Mi è stato chiesto - da fisico qual sono - di scrivere qualcosa sull'annuncio fatto oggi al CERN della scoperta del bosone di Higgs.
Scrivere qualcosa di scientificamente corretto e al tempo stesso comprensibile anche a chi non ha studiato fisica non è un'impresa facile. Quindi devo ammettere che il mio obiettivo di scrivere qualcosa stasera senza impegnare troppo tempo era eccessivamente ottimista.
Il che significa che vi farò aspettare ancora circa 24 ore per parlare della scoperta in sé.
Qui oggi porrò solo alcune domande preliminari a cui cercherò di dare risposte comprensibili a tutti.
Nel caso non siano poi così comprensibili... ditemelo e cercherò di spiegare meglio.
Cos'è un bosone?
Le particelle fondamentali si dividono in due categorie: bosoni e fermioni.
Senza scendere troppo nei dettagli (talvolta ostici anche per i fisici che non siano specialisti di particelle) e parlando terra-terra si può dire che i bosoni sono particelle che possono stare ammassate tutte insieme, mentre i fermioni sono più misantropi, impedendo la presenza di due di loro nello stesso stato quantico (il corrispettivo particellare di quello che noi umani chiamiamo "luogo").
Tutte le particelle che fungono da mediatrici delle interazioni fondamentali (elettromagnetica, nucleare forte, nucleare debole e gravitazionale) sono bosoni.
Il nome "bosone" è dato in onore del fisico indiano Satyendranath Bose mentre il nome "fermione" è in onore del fisico italiano Enrico Fermi.
Perché "di Higgs"?
La particella in questione viene chiamata "di Higgs" perché teorizzata nel 1964 dal fisico britannico Peter Higgs.
La teoria delle particelle allora non spiegava il perché le stesse avessero una massa e Higgs propose un meccanismo per spiegarlo (e questo meccanismo prevede l'esistenza del bosone di cui stiamo parlando). I dettagli proverò a spiegarli nell'articolo che scriverò (spero) domani sera.
Aggiungo che Peter Higgs, benché la sua predizione sia del 1964, è ancora vivo e vegeto e stamattina - nonostante i suoi 83 anni (ben portati) - era presente alla conferenza stampa al CERN.
Perché molti la chiamano "la particella di Dio"?
Intanto premettiamo che questa definizione - da scienziato - mi fa accapponare la pelle (e non c'entra il credere in Dio o meno) e non è amata neanche da Peter Higgs stesso e da Leon Lederman, che - involontariamente - è responsabile della sua nascita.
Nel 1993 Lederman scrisse un libro divulgativo insieme al giornalista scientifico Dick Teresi sulla storia della fisica delle particelle.
Vista la sua importanza (al tempo teorica, non essendo ancora stato osservato, dettagli seguiranno nel prossimo aerticolo) il bosone di Higgs rivestiva un ruolo centrale nel libro e per la sua elusività, la difficoltà nel "catturarlo", Lederman lo definì nel titolo originario "La particella dannata [maledetta]" (o "La dannata [maledetta] particella": la lingua inglese lascia aperte entrambe le possibilità)... ma l'editore (forse troppo politicamente corretto) trovò tale titolo troppo iconoclasta e lo cambiò in "La particella di Dio".
Perché "ciccione"?
La definizione "ciccione" è tutta mia ed è dovuta al fatto che il bosone di Higgs è il più pesante tra quelli che mediano le interazioni fondamentali (vedi sopra).
Il resto seguirà (salvo intoppi) come detto domani sera.
Saluti,
Mauro.
Senza Pitagora e senza Erone
14 ore fa
Grazie per le tue informazioni e spiegazioni anche per chi, come me di fisica ne sa veramente pochino! Aspetto seguito sul bosonone cicciotello :-)ciao Sonia
RispondiEliminaMa la pianti di chiamarlo ciccione? Guarda che ti querelo! :-)
RispondiEliminaPreferisci che lo chiami obeso? :-P
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