Tutti conosciamo l'immagine del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: un bicchiere riempito fino a metà di un qualsiasi liquido apparirà all'ottimista mezzo pieno e al pessimista mezzo vuoto. Mentre colui che vorrà farsi vedere furbo e intelligente dirà che è mezzo pieno
e mezzo vuoto.
Bene, tutti e tre i detti figuri contano solo delle palle. Tutti e tre credono a una leggenda metropolitana e la diffondono ulteriormente.
Esaminiamo le cose dapprima dal lato fisico.
Visto che noi non viviamo nel vuoto assoluto (anzi, anche in laboratorio l'essere umano è riuscito al massimo a creare un vuoto solo quasi assoluto e il famoso vuoto interstellare è tutto tranne che vuoto)... il bicchiere sarà sempre
completamente pieno.
Il famoso bicchiere mezzo pieno (o mezzo vuoto) sarà infatti pieno per metà di liquido e per l'altra metà di aria.
Anche un bicchiere senza neanche una goccia di liquido al suo interno sarà sempre e comunque completamente pieno. Pieno di aria (o di altri gas se si trova in luoghi particolari).
E la cosa vale anche per l'interpretazione psicologica del bicchiere.
Quelli di noi che vedono il bicchiere mezzo pieno sono quelli che (a torto o ragione non è importante in questo contesto) ritengono di avere una vita piena, veramente vissuta, mentre quelli che lo vedono mezzo vuoto sono quelli che vedono la propria vita vuota, magari non fallita ma per lo meno noiosa.
No. Anche in questo caso è una leggenda metropolitana. La vita è sempre piena, perché - anche se magari non ce ne accorgiamo - accade sempre, costantemente qualcosa. Nella peggiore delle ipotesi il semplice respirare, che è comunque un'attività.
Il problema non è se vita e bicchiere siano pieni o vuoti.
Il problema è di cosa sono pieni, visto che entrambi sono sempre e comunque completamente pieni.
Saluti,
Mauro.