 1997, a cura di Stéphane Courtois.
Da allora ogni libro che che si pone criticamente contro qualcosa o qualcuno e che cerca di elencarne o analizzarne le malefatte è "Il libro nero di questo o quello".
A parte la noia dei titoli sempre uguali (che dimostra la "fantasia" di editori e titolisti), un titolo del genere ha due problemi:
1) Se io leggo "Libro nero" mi aspetto qualcosa che elenchi TUTTE le malefatte del "protagonista" di detto libro, invece nella maggioranza dei casi si sceglie solo una categoria di malefatte, quindi siamo più nell'ambito dell'inchiesta che del vero e proprio libro nero;
2) Un titolo del genere è sempre fuorviante, perché ti indirizza fin da subito: non ti lascia (o almeno cerca di non lasciarti) la scelta su come valutare le informazioni che troverai nel libro. La valutazione te la impone il titolo.
Qui tutto nacque nel 1992 con "Tangentopoli" (che poi in termini giudiziari l'inchiesta era ufficialmente "Mani Pulite", non "Tangentopoli"). Il fatto è che "Tangentopoli", che piaccia o meno come nome, era stato creato in maniera filologicamente corretta... significava veramente "città delle tangenti". E infatti in origine il nome si riferiva non alla struttura criminale indagata ma proprio alla città di Milano. Tangentopoli era Milano.
Oggi contribuiscono ad appiattirla e distruggerla.
lunedì 8 luglio 2024
Un'occasione comunicativa mancata
domenica 7 luglio 2024
Aeroporti di Germania
In un commento al mio articolo di ieri sugli aeroporti d'Italia, l'amico Nautilus mi ha chiesto come è la situazione con le "dediche" qui in Germania.
Rispondo volentieri, premettendo che le dediche a persone sono in Germania molto meno diffuse che in Italia, ma in compenso sono quasi esclusivamente politici coloro a cui sono dedicati gli aeroporti.
Berlin-Brandenburg: Willy Brandt.
Berlin-Tegel (chiuso): Otto Lilienthal (pioniere dell'aviazione).
Bremen: Hans Koschnik.
Hamburg: Helmut Schmidt.
Köln: Konrad Adenauer.
München: Franz-Josef Strauss (dedica vergognosa quanto quella a Berlusconi).
Nürnberg: Albrecht Dürer.
Stuttgart: Manfred Rommel.
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Anche per la Germania non ho considerato gli aeroporti militari e gli aeroclub.
sabato 6 luglio 2024
Aeroporti d'Italia
A quali personaggi sono dedicati gli aeroporti d'Italia (quelli che sono dedicati a persone realmente esistite e non a luoghi o altro)?
Vediamolo.
Ancona: Raffaello Sanzio.
Bari: Karol Wojtyła 🙄.
Bergamo: Caravaggio.
Bologna: Guglielmo Marconi.
Brescia: Gabriele D'Annunzio.
Cagliari: Mario Mameli (aviatore).
Casale Monferrato: Francesco Cappa (aviatore).
Catania: Vincenzo Bellini (non chiaro se solo l'aerostazione o proprio l'aeroporto).
Crotone: Pitagora.
Ferrara: Michele Allasia (aviatore).
Firenze: Amerigo Vespucci.
Forlì: Luigi Ridolfi (aviatore).
Genova: Cristoforo Colombo.
Milano-Linate: Enrico Forlanini (inventore dell'elicottero).
Milano-Malpensa: 🤦♂️🤦♂️🤦♂️ (leggasi qui).
Napoli: Ugo Niutta (aviatore).
Novi Ligure: Eugenio Mossi (aviatore).
Oristano: Ernesto Campanelli (aviatore).
Padova: Gino Allegri (aviatore).
Palermo-Boccadifalco: Francesco & Giuseppe Notarbartolo (aviatori).
Palermo-Punta Raisi: Falcone & Borsellino.
Parma: Giuseppe Verdi.
Perugia: Francesco d'Assisi.
Pescara: Pasquale Liberi (aviatore).
Pisa: Galileo Galilei.
Ravenna: Gastone Novelli (aviatore).
Reggio Calabria: Tito Minniti (aviatore).
Rieti: Giuseppe Ciuffelli (aviatore).
Rimini: Federico Fellini.
Roma-Ciampino: G.B. Pastine (pioniere aviazione militare).
Roma-Fiumicino: Leonardo Da Vinci.
Terni: Alvaro Leonardi (aviatore).
Thiene: Arturo Ferrarin (aviatore).
Torino-Aeritalia: Edoardo Agnelli.
Torino-Caselle: Sandro Pertini.
Trapani: Vincenzo Fiorio.
Trento: Gianni Caproni.
Treviso: Antonio Canova.
Venezia-Lido: Giovanni Nicelli (aviatore).
Venezia-Tessera: Marco Polo.
Vercelli: Carlo Del Prete (aviatore).
Verona-Boscomantico: Angelo Berardi (aviatore).
Verona-Villafranca: Catullo.
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Non ho considerato gli aeroporti militari e gli aeroclub.
giovedì 4 luglio 2024
La Gazzetta e lo sport
E sì... questo quotidiano è proprio la Gazzetta dello Sport.
Però per la Gazzetta parteciparono lo stesso:
mercoledì 19 giugno 2024
Repubblica e matematica... di nuovo (strano, vero?)
Oggi l'amico Moreno Colaiacovo su Mastodon ha pubblicato qualcosa di estremamente "interessante" riguardo a un articolo (purtroppo solo per abbonati) di Stefano Cappellini su Repubblica.
Secondo Cappellini le opposizioni si sono accordate su un "massimo comune multiplo"... 😮
Non ci credete?
Guardate l'immagine che ho chiesto a Moreno di mandarmi:
Siamo maggiorenni!
sabato 1 giugno 2024
Gli italiani, il tedesco e i cani
E perché usano parole generiche come fossero nomi propri e viceversa?
Col cavolo che significa segugio!
Segugio in tedesco è Spürhund!
martedì 28 maggio 2024
Un'ulteriore considerazione sulla frociaggine di Bergoglio
Altre volte invece lo sapevamo, ma le usavamo lo stesso, considerandole alla stregua di come oggi potremmo considerare "stronzo" o "imbecille", cioè parole offensive sì, ma non politicamente scorrette.
Non ci comportavamo bene, per niente. Ma eravamo meno ipocriti di oggi.
Quel che col tempo abbiamo guadagnato da un lato, lo abbiamo perso dall'altro.
E oggi chiunque usi quella parola lo fa nello stesso significato di Bergoglio.
Frocio nel mio ambiente (sia sociale che geografico) era sinonimo di effeminato, non di omosessuale.
Un eterosessuale dai comportamenti effeminati era comunque un frocio.
Un omosessuale dai comportamenti mascolini non era un frocio.
Magari scrivetemelo nei commenti.
lunedì 27 maggio 2024
Bergoglio aka Francesco e la frociaggine
Però, siamo onesti, visto il rapporto (almeno sulla carta) della Chiesa con il sesso - teoricamente proibito ai religiosi - nei seminari non dovrebbero entrare né omosessuali né eterosessuali, bensì solo asessuali.
Saluti.
Mauro.
domenica 26 maggio 2024
Il Mago di Oz e la geometria
Allora leggete e ascoltate sotto.
E il mago gli disse che in realtà non gli mancava un cervello, bensì un diploma. E gli diede un diploma.
Appena ricevuto il diploma lo spaventapasseri si lanciò a declamare il teorema di Pitagora.
"Sum of the square roots of any two sizes of an isosceles triangle is equal to the square root of the remaining size", cioè "La somma delle radici quadrate di due lati qualsiasi di un triangolo isoscele è uguale alla radice quadrata del lato rimanente".
Vi sembra il teorema di Pitagora? O qualsiasi altro teorema? A me no.
Ascoltate a partire dal minuto 1:53 nel seguente video:
"La somma dei quadrati costruiti sui cateti di un triangolo rettangolo è uguale al quadrato costruito sull’ipotenusa."
Che è l'enunciato preciso del teorema di Pitagora.
Ho visto il film, ma non ho mai letto il libro da cui è tratto, quindi non so come sia trattata la cosa nel libro. Sia nell'originale che nelle traduzioni.
Se qualcuno di voi lettori lo sa, me lo scriva nei commenti.
martedì 23 aprile 2024
Die Rede von Scurati zum Tag der Befreiung
Hier auf Italienisch.
Giacomo Matteotti wurde von faschistischen Killern am 10. Juni 1924 umgebracht. Sie haben zu fünft vor seinem Haus auf ihn gewartet, alles Schwarzhemden aus Mailand, professionelle Auftragskiller, angeworben aus dem engsten Kreis um Benito Mussolini.
Der ehrenhafte Matteotti, Generalsekretär des Partito Socialista Unitario, der Letzte, der sich im Parlament noch offen auflehnte gegen die faschistische Diktatur, wurde abgefangen im Zentrum Roms, mitten am Tag, im Sonnenlicht. Er wehrte sich bis zuletzt, so wie er sein ganzes Leben lang gekämpft hat. Sie erstachen ihn, dann schändeten sie den Leichnam. Sie falteten ihn zusammen, um ihn in ein Loch zu stecken, das mit einer Feile notdürftig gegraben worden war.
Mussolini wurde umgehend informiert. Über das Vergehen hinaus besaß er die Infamie, der Witwe zu schwören, er habe alles Mögliche getan, um den Ehemann zurückzubringen. Während er das schwor, bewahrte der Führer des Faschismus den blutbefleckten Parlamentsausweis des Opfers in einer Schublade seines Schreibtischs auf.
In diesem unseren falschen Frühling wird jedoch nicht nur des politischen Mords an Matteotti gedacht; es wird auch der faschistischen Massaker der deutschen SS von 1944 gedacht, unter Mittäterschaft der italienischen Faschisten. Fosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto: Das sind nur einige der Orte, an denen Mussolinis dämonische Verbündete eiskalt Tausende hilflose italienische Bürger hinmetzelten. Unter ihnen Hunderte Kinder und sogar Kleinkinder. Viele wurden geradezu lebend verbrannt oder enthauptet.
Diese beiden traurigen Jubiläen - Frühling 1924, Frühling 1944 - zeigen, dass der Faschismus während seiner ganzen Geschichte - nicht nur am Ende oder hin und wieder - ein unkündbares Phänomen von systematischer, politischer und mörderischer Gewalt und Terrorismus war. Erkennen die Erben dieser Geschichte das an, wenigstens ein Mal?
Alles sieht leider danach aus, dass dem nicht so ist. Die Postfaschisten, die die Wahlen im Oktober 2022 gewonnen haben, hatten zwei Möglichkeiten: ihrer faschistischen Vergangenheit abzuschwören oder die Geschichte umzuschreiben. Sie haben zweifellos den zweiten Weg gewählt.
Nachdem sie das Thema im Wahlkampf hartnäckig vermieden hatte und sich gezwungen sah, den historischen Jahrestagen entgegenzutreten, hielt die Ministerpräsidentin sich an die ideologische Linie ihrer neofaschistischen Herkunft: Sie distanzierte sich von der nicht zu verteidigenden Brutalität des Regimes (die Verfolgung der Juden), ohne jemals den Faschismus als Ganzes abzulehnen, sie hat die mit den republikanischen Faschisten begangenen Massaker auf einzelne Nazis heruntergebrochen und zuletzt die fundamentale Rolle der Resistenza in der Wiedergeburt Italiens geleugnet (bis zu dem Punkt, den Ausdruck "Antifaschismus" aus Anlass des 25. April 2023 nicht in den Mund zu nehmen).
Während ich zu euch spreche, steht der Jahrestag der Befreiung vom Nazi-Faschismus an. Das Wort, das sich die Ministerpräsidentin weigerte auszusprechen, pocht immer noch auf den Lippen aller aufrichtiger Demokraten, seien es die von links, von der Mitte oder von rechts. Bis dieses Wort - Antifaschismus - nicht von denen ausgesprochen wird, die uns regieren, wird das Gespenst des Faschismus die italienische Demokratie weiterhin heimsuchen.
Il monologo di Scurati
Lo attesero sottocasa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L’onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l’ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all’ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro.
Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell’infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania.
In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l’omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944.
Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati.
Queste due concomitanti ricorrenze luttuose – primavera del ’24, primavera del ’44 – proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica – non soltanto alla fine o occasionalmente – un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia?
Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell’ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via.
Dopo aver evitato l’argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola “antifascismo” in occasione del 25 aprile 2023).
Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana.
venerdì 19 aprile 2024
L'agave eterno
In pratica, è diventato maggiorenne.
giovedì 18 aprile 2024
Torino in NBA
Infatti Repubblica ha portato Torino in NBA, creando i famosissimi Torino Raptors!
E qui la copia che ho salvato su WebArchive nel caso che Repubblica correggesse facendo finta di niente.
mercoledì 10 aprile 2024
Disinformare con notizie (forse) corrette
Sì, si può benissimo farlo.
E ce ne ha dato un bell'esempio oggi il quotidiano La Verità.
E infatti novax e destrorsi come gravissima la hanno presa.
Sbagliando.
Perché?
Vediamolo.
E leggiamo con attenzione le parole sottolineate in giallo: "il 20 per cento degli effetti avversi".
Bene, a leggere i commenti su X/Twitter è evidente che novax e destrorsi nella loro lettura hanno omesso le parole "degli effetti avversi" e quindi si sono fatti il film mentale del 20% dei vaccinati.
Oppure, come è molto più probabile, 1 su 1 milione o ancora di meno?
Cioè 2 casi ogni 10 milioni di vaccinati.
martedì 9 aprile 2024
I giornalisti e la scienza... di nuovo
Già nel solo titolo ce ne sono due. Entrambi gravi, ma uno proprio enorme, imperdonabile pur con tutta la generosità umana possibile.
Peter Higgs (e François Englert, che con lui condivise il Nobel) non scoprì nulla.
Nel 1964 lui teorizzò, mediante un meccanismo che prende il suo nome, l'esistenza di una particolare particella (per la precisione un bosone) che spiegasse il perché le altre particelle, e quindi anche i corpi, hanno massa.
Lui teorizzò questa particella, possiamo anche, volendo, dire che la previde, ma non la scoprì. Tutto ciò che lui fece rimase teoria fino al 2012, quando gli esperimenti CMS (guidato da Joe Incandela) e ATLAS (guidato da Fabiola Gianotti) al CERN confermarono le sue previsioni.
Higgs odiava l'espressione "particella di Dio". Anzi, praticamente tutti i fisici la odiano e nessuno la ha mai usata fino al 1993 (e anche dopo ben pochi fisici la usarono).
E allora, chiederete voi, da dove viene questa purtroppo famosissima definizione? Da un libro divulgativo del 1993 del fisico Leon Lederman e dello scrittore Dick Teresi: The God Particle - If the Universe is the Answer, What is the Question? (tradotto in italiano come La particella di Dio: Se l'universo è la domanda, qual è la risposta?*).
Ma in realtà neanche loro sono i colpevoli: Lederman voleva intitolare il libro The goddam Particle (La particella maledetta), ma l'editore cambiò il titolo, perché "maledetta" gli sembrava brutto.
Qui gli articoli che scrissi all'epoca sul bosone di Higgs:
Il bosone ciccione di Higgs - 1
Il bosone ciccione di Higgs - 2
venerdì 22 marzo 2024
Sorprese a cena in Germania
domenica 11 febbraio 2024
E continuiamo a violentare le percentuali
Facciamo come ipotesi che il coltivatore venda a 100.
Prezzo quadruplicato significa che al consumatore il prodotto costa 400.
Ergo, l'aumento percentuale è:
I calcoli sono analoghi a sopra, non serve che ve li rifaccia, vero?
sabato 10 febbraio 2024
Illuminazione notturna... ehm, non proprio...
Ed è bello poterle illuminare in maniera sostenibile, vero?
E cosa c'è di meglio che usare fonti a km 0, producendo l'energia direttamente dove serve l'illuminazione?
Niente!
Cosa può andare storto?
Ma veramente geniale!
Forniamo ogni lampione di un proprio pannello solare!
mercoledì 10 gennaio 2024
Il mai qualificato
Anche il più forte dei giocatori deve conquistarsi la partecipazione a detti tornei. E non sempre ci riesce, soprattutto se viene da un paese in cui il suo sport non è particolarmente di vertice.
E questa storia viene proprio dallo sport più diffuso, il calcio, e da un paese non proprio secondario, l'Italia.
Una delle bandiere dell'Inter.
Partecipò poi al mondiale 1986, senza doversi qualificare, perché ai tempi i campioni in carica erano qualificati di diritto.
E di diritto partecipò anche al mondiale 1990, in quanto l'Italia era paese organizzatore.
Saltò i mondiali del 1994, perché come CT c'era Sacchi e un difensore vecchio stile come Bergomi per Sacchi era una bestemmia, quindi lo Zio non venne mai convocato, né in amichevole, né per le qualificazioni, né per il mondiale.
E partecipò di nuovo al mondiale 1998, convocato per l'infortunio di Ciro Ferrara all'ultimo momento e sceso in campo poi nel torneo per l'infortunio di Alessandro Nesta.
4 mondiali.
81 partite in nazionale.
16 partite ai mondiali.
Il mai qualificato.
Ma comunque un grandissimo.
martedì 9 gennaio 2024
A zonzo per Seeon
giovedì 4 gennaio 2024
lunedì 1 gennaio 2024
Dettagli dall'Oberpfalz 19 - Ristoranti diversi...
P.S.:
Qui tutti i dettagli dall'Oberpfalz.
martedì 26 dicembre 2023
lunedì 25 dicembre 2023
Un'altra fermata a San Fruttuoso (dettagli genovesi special)
domenica 24 dicembre 2023
A zonzo intorno al Beigua
Boh.
martedì 12 dicembre 2023
I misteri del tedesco 31 - Un venerdì libero?
Lunedì = giorno della Luna;
Martedì = giorno di Marte;
Giovedì = giorno di Giove;
Venerdì = giorno di Venere;
Sabato = dall'ebraico Shabbat;
Domenica = giorno del Signore (Dominus in latino).
Per esempio in tedesco?
In tedesco è un po' più complicato, perché le origini sono più diversificate, non c'è quella unitarietà che (sabato escluso) bene o male c'è nelle lingue neolatine.
Montag (lunedì) = giorno della Luna ("Mond");
Donnerstag (giovedì) = giorno di Donar (dio del tempo, del clima, un po' il romano Giove) o giorno del tuono ("Donner"), ma l'etimologia di Donar e di Donner è la stessa;
Samstag (sabato) = sembra anche questo venire da Shabbat, anche se attraverso un cammino tortuoso fatto di greco, gotico e slavo;
Sonntag (domenica) = giorno del Sole ("Sonne").
venerdì 8 dicembre 2023
Gli inni del Genoa - Aggiornamento
Non molto tempo fa vi parlai qui degli inni del Genoa.
Ripartiamo dal P.S. di quell'articolo:
Baccini ha anche provato nel 1991 a scrivere un nuovo inno ufficiale del Genoa coinvolgendo anche i giocatori dell'allora rosa (presentandosi come "Francesco Baccini con i ragazzi del Genoa"). Vi risparmio audio e video e meno male che la maggioranza dei genoani ormai lo ha dimenticato.
I problemi del brano erano due:
1) un video che sembrava la versione da poveracci di "We are the world";
2) i giocatori che non sapevano cantare: erano uno strazio per le orecchie.
Bene, ora (anno 2023, 130° dell'era Grifone) Francesco Baccini lo ha reinciso, senza improbabili cori fatti da Eranio, Aguilera & co. 😉
Quindi ora posso proporvelo:
martedì 5 dicembre 2023
Il giorno che l'arbitro segnò
Che a essere significativo è l'ultimo giocatore che ha toccato la palla, non l'arbitro.
2) Io tiro, la palla colpisce l'arbitro e finisce in gol. Io sono stato l'ultimo giocatore a toccare il pallone, quindi il gol viene registrato come mio anche se la deviazione arbitrale dovesse essere stata decisiva.
E ancora più rari quelli che possono risultare decisivi. Generalmente (almeno nel 99,9% dei casi) i rari casi di tocchi arbitrali riguardano sfioramenti che non provocano deviazioni percettibili della traiettoria del pallone.
La sua deviazione, per quanto involontaria, fu decisiva.
Si trattò di Ceccarini, nella partita Inter-Lazio 5-2, Coppa Italia 1998/99, che "segnò" il gol del 4-2.
sabato 2 dicembre 2023
Io mi sto stancando
mercoledì 22 novembre 2023
I parrucchieri e il potere
Che tu sia democratico, dittatore, progressista, conservatore, populista o qualsiasi altra cosa... è evidente negli ultimi decenni che la condizione principale, se non addirittura essenziale, per far carriera in politica o addirittura arrivare al potere assoluto... non sono le conoscenze, non è l'abilità politica, non è la spregiudicatezza, non è la violenza, non sono i programmi. Non è nulla di tutto ciò.
La condizione principale è... avere un parrucchiere di merda!
Vediamo qualche esempio.
Kim Jong-Un
Boris Johnson
Donald Trump
Javier Milei
Angela Merkel
Matteo Salvini
Theresa May
Gianni De Michelis
Beppe Grillo
Ignazio La Russa
Paolo Gentiloni
Geert Wilders (aggiornamento 23.11.2023, grazie a Luca Sironi)
Elly Schlein (aggiornamento 13.07.2024)
Adolfo Urso (aggiornamento 05.09.2024)
giovedì 16 novembre 2023
Siamo sinceri
Ed è questo che mi fa comunque migliore di voi.
Rifletteteci.
martedì 7 novembre 2023
Si giudica troppo velocemente
C'è un'incomprensione (che poi spesso neanche un'incomprensione è, visto che non c'è stato dialogo al proposito, quindi non ci si è proprio potuti spiegare).
Ma solo una banalità è.
Però comunque si giudica, si tirano conclusioni.
E l'altro neanche sa cosa sta succedendo.
Perché non glielo dici. Perché chiudi subito la porta.
E visto che non ha fatto nulla, neanche sa, neanche può immaginare, cosa tu credi che abbia fatto, visto che sbatti la porta senza spiegazioni.
E si soffre.
Perché comunque ti si ama. Nonostante tutto.
Saluti,
Mauro.
venerdì 13 ottobre 2023
Hamas o come mettersi dalla parte del torto
Io stavo riflettendo su una cosa.
Hamas per l'attacco ha buttato giù con bulldozer la recinzione che fa di Gaza di fatto un lager. Ve ne rendete conto che forza avrebbe avuto questo gesto se Hamas avesse abbattuto la recinzione e poi lasciato uscire solo i civili disarmati?