domenica 12 ottobre 2025

Il problema coi riformisti

...è che devono riformare in continuazione, se no muoiono.
Seguitemi che vi spiego.

Io ogni paese ci sono cose che funzionano e cose che non funzionano.
Fin qui siamo tutti d'accordo, credo, qualsiasi idea politica noi abbiamo.
Quindi bisogna far riforme per correggere le cose che non funzionano.
E anche qui in linea di principio siamo tutti d'accordo, anche se magari non concordiamo sul tipo di riforma, sul come riformare.

Una riforma, fatta bene o male che sia, può essere portata avanti da progressisti, da liberali o da conservatori, dalla sinistra, dal centro o dalla destra.

E poi ci sono quelli che per distinguersi non usano nessuna delle succitate categorie, ma si autodefiniscono "riformatori".
E questi sono alla fine il problema.

Perché?

Perché per sopravvivere devono riformare sempre. Senza riforme non hanno nulla da offrire all'elettorato.
E quindi devono riformare tutto, anche quello che funziona.
E devono riformare sempre, senza dare il tempo alle riforme già fatte di produrre effetti.

Le riforme, spesso, servono, sono necessarie. Sono il primo a sostenerlo.
Ma guardiamoci dalle riforme continue.
Guardiamoci dalle riforme dei riformisti.
Le riforme non devono essere fatte tanto per riformare.

Saluti,

Mauro.

La tassa più giusta

La tassa (che poi in realtà è un'imposta) di successione è la tassa più giusta, più onesta di tutte.
Perché è l'unica tassa che tassa (scusate il gioco di parole) ciò che hai ottenuto senza fare nulla per meritarlo.
Ciò che hai ottenuto solo perché chi lo ha guadagnato è morto.

Saluti,

Mauro.

giovedì 9 ottobre 2025

La Serie A in Australia

Ne avrete sentito parlare tutti, o comunque in molti: a inizio febbraio la partita del campionato italiano di Serie A tra Milan e Como si giocherà (salvo retromarce dell'ultimo minuto) a Perth, in Australia.

La scusa ufficiale è che purtroppo lo stadio di Milano (San Siro o Meazza, a seconda del nome che preferite) sarà occupato dalla cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.
Il motivo vero: soldi.
Infatti se il problema fosse stato solo sportivo c'erano una sacco di possibilità di spostare la partita in un altro stadio italiano (o, ancora più semplice, invertire andata e ritorno tra Milano e Como).

A parte ciò (cioè che non ci sono ragioni per andare all'estero, tanto meno dall'altra parte del mondo), mi ha colpito una certa cecità da parte di certi tifosi che hanno sostenuto che, dato che la Supercoppa italiana è già stata giocata più volte all'estero, non vedono la differenza, il problema.

Premesso che io non approvo neanche la Supercoppa all'estero, le differenze ci sono. Eccome se ci sono.
Primo: la Supercoppa è un trofeo secondario, non ti dà accesso a nessuna coppa europea (anche perché se arrivi a giocarla significa che hai già il pass per dette coppe), non ha il prestigio di uno scudetto o neanche di una Coppa Italia.
Ma soprattutto, secondo: la Supercoppa non viene falsata se la giochi a 10000 km o più dall'Italia , si tratta di un torneo giocato al massimo in due partite e tutte e due nello stesso posto. Il campionato invece lo falsi, visto che almeno alla prima partita dopo il ritorno dall'Australia, Milan e Como non saranno al massimo, tra jet lag, mancati allenamenti, stress, e ciò favorirà i loro avversari, falsando appunto il campionato.

Saluti,

Mauro.

Che ci crediate o no, non esistono ancora

Lasciando da parte l'hype per l'IA, i due temi scientifico-tecnologici più "di moda" sono: 1) fusione nucleare; 2) computer quantistico. Due cose che, obiettivamente, una volta realizzate saranno una rivoluzione epocale. Ma, appunto, una volta realizzate.
Vedo già che qualcuno strabuzza gli occhi... e pensa "ma esistono già, sono solo non ancora commerciali/commerciabili!" Magari! Le conoscenze teoriche per realizzare le due cose le abbiamo, vero. Fin qui siamo tutti d'accordo.
Magari ci sono dettagli da approfondire, modelli da migliorare, alcune cose che funzionano (o non funzionano) ma non capiamo bene perché, però in generale le conoscenze le abbiamo, vero.
Ma teoria e pratica purtroppo non sempre vanno a braccetto.
La tecnologia non sempre riesce a mettere in pratica ciò che la scienza scopre. O almeno non ci riesce sempre con la velocità che vorremmo. E infatti la fusione nucleare e il computer quantistico ancora non esistono. Sono state realizzate alcune funzioni di entrambi.
Ma non la fusione nucleare e il computer quantistico in toto. Verranno mai realizzati? Sì, succederà, su questo ci metto la mano sul fuoco. Ma sul quando... boh! Nessuno lo sa. Sappiamo che sono fattibili, ma sappiamo anche che sono maledettamente complicati.

Non credete a chi vi dice che abbiamo già tutto, che è solo un problema di commerciabilità.

Saluti,

Mauro. P.S.: In realtà neanche l'IA come ce la vendono esiste ancora. L'IA non pensa. E intelligenza significa pensare.

lunedì 6 ottobre 2025

Quando l'interlocutore non è interessato a discutere...

...ma a provocare, a cercare la rissa verbale.
(Storia vera).

Io faccio un'affermazione. Magari perentoria, magari in toni un po' da saputello. Ma parlo chiaro, non faccio giochetti, torto o ragione che abbia.
Dico chiaramente quel che penso e quel che so.
Uno, che prima nella stessa discussione aveva sostenuto di sapere tutto dall'interno, ma senza dire cosa sapeva, mi attacca.
Ma non con argomenti, correggendo la mia affermazione. Mi attacca personalmente, continuando però a non dire nulla. Tranne che "lui sa".
Ecco, anche se la mia affermazione fosse stata la più gran cagata della storia e i miei toni sbagliati, questo atteggiamento parla comunque di lui, non di me.

E lui lo sa, anche se gonfia il petto perché si sente vincitore, visto che io - dopo aver argomentato (contrariamente a lui) - ho chiuso, rifiutando la caciara, la rissa verbale.

Saluti,

Mauro.

venerdì 3 ottobre 2025

Targhe tedesche 6

A Coburg fa freddo... ma ce lo dicono in inglese, così anche il cold sembra cool...


Saluti,

Mauro.

giovedì 2 ottobre 2025

La gestione di comuni e regioni

Oggi la maggioranza delle città e delle regioni vengono amministrate male. E succede indipendentemente dai partiti al comando e dall'onestà degli eletti. E succede quasi ovunque, non solo in Italia. La domanda da porsi è: perché? L'uomo della strada risponderà: colpa della politica.

La risposta in sè è giusta, ma l'uomo della strada la dà per il motivo sbagliato e così di fatto continua a preservare il problema, non aiuta a risolverlo. Lui vede la colpa della politica nei politici che pensano solo alla poltrona e al proprio vantaggio.

Nessuno nega che esistano politici di tale sorta, anzi! Ma riflettete: un politico che vuole conservare la poltrona in comune o in regione (e magari usarla come trampolino per il Parlamento) ha tutta la convenienza di amministrare bene.

La convenienza di amministrare male ce l'ha solo se non gli interessa conservare la poltrona a lungo, ma riempirsi le tasche alla svelta. E allora? Allora il problema è sì politico, ma politico su un altro piano.

Il problema è di fatto nato quando abbiamo cominciato a fare di ogni elezione amministrativa (in primis comuni e regioni, le province non sono mai state in realtà così importanti) una questione nazionale, se non internazionale. I candidati hanno smesso di parlare dei problemi e delle realtà locali.

Prendete per esempio (ma di esempi ce ne sarebbero un'infinità di altri) le Marche pochi giorni fa: il cdx ha fatto campagna parlando di questioni nazionali, di quanto ha fatto "bene" Meloni, il csx ha addirittura tirato fuori il conflitto israelo-palestinese.

Ma se un marchigiano ha difficoltà a trovare casa a Urbino, lavoro ad Ancona o una strada praticabile al Furlo... che aiuto può avere da candidati che pensano a Roma o a Gaza? Da un candidato sindaco o presidente di regione io mi aspetto conoscenza dei problemi locali.

E che presenti programmi concreti per risolverli. Da un politico locale mi aspetto prima di tutto amministrazione, gestione, non politica nazionale o internazionale. E non c'entra che in politica nazionale e internazionale sia dalla mia parte o no: quello mi interessa quando voto per il Parlamento.

Questo è il primo e più grave problema da risolvere: l'aver snaturato il significato dei vari tipi di elezione. Non tanto la capacità o l'onestà dei candidati.

Non fraintendetemi: queste ultime sono ovviamente cose importantissime, sarei idiota a negarlo, ma sono cose che almeno in parte si risolverebbero da sole tornando al vero significato delle singole elezioni.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 1 ottobre 2025

Palestina e Israele: non posso più tacere

Quasi due anni fa avevo scritto qui che mi ero stancato di parlarne o scriverne.

Ed ero sincero. Ero stanco.

Ma quel che è successo dopo (ok, anche prima, ma soprattutto dopo) ha cambiato drammaticamente le cose.

Quello che Netanyahu e i suoi alleati religiosi di estrema destra stanno mettendo in pratica impone di parlare, non di tacere.

Qui si sta passando dall'apartheid in stile sudafricano alla soluzione finale in stile nazista.

Saluti,

Msuro.

venerdì 12 settembre 2025

Targhe tedesche 5

Chissà a chi apparterrà quest'auto...


Saluti,

Mauro.