Io (come molti di voi) sono sui cosiddetti social network.
Non su tutti, ma su alcuni, anche importanti, sì.
E una cosa continua a non entrarmi in testa: la pretesa di reciprocità.
Mi spiego meglio.
Io decido di seguirti perché mi interessa ciò che scrivi. Perciò tu ti senti obbligato a seguirmi a tua volta, magari senza che ti interessi ciò che scrivo io. E mi segui senza - logicamente - leggermi. È assurdo. Anzi idiota.
Tu decidi di seguirmi perché ti interessa ciò che scrivo. Però poi ti offendi se io a mia volta non ti seguo (ma se tu scrivessi cose più interessanti magari ti seguirei) e talvolta perciò ti cancelli dal mio seguito. Altrettanto assurdo. Altrettanto idiota.
Forse sarebbe il caso di anteporre l'intelletto all'ego.
Sempre che si possieda un intelletto.
Saluti,
Mauro.
Volto di Vergine Sotto le Murette
1 giorno fa
"Intelletto" e "social network" fanno a pugni nella stessa frase, almeno per la stragrande maggioranza degli iscritti (e i pochi come te prima o poi: o fanno le valigie e chiudono l'account, o si fanno seppellire dalla marea di webeti che normalmente ciarlano a vanvera sui so(r)cial network).
RispondiEliminaOppure,come capitato a me con LinkedIn, aprire un account senza metterci nulla dentro, con l'obiettivo di farlo successivamente... e poi dimenticarsi completamente di aver mai aperto quell'account ;)
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