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sabato 7 dicembre 2024

I misteri del tedesco 33 - Una pausa blu

Avete mai fatto una pausa blu? No?
I tedeschi invece la fanno spesso... ma soprattutto quando non fanno pause 😉
Siete confusi? Non preoccupatevi, è normale. Ora vi spiego.

In tedesco esiste la parola Blaupause, che se la traduciamo letteralmente sembra voler dire pausa blu. In realtà la traduzione ufficiale in italiano sarebbe cianografia.
Il ciano è una varietà di blu, quindi ci sta... ma da dove viene la pausa?

Intanto spieghiamo perché blu (e vale sia in italiano che in tedesco): un tempo non era facile, proprio per niente, fare copie di disegni tecnici.
Non esistevano le fotocopiatrici, le stampanti o i laptop/tablet su cui salvare i disegni di cui sopra.
La cianografia (o cianotipia) era l'unica possibilità.

E cosa significa oggi Blaupause in tedesco? Significa modello, piano, esempio o simili. Anche in campi lontani dall'ambiente originale in cui è nata la definizione.

Ma torniamo al punto: cosa c'entra la pausa?

In realtà nulla, dato che il sostantivo Pause traduce letteralmente l'italiano pausa.
Ma in tedesco "antico", oggi non più usato, il verbo pausen significava produrre/fare una/un copia/modello.
Da cui si derivò il sostantivo (in realtà inesistente nel tedesco odierno e forse neanche in quello antico) Pause, che in realtà già esisteva ed esiste ancora con significato ben diverso.

Saluti,

Mauro.

martedì 12 dicembre 2023

I misteri del tedesco 31 - Un venerdì libero?

Tutti sappiamo che i nomi dei giorni della settimana hanno dei significati ben precisi, non sono nomi casuali.

Prendiamo l'italiano (e le lingue neolatine in genere, con qualche eventuale piccola eccezione) per esempio: dal lunedì al venerdì vengono dall'antica Roma (e dai suoi dèi... poi diventati pianeti), il sabato dal mondo ebraico e la domenica sì dal latino, quindi da Roma, ma dal latino cristiano:
Lunedì = giorno della Luna;
Martedì = giorno di Marte;
Mercoledì = giorno di Mercurio;
Giovedì = giorno di Giove;
Venerdì = giorno di Venere;
Sabato = dall'ebraico Shabbat;
Domenica = giorno del Signore (Dominus in latino).

E fin qui tutto semplice, magari non tutti conoscevate il significato del nome di ogni singolo giorno, ma tutti avevate comunque più o meno idea da dove a grandi linee vengono.

Ma nelle altre lingue?
Per esempio in tedesco?
In tedesco è un po' più complicato, perché le origini sono più diversificate, non c'è quella unitarietà che (sabato escluso) bene o male c'è nelle lingue neolatine.

In particolare c'è un giorno che mette in difficoltà i tedeschi stessi, che spesso ne danno una interpretazione sbagliata: Freitag (cioè venerdì).

Il suffisso "Tag" è abbastanza chiaro: significa "giorno". Ma da dove viene "Frei"?
Letteralmente "Frei" significa "libero". Quindi "Freitag" sembrerebbe significare "giorno libero" (letteralmente sarebbe "Freier Tag", ma potrebbe essersi contratto nel corso dei secoli, oppure essere in grafia germanica antica).
Ma il venerdì non è una giornata libera nei paesi di lingua tedesca.
Quindi?

Quindi torniamo anche qui agli antichi dèi, però stavolta nordici, non romani.
E così scopriamo che Freitag è "il giorno di Freya".
E chi è Freya? La dea norrena dell'amore e del matrimonio (ok, oggi qualcuno potrebbe vedere le due cose come contradditorie, ma adesso non stiamo a sottilizzare 😉).

E gli altri nomi tedeschi dei giorni?
Montag (lunedì) = giorno della Luna ("Mond");
Dienstag (martedì) = probabilmente, ma non sicuro, giorno di Tīwaz (corrispettivo germanico di Marte), forse anche giorno di Thingsus (dio protettore dell'assemblea);
Mittwoch (mercoledì) = giorno di metà settimana (in tedesco moderno corretto: "Mitte der Woche"), con la settimana considerata iniziare di domenica;
Donnerstag (giovedì) = giorno di Donar (dio del tempo, del clima, un po' il romano Giove) o giorno del tuono ("Donner"), ma l'etimologia di Donar e di Donner è la stessa;
Freitag (Venerdì) = come già visto, giorno di Freya;
Samstag (sabato) = sembra anche questo venire da Shabbat, anche se attraverso un cammino tortuoso fatto di greco, gotico e slavo;
Sonntag (domenica) = giorno del Sole ("Sonne").

Saluti,

Mauro.

Altre puntate:

martedì 22 novembre 2022

I misteri del tedesco 29 - Un povero cavaliere

In Germania esiste un piatto chiamato Arme Ritter (con varianti regionali anche come nome) che tradotto letteralmente significa Povero cavaliere.

A livello culinario non è interessante parlarne, ma non perché non sia gustoso, bensì perché è ben conosciuto in tutto il mondo.
Come ricetta risale infatti agli antichi romani e oggi è noto in tutto il mondo, in particolare nei paesi di lingua anglosassone, come French Toast e in molte parti d'Italia è noto come Pane perso.

Ma da dove viene il nome tedesco?
Perché Povero cavaliere?
"Povero" ci sta, essendo un piatto semplice, povero appunto. Ma da dove viene il cavaliere?
Il nome è già presente nel 14° secolo, nel Buoch von guoter Spise, in tedesco moderno Buch von guter Speise (Libro del buon cibo in italiano), citato dai Fratelli Grimm nel loro dizionario della lingua tedesca.

In realtà l'origine della definizione è ignota, ma ci sono interessanti storie e leggende al proposito.

Una delle storie racconta che il classico Arme Ritter fosse un piatto di cui i nobili decaduti dovevano accontentarsi durante la guerra dei 30 anni.
Cosa improbabile comunque: la guerra dei 30 anni cominciò nel 1618, mentre il nome è noto dal 14° secolo, come già detto.

Un'altra leggenda (decisamente più vaga, ma al tempo stesso più plausibile) dice che un tempo i semplici cavalieri (non nobili) poveri non avevano carne da mangiare e dovevano accontentarsi di pezzi di pane vecchio gettati in padella.
Di quest'ultima spiegazione esistono diverse versioni, ma tutte legate dal fatto che si trattasse di cavalieri impoveriti a causa di guerre o altre tragedie.

Oggi nessuno si chiede più il perché del nome.
Si mangiano il povero cavaliere e basta.

Saluti,

Mauro.

Altre puntate:
I misteri del tedesco - Lista completa

mercoledì 8 dicembre 2021

I misteri del tedesco 27 - Il calcolo contorto dell'ora

Nel tedesco ufficiale l'ora è indicata esattamente come in Italia.
Cioè se io in italiano dico, per esempio, "tre e venti" o "quattro meno dieci", in tedesco dico "Zwanzig nach Drei" o "Zehn vor Vier", che di fatto è lo stesso (letteralmente la traduzione sarebbe "venti dopo le tre" o "dieci prima delle quattro", come vedete la logica è comunque assolutamente la stessa, anche se la formulazione è diversa).

Ma nel sud della Germania anche le ore sono strane (come tante altre cose, del resto).

Per esempio, sono le "cinque e tre quarti".
Chi parla tedesco direbbe "drei Viertel nach Fünf" (o "ein Viertel vor Sechs", cioè "sei meno un quarto"). Tutto coerente.

Ma qui nel sud della Germania cosa senti dire è "drei Viertel Sechs", cioè "tre quarti di sei".
Cosa significa? Significa che hai già, ovviamente, superato le cinque, ma le sei le hai raggiunte solo per tre quarti, non ancora del tutto.

Ma la cosa più malata è quando devi esprimere ore "casuali", dove non puoi usare i quarti.
Mettiamo che siano le cinque e quarantasette (5:47).
Un bavarese ti dirà tranquillamente "zwei nach drei Viertel Sechs", cioè "due [minuti] dopo i tre quarti di sei".

Cosa degna del francese "quatre-vingt" (cioè "quattro-venti") per dire "ottanta". Anzi peggio. 🤦‍♂️

La cosa è (per fortuna) sempre meno diffusa, ma ben lontana dall'essere scomparsa (purtroppo).

Saluti,

Mauro.

Altre puntate:
I misteri del tedesco  - Lista completa

mercoledì 22 settembre 2021

I misteri del tedesco - Lista completa

La lista completa (che verrà aggiornata ogni volta che arriverà un nuovo articolo) dei miei articoli sulle curiosità del tedesco.

I misteri del tedesco 1
I misteri del tedesco 2
I misteri del tedesco 3
I misteri del tedesco 4
I misteri del tedesco 5
I misteri del tedesco 6
I misteri del tedesco 7
I misteri del tedesco 8
I misteri del tedesco 9
I misteri del tedesco 10
I misteri del tedesco 11
I misteri del tedesco 12
I misteri del tedesco 13
I misteri del tedesco 14
I misteri del tedesco 15
I misteri del tedesco 16
I misteri del tedesco 17
I misteri del tedesco 18
I misteri del tedesco 19
I misteri del tedesco 20
I misteri del tedesco 24 (aggiornamento 24.10.2021)
I misteri del tedesco 25 (aggiornamento 07.11.2021)
I misteri del tedesco 26 (aggiornamento 11.11.2021)
I misteri del tedesco 27 (aggiornamento 08.12.2021)
I misteri del tedesco 28 (aggiornamento 06.11.2022)
I misteri del tedesco 29 (aggiornamento 22.11.2022)
I misteri del tedesco 30 (aggiornamento 30.11.2022)
I misteri del tedesco 31 (aggiornamento 12.12.2023)
I misteri del tedesco 32 (aggiornamento 06.10.2024)
I misteri del tedesco 33 (aggiornamento 07.12.2024)
I misteri del tedesco 34 (aggiornamento 15.03.2025)
I misteri del tedesco 35 (aggiornamento 09.04.2025)
I misteri del tedesco 36 (aggiornamento 03.06.2025)
I misteri del tedesco 37 (aggiornamento 08.07.2025)

E ci sono anche i misteri "ad honorem".

Paradiso o oasi?
Cavalcando i paragrafi
Fratello sole, sorella sole
Un malinteso linguistico e calcistico (aggiornamento 11.12.2021)
Che cos'è il Kiepenkerl? (aggiornamento 27.02.2023, anche se l'articolo è del 2018)
Fratello Sole, sorella Sole (aggiornamento 25.07.2025, anche se l'articolo è del 2011)

Saluti,

Mauro.

venerdì 9 aprile 2021

Paradiso o oasi? (I misteri del tedesco... edizione speciale)

Anni fa vi raccontai qui dell'errore che portò alla nascita dell'espressione "paradiso fiscale".

Però mi dimenticai una cosa.

In Germania se vuoi nascondere ricavi e guadagni, non cerchi porti o paradisi, ma oasi: cerchi le Steueroasen (anche se talvolta pure qui si parla di Steuerparadies)!

Saluti,

Mauro.

venerdì 8 maggio 2020

Il Pentagono e gli UFO

Avete letto tutti nei giorni scorsi notizie secondo cui il Pentagono ha diffuso dei video a conferma dell'esistenza degli UFO.
Bufala.
Il Pentagono non conferma proprio nulla. Basta leggere la nota ufficiale. 
Il problema è che gli "ufologi", i complottisti e gli analfabeti funzionali confondono "non spiegato" con "inspiegabile".
Al mondo ci sono tantissime cose non (ancora) spiegate, ma l'unica cosa veramente inspiegabile è la persistente credenza nei complotti, nelle leggende.

Tornando ai video di cui sopra: io non ci ho visto nulla di inspiegabile.
Solo cose che potrebbero avere più spiegazioni (e io non so ovviamente quale sia quella giusta).
Temo che il problema sia anche la confusione che si fa tra UFO ed extraterrestri.

Certo, se pensiamo al cinema sono (quasi) la stessa cosa, nel senso che gli extraterrestri sono coloro che guidano gli UFO 😉
Ma in realtà, vedendo le cose da un punto di vista scientifico, la differenza è enorme.
Io provai a spiegarla qui.

Saluti,

Mauro.