Ma non è che non so dire "Buon Questo, Buon Quello" o che lo dico per dovere ma in realtà vorrei che alle altre persone non andasse bene. Tutt'altro.
Però fare gli auguri è ipocrita. E a me non piace essere ipocrita.
E no, non c'entra niente neanche il discorso del "Buon Natale" che riguarda una festa religiosa per un ateo come me. Esistono anche festività laiche (o almeno laicizzate) o civili. Per esempio il Capodanno. Lì, il problema religioso non c'è, visto che l'anno finisce e inizia per tutti coloro che accettano il nostro calendario. E il calendario è deciso per legge dallo Stato (anche per gli Stati che seguono altri calendari).
No, fare gli auguri è ipocrita per due altri motivi.
Il primo, più banale e meno importante, è che il calendario è una convenzione. Il 25 dicembre o il 1° gennaio non hanno altro siginificato che quello che colui (o coloro) che ha redatto il nostro calendario ha deciso di dargli. Niente di più, niente di meno.
È come, per esempio, scegliere di definire la temperatura secondo la scala Kelvin, quella Fahrenheit o quella Celsius (e quali valori numerici dare ai punti chiave delle varie scale). È una pura convenzione.
Al tempo stesso scegliere un calendario che cominci il 1° gennaio, sceglierne uno che cominci il 23 giugno o il 17 novembre oppure dividere l'anno in detto calendario in dodici mesi oppure in quattordici o in otto è una pura convenzione.
Certo, ci sono convenzioni più logiche, più comode, più sensate e ci sono convenzioni meno logiche, meno comode, meno sensate. Ma convenzioni rimangono.
Il secondo motivo, più personale ma molto, molto più importante, è il perché fare gli auguri proprio in determinati giorni.
Scusate ma non è ipocrita augurare un "Buon Qualsiasi Cosa" e poi dimenticarsi delle altre persone in tutti gli altri giorni? Come se volessimo che uno stesse bene a Natale, a Capodanno o il giorno del suo compleanno ma non ce ne fregasse nulla se tutti gli altri giorni dell'anno gli andasse di merda.
Non è che invece dimostriamo di tenere a quella persona (o almeno di voler sinceramente sapere come sta) se ci facciamo vivi proprio quando le convenzioni non lo richiedono? Non è che dimostriamo sincerità negli auguri se in un giorno qualsiasi gli auguriamo "Tutto il bene possibile" o almeno un banale "Stammi bene"?
Quindi, a chiunque leggerà questo sproloquio auguro...
Buon ogni giorno dell'anno!
Saluti,
Mauro.