Il Giappone, dopo i tira e molla di questi giorni, ha deciso di alzare il livello di gravità dell'incidente di Fukushima a livello INES 7. Cioè il più alto.
L'
INES è la scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici.
Livello 0 significa che non sta succedendo nulla. Livello 7 che siamo in presenza di un "major accident".
Scelta giusta, probabilmente da prendere prima. Comunque perfettamente condivisibile.
Per niente condivisibile invece è come la stampa si è gettata sopra la notizia. Con la solita ignoranza scientifica (e molto probabilmente una bella quantità di malafede, visto il
referendum che ci aspetta a giugno e che la stampa ha già deciso come deve andare... quindi c'è l'elettore da indottrinare).
I titoli sono del tipo "Fukushima radioattiva come Chernobyl" (se non peggio), in quanto anche Chernobyl era stato valutato al livello 7 della scala INES.
Ma Fukushima
NON è come Chernobyl. Né lo diventerà. (E comunque anche Chernobyl nell'immaginario comune è visto ben peggio di come realmente è stato).
Come è descritto il livello 7 della scala INES? Guardiamo sul
manuale che l'IAEA (la
IAEA è l'International Atomic Energy Agency dell'ONU) ha pubblicato al proposito (pag. 3 "ufficiale", pag. 14 in PDF):
"Major release of radioactive material with widespread health and environmental effects requiring implementation of planned and extended countermeasures".
Traduco:
"Importante rilascio di materiale radioattivo con vasto impatto sanitario e ambientale richiedente l'applicazione di contromisure pianificate ed estese".
Notate nulla?
Non ci sono cifre in questa definizione! In base a essa è
IMPOSSIBILE fare un confronto tra Chernobyl e Fukushima.
E oltretutto non è scopo di questa scala fare confronti tra incidenti diversi, su nessun piano (legale, statistico, scientifico e chi più ne ha più ne metta).
Scopo di questa scala è
SOLO dare indicazioni su quali misure prendere e dare queste indicazioni a persone che non hanno o le conoscenze tecniche (come politici, amministratori, forze dell'ordine) o il tempo (come i tecnici che fanno dentro e fuori dalla centrale o che devono organizzare i piani di evacuazione) di confrontarsi continuamente con i numeri delle misurazioni nei vari luoghi interessati.
Ora veniamo a un confronto serio tra Chernobyl e Fukushima, fatto da chi di queste cose ne sa qualcosa: l'
IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers).
Ieri (12 aprile 2011) Eliza Strickland ha pubblicato un articolo molto interessante e informativo sul sito dell'IEEE:
"Fukushima Accident upgraded to severity level 7" ("L'incidente di Fukushima elevato a livello di gravità 7").
Vi consiglio di leggerlo tutto. Io mi limito al punto cruciale:
"In total, the Chernobyl accident released an estimated 14 million terabecquerels of radioactive material. [...] There are several competing estimates of the Fukushima Dai-1's total emissions to date, but it seems clear that the radiation release is much lower than Chernobyl's. According to Japan’s Nuclear and Industrial Safety Agency (NISA), the plant has released a total of 370000 terabecquerels of radioactive material to date, while Japan's Nuclear Safety Commission estimates the number at 630000 terabecquerels."
Traduco:
"In totale l'incidente di Chernobyl rilasciò stimati 14 milioni di terabecquerel di materiale radioattivo. [...] Ci sono diverse stime concorrenti per le emissioni totali ad oggi per Fukushima Dai-1, ma sembra chiaro che il rilascio di radiazioni è molto inferiore cha a Chernobyl. Secondo l'Agenzia per la Sicurezza Nucleare e Industriale Giapponese (NISA), l'impianto ha rilasciato un totale di 370000 terabecquerel di materiale radioattivo ad oggi, mentre la Commissione Giapponese per la Sicurezza Nucleare stima il livello a 630000 terabecquerel."
14 milioni contro
370000/630000. Quindi da
22 a
38 volte tanto. (Il
becquerel, simbolo Bq, è l'unità di misura del Sistema internazionale della radioattività).
Perché quindi i due incidenti sono stati posti allo stesso livello di gravità?
Semplicemente per la fuoriuscita a Fukushima di radioattività in mare (a Chernobyl non poteva succedere, vista la distanza dal mare): fenonemo nuovo in questa entità, potenzialmente molto grave e da tenere sotto controllo.
Però... ricordiamoci che il mare è l'Oceano Pacifico, non un piccolo mare chiuso come il Mediterraneo o i Caraibi, quindi i danni ben difficilmente (anche se non vi è certezza assoluta) saranno catastrofici.
Saluti,
Mauro.