Al di là del risultato e dei valori calcistici... è per me un partita speciale. E lo sarà sempre.
Qui potete leggerne il motivo.
Saluti,
Mauro.
domenica 29 gennaio 2017
Vi presento il prossimo premio Nobel per la pace
Justin Trudeau.
Dopo le iniziative di Trump contro gli immigrati e dopo il suo "Welcome to Canada" lo ha già in tasca.
Poi, sul fatto che lo meriti o meno ognuno può avere la propria opinione, visto che un gesto solo non basta per meritarlo (e c'è chi lo ha vinto per non aver fatto nulla e successivamente ha dimostrato chiaramente di non meritarlo).
Però quello di Trudeau è stato un gesto simbolicamente molto pesante. E coerente col personaggio e la sua politica fino a ora.
Saluti,
Mauro.
Dopo le iniziative di Trump contro gli immigrati e dopo il suo "Welcome to Canada" lo ha già in tasca.
Poi, sul fatto che lo meriti o meno ognuno può avere la propria opinione, visto che un gesto solo non basta per meritarlo (e c'è chi lo ha vinto per non aver fatto nulla e successivamente ha dimostrato chiaramente di non meritarlo).
Però quello di Trudeau è stato un gesto simbolicamente molto pesante. E coerente col personaggio e la sua politica fino a ora.
Saluti,
Mauro.
Bloccare l'immigrazione
La possibilità di bloccare l'immigrazione è una di quelle cose che, se realizzate, provocherebbero orgasmi multipli dalla gioia in partiti come Front National in Francia, AfD e CSU in Germania, Lega Nord e M5S in Italia e vari altri in altri paesi...
Ora Trump (nuovo idolo di tutti quelli di cui sopra) sta realizzando la cosa negli USA.
Come reagiranno i coglioni in questione quando si accorgeranno che Trump, indipendentemente dall'essere riuscito o meno nel blocco, avrà comunque danneggiato per primi proprio gli USA?
Saluti,
Mauro.
Ora Trump (nuovo idolo di tutti quelli di cui sopra) sta realizzando la cosa negli USA.
Come reagiranno i coglioni in questione quando si accorgeranno che Trump, indipendentemente dall'essere riuscito o meno nel blocco, avrà comunque danneggiato per primi proprio gli USA?
Saluti,
Mauro.
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giovedì 26 gennaio 2017
No, non sei vegetariana
Ieri sera sono andato a cena con una collega.
Sapendo che è vegetariana (me lo aveva detto lei) ho cercato un ristorante che avesse una scelta vegetariana abbastanza vasta (no, non ho cercato un ristorante esplicitamente vegetariano, perché io rispetto sì le sue scelte, ma rispetto anche le mie, e io sono onnivoro... e oltretutto un ristorante solo un minimo decente ha sempre qualcosa per soddisfare tutti, onnivori, vegetariani o vegani che siano).
E lei cosa ti ordina? Pizza col tonno!
Non sapevo che il tonno fosse un ortaggio.
No, ragazza mia, se mangi pesce e rifiuti solo la carne non sei vegetariana. Punto.
Saluti,
Mauro.
Sapendo che è vegetariana (me lo aveva detto lei) ho cercato un ristorante che avesse una scelta vegetariana abbastanza vasta (no, non ho cercato un ristorante esplicitamente vegetariano, perché io rispetto sì le sue scelte, ma rispetto anche le mie, e io sono onnivoro... e oltretutto un ristorante solo un minimo decente ha sempre qualcosa per soddisfare tutti, onnivori, vegetariani o vegani che siano).
E lei cosa ti ordina? Pizza col tonno!
Non sapevo che il tonno fosse un ortaggio.
No, ragazza mia, se mangi pesce e rifiuti solo la carne non sei vegetariana. Punto.
Saluti,
Mauro.
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Essere insonni...
... detto così mica suona tanto bene.
Però ti fornisce il tempo di fare tante cose che altrimenti non avresti il tempo di fare.
Saluti,
Mauro.
Però ti fornisce il tempo di fare tante cose che altrimenti non avresti il tempo di fare.
Saluti,
Mauro.
mercoledì 25 gennaio 2017
Ti seguo, non ti seguo
Io (come molti di voi) sono sui cosiddetti social network.
Non su tutti, ma su alcuni, anche importanti, sì.
E una cosa continua a non entrarmi in testa: la pretesa di reciprocità.
Mi spiego meglio.
Io decido di seguirti perché mi interessa ciò che scrivi. Perciò tu ti senti obbligato a seguirmi a tua volta, magari senza che ti interessi ciò che scrivo io. E mi segui senza - logicamente - leggermi. È assurdo. Anzi idiota.
Tu decidi di seguirmi perché ti interessa ciò che scrivo. Però poi ti offendi se io a mia volta non ti seguo (ma se tu scrivessi cose più interessanti magari ti seguirei) e talvolta perciò ti cancelli dal mio seguito. Altrettanto assurdo. Altrettanto idiota.
Forse sarebbe il caso di anteporre l'intelletto all'ego.
Sempre che si possieda un intelletto.
Saluti,
Mauro.
Non su tutti, ma su alcuni, anche importanti, sì.
E una cosa continua a non entrarmi in testa: la pretesa di reciprocità.
Mi spiego meglio.
Io decido di seguirti perché mi interessa ciò che scrivi. Perciò tu ti senti obbligato a seguirmi a tua volta, magari senza che ti interessi ciò che scrivo io. E mi segui senza - logicamente - leggermi. È assurdo. Anzi idiota.
Tu decidi di seguirmi perché ti interessa ciò che scrivo. Però poi ti offendi se io a mia volta non ti seguo (ma se tu scrivessi cose più interessanti magari ti seguirei) e talvolta perciò ti cancelli dal mio seguito. Altrettanto assurdo. Altrettanto idiota.
Forse sarebbe il caso di anteporre l'intelletto all'ego.
Sempre che si possieda un intelletto.
Saluti,
Mauro.
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domenica 22 gennaio 2017
Una segnalazione: lavorare gratis... a che scopo?
Chi mi conosce sa che generalmente non ho (da fisico che adora, rispetta e conosce la matematica) rispetto per gli economisti, visto che la maggioranza di loro non ha nessuna idea di cosa sia la matematica (e l'economia si basa necessariamente sulla matematica, che agli economisti piaccia o meno).
Mario Seminerio è un economista.
Mario Seminerio è una delle rare eccezioni a quanto sopra.
Si può essere d'accordo o meno politicamente o ideologicamente con le sue idee, ma lui la matematica la sa usare (contrariamente alla maggioranza dei suoi colleghi), quindi quanto dice non va sottovalutato... anche quando - talvolta capita anche a lui - sbaglia ;-)
Tutta questa premessa per segnalare questo suo articolo (in cui assolutamente non sbaglia), che definire interessante e sottoscrivibile sarebbe solo segno di sottovalutazione, per non dire di peggio.
Leggetelo. Non ve ne pentirete.
Saluti,
Mauro.
Mario Seminerio è un economista.
Mario Seminerio è una delle rare eccezioni a quanto sopra.
Si può essere d'accordo o meno politicamente o ideologicamente con le sue idee, ma lui la matematica la sa usare (contrariamente alla maggioranza dei suoi colleghi), quindi quanto dice non va sottovalutato... anche quando - talvolta capita anche a lui - sbaglia ;-)
Tutta questa premessa per segnalare questo suo articolo (in cui assolutamente non sbaglia), che definire interessante e sottoscrivibile sarebbe solo segno di sottovalutazione, per non dire di peggio.
Leggetelo. Non ve ne pentirete.
Saluti,
Mauro.
giovedì 19 gennaio 2017
Diritto di libera espressione
Il diritto alla libera espressione del proprio pensiero è una grande conquista per la civiltà, oltre che un diritto fondamentale (e fondante per lo sviluppo sociale, culturale e scientifico).
Molti purtroppo però lo confondono col diritto di essere presi sul serio, col dovere per gli altri di prenderli sul serio.
E sbagliano.
Di brutto.
Ma molto di brutto.
Tu hai tutto il diritto di sparare cazzate. E io ho il dovere di permetterti di farlo.
Ma non ho il dovere di ascoltarti e prenderti sul serio.
Anzi ho il diritto (forse addirittura il dovere) di spernacchiarti e metterti in ridicolo.
Non dimenticarlo mai.
Saluti,
Mauro.
Molti purtroppo però lo confondono col diritto di essere presi sul serio, col dovere per gli altri di prenderli sul serio.
E sbagliano.
Di brutto.
Ma molto di brutto.
Tu hai tutto il diritto di sparare cazzate. E io ho il dovere di permetterti di farlo.
Ma non ho il dovere di ascoltarti e prenderti sul serio.
Anzi ho il diritto (forse addirittura il dovere) di spernacchiarti e metterti in ridicolo.
Non dimenticarlo mai.
Saluti,
Mauro.
martedì 17 gennaio 2017
Notizie false e notizie nascoste
Da un paio di settimane si è scatenata la caccia alle notizie false (per chi odia l'italiano: fake news), non solo da parte dei tradizionali sbufalatori, ma anche da parte dei media tradizionali e di istituzioni pubbliche.
Però c'è un modo di manipolare le notizie molto più subdolo e pericoloso (e usato dalla maggioranza delle fonti di informazione "serie"): dare informazioni corrette ma incomplete. E fornire solo parte delle fonti.
Contro chi fa così, la semplice verifica dei fatti (sempre per chi odia l'italiano: fact checking) porta pochi risultati: infatti le notizie in sé sono corrette.
Ma in base a cosa scrivi e a cosa ometti... cambia l'opinione che formi in chi ti legge.
Quindi, cari lettori: non fermatevi mai alle sole fonti che gli autori vi forniscono. Cercatene di altre.
Saluti.
Mauro.
Però c'è un modo di manipolare le notizie molto più subdolo e pericoloso (e usato dalla maggioranza delle fonti di informazione "serie"): dare informazioni corrette ma incomplete. E fornire solo parte delle fonti.
Contro chi fa così, la semplice verifica dei fatti (sempre per chi odia l'italiano: fact checking) porta pochi risultati: infatti le notizie in sé sono corrette.
Ma in base a cosa scrivi e a cosa ometti... cambia l'opinione che formi in chi ti legge.
Quindi, cari lettori: non fermatevi mai alle sole fonti che gli autori vi forniscono. Cercatene di altre.
Saluti.
Mauro.
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lunedì 16 gennaio 2017
Lutti lunari
Tutti sanno chi è stato, nel 1969, il primo uomo a mettere piede sulla luna: Armstrong (anche se sono convinto che qualcuno di voi, se interrogato sul nome di battesimo, si confonderebbe tra Neil e Louis).
Però c'è stato anche un ultimo uomo sulla luna, nel 1972. E quest'uomo - Eugene Cernan - è morto oggi.
E dato che è stato l'ultimo uomo a contatto diretto con la luna, possiamo dire che oggi si chiude un'epoca (anche se alcuni "camminatori" sulla luna sono ancora vivi, il più famoso dei quali è Buzz Aldrin, compagno di viaggio di Armstrong).
Saluti,
Mauro.
Però c'è stato anche un ultimo uomo sulla luna, nel 1972. E quest'uomo - Eugene Cernan - è morto oggi.
E dato che è stato l'ultimo uomo a contatto diretto con la luna, possiamo dire che oggi si chiude un'epoca (anche se alcuni "camminatori" sulla luna sono ancora vivi, il più famoso dei quali è Buzz Aldrin, compagno di viaggio di Armstrong).
Saluti,
Mauro.
domenica 15 gennaio 2017
venerdì 13 gennaio 2017
Oggi è venerdì 13
E chi se ne frega? :-)
Saluti,
Mauro.
Saluti,
Mauro.
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giovedì 12 gennaio 2017
Analfabetismo e analfabetismo funzionale
Oggigiorno l'analfabetismo funzionale è un problema (e non solo in Italia).
Un problema di cui non si parla è però la confusione che l'informazione fa tra analfabetismo tout court e analfabetismo funzionale.
Due cose diverse tra loro, ma che la stampa comincia a farci credere che siano la stessa cosa.
La differenza però c'è. E non è piccola.
L'analfabetismo tout court significa non saper leggere e scrivere. E, per lo meno in Europa, è quasi scomparso (purtroppo solo quasi).
L'analfabetismo funzionale significa saper leggere e scrivere, ma non saper capire quello che si legge.
E no, non è neanche un problema "cronologico", cioè prima impari a leggere e scrivere e poi a capire.
Potrei presentarvi un sacco di persone che leggono con difficoltà, ma che una volta letto dimostrano di aver capito quanto letto. E altrettante persone che leggono scioltamente ma alla fine non hanno capito un belino di quanto letto (anche laureati...).
Il fatto è che l'analfabetismo tout court riguarda l'istruzione, quello funzionale la cultura.
E per quanto istruzione e cultura abbiano molti punti di contatto, non sono sinonimi, non sono la stessa cosa.
L'istruzione puoi imporla per legge (e i paesi civili infatti lo fanno).
La cultura devi promuoverla, non puoi imporla. Ed è molto più faticoso (per questo quasi nessun paese - civile o non civile che sia - lo fa).
Saluti,
Mauro.
Un problema di cui non si parla è però la confusione che l'informazione fa tra analfabetismo tout court e analfabetismo funzionale.
Due cose diverse tra loro, ma che la stampa comincia a farci credere che siano la stessa cosa.
La differenza però c'è. E non è piccola.
L'analfabetismo tout court significa non saper leggere e scrivere. E, per lo meno in Europa, è quasi scomparso (purtroppo solo quasi).
L'analfabetismo funzionale significa saper leggere e scrivere, ma non saper capire quello che si legge.
E no, non è neanche un problema "cronologico", cioè prima impari a leggere e scrivere e poi a capire.
Potrei presentarvi un sacco di persone che leggono con difficoltà, ma che una volta letto dimostrano di aver capito quanto letto. E altrettante persone che leggono scioltamente ma alla fine non hanno capito un belino di quanto letto (anche laureati...).
Il fatto è che l'analfabetismo tout court riguarda l'istruzione, quello funzionale la cultura.
E per quanto istruzione e cultura abbiano molti punti di contatto, non sono sinonimi, non sono la stessa cosa.
L'istruzione puoi imporla per legge (e i paesi civili infatti lo fanno).
La cultura devi promuoverla, non puoi imporla. Ed è molto più faticoso (per questo quasi nessun paese - civile o non civile che sia - lo fa).
Saluti,
Mauro.
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mercoledì 11 gennaio 2017
Due presidenti blabla
Obama se ne va.
Trump arriva.
Obama ha fatto tante chiacchiere.
Con pochi fatti a seguire.
Trump sta già facendo tante chiacchiere.
E difficilmente seguiranno fatti.
Insomma... due presidenti diversi nella forma (per chi si ferma alla superficie), ma alla fine uguali nei risultati: chiacchiere e non sostanza.
E forse coscientemente uguali nei risultati.
Saluti,
Mauro.
Trump arriva.
Obama ha fatto tante chiacchiere.
Con pochi fatti a seguire.
Trump sta già facendo tante chiacchiere.
E difficilmente seguiranno fatti.
Insomma... due presidenti diversi nella forma (per chi si ferma alla superficie), ma alla fine uguali nei risultati: chiacchiere e non sostanza.
E forse coscientemente uguali nei risultati.
Saluti,
Mauro.
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martedì 10 gennaio 2017
Un panorama non unico
Dal 7 dicembre fino al 31 gennaio al Porto Antico di Genova è presente una ruota panoramica. A detta dei gestori la più alta itinerante, non fissa, d'Europa.
Se veramente sia la più alta itinerante d'Europa non è comunque qui particolarmente importante, visto che a detta ruota (visibile nella foto sotto) è legata una bugia ben più grave.
Ai genovesi e ai turisti questa ruota è stata pubblicizzata come portatrice di un panorama unico e nuovo sulla città...
Peccato solo che il Bigo (peraltro fisso, non temporaneo come la ruota, vedasi foto sotto) a pochi metri di distanza da detta ruota porti genovesi e turisti a 40 metri di altezza, mentra la ruota si ferma a 30.
Quindi il panorama visibile dalla ruota era già visibile (anzi anche migliore) dal Bigo e già dal 1992... altro che panorama unico e nuovo.
Saluti,
Mauro.
Se veramente sia la più alta itinerante d'Europa non è comunque qui particolarmente importante, visto che a detta ruota (visibile nella foto sotto) è legata una bugia ben più grave.
Ai genovesi e ai turisti questa ruota è stata pubblicizzata come portatrice di un panorama unico e nuovo sulla città...
Peccato solo che il Bigo (peraltro fisso, non temporaneo come la ruota, vedasi foto sotto) a pochi metri di distanza da detta ruota porti genovesi e turisti a 40 metri di altezza, mentra la ruota si ferma a 30.
Quindi il panorama visibile dalla ruota era già visibile (anzi anche migliore) dal Bigo e già dal 1992... altro che panorama unico e nuovo.
Saluti,
Mauro.
sabato 7 gennaio 2017
I misteri degli algoritmi di Google
Io ho aperto il mio blog più di dieci anni fa su Blogspot, poi comprato da Blogger, ergo Google.
Ma qui non voglio parlarvi di chi compra o possiede cosa o di dove è meglio o peggio affidarsi (anche perché un meglio o peggio assoluto non esiste, esiste solo ciò che è più o meno adeguato alle esigenze di ciascuno).
Qui voglio parlarvi degli algoritmi che Google usa per mettere a disposizione di noi blogger le statistiche relative ai nostri blog.
Algoritmi che lasciano spazio a molti dubbi.
Prendiamo per esempio il mio blog, quello che state leggendo in questo momento.
Google mi offre un riassunto dei miei articoli più letti di sempre. Secondo questo riassunto, i miei articoli letti più di 500 volte sono i seguenti:
1) Impariamo a conoscere la bandiera italiana (2393 visite)
2) Come usare lo scopino da water (1789 visite)
3) Ignoranza brevettata (1070 visite)
4) La Grecia, l'Europa e il referendum (1022 visite)
5) La leggenda del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno (986 visite)
6) Indignazione prêt-à-porter (951 visite)
7) Consigli per perdere peso (741 visite)
8) I misteri del tedesco 1 (532 visite)
9) Bicicletta selvaggia (515 visite)
Però Google - nella sua magnanimità - mi permette anche di vedere i dettagli per ogni articolo. Cioè, il riassunto di cui sopra mi fornisce solo la "Top 10" (vedete solo 9 articoli perché ho pensato di limitarmi a quelli che avessero almeno 500 visite), mentre entrando nelle liste dettagliate posso vedere le visite ricevute da ogni singolo articolo.
In teoria le due liste dovrebbero essere identiche... solo che la prima (automatica) si fermerebbe al decimo posto, mentre la seconda (manuale) può proseguire fino a quando decido io.
Ergo: i primi dieci posti dovrebbero essere identici, a prescindere da dove cerchi i dati (al limite un paio di visite in più o in meno, nessun algoritmo è assolutamente perfetto).
Eppure...
Ecco la lista degli articoli con più di 500 visite, andando a cercare articolo per articolo:
1) Impariamo a conoscere la bandiera italiana (2700 visite)
2) Come usare lo scopino da water (2465 visite)
3) Ignoranza brevettata (1723 visite)
4) La leggenda del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno (1608 visite)
5) I misteri del tedesco 1 (1560 visite)
6) Mauro a Stoccarda (meglio di no) (1355 visite)
7) La Grecia, l'Europa e il referendum (1081 visite)
8) Indignazione prêt-à-porter (1016 visite)
9) Ne portiamo ancora la Croce (931 visite)
10) Consigli per perdere peso (839 visite)
11) Bicicletta selvaggia (836 visite)
12) Certificato di nascita alla tedesca (642 visite)
13) Cos'è l'arte (618 visite)
Come potete vedere, due statistiche completamente diverse (e non solo per un paio di visite in più o in meno), ma entrambe costruite su dati forniti dalla stessa fonte.
Ergo: valgono qualcosa gli algoritmi di Google?
Saluti,
Mauro.
Ma qui non voglio parlarvi di chi compra o possiede cosa o di dove è meglio o peggio affidarsi (anche perché un meglio o peggio assoluto non esiste, esiste solo ciò che è più o meno adeguato alle esigenze di ciascuno).
Qui voglio parlarvi degli algoritmi che Google usa per mettere a disposizione di noi blogger le statistiche relative ai nostri blog.
Algoritmi che lasciano spazio a molti dubbi.
Prendiamo per esempio il mio blog, quello che state leggendo in questo momento.
Google mi offre un riassunto dei miei articoli più letti di sempre. Secondo questo riassunto, i miei articoli letti più di 500 volte sono i seguenti:
1) Impariamo a conoscere la bandiera italiana (2393 visite)
2) Come usare lo scopino da water (1789 visite)
3) Ignoranza brevettata (1070 visite)
4) La Grecia, l'Europa e il referendum (1022 visite)
5) La leggenda del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno (986 visite)
6) Indignazione prêt-à-porter (951 visite)
7) Consigli per perdere peso (741 visite)
8) I misteri del tedesco 1 (532 visite)
9) Bicicletta selvaggia (515 visite)
Però Google - nella sua magnanimità - mi permette anche di vedere i dettagli per ogni articolo. Cioè, il riassunto di cui sopra mi fornisce solo la "Top 10" (vedete solo 9 articoli perché ho pensato di limitarmi a quelli che avessero almeno 500 visite), mentre entrando nelle liste dettagliate posso vedere le visite ricevute da ogni singolo articolo.
In teoria le due liste dovrebbero essere identiche... solo che la prima (automatica) si fermerebbe al decimo posto, mentre la seconda (manuale) può proseguire fino a quando decido io.
Ergo: i primi dieci posti dovrebbero essere identici, a prescindere da dove cerchi i dati (al limite un paio di visite in più o in meno, nessun algoritmo è assolutamente perfetto).
Eppure...
Ecco la lista degli articoli con più di 500 visite, andando a cercare articolo per articolo:
1) Impariamo a conoscere la bandiera italiana (2700 visite)
2) Come usare lo scopino da water (2465 visite)
3) Ignoranza brevettata (1723 visite)
4) La leggenda del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno (1608 visite)
5) I misteri del tedesco 1 (1560 visite)
6) Mauro a Stoccarda (meglio di no) (1355 visite)
7) La Grecia, l'Europa e il referendum (1081 visite)
8) Indignazione prêt-à-porter (1016 visite)
9) Ne portiamo ancora la Croce (931 visite)
10) Consigli per perdere peso (839 visite)
11) Bicicletta selvaggia (836 visite)
12) Certificato di nascita alla tedesca (642 visite)
13) Cos'è l'arte (618 visite)
Come potete vedere, due statistiche completamente diverse (e non solo per un paio di visite in più o in meno), ma entrambe costruite su dati forniti dalla stessa fonte.
Ergo: valgono qualcosa gli algoritmi di Google?
Saluti,
Mauro.
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venerdì 6 gennaio 2017
lunedì 2 gennaio 2017
Giustizialismo e garantismo
Le ultime polemiche (in parte strumentali, in parte giustificate) sulla svolta "garantista" del M5S sono semplicemente l'ultima versione di una antica tradizione italiana: l'oscillazione tra giustizialismo e garantismo.
A seconda delle convenienze - ma spesso neanche delle convenienze, bensì semplicemente delle mode - praticamente tutti i partiti della storia repubblicana sono stati entrambe le cose.
E il cittadino medio ha oscillato e oscilla tra i due estremi anche più di ogni partito, di qualsiasi colore esso sia.
Ma farebbe proprio tanto schifo affidarsi con equilibrio al Diritto (maiuscolo non casuale) e dimenticarsi sia il garantismo che il giustizialismo?
Saluti,
Mauro.
A seconda delle convenienze - ma spesso neanche delle convenienze, bensì semplicemente delle mode - praticamente tutti i partiti della storia repubblicana sono stati entrambe le cose.
E il cittadino medio ha oscillato e oscilla tra i due estremi anche più di ogni partito, di qualsiasi colore esso sia.
Ma farebbe proprio tanto schifo affidarsi con equilibrio al Diritto (maiuscolo non casuale) e dimenticarsi sia il garantismo che il giustizialismo?
Saluti,
Mauro.
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