lunedì 8 luglio 2024

Un'occasione comunicativa mancata

In questi giorni ho riflettuto su una cosa riguardo alla storia dei leghisti e dei tappi di plastica. A parte che i leghisti (ma anche altri in giro per l'Europa, purtroppo non erano soli) si sono resi ridicoli con questa storia. A parte ciò, va detto che l'UE ha perso un'occasione.

La decisione sui tappi è stata presa per ragioni ecologiche, per evitare che i tappi di plastica si disperdano per l'ambiente (se ti cade una bottiglia generalmente la raccogli, se ti cade solo il tappo... siamo sinceri: quattro gatti lo raccolgono). E fin qui tutto bene.
Proteggere l'ambiente è sacrosanto, anche se alla parola ambiente purtroppo molti sono allergici.

E allora dove è che la UE ha perso un'occasione?
Il non poter staccare il tappo dalla bottiglia ha un effetto collaterale non voluto, ma importantissimo.
Diventa praticamente impossibile che bambini e animali domestici possano ingoiarlo. Non è una cosa da poco, pensateci.
Ma la UE ha ragionato coi paraocchi: la cosa è stata fatta per l'ambiente, quindi solo di ambiente bisogna parlare. Il resto non c'è, non conta, non interessa.
Se a Bruxelles si fossero resi conto di questo effetto collaterale e lo avessero usato, avrebbero messo a tacere subito gli idioti del tappo. Perché chi non vuole proteggere bambini e animali domestici?
Ecco, la UE ha perso un'occasione comunicativa.

Saluti,

Mauro.

3 commenti:

  1. Certamente vero quello che dici. La monotematizzazione ambientale non aiuta e non è realistica, anzi, è controproducente.
    Aggiungo due considerazioni personali.

    1. capisco il fatto che il meccanismo di aggancio del tappo alla bottiglia crei fastidio, infatti lo crea anche a me; da un punto di vista industriale si sarebbe potuto fare meglio, ma evidentemente la solerte regolamentazione dell'Unione non deve aver saputo fare molto in tal senso, oppure le lobby dei produttori sono state particolarmente pressanti; se così fosse, c'è sempre tempo per sistemare le cose dando i giusti preavvisi.

    2. la soluzione tecnica di cui sopra è per gli adulti fastidiosa, ma per i minori (bambini e ragazzini) è ancora più frustrante. Mia figlia fa fatica a richiudere la bottiglia; è già capitato che l'acqua le si sia rovesciata nello zaino. Il punto di vista dei minori, specie quelli più piccoli, sembra non essere stato preso in considerazione.

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    1. Sul punto 1, nulla da dire, ma non mi pare così tragica la cosa. Le borracce hanno il tappo attaccato e spesso con soluzioni simili, da decenni 😉
      Per il punto 2, sul discorso minori... quando mai il loro punto di vista viene preso in considerazione (e non solo dalla UE)?

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    2. Non so bene com'è stata la tua infanzia a Genova, ma entrambi (se ci riferiamo al periodo delle elementari) l'abbiamo avuta negli anni 70. Da me si girava in bici per il paese e poi, accaldati, ci si fermava in qualche bar-latteria a bere una spuma da 50 o da 100 (lire). Io i tappi di quelle bottiglie me li ricordo ancora. Tappo a pressione, elemento di collegamento (quello che manca oggi e rende le cose complicate) e anallino intorno al collo delle bottiglia. Oggi basterebbe riprendere quel modello e applicare al tappo il sigillo di sicurezza per garantire che la bottiglia non sia stata pre-aperta (da qualche bambino o adulto in vena di scherzi) prima dell'acquisto.
      Nautilus

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