Sì, perché prendete per esempio la pizza: è piatta e tonda!
Una Terra tonda potrebbe tranquillamente essere piatta come la pizza!
Ogni tanto (anzi spesso) mi vengono in mente interpretazioni di avvenimenti e fatti oppure giudizi su persone ed eventi che non si possono certo definire conformisti. O magari semplicemente idee e pensieri personali, indipendenti. Alcune di queste idee saranno giuste e condivisibili, altre no, ma sono orgoglioso che non siano conformi. I commenti anonimi non sono graditi, essi verranno cancellati a meno che non portino contributi concreti e seri. Buona lettura a tutti.
Articolo che verrà costantemente aggiornato man mano che pubblicherò nuovi "dettagli".
Dettagli dall'Oberpfalz 1 - Simboli cornuti
Dettagli dall'Oberpfalz 2 - Avete domande da porci?
Dettagli dall'Oberpfalz 3 - Brigate Rosse ad Auerbach
Dettagli dall'Oberpfalz 4 - Faust è passato di qui
Dettagli dall'Oberpfalz 5 - Santi moderni
Dettagli dall'Oberpfalz 6 - Consigli contro i rapimenti
Dettagli dall'Oberpfalz 7 - Panifici geniali
Dettagli dall'Oberpfalz 8 - Un rilievo asinino
Dettagli dall'Oberpfalz 9 - Alberi come fossero dipinti
Dettagli dall'Oberpfalz 10 - Salsicce d'antan
Dettagli dall'Oberpfalz 11 - La pesantezza dei gommoni
Dettagli dall'Oberpfalz 12 - Tiratemi giù!
Dettagli dall'Oberpfalz 13 - Risalendo dalla toilette
Dettagli dall'Oberpfalz 14 - Pisciatine statuarie
Dettagli dall'Oberpfalz 15 - Monaci e oche (aggiornamento 02.02.2022)
Dettagli dall'Oberpfalz 16 - Francesco C-3PO (aggiornamento 26.12.2022)
Dettagli dall'Oberpfalz 17 - Sirene per aria (aggiornamento 08.03.2023)
Dettagli dall'Oberpfalz 18 - Teutoniche palafitte (aggiornamento 03.04.2023)
Dettagli dall'Oberpfalz 19 - Ristoranti diversi... (aggiornamento 01.01.2024)
Dettagli dall'Oberpfalz 20 - Cornacchie ladre (aggiornamento 25.09.2024)
Dettagli dall'Oberpfalz 21 - Kepler è passato di qui (aggiornamento 22.11.2024)
Saluti,
Mauro.
Articolo che verrà costantemente aggiornato man mano che pubblicherò nuovi "dettagli".
Dettagli coloniesi 1 - I romani ci guardano
Dettagli coloniesi 2 - Voto d'anoressia
Dettagli coloniesi 3 - Comodamente seduti
Dettagli coloniesi 4 - L'albero delle scarpe
Dettagli coloniesi 5 - Un volto dal nulla
Dettagli coloniesi 6 - Sotto i ponti
Dettagli coloniesi 7 - C'è chi ti guarda
Dettagli coloniesi 8 - Bussate e vi sarà aperto
Dettagli coloniesi 9 - Viva il Soviet!
Dettagli coloniesi 10 - Pinocchio assiso
Dettagli coloniesi 11 - Parete di roccia
Dettagli coloniesi 12 - Trompe l'oeil
Dettagli coloniesi 13 - Nuvole sul fiume
Dettagli coloniesi 14 - Consolante angolo
Dettagli coloniesi 15 - Duomo ferroviario
Dettagli coloniesi 16 - Ti ascoltano!
Dettagli coloniesi 17 - Pescando da casa
Dettagli coloniesi 18 - Cucciolo di cervo...
Dettagli coloniesi 19 - Vivere compressi
Dettagli coloniesi 20 - La prima neve
Dettagli coloniesi 21 - Agli aborti!
Dettagli coloniesi 22 - Un duomo inquietante
Dettagli coloniesi 23 - Si regala!
Dettagli coloniesi 24 - Andando in ufficio
Dettagli coloniesi 25 - Palle per strada
Dettagli coloniesi 26 - Lacrime rosse
Dettagli coloniesi 27 - In Italia non la avete più...
Dettagli coloniesi 28 - Un faro senza mare
Dettagli coloniesi 29 - Sotto il blu
Dettagli coloniesi 30 - Santi incarcerati
Dettagli coloniesi 31 - Illusioni portuali
Dettagli coloniesi 32 - Cucù!
Dettagli coloniesi 33 - Gelati sui tetti (aggiornamento 27.01.2022)
Dettagli coloniesi 34 - Comode panchine (aggiornamento 25.12.2022)
Dettagli coloniesi 35 - Una vezzosa signorina (aggiornamento 31.03.2023)
Dettagli coloniesi 36 - Parcheggiando senza occupare troppo spazio (aggiornamento 26.12.2023)
Dettagli coloniesi 37 - Verande di birreria (aggiornamento 26.09.2024)
Dettagli coloniesi special:
Voglio vivere in campagna (inserito 05.10.2024, pubblicato 29.08.2011)
Saluti,
Mauro.
Io sto sinceramente cominciando a pensare che ci sia confusione (voluta? non voluta?) sul significato del termine endemia.
A leggere quotidiani e social networks, ad ascoltare i TG o i talk shows sembra che sia passata la lettura secondo cui un morbo endemico sia un morbo di cui non possiamo liberarci, ma che è sostanzialmente inoffensivo e di fatto sancisca la fine della pandemia.
Endemia, come tante altre parole nella medicina, viene dal greco.
Per la precisione è una crasi delle parole ἐν ("nel") e δῆμος ("popolo").
Indica uno stato morboso presente costantemente in una popolazione o in un'area geografica senza bisogno di "immissioni" dall'esterno.
E già qui capiamo che c'è qualcosa che non va.
Il virus del Covid19 è presente in tutto il mondo, non è limitato a una porzione di esso (sia intesa come popolazione che come area geografica), quindi - perdonatemi il gioco di parole - ci troviamo di fronte a un'endemia pandemica (o viceversa: una pandemia endemica).
Ergo: l'endemia non sancisce per nulla la fine della pandemia (dal greco παν, "tutto", e δῆμος, "popolo" - quindi πανδήμιος, "di tutte le persone", "pubblico").
Se il virus rimane in tutto il mondo... pandemia rimane. Endemia qui o endemia là.
Oltretutto endemico non significa per niente "leggero", "meno grave" o addirittura "inoffensivo".
Il fatto che un virus (o altro elemento patogeno) sia endemico non ci dice nulla sulla sua pericolosità. Può essere innocuo come anche grave (per esempio il Dengue è endemico in alcune zone, ma lo sono anche malaria e morbillo... anzi il morbillo anche in Europa, ma non ce ne accorgiamo e non ci accorgiamo della sua pericolosità grazia all'efficacia del vaccino e all'obbligo vaccinale).
Quello che io temo è che si pensi che l'endemia implichi l'immunità di gregge e che quindi - indipendentemente dalla severità del virus - a quel punto solo poche persone rimarrebbero a rischio.
Ma siamo sicuri che sia così?
Siamo sicuri che l'immunità da contagio sia permanente?
Vogliamo correre il rischio?
Io vorrei correre il meno rischi possibile.
Da esperto in qualità so che il rischio zero è impossibile in ogni campo e situazione (medicina compresa), ma so che questi rischi si possono minimizzare.
Vogliamo farlo o preferiamo giocare d'azzardo?
Saluti,
Mauro.
Stanno per riaprire le scuole dopo le vacanze natalizie.
E riparte il dibattito "didattica (scuola) in presenza" contro "didattica a distanza" (alias DAD).
Con la solita conflittualità che spesso (purtroppo) trascende i limiti dell'educazione e del rispetto.
Ora mi darete del benaltrista, ma se ci pensate bene il problema vero non è né la scuola in presenza né la DAD.
Il problema vero è il sabotaggio ormai decennale operato dalla politica (con il silenzio accondiscendente della cittadinanza e il plauso delle varie conf, Confindustria in particolare) nei confronti della scuola, dell'istruzione, dell'educazione (e non voglio qui parlare di università e ricerca, che è già di per sé un tema vastissimo).
Non si è fatto niente per mettere in sicurezza le scuole (per tacere poi dei trasporti da e per le scuole).
Niente aerazione meccanica.
Niente filtri.
Niente rivelatori di CO2.
Niente distanziamento (le classi pollaio esistono ancora, eccome se esistono).
Le mascherine poi... a scuola bastano le chirurgiche, non sia mai che siano obbligatorie le museruole FFP2!
Solo finestre aperte a intervalli più o meno regolari (ma poco, se no gli scolari prendono il raffreddore).
Insomma... quarantene, chiusure, classi dimezzate a gogò di fatto già programmate.
E prima o poi DAD di fatto.
Ma non si è fatto niente neanche per permettere una DAD ben fatta.
L'informatica nelle scuole? Primitiva.
Connessioni internet veloci? Beh, sì, veloci rispetto a una tartaruga, questo sì.
Istruzione dei docenti all'uso dei supporti informatici? Non serve, tanto tutti sanno usare uno smartphone (sì, per certi ministri per la DAD basta uno smartphone!).
Fornitura di detti supporti? Lasciamo perdere.
Garanzia di poter seguire in DAD per tutti i discenti? Tutti ormai hanno uno smartphone (vedi sopra)! Non si è tenuto conto delle enormemente diverse possibilità sia economiche che culturali delle varie famiglie. Non tutti gli scolari hanno adeguato collegamento internet e famiglie in grado di seguirli (ne parlai qui già nel marzo 2020... e la situazione non è cambiata di una virgola).
Ergo: in presenza o in DAD sarà comunque una strage.
La politica ha sfruttato la pandemia per dare il definitivo colpo di grazia alla scuola, all'istruzione.
A questo punto non si dovrebbe più discutere su scuola in presenza o DAD.
Come spiegato sopra, ormai sarà un fallimento, una strage comunque.
Ciò che servirebbe sarebbe unirsi tutti per mettere la politica spalle al muro e difendere - anzi ormai ricostruire, visto che è rimasto ben poco da difendere - l'istruzione.
Bisogna mettere da parte particolarismi, egoismi e convenienze personali e rendersi conto di ciò che serve per il futuro (ma anche per il presente!) della società e per le nuove generazioni.
Se no il sogno politico populista di creare una generazione di ignoranti e incompetenti manipolabili si avvererà.
E il processo rischierà di essere irreversibile.
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Quest'articolo è uno sviluppo di un thread scritto ieri su Twitter. Qui il thread originale, con vari commenti interessanti da parte dei lettori.
P.S.2:
Il problema non è solo italiano: lo ha fatto notare qui relativamente alla Germania anche l'avvocato Thorsten Frühmark, specializzato in diritto del lavoro e di famiglia.