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sabato 6 luglio 2024

Aeroporti d'Italia

A quali personaggi sono dedicati gli aeroporti d'Italia (quelli che sono dedicati a persone realmente esistite e non a luoghi o altro)?

Vediamolo.


Ancona: Raffaello Sanzio.

Bari: Karol Wojtyła 🙄.

Bergamo: Caravaggio.

Bologna: Guglielmo Marconi.

Brescia: Gabriele D'Annunzio.

Cagliari: Mario Mameli (aviatore).

Casale Monferrato: Francesco Cappa (aviatore).

Catania: Vincenzo Bellini (non chiaro se solo l'aerostazione o proprio l'aeroporto).

Crotone: Pitagora.

Ferrara: Michele Allasia (aviatore).

Firenze: Amerigo Vespucci.

Forlì: Luigi Ridolfi (aviatore).

Genova: Cristoforo Colombo.

Milano-Linate: Enrico Forlanini (inventore dell'elicottero).

Milano-Malpensa: 🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️ (leggasi qui).

Napoli: Ugo Niutta (aviatore).

Novi Ligure: Eugenio Mossi (aviatore).

Oristano: Ernesto Campanelli (aviatore).

Padova: Gino Allegri (aviatore).

Palermo-Boccadifalco: Francesco & Giuseppe Notarbartolo (aviatori).

Palermo-Punta Raisi: Falcone & Borsellino.

Parma: Giuseppe Verdi.

Perugia: Francesco d'Assisi.

Pescara: Pasquale Liberi (aviatore).

Pisa: Galileo Galilei.

Ravenna: Gastone Novelli (aviatore).

Reggio Calabria: Tito Minniti (aviatore).

Rieti: Giuseppe Ciuffelli (aviatore).

Rimini: Federico Fellini.

Roma-Ciampino: G.B. Pastine (pioniere aviazione militare).

Roma-Fiumicino: Leonardo Da Vinci.

Terni: Alvaro Leonardi (aviatore).

Thiene: Arturo Ferrarin (aviatore).

Torino-Aeritalia: Edoardo Agnelli.

Torino-Caselle: Sandro Pertini.

Trapani: Vincenzo Fiorio.

Trento: Gianni Caproni.

Treviso: Antonio Canova.

Venezia-Lido: Giovanni Nicelli (aviatore).

Venezia-Tessera: Marco Polo.

Vercelli: Carlo Del Prete (aviatore).

Verona-Boscomantico: Angelo Berardi (aviatore).

Verona-Villafranca: Catullo.


Saluti,

Mauro.

P.S.:
Non ho considerato gli aeroporti militari e gli aeroclub.

giovedì 23 agosto 2018

Berlusconi vs. Casaleggio

Fin dall'inizio c'è stato un evidentissimo parallelo tra Forza Italia e il Movimento 5 Stelle: entrambi sono partiti di proprietà di un'azienda.
FI direttamente di Publitalia e indirettamente di Mediaset/Fininvest.
M5S direttamente di Casaleggio Associati e indirettamente di chissà chi.

Però questo evidente parallelo porta alla luce anche una differenza. Differenza che permette di rivalutare (ok, rivalutare è parola grossa, diciamo svalutare di meno) Berlusconi nei confronti dei due Casaleggio.

Berlusconi ci ha sempre messo la faccia, si è candidato, ha ricoperto cariche sia di partito che istituzionali.
I due Casaleggio invece si sono sempre nascosti, hanno sempre lavorato nell'ombra, non hanno mai voluto ricoprire cariche ma le hanno sempre volute controllare.

Pur con tutto il male che penso e ho sempre pensato di Berlusconi, non serve che vi spieghi chi tra lui e i Casaleggio è più pericoloso, vero?

Saluti,

Mauro.

lunedì 23 luglio 2018

È il tuo presidente

È il tuo presidente. Della Repubblica o del Consiglio, a seconda dei casi, ma è il tuo presidente.
Che ti piaccia o no. Che tu lo abbia votato o no.
A meno che tu non abbia le prove che sia stata un'elezione illegale (o almeno indizi tali da poterti permettere di affermare la cosa senza rischio di essere denunciato per diffamazione).
Ciò vale per ogni paese che abbia presidenti e libere elezioni.
È il tuo presidente.

Spesso abbiamo visto dichiarazioni del tipo "Non è il mio presidente".
Per esempio, da quando Trump è stato eletto si stanno moltiplicando le dichiarazioni di cittadini statunitensi più o meno prominenti che dichiarano "He's not my/our president!".
Prima era già successo con Bush jr.
E in Francia con Sarkozy.
E in Italia con Berlusconi (con gli italiani che comunque facevano una bella confusione tra Presidente della Repubblica e del Consiglio).
E altrove o in altri momenti storici con altri, anche se non in maniera così rumorosa come con questi quattro.

E invece no.
È il vostro (nostro) presidente.
Lo è perché eletto legalmente. Lo è perché le sue decisioni riguardano tutti voi (noi). Lo è perché all'estero rappresenta tutti voi (noi).
Poi può essere un pessimo presidente (e i quattro di cui sopra, chi più chi meno, lo sono o sono stati) e non piacerti. Tuo diritto (anzi dovere, se è un pessimo presidente).
Puoi (o devi) contestarlo e, se ne hai la possibilità politica, fare opposizione quando fa cazzate o comunque errori.
Puoi (o devi) pretenderne la messa in stato di accusa se va oltre i suoi compiti e/o contro la Costituzione.

Ma fino a che è in carica è il tuo presidente.
Che ti piaccia o no. Che tu lo abbia votato o no.

Saluti,

Mauro.

domenica 13 maggio 2018

I grandi giornali tedeschi e il M5S al governo

Nei giorni scorsi anche i grandi quotidiani tedeschi hanno presentato il probabile (o meglio presunto) nuovo governo italiano.

Vediamo i due più importanti.

La Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ), tendenzialmente centrista, qui presenta il M5S come di sinistra:


Traduco:
In Italia si potrebbe avere una coalizione tra populisti di sinistra e di destra: com'è possibile?

La Süddeutsche Zeitung (SZ), tendenzialmente di sinistra moderata, qui ce lo presenta come di centro:


Traduco:
Italia: Berlusconi libera la strada per la coalizione di centro-destra. Non si metterebbe di traverso a una coalizione tra Movimento 5 Stelle e Lega Nord, spiega. Il suo passo indietro era una condizione per la coalizione.

Altri giornali meno importanti lo presentano come (più giustamente, ma meno esplicitamente) di destra.

Il problema della stampa tedesca è che per la mentalità teutone un partito deve per forza avere un colore, non può esistere un partito trasversale o non definibile, quindi il M5S deve essere per forza qualcosa e si sceglie a caso quando non si capisce (la stampa tedesca ebbe lo stesso problema ai tempi col Partito Pirata in casa propria).

A questo va aggiunto che per la stampa "istituzionale" tedesca non può esistere un governo di sinistra-sinistra, di centro-centro o di destra-destra.
Un governo può essere solo di sinistra, solo di centro o solo di destra solo se monopartitico. Se bipartitico, i due partiti devono avere per forza colori diversi.
E quindi, visto che la Lega è obiettivamente di destra, il M5S deve per forza essere o di centro o di sinistra. Indipendentemente dai suoi programmi e dalle sue azioni.

E non è casuale che il giornale centrista (FAZ) definisca il M5S di sinistra e il giornale di sinistra moderata (SZ) definisca il M5S di centro.
Nessuno lo vuole dalla propria parte.

Saluti,

Mauro.
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mercoledì 11 aprile 2018

La legge Severino e le consultazioni

Durante il primo giro di consultazioni per formare il nuovo governo (a parte che, come scrissi qui, un nuovo governo non è comunque necessario per legge, importante è solo che il governo, vecchio o nuovo che sia, abbia la fiducia del Parlamento) molti si sono scandalizzati per il fatto che Berlusconi sia andato al Quirinale nonostante la legge Severino.

Ora queste anime belle dimenticano due cose:

1) le consultazioni sono una prassi istituzionale, non sono regolate da leggi, da nessuna legge e quindi neanche dalla legge Severino (basta leggersi lo stesso mio articolo citato sopra);
2) la legge Severino (qui potete leggerla nella sua interezza) per quanto riguarda ciò di cui parliamo in questo caso parla solo di incarichi elettivi (ma nel senso di elettivi pubblici, istituzionali, non privati), e Berlusconi è andato al Quirinale come leader di Forza Italia, non come eletto a qualche cosa.

Ergo: Berlusconi si è comportato in maniera totalmente inelegante e tutto sommato irrispettosa, su questo sono il primo a censurarlo, ma non ha tenuto assolutamente nessun comportamento illegale o, peggio, incostituzionale, e quindi in questo mi trovo costretto a difenderlo.

Il problema è che le leggi vengono spesso citate, ma molto meno spesso lette.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 7 marzo 2018

Che Di Maio non esulti troppo

Di Maio non ha capito (ma per capire servono i neuroni, quindi in realtà Di Maio non c'entra) che il successo del M5S è un voto "contro", non un voto "per".

Nessuno voleva Di Maio, Grillo, Casaleggio e consorti... ma tutti (o quasi) volevano liberarsi di Renzi, Berlusconi e D'Alema. E hanno in tal senso votato.

Il vero vincitore (che piaccia o meno) è Salvini, non Di Maio.

Perché al prossimo voto (che non sarà nel 2023, ma nel 2019 o al più tardi nel 2020, visto che la legislatura morirà decisamente prima della della morte naturale, cioè non durerà 5 anni... proprio per niente) Di Maio sparirà, Salvini invece no.

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Anche dovessi sbagliarmi sul M5S, garantisco che non mi sbaglio su Di Maio: alle prossime elezioni lui sparirà sia che che il M5S trionfi sia che il M5S sparisca.

lunedì 8 maggio 2017

L'effetto Schulz e lo Schleswig-Holstein

Nel fine settimana si è votato anche in Germania, non solo in Francia.
No, non per il Parlamento nazionale e quindi - solo indirettamente, come in Italia - per il governo o per il presidente (che qui, come in Italia, viene eletto dal Parlamento allargato), bensì per la rappresentanza locale di uno dei Länder, lo Schleswig-Holstein.
Lo Schleswig-Holstein è il Land più settentrionale della Germania (e infatti è in parte di lingua danese), non molto grande e tra i meno popolati.

E la SPD, cioè i socialdemocratici, ha preso una gran bella sberla. A vincere - inaspettatamente, almeno nelle dimensioni - è stata la CDU, cioè i democristiani.
Premettiamo una cosa: SPD e CDU ormai sono entrambi partiti di centro puro, senza vera ideologia, perfettamente interscambiabili fra loro.
Chi dei due vince dipende dalla maggiore o minore presentabilità dei candidati di spicco (e qui la CDU sa sfruttare molto meglio la stampa amica per presentarli).

Ma perché parlo di queste elezioni, tutto sommato secondarie?

Per mettere alla berlina i politologi :-)

Dopo la netta sconfitta della SPD tutti si sono chiesti se l'"effetto Schulz" fosse già finito e perché. Senza capire di non aver capito nulla.

Per prima cosa: cos'è l'"effetto Schulz"?
Pochi mesi fa la SPD ha eletto come proprio presidente (il corrispettivo del segretario nei partiti italiani classici) e prossimo candidato alla cancelleria Martin Schulz, politico di lungo corso, ma mai attivo a livello nazionale in Germania. La sua carriera si è divisa tra la politica locale in Germania e la politica europea a Bruxelles, dove è stato ultimamente presidente del Parlamento europeo (e lo ricorderete per la storia del kapò di Berlusconi).
Quindi per Berlino aria nuova, anche se non per la politica in sé.
Questa scelta ha fatto schizzare nei sondaggi la SPD. Schizzare veramente verso l'alto.
Questo è l'"effetto Schulz".

E alle prime elezioni dopo il suo arrivo... la sberla.
E i politologi che annaspano cercando spiegazioni assurde... mentre l'unica semplice spiegazione è che loro non hanno capito (come al solito) un belino.

L'"effetto Schulz" (sempre che esista, cosa di cui dubito) qui non c'entra comunque per tre semplicissimi motivi:
1) Schulz è stato scelto per la politica nazionale, quella regionale è altro;
2) I sondaggi non sono le elezioni, i sondaggi sono chiacchiere da bar un po' ripulite;
3) A livello locale Schulz può avere effetto solo nel suo Land di origine, che è il Nordreno-Vestfalia... ben diverso dallo Schleswig-Holstein socialmente, economicamente e non solo.

Saluti,

Mauro.

martedì 7 febbraio 2017

L'errore dei "moderati"

Che siano di destra, di sinistra o di centro, i "moderati" continuano a stupirsi del fatto che Trump vinca negli USA, che la May governi nel Regno Unito e che Petry, Grillo e Le Pen abbiano successo in Germania, Italia e Francia.

Io mi stupisco dello stupore.

Il problema è che i cosidetti "moderati" non propongono nulla per. Si limitano a parlare contro: non è la loro proposta a dover essere votata, è il nemico a dover essere bloccato.

Se però vuoi vincere, devi fare proposte concrete per qualcosa, non essere solo contro.
Il dire "se X vince siamo nella merda" funziona solo con chi ti vota a priori. Con gli altri no. Con gli altri, se vuoi conquistarli, devi offrire qualcosa.

L'essere solo contro rafforza il senso di appartenenza di questi "altri" e indebolisce te.

(In Italia ne sappiamo qualcosa: se l'Ulivo fosse stato per qualcosa e non solo contro Berlusconi, la nostra storia recente sarebbe stata ben diversa).

Saluti,

Mauro.

sabato 12 novembre 2016

Il discorso di insediamento di Trump

In esclusiva e in anticipo qui!

Saluti,

Mauro.

venerdì 11 novembre 2016

Vorrei ricordare una cosa...

Per quanto Trump faccia di tutto per confermare la sua immagine di stronzo, vorrei ricordare una cosa: è stato eletto democraticamente, senza brogli o simili (OK, definire democratico il sistema di voto USA per noi europei è per lo meno esagerato, però è comunque accettato da tutti negli USA, quindi forse l'elezione di Trump non è propriamente democratica, ma è comunque perfettamente legittima e legale).

Quindi - e lo dico da persona che, se si trovasse a quattr'occhi in privato con Trump, lo riempirebbe di botte senza il minimo problema di coscienza - tutte le grandi proteste del dopo elezione negli USA... queste sì sono antidemocratiche: volevate un altro presidente? Potevate mobilitarvi prima per eleggerlo (la persona disponibile la avevate...da "veri" democratici disprezzavate Clinton? E allora potevate mobilitarvi per Sanders. Oppure, se eravate repubblicani, potevate pensare a Cruz, Christie, Bush - Jeb, non George W. per fortuna - o altri).

Ergo... protestare ora dimostra solo la vostra pochezza, quanto poco voi sappiate del concetto di democrazia, cari elettori (o presunti tali) statunitensi.

Se si vuole democrazia bisogna muoversi prima delle elezioni. Non dopo.

Ma per fortuna c'è l'esempio di noi italiani: abbiamo votato a ripetizione il Trump nostrano, cioè Berlusconi.
E dopo averlo votato ce ne siamo sempre fregati dell'averlo votato e abbiamo continuato a fare come sempre.
Si spera che gli statunitensi facciano lo stesso con Trump.

Saluti,

Mauro.

domenica 20 marzo 2016

Berlusconi e la demenza senile

Berlusconi accusa il M5S di essere infiltrato dalla magistratura comunista.

Peccato che il M5S sia un partito aziendale-fascistoide, proprio come Forza Italia. E allora perchè Berlusconi non accusa FI di essere infiltrata dalla magistratura comunista?

Ormai Berlusconi è evidentemente guidato solo dalla demenza senile.

Saluti,

Mauro.

lunedì 9 novembre 2015

L'errore di Salvini a Bologna (purtroppo pro Renzi)

Salvini ha organizzato a Bologna una grande (anche se ben meno grande di quanto lui sostiene) manifestazione per affermare il centrodestra contro Renzi e il suo governo.

È proprio questo che condanna Salvini al fallimento: Renzi è il centrodestra... quindi Salvini cerca di unire il centrodestra contro il centrodestra.
Non proprio un segnale di intelligenza.
Anche perché Renzi sta facendo approvare le leggi che Lega, Forza Italia, Alleanza Nazionale e compagnia bella volevano ma non sono riusciti a far approvare in maniera completa.

Saluti,

Mauro.

martedì 15 aprile 2014

I servizi asociali del caimano

Berlusconi è stato definitivamente affidato ai servizi sociali.
Pena alternativa al carcere o ai domiciliari. Fin qui nulla da dire, scelta accettabile e - spesso - utile.

Ci sono però due cose che mi lasciano perplesso.

1
L'affidamento ai servizi sociali è comunque seguito di un reato, quindi è una pena giudiziaria.
Nell'ordinamento giuridico italiano la pena deve avere scopo rieducativo, in altri ordinamenti lo scopo è puramente punitivo, in altri ancora si parla di pena ma senza citarne lo scopo.
In tutti però rimane una pena.
Cosa significa ciò? Significa che deve costringere il punito a vivere una situazione scomoda, non piacevole (almeno psicologicamente) in maniera da farlo riflettere su ciò che ha fatto (se lo scopo è rieducativo) o da piegarlo psicologicamente (se lo scopo è punitivo).
Ora spiegatemi come si possa raggiungere un tale obiettivo con solo quattro ore di lavoro per i servizi sociali a settimana (e probabilmente, vista l'età di Berlusconi, si tratterà anche di lavoro leggero).

2
Nella mia infinita ingenuità io ritengo che l'affidamento ai servizi sociali debba avere due scopi.
Il primo, come detto sopra, è l'espiazione della pena da parte del condannato.
Il secondo è, nella mia visione del mondo, fornire un vero servizio concreto a chi di quel servizio sociale usufruisce.
Ciò presuppone due cose:
- il servizio deve avere una certa estensione e continuità per garantire efficacia;
- gli addetti a detto servizio (affidati ai servizi sociali compresi) devono avere almeno una parziale competenza nel campo.
Ora spiegatemi come quattro ore settimanali possano essere abbastanza per garantire una certa efficacia e quali competenze ha Berlusconi nella cura agli anziani.

Saluti,

Mauro.

lunedì 17 gennaio 2011

Ragazze ad Arcore

Ruby, Noemi e tutte le altre. Va bene, giusto indagare e andare a fondo.

Ma io mi concentrerei più che altro su Carfagna, Meloni, Brambilla, Gelmini & co.

Per lo meno, pur probabilmente con le stesse prestazioni, Ruby e Noemi non sono state fatte ministre.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 25 ottobre 2006

Le "gaffes" di Putin

Negli ultimi giorni Putin ha tenuto banco, ha veramente dato spettacolo... quasi come il Berlusconi dei tempi migliori :-)

Prima l'ammirazione mostrata verso il presidente israeliano Katzav per la sua dimostrazione di mascolinità (per chi non lo sapesse: Katzav è accusato di molestie sessuali e violenza carnale).

Poi l'attacco alla corruzione dei funzionari pubblici spagnoli (ma non è forse che in Spagna i magistrati possono condannare sindaci e boiardi se necessario, mentre in Russia ci può essere, per così dire, qualche controindicazione nel farlo?).

Poi l'osservazione sulla mafia invenzione italiana (qui in Germania però domina la mafia russa, non quella italiana... non sarà che Putin vede nella mafia italiana non un'associazione criminale, ma solo un concorrente per i suoi "affari"?).

E probabilmente altre che mi sono sfuggite.

E tutti i giornali e i telegiornali a parlare delle "gaffes" di Putin, delle battute riuscite male o delle sparate senza riflettere.

Io non credo tanto che siano battute o gaffes. Putin è troppo poco spiritoso per fare battute e troppo intelligente per cadere in certe gaffes.

Io penso che siano una sorta di test. Sì, di test nei confronti dell'occidente.
La Russia è tornata (o si illude di essere tornata) a essere una potenza e Putin vuole rinverdire i fasti del passato sovietico.
E mette alla prova le reazioni dell'occidente alle sue provocazioni, per capire se l'occidente ha paura. Un modo di dirgli "Io posso permettermi di dire ciò che voglio, vediamo se tu hai il coraggio di aprir bocca".

O no?

Saluti,

Mauro.