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lunedì 19 giugno 2023

E facciamoci gli auguri!

Oggi questo blog, tra alti e bassi, compie ben 17 anni.
Ancora un anno e diventerà maggiorenne!

Mi faccio gli auguri e ringrazio di cuore tutti i miei lettori, pochi o tanti che siano. Passati, presenti e (si spera) futuri.

Saluti,

Mauro.

martedì 16 luglio 2019

L'abbondanza non sempre è un bene

In questo momento ci sono tanti, troppi temi su cui vorrei e potrei scrivere qualcosa di eretico. Ma devo anche lavorare e portare avanti altri progetti personali.

Per cui vi chiedo: su che argomento vorreste leggere le mie sparate?
Ditemelo e, se avrò al proposito qualcosa da dire, vi accontenterò.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 29 maggio 2019

Una proposta provocatoria

Riprendo una proposta provocatoria che avevo già fatto tempo fa, riguardo il problema dell'astensionismo.
Proposta che, come si addice a questo blog, può essere definita istituzionalmente eretica.

Sul fatto che l'astensionismo sia un problema o, nel migliore dei casi, comunque un fenomeno negativo penso che siamo d'accordo quasi tutti, al di là di colori politici e ideologie.
E questo vale quali che siano le motivazioni (reali o di facciata) che portano all'astensione.

Prendiamo come esempio le elezioni europee di domenica scorsa, per quanto riguarda il voto in Italia.
Tenendo conto dell'astensionismo il successo della Lega e la ripresa del PD verrebbero entrambi ridimensionati.
La Lega infatti si scopre che non ha un terzo degli italiani (inteso come italiani con diritto di voto) dalla sua parte, bensì solo un terzo dei votanti (cioè tra un sesto e un quinto degli italiani).
E il PD si scopre che rispetto al 2018 ha sì guadagnato in percentuale dei votanti, ma in realtà ha perso in percentuale degli italiani (infatti ha preso numericamente meno voti, che sembrano di più grazie all'astensionismo).

E al di là dei discorsi numerici, una cosa che a me dà ai nervi sono gli astenuti che poi si lamentano di chi governa (chiunque questi sia).
Non hai votato? Significa che non te ne fregava nulla, quindi non hai nessun diritto morale di lamentarti. Punto.
Chi ha votato invece quel diritto lo ha: chi ha votato per chi ha vinto, se questo non mantiene le promesse o non lo fa abbastanza, e chi ha votato per chi ha perso, visto che probabilmente la maggioranza farà cose che non approva.

E allora, vi starete chiedendo, qual è questa proposta di cui sto blaterando?

Premetto che è una proposta ai limiti della costituzionalità, probabilmente oltre: non c'è nessun articolo nella Costituzione che proibisce esplicitamente quanto propongo, ma ce ne sono che lo proibiscono implicitamente.

La proposta è la seguente: assegnare i seggi all'astensione.

Mi spiego meglio, usando come esempio la nostra Camera dei Deputati.
La Camera ha 630 seggi. La maggioranza è di 316.
Mettiamo che alle politiche si verifichi un 30% di astensione. Il 30% di 630 è 189.
Quindi 189 seggi alla Camera dovranno rimanere vuoti, i partiti si divideranno proporzionalmente gli altri 441.
Ma la maggioranza rimarrebbe 316, visto che non si tratterebbe di rimpicciolire la Camera, ma di tener conto della volontà di chi non ha votato.
Ciò significherebbe che per avere la maggioranza servirebbe avere circa il 71,6% dei seggi effettivamente occupati (cioè dei voti depositati nell'urna).
Quindi governare e legiferare sarebbe molto più difficile... e gli ignavi che non hanno votato si accorgerebbero del casino che hanno combinato e capirebbero quanto hanno precedentemente approfittato del voto di chi il proprio dovere di elettore lo ha veramente fatto (almeno si spera).

Saluti,

Mauro.

lunedì 9 ottobre 2017

Cose da integrare nel blog

In seguito a commenti vostri sia qui che su Twitter, minuscolo elenco di cose da integrare sul blog:

1) Riferimento agli ultimi commenti (potrebbe essere utile per vedere se qualcuno ha messo commenti sui vecchi post) -> consiglio di Raoul alias lituopadania sul blog;

2) Pulsante per condividere su Twitter (ed eventualmente su FB o altrove) -> consiglio di Salvo su Twitter.

Prima che mi metta al lavoro (tanto le calende greche sono ancora lontane, ho tempo ;-) ) qualcuno ha altri consigli/richieste/desideri?

Saluti,

Mauro.

mercoledì 15 marzo 2017

No, io con questo blog non c'entro

È inutile che mi guardiate.
Io non c'entro.
Non sono responsabile di quello che scrivo su questo blog.
Anzi questo blog è non mio.

E se avete qualcosa da ridire vi scateno contro gli avvocati di Grillo.
Del resto, visto che con questo blog io non c'entro, non mi servono avvocati che c'entrino con me.

Saluti,

Mauro.

sabato 7 gennaio 2017

I misteri degli algoritmi di Google

Io ho aperto il mio blog più di dieci anni fa su Blogspot, poi comprato da Blogger, ergo Google.
Ma qui non voglio parlarvi di chi compra o possiede cosa o di dove è meglio o peggio affidarsi (anche perché un meglio o peggio assoluto non esiste, esiste solo ciò che è più o meno adeguato alle esigenze di ciascuno).

Qui voglio parlarvi degli algoritmi che Google usa per mettere a disposizione di noi blogger le statistiche relative ai nostri blog.
Algoritmi che lasciano spazio a molti dubbi.

Prendiamo per esempio il mio blog, quello che state leggendo in questo momento.

Google mi offre un riassunto dei miei articoli più letti di sempre. Secondo questo riassunto, i miei articoli letti più di 500 volte sono i seguenti:

1) Impariamo a conoscere la bandiera italiana (2393 visite)
2) Come usare lo scopino da water (1789 visite)
3) Ignoranza brevettata (1070 visite)
4) La Grecia, l'Europa e il referendum (1022 visite)
5) La leggenda del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno (986 visite)
6) Indignazione prêt-à-porter (951 visite)
7) Consigli per perdere peso (741 visite)
8) I misteri del tedesco 1 (532 visite)
9) Bicicletta selvaggia (515 visite)

Però Google - nella sua magnanimità - mi permette anche di vedere i dettagli per ogni articolo. Cioè, il riassunto di cui sopra mi fornisce solo la "Top 10" (vedete solo 9 articoli perché ho pensato di limitarmi a quelli che avessero almeno 500 visite), mentre entrando nelle liste dettagliate posso vedere le visite ricevute da ogni singolo articolo.
In teoria le due liste dovrebbero essere identiche... solo che la prima (automatica) si fermerebbe al decimo posto, mentre la seconda (manuale) può proseguire fino a quando decido io.
Ergo: i primi dieci posti dovrebbero essere identici, a prescindere da dove cerchi i dati (al limite un paio di visite in più o in meno, nessun algoritmo è assolutamente perfetto).
Eppure...

Ecco la lista degli articoli con più di 500 visite, andando a cercare articolo per articolo:

1) Impariamo a conoscere la bandiera italiana (2700 visite)
2) Come usare lo scopino da water (2465 visite)
3) Ignoranza brevettata (1723 visite)
4) La leggenda del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno (1608 visite)
5) I misteri del tedesco 1 (1560 visite)
6) Mauro a Stoccarda (meglio di no) (1355 visite)
7) La Grecia, l'Europa e il referendum (1081 visite)
8) Indignazione prêt-à-porter (1016 visite)
9) Ne portiamo ancora la Croce (931 visite)
10) Consigli per perdere peso (839 visite)
11) Bicicletta selvaggia (836 visite)
12) Certificato di nascita alla tedesca (642 visite)
13) Cos'è l'arte (618 visite)

Come potete vedere, due statistiche completamente diverse (e non solo per un paio di visite in più o in meno), ma entrambe costruite su dati forniti dalla stessa fonte.

Ergo: valgono qualcosa gli algoritmi di Google?

Saluti,

Mauro.

giovedì 3 novembre 2016

L'utilità di un blog inutile

Spesso mi chiedo che senso abbia un blog. In particolare il mio.
Certo, se curo un blog significa che ritengo di avere qualcosa da dire... ma - a parte ciò che io ritengo di aver da dire - che utilità ha praticamente un blog?
Direttamente nessuna.
Anzi, direttamente usa solo spazio che volendo potrebbe essere messo a disposizione di iniziative più utili, in particolare se istituzionali (che, nonostante la fama purtroppo negativa, sono comunque quanto di più affidabile esista in rete).
Però, forse, un blog di un coglione qualsiasi con idee strane può aiutare a imparare a ragionare con la propria testa. senza credere a priori a una qualche "autorità" (istituzionale o antiistituzionale che sia).

Saluti,

Mauro.