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sabato 4 settembre 2021

A zonzo per la Val Trebbia


Vicoli a Ottone.

Gatti a Ponte Organasco.


Panorami da Zerba.

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Qui tutti gli "A zonzo per...".

martedì 10 gennaio 2017

Un panorama non unico

Dal 7 dicembre fino al 31 gennaio al Porto Antico di Genova è presente una ruota panoramica. A detta dei gestori la più alta itinerante, non fissa, d'Europa.
Se veramente sia la più alta itinerante d'Europa non è comunque qui particolarmente importante, visto che a detta ruota (visibile nella foto sotto) è legata una bugia ben più grave.


Ai genovesi e ai turisti questa ruota è stata pubblicizzata come portatrice di un panorama unico e nuovo sulla città...

Peccato solo che il Bigo (peraltro fisso, non temporaneo come la ruota, vedasi foto sotto) a pochi metri di distanza da detta ruota porti genovesi e turisti a 40 metri di altezza, mentra la ruota si ferma a 30.
Quindi il panorama visibile dalla ruota era già visibile (anzi anche migliore) dal Bigo e già dal 1992... altro che panorama unico e nuovo.


Saluti,

Mauro.

domenica 6 novembre 2016

Con chi preferite viaggiare?

Ieri in edicola ho comprato Der Spiegel e Stern. Un po' come in Italia comprare Panorama e L'Espresso. Generalmente si compra solo uno dei due, ma talvolta si comprano entrambi.
Infatti sono periodici di colore politico diverso (o almeno lo erano prima del recente appiattimento globale, che non colpisce solo in Italia), di stile giornalistico diverso (questo sì rimasto diverso nonostante l'appiattimento di cui sopra) e di editori diversi, anzi proprio nemici.

Bene, veniamo al punto.
Dentro i due periodici c'erano i fascicoli con cui si faceva pubblicità ai viaggi organizzati per i propri lettori. Sia ben chiaro: per i "propri" lettori, non per quelli della concorrenza.

Ecco cosa offre Der Spiegel:


Ed ecco cosa offre Stern:


Voi con chi preferireste viaggiare?

Saluti,

Mauro.

sabato 20 febbraio 2016

L'ignoranza di ascoltatori e giornalisti

Talvolta ascolto su Radio 1 della RAI la trasmissione "Tra poco in edicola" condotta da Stefano Mensurati, che va in onda da mezzanotte alle due dal martedì al sabato (sì lo so, molti diranno dal lunedì al venerdì... ma se comincia a mezzanotte...).

Mensurati è un buon conduttore, anche se un po' cerchiobottista... ma non è il cerchiobottismo ciò di cui vi voglio parlare oggi.

Oggi durante la trasmissione si è parlato del braccio di ferro UK-EU e uno degli ascoltatori la cui telefonata è stata passata in diretta ha chiesto come mai non si riesce ad avere un presidente unico in Europa.
E per dimostrare che ciò sia fattibile ha detto "In America hanno un solo presidente!".

No, bello mio, in America non hanno proprio per niente (né hanno mai avuto) un unico presidente.
C'è il presidente degli Stati Uniti.
C'è il governatore (facente funzioni di presidente) del Canada.
C'è il presidente del Messico.
C'è il presidente di Cuba.
C'è il presidente del Perù.
C'è il presidente dell'Argentina.
C'è il presidente del Brasile.
Eccetera.
Eccetera.

E no, caro ascoltatore, non puoi neanche dirmi che intendevi gli Stati Uniti... gli Stati Uniti non li puoi paragonare all'Europa... gli Stati Uniti sono nati "uniti" dopo l'indipendenza dalla Gran Bretagna, quindi fin da subito con un unico presidente (e l'espansione verso ovest è stata l'annessione di territori mai stati indipendenti - Texas a parte per un breve periodo - bensì sottomessi ad altre nazioni o praticamente disabitati, quindi territori che mai hanno avuto un proprio presidente).

E qualche giorno fa (nella notte tra martedì e mercoledì) un'altra perla. Però stavolta di un giornalista, non di un ascoltatore.

Mensurati ha parlato durante la trasmissione con un giornalista di Panorama (di cui purtroppo mi è sfuggito il nome).
Il tema erano i frequenti cambi di casacca dei parlamentari italiani.
Il giornalista di Panorama ha fatto un confronto con la Germania, presa come esempio "virtuoso". Secondo detto giornalista in Germania il cambio di partito dei parlamentari è proibito.

Come sapete io vivo in Germania e vi rispondo... col cavolo!

In Germania i cambi di casacca sono rari per cultura, ma ci sono.
Ed è vero che leggi e regolamenti parlamentari li rendono molto più difficili che da noi, ma non li proibiscono.
Un esempio famoso e relativamente recente è Oskar Lafontaine.

Saluti,

Mauro.