venerdì 22 novembre 2024
Dettagli dall'Oberpfalz 21 - Kepler è passato di qui
giovedì 21 novembre 2024
Nadal: un gesto da non lodare
E la ha chiusa con una sconfitta contro un giocatore di seconda fascia.
Una fine, onestamente, senza onore. Ma non per la sconfitta in sé, del resto di fatto Nadal si era già ritirato da tempo. Senza però volerlo ammettere.
Il disonore sta nel perché Nadal quella partita la ha giocata.
La federazione e Ferrer obbediscono a Nadal.
E anche se ci sono in Spagna (sia tra i convocati che tra quelli lasciati fuori) oggi giocatori decisamente più affidabili di Nadal, meglio allenati e più adatti alla superficie... lui ha deciso che doveva giocare quella partita.
E Ferrer e federazione si sono inchinati, pur sapendo che così la Spagna avrebbe perso contro una squadra inferiore (i Paesi Bassi). Come poi effettivamente è successo.
Anche il pubblico si è piegato all'arroganza... alla precedenza data a un ego smisurato rispetto all'amore per il proprio paese e alla possibilità di vincere la coppa Davis.
Siamo onesti: un gesto da non lodare (anche se la stampa lo fa) e un finale di carriera ignominioso (anche se gli apologeti in servizio permanente effettivo rigireranno la frittata).
sabato 16 novembre 2024
Prima o poi doveva succedere
martedì 12 novembre 2024
Inflazione (e interessi composti)
L'ultimo dato (ottobre 2024) riporta il 2,7%.
L'inflazione annua a partire da quella mensile si calcola allo stesso modo degli interessi composti.
Dopo un mese, con l'inflazione al 2,7%, avrò un costo della vita pari a 102,7 (100x1,027).
Dopo due mesi però non avrò un costo della vita pari al 105,4, perché il nuovo 2,7% lo devo calcolare su 102,7 non su 100, così dopo due mesi il costo della vita sarà pari al 105,5 (102,7x1,027).
Cioè avrò avuto un'inflazione annua del 37,7%.
domenica 10 novembre 2024
giovedì 7 novembre 2024
Sempre sulle percentuali, queste sconosciute
Ma una utente di Twitter/X ha voluto dire chi sceglierebbe per tinteggiare la sua parete e per farlo ha tirato in ballo le percentuali, come potete vedere da questo nostro successivo scambio:
Se parti dal tempo necessario al singolo imbianchino calcoli quanto in meno ci mettono in due (e in questo caso 40% sarebbe giusto).
Il concetto è esattamente lo stesso.
martedì 5 novembre 2024
Di nuovo su stampa e geografia
Non voglio però qui parlarvi del tragico fatto di cronaca, ma della sciatteria del "giornalista".
Ora, che le Ferrovie Italiane facciano talvolta cose strane è noto a tutti, ma far passare un treno che parte da Genova città e arriva a Busalla, sempre in provincia di Genova, da Rivarolo Canavese (l'unica Rivarolo in provincia di Torino), tra l'altro situata a nord di Torino, neanche a sud in direzione Genova o Liguria in generale... sinceramente mi sembra troppo anche per le nostre disastrate ferrovie.
Saluti,
Mauro.
domenica 3 novembre 2024
Riparliamo del paradosso del barbiere
Facciamo ora finta che l'ambiguità non esista e sia veramente un paradosso... ma...
Infatti, pur con tutto il rispetto e l'affetto che provo per Bertrand Russell (che la logica la conosceva, ma a quanto pare la dimenticava quando andava dal barbiere), non c'è nessun paradosso.
Infatti un paradosso, per essere definito tale, non deve avere lacune, deve essere "irrisolvibile" comunque lo si affronti.
2) Chi si fa la barba da solo, se la fa a casa la mattina appena alzato. Se il barbiere se la facesse da solo appena alzato, se la farebbe da privato cittadino, non da barbiere, quindi rientrerebbe nella categoria di coloro che se la fanno da soli.
giovedì 31 ottobre 2024
I tre pacifismi
domenica 6 ottobre 2024
I misteri del tedesco 32 - Il Barista
Noi italiani, intendo.
Almeno spero.
Ma soprattutto, almeno qui in Germania, c'è una differenza lessicale per quanto riguarda chi nei bar, o in locali analoghi, ci lavora.
Chiunque lavori dietro il bancone di un bar, indipendentemente dal livello del bar e dalle competenze del barista in questione.
In Germania il barman è bene o male lo stesso che è in Italia.
Ma il barista no!
Per i tedeschi la parola barista indica qualcosa di iperspecializzato, di nobile... ma che si occupa solo di caffetteria.
Il barista è colui che si inventa, o almeno sa fare, i più astrusi caffé, cappuccini, latti e compagnia bella. Tutte quelle cose che in un bar serio non esisterebbero mai, ma che fanno tanto figo.
In pratica per i tedeschi il barista è il barman della caffetteria.
Cioè colui che violenta la caffetteria facendo o cose inbevibili o cose che sono banali, ma dandogli nomi assurdi.
Perché la parola italiana lo rende qualcosa di speciale (anche se non sanno cosa significhi).
I misteri del tedesco - Lista completa
venerdì 4 ottobre 2024
Il chiodo e le ferrovie
Significa che nelle infrastrutture essenziali, cioè quelle che fanno funzionare il paese o che possono riguardare la vita o morte delle persone, le strutture devono essere ridondanti. Un'alimentazione elettrica, per esempio, deve essere ridondante.
Cosa significa questo?
Che un'infrastruttura essenziale deve continuare a funzionare anche in caso di guasti (anche dovuti a cause umane, qui non stiamo parlando di colpe, solo di funzionamento).
Ora qualcuno dirà: ma tutto a Roma ha continuato a funzionare per qualche ora!
Appunto! Significa che un sistema di emergenza ha funzionato, non che c'era ridondanza!
Ridondanza significa un doppio sistema che garantisce funzionamento ad libitum se uno dei due (o tre o più, ci sono anche sistemi a ridondanza multipla, non solo doppia) fallisce.
Se il tutto continua a funzionare solo per un paio d'ore, significa che c'è un sistema di emergenza (e la parola emergenza da sola dovrebbe spiegare tutto!) e che questo - per fortuna - ha funzionato. Ma ci dice anche che non c'era ridondanza o che questa non ha funzionato.
Se no il sistema globale avrebbe funzionato ad libitum, non solo per qualche ora.
Ma c'è una cosa ancora più grave.
L'allarme, che avrebbe dovuto scattare, non è scattato.
O forse, questo è il mio timore (ma è solo un mio timore, non ho prove), non c'era nessuno a riceverlo. Io so, purtroppo per esperienza, che ci sono casi in cui i lavoratori stessi disattivano gli allarmi per poter lavorare più velocemente e comodamente (ma anche più pericolosamente!), ma nelle infrastrutture essenziali non esiste che possa succedere!
Non esiste che un lavoratore possa disattivare gli allarmi (e non intendo solo che non debba averne l'autorizzazione, ma proprio che non debba poterlo fare tecnicamente, gli allarmi devono essere non toccabili).
Il problema è molto più grosso.
giovedì 26 settembre 2024
mercoledì 25 settembre 2024
martedì 24 settembre 2024
venerdì 20 settembre 2024
Cosa successe il 20 settembre?
Se chiedete in giro pochi sapranno darvi la risposta giusta.
Il 20 settembre 1870 ci fu la breccia di Porta Pia (un tempo celebrata come gloriosa battaglia, ma in realtà battaglia finta: da parte dei papalini e dei loro alleati ci fu ben poca resistenza).
Beh, semplice: perché la battaglia di Porta Pia la vinse l'Italia, ma poi fu il Vaticano a conquistare l'Italia, non viceversa.
Infatti il 20 settembre fu celebrato fino al 1930 come festività nazionale e dopo venne abolito a seguito dei Patti Lateranensi.
domenica 1 settembre 2024
Impara a leggere, prima di contestare
Qualche anno fa ho scritto un articolo per spiegare cosa significasse veramente il famoso e frainteso articolo 11 della Costituzione. Ora, io non sono un costituzionalista, ma la Costituzione la ho studiata bene. E ho letto molti costituzionalisti che la spiegano. Sia quelli che la considerano perfetta, sia quelli che vorrebbero cambiarne varie parti. Cosa significa questo? Molto semplice: che tutto quello che ho scritto è opinabile e contestabile, non essendo io un professionista del settore (ovvio, anche loro sono contestabili, ma un pochino meno di me), ma non è comunque scritto a vanvera (e credo che gli amici giuristi possano confermarlo). Il problema è che chi mi contesta (e su Twitter sono stati tanti nel corso di questi anni, visto che ho dovuto autocitarmi molte volte) non legge né tutto il mio articolo né (ed è molto peggio) tutto l'articolo 11 della Costituzione. Si ferma a cinque parole "L'Italia ripudia la guerra". E per lui queste cinque parole sono tutto l'articolo. No, bello mio, non sono tutto l'articolo. Se tu continui a ripetere a pappagallo solo queste parole, non puoi aspettarti che io accetti di dialogare con te (anche perché oltretutto generalmente tu non ascolti). Leggiti tutto l'articolo 11 della Costituzione, ma veramente TUTTO, poi riflettici e poi, se lo ritieni, contesta (argomentando!) il mio articolo. Se ripeti solo "L'Italia ripudia la guerra" come un disco rotto, io se sono di buon umore ti perculo e se di cattivo umore ti blocco.
Il problema è che in genere comunque succede quanto descrissi qui.
Saluti,
Mauro.
P.S.: Oggi abbiamo raggiunto il limite che uno per contestarmi non ha neanche aperto l'articolo di cui sopra, ma solo il mio profilo blogspot 🤦♂️
P.S.2: Qui tutti i miei articoli sugli... articoli della Costituzione.
mercoledì 7 agosto 2024
Qualche considerazione sul "caso" Imane Khelif
mercoledì 17 luglio 2024
L'età dei leader
- USA, Joe Biden, presidente, 81 anni;
- Germania, Frank-Walter Steinmeier, presidente, 68 anni;
- Italia, Sergio Mattarella, presidente, 82 anni;
- Francia, Gabriel Attal, PdC, 35 anni;
- Francia, Emmanuel Macron, presidente, 46 anni;
- Regno Unito, Keir Starmer, primo ministro, 61 anni;
- Giappone, Fumio Kishida, primo ministro, 66 anni;
- Cina, Xi Jinping, presidente e segretario generale del partito, 71 anni;
- India, Droupadi Murmu, presidente, 66 anni;
- Pakistan, Shehbaz Sharif, primo ministro, 73 anni;
- Russia, Vladimir Putin, presidente, 71 anni;
- Messico, Manuel López Obrador, presidente, 70 anni;
- RD Congo, Judith Suminwa, primo ministro, 56 anni.
2) Che un'età avanzata non è segno di demenza senile (vedasi Mattarella, per esempio);
3) Che la "vecchia" Europa, il continente con la popolazione più vecchia, è di fatto il continente con i politici di vertice mediamente più giovani.
martedì 16 luglio 2024
Il libro nero delle -poli
Tutto nacque (almeno a livello di massa) con "Il libro nero del Comunismo", 1997, a cura di Stéphane Courtois.
Da allora ogni libro che che si pone criticamente contro qualcosa o qualcuno e che cerca di elencarne o analizzarne le malefatte è "Il libro nero di questo o quello".
A parte la noia dei titoli sempre uguali (che dimostra la "fantasia" di editori e titolisti), un titolo del genere ha due problemi:
1) Se io leggo "Libro nero" mi aspetto qualcosa che elenchi TUTTE le malefatte del "protagonista" di detto libro, invece nella maggioranza dei casi si scegli solo una categoria di malefatte, quindi siamo più nell'ambito dell'inchiesta che del vero e proprio libro nero;
2) Un titolo del genere è sempre fuorviante, perché ti indirizza fin da subito: non ti lascia (o almeno cerca di non lasciarti) la scelta su come valutare le informazioni che troverai nel libro. La valutazione te la impone il titolo.
Qui tutto nacque nel 1992 con "Tangentopoli" (che poi in termini giudiziari l'inchiesta era ufficialmente "Mani Pulite", non "Tangentopoli"). Il fatto è che "Tangentopoli", che piaccia o meno come nome, era stato creato in maniera filologicamente corretta... significava veramente "città delle tangenti". E infatti in origine il nome si riferiva non alla struttura criminale indagata ma proprio alla città di Milano. Tangentopoli era Milano.
Oggi contribuiscono ad appiattirla e distruggerla.
lunedì 8 luglio 2024
Un'occasione comunicativa mancata
domenica 7 luglio 2024
Aeroporti di Germania
In un commento al mio articolo di ieri sugli aeroporti d'Italia, l'amico Nautilus mi ha chiesto come è la situazione con le "dediche" qui in Germania.
Rispondo volentieri, premettendo che le dediche a persone sono in Germania molto meno diffuse che in Italia, ma in compenso sono quasi esclusivamente politici coloro a cui sono dedicati gli aeroporti.
Berlin-Brandenburg: Willy Brandt.
Berlin-Tegel (chiuso): Otto Lilienthal (pioniere dell'aviazione).
Bremen: Hans Koschnik.
Hamburg: Helmut Schmidt.
Köln: Konrad Adenauer.
München: Franz-Josef Strauss (dedica vergognosa quanto quella a Berlusconi).
Nürnberg: Albrecht Dürer.
Stuttgart: Manfred Rommel.
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Anche per la Germania non ho considerato gli aeroporti militari e gli aeroclub.
sabato 6 luglio 2024
Aeroporti d'Italia
A quali personaggi sono dedicati gli aeroporti d'Italia (quelli che sono dedicati a persone realmente esistite e non a luoghi o altro)?
Vediamolo.
Ancona: Raffaello Sanzio.
Bari: Karol Wojtyła 🙄.
Bergamo: Caravaggio.
Bologna: Guglielmo Marconi.
Brescia: Gabriele D'Annunzio.
Cagliari: Mario Mameli (aviatore).
Casale Monferrato: Francesco Cappa (aviatore).
Catania: Vincenzo Bellini (non chiaro se solo l'aerostazione o proprio l'aeroporto).
Crotone: Pitagora.
Ferrara: Michele Allasia (aviatore).
Firenze: Amerigo Vespucci.
Forlì: Luigi Ridolfi (aviatore).
Genova: Cristoforo Colombo.
Milano-Linate: Enrico Forlanini (inventore dell'elicottero).
Milano-Malpensa: 🤦♂️🤦♂️🤦♂️ (leggasi qui).
Napoli: Ugo Niutta (aviatore).
Novi Ligure: Eugenio Mossi (aviatore).
Oristano: Ernesto Campanelli (aviatore).
Padova: Gino Allegri (aviatore).
Palermo-Boccadifalco: Francesco & Giuseppe Notarbartolo (aviatori).
Palermo-Punta Raisi: Falcone & Borsellino.
Parma: Giuseppe Verdi.
Perugia: Francesco d'Assisi.
Pescara: Pasquale Liberi (aviatore).
Pisa: Galileo Galilei.
Ravenna: Gastone Novelli (aviatore).
Reggio Calabria: Tito Minniti (aviatore).
Rieti: Giuseppe Ciuffelli (aviatore).
Rimini: Federico Fellini.
Roma-Ciampino: G.B. Pastine (pioniere aviazione militare).
Roma-Fiumicino: Leonardo Da Vinci.
Terni: Alvaro Leonardi (aviatore).
Thiene: Arturo Ferrarin (aviatore).
Torino-Aeritalia: Edoardo Agnelli.
Torino-Caselle: Sandro Pertini.
Trapani: Vincenzo Fiorio.
Trento: Gianni Caproni.
Treviso: Antonio Canova.
Venezia-Lido: Giovanni Nicelli (aviatore).
Venezia-Tessera: Marco Polo.
Vercelli: Carlo Del Prete (aviatore).
Verona-Boscomantico: Angelo Berardi (aviatore).
Verona-Villafranca: Catullo.
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Non ho considerato gli aeroporti militari e gli aeroclub.
giovedì 4 luglio 2024
La Gazzetta e lo sport
E sì... questo quotidiano è proprio la Gazzetta dello Sport.
Però per la Gazzetta parteciparono lo stesso:
mercoledì 19 giugno 2024
Repubblica e matematica... di nuovo (strano, vero?)
Oggi l'amico Moreno Colaiacovo su Mastodon ha pubblicato qualcosa di estremamente "interessante" riguardo a un articolo (purtroppo solo per abbonati) di Stefano Cappellini su Repubblica.
Secondo Cappellini le opposizioni si sono accordate su un "massimo comune multiplo"... 😮
Non ci credete?
Guardate l'immagine che ho chiesto a Moreno di mandarmi:
Siamo maggiorenni!
sabato 1 giugno 2024
Gli italiani, il tedesco e i cani
E perché usano parole generiche come fossero nomi propri e viceversa?
Col cavolo che significa segugio!
Segugio in tedesco è Spürhund!
martedì 28 maggio 2024
Un'ulteriore considerazione sulla frociaggine di Bergoglio
Altre volte invece lo sapevamo, ma le usavamo lo stesso, considerandole alla stregua di come oggi potremmo considerare "stronzo" o "imbecille", cioè parole offensive sì, ma non politicamente scorrette.
Non ci comportavamo bene, per niente. Ma eravamo meno ipocriti di oggi.
Quel che col tempo abbiamo guadagnato da un lato, lo abbiamo perso dall'altro.
E oggi chiunque usi quella parola lo fa nello stesso significato di Bergoglio.
Frocio nel mio ambiente (sia sociale che geografico) era sinonimo di effeminato, non di omosessuale.
Un eterosessuale dai comportamenti effeminati era comunque un frocio.
Un omosessuale dai comportamenti mascolini non era un frocio.
Magari scrivetemelo nei commenti.
lunedì 27 maggio 2024
Bergoglio aka Francesco e la frociaggine
Però, siamo onesti, visto il rapporto (almeno sulla carta) della Chiesa con il sesso - teoricamente proibito ai religiosi - nei seminari non dovrebbero entrare né omosessuali né eterosessuali, bensì solo asessuali.
Saluti.
Mauro.
domenica 26 maggio 2024
Il Mago di Oz e la geometria
Allora leggete e ascoltate sotto.
E il mago gli disse che in realtà non gli mancava un cervello, bensì un diploma. E gli diede un diploma.
Appena ricevuto il diploma lo spaventapasseri si lanciò a declamare il teorema di Pitagora.
"Sum of the square roots of any two sizes of an isosceles triangle is equal to the square root of the remaining size", cioè "La somma delle radici quadrate di due lati qualsiasi di un triangolo isoscele è uguale alla radice quadrata del lato rimanente".
Vi sembra il teorema di Pitagora? O qualsiasi altro teorema? A me no.
Ascoltate a partire dal minuto 1:53 nel seguente video:
"La somma dei quadrati costruiti sui cateti di un triangolo rettangolo è uguale al quadrato costruito sull’ipotenusa."
Che è l'enunciato preciso del teorema di Pitagora.
Ho visto il film, ma non ho mai letto il libro da cui è tratto, quindi non so come sia trattata la cosa nel libro. Sia nell'originale che nelle traduzioni.
Se qualcuno di voi lettori lo sa, me lo scriva nei commenti.
martedì 23 aprile 2024
Die Rede von Scurati zum Tag der Befreiung
Hier auf Italienisch.
Giacomo Matteotti wurde von faschistischen Killern am 10. Juni 1924 umgebracht. Sie haben zu fünft vor seinem Haus auf ihn gewartet, alles Schwarzhemden aus Mailand, professionelle Auftragskiller, angeworben aus dem engsten Kreis um Benito Mussolini.
Der ehrenhafte Matteotti, Generalsekretär des Partito Socialista Unitario, der Letzte, der sich im Parlament noch offen auflehnte gegen die faschistische Diktatur, wurde abgefangen im Zentrum Roms, mitten am Tag, im Sonnenlicht. Er wehrte sich bis zuletzt, so wie er sein ganzes Leben lang gekämpft hat. Sie erstachen ihn, dann schändeten sie den Leichnam. Sie falteten ihn zusammen, um ihn in ein Loch zu stecken, das mit einer Feile notdürftig gegraben worden war.
Mussolini wurde umgehend informiert. Über das Vergehen hinaus besaß er die Infamie, der Witwe zu schwören, er habe alles Mögliche getan, um den Ehemann zurückzubringen. Während er das schwor, bewahrte der Führer des Faschismus den blutbefleckten Parlamentsausweis des Opfers in einer Schublade seines Schreibtischs auf.
In diesem unseren falschen Frühling wird jedoch nicht nur des politischen Mords an Matteotti gedacht; es wird auch der faschistischen Massaker der deutschen SS von 1944 gedacht, unter Mittäterschaft der italienischen Faschisten. Fosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto: Das sind nur einige der Orte, an denen Mussolinis dämonische Verbündete eiskalt Tausende hilflose italienische Bürger hinmetzelten. Unter ihnen Hunderte Kinder und sogar Kleinkinder. Viele wurden geradezu lebend verbrannt oder enthauptet.
Diese beiden traurigen Jubiläen - Frühling 1924, Frühling 1944 - zeigen, dass der Faschismus während seiner ganzen Geschichte - nicht nur am Ende oder hin und wieder - ein unkündbares Phänomen von systematischer, politischer und mörderischer Gewalt und Terrorismus war. Erkennen die Erben dieser Geschichte das an, wenigstens ein Mal?
Alles sieht leider danach aus, dass dem nicht so ist. Die Postfaschisten, die die Wahlen im Oktober 2022 gewonnen haben, hatten zwei Möglichkeiten: ihrer faschistischen Vergangenheit abzuschwören oder die Geschichte umzuschreiben. Sie haben zweifellos den zweiten Weg gewählt.
Nachdem sie das Thema im Wahlkampf hartnäckig vermieden hatte und sich gezwungen sah, den historischen Jahrestagen entgegenzutreten, hielt die Ministerpräsidentin sich an die ideologische Linie ihrer neofaschistischen Herkunft: Sie distanzierte sich von der nicht zu verteidigenden Brutalität des Regimes (die Verfolgung der Juden), ohne jemals den Faschismus als Ganzes abzulehnen, sie hat die mit den republikanischen Faschisten begangenen Massaker auf einzelne Nazis heruntergebrochen und zuletzt die fundamentale Rolle der Resistenza in der Wiedergeburt Italiens geleugnet (bis zu dem Punkt, den Ausdruck "Antifaschismus" aus Anlass des 25. April 2023 nicht in den Mund zu nehmen).
Während ich zu euch spreche, steht der Jahrestag der Befreiung vom Nazi-Faschismus an. Das Wort, das sich die Ministerpräsidentin weigerte auszusprechen, pocht immer noch auf den Lippen aller aufrichtiger Demokraten, seien es die von links, von der Mitte oder von rechts. Bis dieses Wort - Antifaschismus - nicht von denen ausgesprochen wird, die uns regieren, wird das Gespenst des Faschismus die italienische Demokratie weiterhin heimsuchen.
Il monologo di Scurati
Lo attesero sottocasa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L’onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l’ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all’ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro.
Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell’infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania.
In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l’omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944.
Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati.
Queste due concomitanti ricorrenze luttuose – primavera del ’24, primavera del ’44 – proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica – non soltanto alla fine o occasionalmente – un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia?
Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell’ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via.
Dopo aver evitato l’argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola “antifascismo” in occasione del 25 aprile 2023).
Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana.
venerdì 19 aprile 2024
L'agave eterno
In pratica, è diventato maggiorenne.
giovedì 18 aprile 2024
Torino in NBA
Infatti Repubblica ha portato Torino in NBA, creando i famosissimi Torino Raptors!
E qui la copia che ho salvato su WebArchive nel caso che Repubblica correggesse facendo finta di niente.
mercoledì 10 aprile 2024
Disinformare con notizie (forse) corrette
Sì, si può benissimo farlo.
E ce ne ha dato un bell'esempio oggi il quotidiano La Verità.
E infatti novax e destrorsi come gravissima la hanno presa.
Sbagliando.
Perché?
Vediamolo.
E leggiamo con attenzione le parole sottolineate in giallo: "il 20 per cento degli effetti avversi".
Bene, a leggere i commenti su X/Twitter è evidente che novax e destrorsi nella loro lettura hanno omesso le parole "degli effetti avversi" e quindi si sono fatti il film mentale del 20% dei vaccinati.
Oppure, come è molto più probabile, 1 su 1 milione o ancora di meno?
Cioè 2 casi ogni 10 milioni di vaccinati.
martedì 9 aprile 2024
I giornalisti e la scienza... di nuovo
Già nel solo titolo ce ne sono due. Entrambi gravi, ma uno proprio enorme, imperdonabile pur con tutta la generosità umana possibile.
Peter Higgs (e François Englert, che con lui condivise il Nobel) non scoprì nulla.
Nel 1964 lui teorizzò, mediante un meccanismo che prende il suo nome, l'esistenza di una particolare particella (per la precisione un bosone) che spiegasse il perché le altre particelle, e quindi anche i corpi, hanno massa.
Lui teorizzò questa particella, possiamo anche, volendo, dire che la previde, ma non la scoprì. Tutto ciò che lui fece rimase teoria fino al 2012, quando gli esperimenti CMS (guidato da Joe Incandela) e ATLAS (guidato da Fabiola Gianotti) al CERN confermarono le sue previsioni.
Higgs odiava l'espressione "particella di Dio". Anzi, praticamente tutti i fisici la odiano e nessuno la ha mai usata fino al 1993 (e anche dopo ben pochi fisici la usarono).
E allora, chiederete voi, da dove viene questa purtroppo famosissima definizione? Da un libro divulgativo del 1993 del fisico Leon Lederman e dello scrittore Dick Teresi: The God Particle - If the Universe is the Answer, What is the Question? (tradotto in italiano come La particella di Dio: Se l'universo è la domanda, qual è la risposta?*).
Ma in realtà neanche loro sono i colpevoli: Lederman voleva intitolare il libro The goddam Particle (La particella maledetta), ma l'editore cambiò il titolo, perché "maledetta" gli sembrava brutto.
Qui gli articoli che scrissi all'epoca sul bosone di Higgs:
Il bosone ciccione di Higgs - 1
Il bosone ciccione di Higgs - 2