Una delle discussioni più accese in tempi di Covid è quella sulla scuola.
Scuole aperte o chiuse? Didattica in presenza o a distanza?
Va detto che le stesse polemiche (anche se in questo caso non hanno raggiunto il grande pubblico) sono state fatte anche per l'home office. Lavoro in ufficio o lavoro da casa?
Per tacere delle polemiche legate alla chiusura di determinati tipi di attività commerciali, culturali, ecc.
Sono polemiche giustificate?
Io non voglio fare un discorso giuridico o psicologico, ma epidemiologico.
Chi vuole aprire qualcosa dice sempre (ma non sempre portando numeri e studi, anzi...) che la determinata attività non è pericolosa, non è causa di focolai se non in casi eccezionali, eccetera, eccetera.
A parte il fatto che non è vero, o meglio non puoi dirlo, visto che i focolai vengono scoperti solo in una parte dei casi, in molti casi ti ritrovi un contagio diffuso senza sapere da dove è partito, se c'è stato un focolaio o meno.
Però il problema vero è un altro.
Puoi mettere in sicurezza una scuola, un ufficio, un negozio, un museo?
Non certo al 100%, ma con un impegno serio puoi comunque limitare i rischi (che poi quest'impegno nella maggioranza dei casi purtroppo non c'è stato, ma di questo fatto nessuno degli "aperturisti" ne tiene conto).
Gli "aperturisti" spesso dimenticano un fatto: a scuola, in ufficio, in negozio, al museo ci devi arrivare.
E poi da lì devi tornare a casa.
E non tutti possono muoversi con mezzi di trasporto privati. E questo fatto vale soprattutto per la scuola, vista l'età dei suoi fruitori (ovviamente parlo dei discenti, non dei docenti).
E bus, metropolitane, treni (con le rispettive fermate, stazioni, ecc.) sono molto più difficili da mettere in sicurezza, molto di più.
E sono meno controllabili, visto il continuo "ricambio" di utenti a ogni fermata.
In sostanza:
1) Sui trasporti è più difficile mantenere distanze e regole (e poi sei in mezzo a sconosciuti, non puoi sapere se qualcuno è contagioso o meno), ergo più facilmente ti puoi infettare.
2) Sui trasporti... trasporti anche il virus. Anche se non ti infetti lì, puoi portare il virus da casa a scuola, ufficio, ecc. o viceversa.
Fino a che non troviamo una soluzione ottimale o almeno decente per rendere i trasporti più sicuri, discutere su scuola/lavoro in presenza o a distanza è guardare il dito, non la luna.
Per lo meno da un punto di vista epidemiologico.
Saluti,
Mauro.