venerdì 31 marzo 2023

martedì 28 marzo 2023

L'ambiguità del paradosso del barbiere

Nella versione italiana il paradosso del barbiere in realtà non è un paradosso ma un'ambiguità.
Pensateci bene: "coloro che non si radono da soli" è ambiguo, ambivalente.
Può essere interpretato in due modi diversi.

1) Coloro che non sanno o non vogliono usare il rasoio e si fanno radere da altri.

2) Coloro che non amano radersi in solitudine e lo fanno solo in compagnia.

Ogni volta che proponete questo "paradosso" dovreste specificare 😉

Saluti,

Mauro.

domenica 26 marzo 2023

Il cristianesimo in realtà non esiste

Sì, il cristianesimo non esiste.
E non lo sostengo per fare polemica. Lo sostengo perché in realtà così effettivamente è.

Non conta qui essere credenti o meno, io sto parlando di fatti, di storia.

Prendendo Cristo come figura storica - divina o umana che fosse - si può dire con chiarezza (ed è chiaro ed esplicito anche nella Bibbia) che Cristo non ha mai voluto lasciare l'ebraismo, non lo ha mai attaccato come religione in assoluto.
L'obiettivo di Cristo era quello di riformare l'ebraismo, non di uscirne e fondare una nuova religione.
E questo obiettivo dopo la sua morte si è conservato negli apostoli, fino a che...

...fino a che non è arrivato Saulo di Tarso, alias Paolo.

Paolo era un uomo di potere e ha capito le potenzialità che c'erano in una nuova religione che buttasse alle ortiche l'ebraismo.
E questa è stata la sua "conversione": capire le potenzialità politiche della figura di Cristo e sfruttarla per creare una struttura religiosa, una nuova religione che potesse poi sfociare in una struttura di potere (come poi nei secoli successe).

Saulo/Paolo scavalcò in questo la predicazione degli apostoli, facendosi unico interprete - senza che nessuno gliene desse mandato, per lo meno senza che nessuno gli desse mandato di esautorare gli altri - dell'eredità di Cristo.
E nel cristianenismo, nel suo insegnamento (e in particolare ovviamente in quello del cattolicesimo romano) è Paolo che costituisce le fondamenta, non Cristo o Pietro.

Quello che noi chiamiamo cristianesimo è in realtà paolianesimo. Tutto viene da lui, che ci piaccia o meno.

Ed è sempre stata solo una questione di potere.

Saluti,

Mauro.

martedì 14 marzo 2023

Gli ultimi saranno i primi

Tutti ricordiamo dal catechismo (o dalla credenza popolare) la frase Gli ultimi saranno i primi.
Ma la frase (che ci viene riportata dal Vangelo di Matteo) è lievemente diversa: Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi (Mt, 20,16).

Non è proprio la stessa cosa anche se la sembra.
Ma oggi non voglio fare disquisizioni teologiche o bibliologiche, non voglio fare il Dottor Sottile che spacca il capello in quattro (o anche in otto).

Oggi voglio solo dirvi che gli ultimi arrivati primi (e che ultimi erano! e che primi sono diventati!) esistono veramente, nella realtà. Indipendentemente da religioni varie.
E hanno un nome e un cognome.

Nome: Steven
Cognome: Bradbury
Nazionalità: Australiana
Religione: Non conta!

Si parla delle Olimpiadi invernali del 2002, a Salt Lake City, USA.
E si parla dello short track.

E non c'è molto da dire... anzi, invece, c'è tantissimo da dire.
Un australiano (e già questo è tanto parlando di sport invernali), che pochi anni prima era stato tra la vita e la morte, avendo perso quattro litri di sangue dopo essere stato "tagliato" accidentalmente dal pattino di un avversario (l'italiano Vuillermin) nel 1994.
Ma riesce a riprendersi... però, sfigato anzichenò, nel 2000 ebbe un altro incidente in allenamento, con conseguenza una frattura al collo, che lo costrinse a portare a lungo un collare.

Ma lui era, nel senso positivo del termine, una testa dura, una testa di ca**o... e arrivò comunque a partecipare alle Olimpiadi del 2002, quelle citate sopra.

E lì cosa successe?
Successe che uno che neanche doveva esserci e che, essendoci, era previsto ultimo tra gli ultimi... vinse.

Non vi racconto tutta la storia, vi lascio qui questo video, dove potete scoprire tutto:

Gli ultimi che alla fine sono i primi esistono.

E come detto sopra hanno un nome e un cognome: Steven Bradbury.

Saluti,

Mauro.

sabato 11 marzo 2023

Le colonne infami di Genova

Voi amanti della letteratura conoscete l'espressione "colonna infame" grazie ad Alessandro Manzoni e al suo scritto Storia della colonna infame.
La colonna infame manzoniana, eretta a Milano nel 1630 e "dedicata" agli untori che sparsero la peste, venne demolita dagli austriaci nel 1778, quindi pur essendo la più famosa delle tante colonne infami d'Italia (e non solo) non potete più vederla. Non esiste più.

Ma io non voglio parlare di Milano. Voglio parlare di Genova.

E a Genova c'è anche una famosissima colonna infame.

Questa colonna infame venne eretta prima di quella milanese, nel 1628, e ricordava non la peste, ma un intrigo politico.
Nel 1628 Giulio Cesare Vachero partecipò a una congiura contro la Repubblica di Genova per aiutare i Savoia a prenderne possesso. La congiura fallì, Vachero venne giustiziato, la sua casa abbattuta e sul posto venne eretta una colonna a ricordo della cosa.
Colonna ancora esistente, in Piazza Vacchero, uno slargo laterale di Via del Campo (se conoscete De André, Via del Campo vi dirà qualcosa).
Qui la storia completa.


Quello che invece probabilmente nessuno sa, è che a Genova di colonne infami ce ne sono altre due.

La prima è nel quartiere di Sarzano, per la precisione in Vico dei Tre Re Magi e vuole mettere alla berlina lo scempio edilizio che Genova (come anche altre città) subì nel dopoguerra.
Venne eretta nel 1981. Qui ne trovate la storia.


Ma una colonna infame la si trova anche spostandosi all'estrema periferia della città, a Nervi, per la precisione in Via Molinetti di Nervi.
Questa risale al 1896 e venne eretta dal proprietario di un mulino contro l'amministrazione cittadina, in quanto apparentemente questa gli impedì di usare l'acqua del rio sotto il mulino per far funzionare la sua macina.
La sua storia ve la voglio raccontare con un video in genovese.


Saluti,

Mauro.

venerdì 10 marzo 2023

Dettagli genovesi 44 - Prospettiva di chiese

Le strisce bianche e nere di San Lorenzo con la chiesa del Gesù che fa capolino...


Saluti,

Mauro.

P.S.:
Qui tutti i dettagli genovesi.

mercoledì 8 marzo 2023

Dettagli dall'Oberpfalz 17 - Sirene per aria


Saluti,

Mauro.

P.S.:
Qui tutti i dettagli dall'Oberpfalz.