domenica 15 dicembre 2024
Chiudere il nucleare significa tornare al carbone
sabato 10 febbraio 2024
Illuminazione notturna... ehm, non proprio...
Ed è bello poterle illuminare in maniera sostenibile, vero?
E cosa c'è di meglio che usare fonti a km 0, producendo l'energia direttamente dove serve l'illuminazione?
Niente!
Cosa può andare storto?
Ma veramente geniale!
Forniamo ogni lampione di un proprio pannello solare!
mercoledì 2 marzo 2022
Pensieri sui problemi delle transizioni e delle rinnovabili
Tra i temi fondamentali del dibattito attuale causato dal cambiamento climatico ci sono - oltre ovviamente alle fonti rinnovabili (fonti, non energie!) - le due transizioni: energetica e digitale.
Qui voglio proporvi qualche mio pensiero sparso al proposito.
Non sarà un articolo unitario come normalmente cerco di scrivere qui sul blog, ma piuttosto una serie di spunti, in parte slegati tra loro, che spero possano stimolare la discussione o almeno darvi da pensare.
E, prima di fraintenderci: questo non è un articolo scientifico. Sono miei pensieri, nati da un dialogo su Twitter con Mirella Castigli.
Buona lettura.
Transizione energetica
1) Si parla spesso di fotovoltaico sui tetti. Ingenuità. Basterebbe solo per una minima frazione delle necessità. E oltretutto non su tutti i tetti si possono mettere pannelli. È qualcosa, in fondo, per sentirsi ecologici, non per esserlo veramente.
2) L'idrogeno è senza se e senza ma parte del futuro energetico, non è il futuro tout court, ma è parte importante di esso. Ma non va dimenticato che l'idrogeno non si trova libero in natura, va prodotto (mediante separazione dell'acqua, per esempio).
3) Uno dei più grandi problemi di eolico e fotovoltaico è e sarà lo stoccaggio. Certo il miglioramento tecnologico degli accumulatori e di altri strumenti migliorerà molto la situazione, ma a livello di rinnovabili il più efficiente metodo di stoccaggio rimarranno sempre i bacini idrici.
4) Collegato al problema stoccaggio c'è anche il problema del trasporto dell'energia. Si parla di cavi sottomarini. Giusto, ottima scelta e tecnologicamente provata... ma come porti i cavi sottomarini, per esempio in Baviera o Alto Adige? Ti serviranno sempre gli elettrodotti... e gli elettrodotti scatenano i NIMBY (lo vedo qui in Baviera, dove c'è una forte protesta contro l'elettrodotto che dovrebbe portare qui l'energia prodotta con l'eolico nel nord per sostituire il nucleare che sta chiudendo).
5) Eolico offshore... in mari come il Mare del Nord è una vera risorsa. Ma nel Mediterraneo? Non basta vedere se c'è vento o meno. Nel Mediterraneo i fondali sono velocemente profondi e molto spesso sono pura roccia. Un'impresa tecnologica non da poco piantarci le torri eoliche. E un'impresa distruttiva dei fondali, soprattutto.
Transizione digitale - Net Zero
6) Non bisogna dimenticare le questioni sociali legate alla questione climatica: non solo clima, ma migrazioni "ecologiche". In futuro saranno sempre più le migrazioni dovute al cambiamento climatico e meno (anche se oggi suona strano) quelle dovute alla povertà in senso classico.
7) Uno dei punti di cui si parla tanto è la Carbon Capture and Storage (CCS). Obiettivamente è utile, utilissima, va sviluppata con tutte le forze... ma non è risolutiva. Ha i suoi limiti (quantitativi più che qualitativi). A mio parere la priorità va comunque sempre posta sulle emissioni.
8) La conservazione e l'infrastrutturazione sono in realtà le sfide maggiori nella transizione (sia digitale che energetica). Paradossalmente la produzione è al momento il problema minore, essendo più quantitativo che qualitativo. Stoccaggio e trasporto invece...
9) High Performance Computing... bellissima cosa (e da fisico mi fa brillare gli occhi 😉), ma è da prendere con le molle: è energivora e quindi potenzialmente dannosa. Pensiamo per esempio all'hype sulla blockchain (il cui uso principale oggi riguarda le valute virtuali): è assolutamente energivora. Se non si trova il modo di rendere i supercomputer meno energivori... risolviamo un problema creandone due dall'altra parte.
10) Poli di eccellenza. In realtà in Italia già li abbiamo (IIT, PoliMi, Pisa, per esempio) ma non li consideriamo. E non solo dal punto di vista dei finanziamenti. C'è poca considerazione politica, ma soprattutto (purtroppo) poca considerazione sociale nei loro confronti. Senza considerazione sociale chiudiamo la scienza in una torre d'avorio... ma la chiudiamo noi dall'esterno, non è la scienza a chiudersi. E inoltre in Italia non riusciamo a fare rete.
11) E-Mobility. Ci lavoro. È obiettivamente il futuro, ma ha senso solo cambiando alla svelta il modo di produrre energia (e per farlo non basta impiantare un paio di pale eoliche e montare un paio di pannelli solari). Se no è solo un modo per spostare il problema da un punto di vista geografico, non per risolverlo.
Fonti rinnovabili
12) Il mondo sta sottovalutando alla grande il geotermico. E col mondo anche l'Italia... eppure ne abbiamo tanto e siamo stati pionieri (mai sentito parlare di Larderello?).
13) Per quanto riguarda l'eolico non si deve dimenticare che abbisogna di tanto, tanto cemento (e anche asfalto per quello onshore: servono le strade per raggiungere le pale per la manutenzione e altro).
14) Il solare ha anche un problema di cui si parla molto poco (quasi nulla, in realtà): i pannelli non sono eterni e a fine vita parte di essi vanno trattati come rifiuti speciali. Non puoi buttarli nel bidone dell'indifferenziato.
15) Alla fine il sistema più semplice ed efficace (sia per la produzione che per lo stoccaggio dell'energia) rimane l'idroelettrico... ma costruire i bacini significa danneggiare (o comunque modificare) i biotopi locali.
16) Il nucleare spesso viene visto male anche da chi lo considera pulito e non pericoloso. A causa dei costi. Pochi però sanno che una parte non indifferente dei costi è di tipo assicurativo. E non per il rischio di incidenti tipo Chernobil o Fukushima, bensì per il rischio terrorismo (e sono costi nati con le proteste e gli attacchi degli ambientalisti alle centrali e ai trasporti delle scorie... non certo col terrorismo islamico, sovranista o simili).
17) Insomma, bisogna rendersi conto che una fonte di energia veramente verde alla fine non esiste. Esistono solo fonti di energia più o meno grigie.
Saluti,
Mauro.
martedì 1 giugno 2021
Divulgazione in rete
Oggi vorrei consigliarvi qualche risorsa divulgativa di scienza e tecnologia (e anche di storia delle stesse) in italiano in rete. Risorse rigorose, ma alla portata di tutti.
Questo articolo verrà costantemente aggiornato.
Scienza per tutti.
Partiamo? Partiamo!
Per prima cosa qualche canale YouTube veramente interessante.
1) Amedeo Balbi: KepleroTV (fisica e dintorni).
2) Andrea Moccia: GeoPop (geologia e dintorni).
3) Dario Bressanini: Il chimico di quartiere (chimica e dintorni).
4) Matteo: Caffè Bohr (fisica e dintorni).
5) Elia Bombardelli: Less Than 3 Math (matematica e dintorni).
6) Giacomo Moro Mauretto: Entropy for Life (biologia e dintorni).
7) Adrian Fartade: Link4Universe (astronautica, astronomia e non solo).8) Telmo Pievani: Evoluzione (evoluzione e dintorni) - purtroppo al 21.10.2022 risulta non più esistente.
9) Gabriele Battistoni: Random Physics (fisica e dintorni).
10) Simone Baroni: Pepite di scienza (fisica e dintorni) - aggiunto 29.01.2022.
11) Willy Guasti: ZooSparkle (zoologia e dintorni) - aggiunto 16.02.2022.
12) Lorenzo Magnea (coordinatore): Science for democracy (scienza, politica e società) - aggiunto 10.03.2022.
13) Massimiliano Sassoli de Bianchi (fisica teorica e... altro, l'altro però non è particolarmente interessante) - aggiunto 14.06.2022.
14) Alan Zamboni e Ass. Atelier: Curiuss (arte e scienza) - aggiunto 06.07.2022.
15) Andrea Boscherini (zoologia e natura in generale) - aggiunto 11.08.2022.
16) Luca Nardi (astronomia e dintorni) - aggiunto 30.08.2022.
17) Luca Romano: L'avvocato dell'atomo (energia, in particolare nucleare) - aggiunto 01.09.2022.
18) Lorenzo Rossi: Criptozoo (criptozoologia... ma anche zoologia) - aggiunto 03.09.2022.
19) Gabriella Greison: Greison Anatomy (fisica e dintorni, in particolare al femminile) - aggiunto 21.10.2022.
20) Barbascura X (scienze naturalistiche e varia) - aggiunto 21.10.2022.
21) Alberto Saracco (matematica e dintorni) - aggiunto 14.11.2022.
22) Roberto Natalini, Barbara Nelli, Nicola Parolini e Giuseppe Stecca (coordinatori): MaddMaths! (matematica e dintorni) - aggiunto 14.11.2022.
23) Salvo Romeo (matematica) - aggiunto 24.03.2023.
24) Telmo Pievani (coordinatore): Pikaia (evoluzione e dintorni) - aggiunto 24.03.2023.
25) Gaetano Di Caprio: Invito alla Matematica (matematica) - aggiunto 26.05.2023.
26) Marco Coletti: La Fisica che non ti aspetti (fisica) - aggiunto 18.08.2023.
27) Diana Letizia (direttrice) e Margherita Paiano: Kodami (fauna, etologia) - aggiunto 01.05.2024.
28) Riccardo Giannitrapani: Guerriglia Matematica (matematica e dintorni... e un po' di fisica) - aggiunto 25.05.2024.
29) Gianluigi Filippelli: DropSea (fisica e dintorni) - aggiunto 29.05.2024.
30) Andrea Idini (coordinatore): Meet Science (scienza in genere) - aggiunto 29.05.2024.
31) Alessandro: Chimicazza (chimica e dintorni) - aggiunto 11.07.2024.
32) Matematica tranquilla (matematica e storia della stessa) - aggiunto 28.07.2024.
33) Alessandro Mustazzolu: Microbiologo digitale (microbiologia, biologia e dintorni) - aggiunto 09.09.2024.
34) Sergio Pistoi: RockScience (biologia e dintorni) - aggiunto 17.10.2024.
35) Francesco Cacciante: A Caccia di Scienza (biologia, neuroscienze e altro) - aggiunto 20.10.2024.
36) Luca Perri (astronomia, astrofisica) - aggiunto 02.07.2025.
37) Virginia Benzi: Quantum Girl (fisica, storia della fisica) - aggiunto 03.07.2025.
Passiamo ora a un po' di blog o portali utili e interessanti.
1) Marco Delmastro: Borborigmi di un fisico renitente (fisica e dintorni).
2) Stefano Caserini (coordinatore): Climalteranti (cambiamento climatico).
3) Anna Meldolesi: Lost in Galapagos (biologia e dintorni).
4) Salvo Di Grazia: MedBunker (medicina e dintorni).
5) Pierluigi Totaro (coordinatore): Nucleare e Ragione (energia).
6) Sylvie Coyaud: Ocasapiens (di tutto un po').
7) SISSA MediaLab: Oggiscienza (di tutto un po').
8) Luigi Pizzimenti: Luigi Pizzimenti (esplorazione spaziale).
9) Marco Fulvio Barozzi: Popinga (scienza e letteratura).
10) Aldo Piombino: scienzeedintorni (geologia e dintorni).
11) Agostino Macrì: Sicurezza Alimentare (alimentazione).
12) Pellegrino Conte: Pellegrino Conte (chimica, agronomia e dintorni).
13) Antonio Pascale: Antonio Pascale (ambiente e agricoltura).
14) Stefano Marcellini: Helter Skelter (fisica e dintorni).
15) Gabriella Greison: Greison Anatomy (fisica, donne nella scienza e altro) - aggiunto 13.07.2021.
16) Roberto Burioni (coordinatore): Medical Facts (medicina e dintorni) - aggiunto 29.01.2022.
17) Telmo Pievani (coordinatore): Pikaia (evoluzione e dintorni) - aggiunto 12.03.2022.
18) Roberto Natalini, Barbara Nelli, Nicola Parolini e Giuseppe Stecca (coordinatori): Maddmaths (matematica e dintorni) - aggiunto 24.07.2022.
19) Gianluigi Filippelli: Al caffé del Cappellaio Matto (scienza e... fumetti) - aggiunto 21.10.2022.
20) Gianluigi Filippelli: DropSea (fisica e dintorni) - aggiunto 29.05.2024.
21) Luca Romano (coordinatore): L'avvocato dell'Atomo (energia, in particolare nucleare) - aggiunto 18.06.2024.
22) Alessandro Mustazzolu: Microbias (microbiologia, biologia e dintorni) - aggiunto 09.09.2024.
23) Giuliano Grignaschi (portavoce): Research4life (scienze biomediche e altro) - aggiunto 07.11.2024.
24) Moreno Colaiacovo: my GenomiX (biologia, genetica e dintorni) - aggiunto 09.12.2024.
25) Telmo Pievani (direttore): Lucy sui Mondi (scienza varia) - aggiunto 05.07.2025.
26) FNOMCeO: Dottore, ma è vero che...? (medicina, salute e affini) - aggiunto 17.07.2025.
27) Luca: Matematica ecc. (matematica e dintorni) - aggiunto 06.08.2025.
E chiudiamo con i podcast:
1) Simone Angioni (coordinatore): Scientificast (di tutto un po').
2) Massimo Temporelli: Fucking Genius (fisica e personaggi della scienza) - aggiunto 04.03.2022.
3) MaddMaths: Fantamatematica (storie di matematica e di matematici) - aggiunto 14.11.2022.
4) Telmo Pievani (direttore): Lucy sui Mondi (scienza varia) - aggiunto 05.07.2025.
Saluti,
Mauro.
giovedì 6 luglio 2017
Lo scappamento dell'auto elettrica
martedì 13 dicembre 2016
La stronzata delle zero calorie
E la Coca Cola non è l'unico produttore che sostiene che suoi prodotti non contengano calorie. È solo il più famoso.
Bene, tutte stronzate. Bugie, per non dire truffe.
Cos'è la caloria?
La caloria è una delle possibili unità di misura dell'energia.
La definizione precisa di caloria e i modi per misurare/calcolare il contenuto calorico di un corpo ve li risparmio, visto che non sono essenziali per quanto voglio dire qui.
Come sappiamo per lo meno dai tempi di Einstein (in realtà già da ben prima, ma non con la stessa chiarezza) l'energia esiste dove esiste massa, cioè materia.
E se ingurgitiamo qualcosa (Coca Cola o qualsiasi altra cosa), ingurgitiamo massa, materia.
È vero che non tutti i prodotti (a parità di peso/massa) possono produrre potenzialmente la stessa energia... ma tutti possono produrre energia (se così non fosse verrebbero smentite tante di quelle leggi della fisica che alla fine si rischierebbe di dimostrare l'inesistenza dell'universo).
Ergo... l'unico modo per non ingerire calorie è non ingerire nulla. Neanche l'aria che respiriamo.
Saluti,
Mauro.
lunedì 20 gennaio 2014
Dacci oggi il nostro carbone quotidiano
Gli ambientalisti sostengono una cosa.
I politici ne sostengono una seconda.
Le aziende produttrici di energia ne sostengono una terza.
Le aziende consumatrici di energia ne sostengono una quarta.
Gli scienziati ne sostengono una quinta.
E probabilmente dimentico qualcuno.
Però su una cosa tutti questi soggetti sono d'accordo: che il carbone sia la fonte di energia più sporca e merdosa che esista.
Quindi, se la logica non è un'opinione, si potrebbe pensare che la pianificazione per l'abbandono del carbone sia magari lenta ma inevitabile e condivisa.
Sicuri? Proprio sicuri?
Guardate questo grafico, tratto da Internazionale del 29 novembre 2013:
domenica 28 ottobre 2012
Ha ancora senso l'ora legale?
Ma oggi ha ancora senso questo passaggio?
Prima di provare a rispondere a questa domanda, una breve storia dell'ora legale.
In Italia venne introdotta per la prima volta nel 1916. venne abolita e reintrodotta a fasi alterne fino a che venne definitivamente istituzionalizzata nel 1966. In tempi di crisi energetica. Nella sua durata attuale (uniforme in tutta Europa) la conosciamo dal 1996, prima durava meno.
Le motivazioni sostanziali sono due (e tutte e due dovute all'allungamento serale del chiarore naturale nel periodo estivo):
1) risparmio energetico;
2) maggiore utilizzabilità del tempo libero per chi lavora.
Sulla seconda ragione tutto sommato si può essere d'accordo, anche se la temperatura credo sia più importante del chiarore... e la temperatura non cambia spostando le lancette dell'orologio.
Quindi questo punto non lo ritengo significativo né a favore né contro l'ora legale.
La prima ragione va invece analizzata meglio.
L'ora legale in via definitiva e in forma uguale (durata a parte) a quella che conosciamo oggi è stata introdotta quasi mezzo secolo fa, con un'economia e un consumo energetico diverso.
L'idea di base era: sul posto di lavoro il consumo cambia poco o nulla comunque giri l'orologio, ma allungando il chiarore serale riduciamo significativamente i consumi privati nella bella stagione.
Ragionamento che non fa una grinza. Almeno non la fa nel 1966.
Ma oggi? Siamo sicuri che possiamo ancora ragionare come allora?
I tempi del lavoro e del privato non sono più rigidi, fissati come allora.
E al di là della separazione lavoro-privato, oggi sia il lavoro che il tempo libero hanno caratteristiche (anche energetiche) ben diverse di allora.
Terna, la società italiana per la gestione delle reti di distribuzione elettrica ha pubblicato uno studio in cui calcola il risparmio ottenuto nel periodo di utilizzo dell'ora legale.
Sinceramente è un calcolo che a mio parere non ha il benché minimo valore scientifico.
Intanto, risparmio rispetto a cosa?
È dal 1966 che non hai più anni senza ora legale, con cosa puoi fare confronti?
Con gli anni prima del 1966? Erano un'economia e una società completamente diverse, sia culturalmente che tecnologicamente, quindi nessun confronto è possibile.
Con i paesi che non hanno l'ora legale? Tutti i paesi sia economicamente che climaticamente paragonabili all'Italia la adottano. E confrontare l'Italia con un paese che non sia al tempo stesso economicamente e climaticamente simile non ha nessun senso.
Quindi? Quindi calcoli il risparmio in base a modelli teorici che ti sei costruito tu e che in realtà non hanno nessun valore, non avendo basi concrete, reali su cui basarsi.
Il risparmio magari c'è veramente, non sono io in grado né di affermarlo né di smentirlo, ma non lo dimostri assolutamente con i calcoli (di fatto cifre in libertà) di Terna.
Lo puoi dimostrare solo se abolisci per un anno o due l'ora legale e poi paragoni i consumi di questo periodo con quelli degli anni immediatamente precedenti in cui l'ora legale c'era. Tutto il resto sono chiacchiere e basta.
Saluti,
Mauro.