Visualizzazione post con etichetta Casaleggio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Casaleggio. Mostra tutti i post

mercoledì 2 gennaio 2019

Paragonare pere con mele

Marco Canestrari (che molti di voi conosceranno soprattutto per il libro che ha scritto insieme a Nicola Biondo, Supernova) ha scritto un paio di giorni fa sul suo blog un articolo sui senatori "ribelli" del M5S (uno di quelli da lui citati, De Falco, poi espulso dal movimento).

Ma qui non voglio parlarvi dell'articolo in sè o del blog di Canestrari in generale, bensì di un commento all'articolo stesso.
Commento che è un'ottima dimostrazione di dove si arriva quando la propaganda incontra l'analfabetismo funzionale.
Ecco uno screenshot del commento in questione:


Dove sta la propaganda?
Nel credere che i soldi per la villa di Renzi o per la "campagna acquisti" senatoriale di Berlusconi vengano dai contributi ai partiti (pubblici o dei propri eletti poca differenza fa).
Non voglio difendere Renzi o Berlusconi (primo perché in generale non lo meritano e secondo perché sulle cose in cui lo meriterebbero sanno benissimo difendersi da soli), ma credere a quanto sopra significa essere ormai lobotomizzati dalla propaganda.

E dove sta l'analfabetismo funzionale?
Nel paragonare il "pizzo" che gli eletti del M5S pagano alla Casaleggio srl con il contributo che da sempre gli eletti di molti partiti pagano al proprio partito.
Ora, si può considerare giusto o sbagliato che un eletto ceda parte della propria prebenda al partito con cui è stato eletto, ma confondere questo contributo col versamento da parte di deputati e senatori di parte del loro stipendio a una società privata (con tutti i rischi che ciò comporta per la democrazia) dimostra un analfabetismo funzionale elevato all'ennesima potenza.
Sempre che non sia pura malafede.

Saluti,

Mauro.

giovedì 23 agosto 2018

Berlusconi vs. Casaleggio

Fin dall'inizio c'è stato un evidentissimo parallelo tra Forza Italia e il Movimento 5 Stelle: entrambi sono partiti di proprietà di un'azienda.
FI direttamente di Publitalia e indirettamente di Mediaset/Fininvest.
M5S direttamente di Casaleggio Associati e indirettamente di chissà chi.

Però questo evidente parallelo porta alla luce anche una differenza. Differenza che permette di rivalutare (ok, rivalutare è parola grossa, diciamo svalutare di meno) Berlusconi nei confronti dei due Casaleggio.

Berlusconi ci ha sempre messo la faccia, si è candidato, ha ricoperto cariche sia di partito che istituzionali.
I due Casaleggio invece si sono sempre nascosti, hanno sempre lavorato nell'ombra, non hanno mai voluto ricoprire cariche ma le hanno sempre volute controllare.

Pur con tutto il male che penso e ho sempre pensato di Berlusconi, non serve che vi spieghi chi tra lui e i Casaleggio è più pericoloso, vero?

Saluti,

Mauro.

sabato 7 aprile 2018

Casaleggio e i giornalisti

Tutti (o almeno molti) avrete letto del fatto che all'evento sum#02 organizzato dalla Fondazione Casaleggio a Ivrea è stato impedito l'accesso al giornalista de La Stampa Jacopo Iacoboni.

Motivazione? Gli articoli (e un libro) critici del giornalista in questione sul Movimento 5 Stelle (e già questa motivazione smentisce le balle sempre raccontate da Casaleggio & co. sulla separazione tra M5S, Fondazione e Casaleggio srl).

Ora, la cosa va esaminata su due piani.

Il primo piano è quello meramente legale.
Essendo l'evento organizzato da una fondazione privata e non da un'istituzione pubblica, l'organizzatore ha legalmente tutto il diritto di decidere chi può accedervi e chi no.
E questo va riconosciuto (anche se molti giornalisti e commentatori lo dimenticano).

Il secondo piano, in questo caso preponderante, è quello politico.
La motivazione dell'esclusione di Iacoboni dimostra che non vi è distinzione di fatto tra M5S, Fondazione e Casaleggio srl.
E che questa esclusione è un atto puramente e solamente politico.
Oltretutto ciò dimostra chi veramente controlla il M5S e che considerazione della democrazia e della libertà di stampa questi abbia.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 7 marzo 2018

Che Di Maio non esulti troppo

Di Maio non ha capito (ma per capire servono i neuroni, quindi in realtà Di Maio non c'entra) che il successo del M5S è un voto "contro", non un voto "per".

Nessuno voleva Di Maio, Grillo, Casaleggio e consorti... ma tutti (o quasi) volevano liberarsi di Renzi, Berlusconi e D'Alema. E hanno in tal senso votato.

Il vero vincitore (che piaccia o meno) è Salvini, non Di Maio.

Perché al prossimo voto (che non sarà nel 2023, ma nel 2019 o al più tardi nel 2020, visto che la legislatura morirà decisamente prima della della morte naturale, cioè non durerà 5 anni... proprio per niente) Di Maio sparirà, Salvini invece no.

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Anche dovessi sbagliarmi sul M5S, garantisco che non mi sbaglio su Di Maio: alle prossime elezioni lui sparirà sia che che il M5S trionfi sia che il M5S sparisca.

domenica 20 marzo 2016

Berlusconi e la demenza senile

Berlusconi accusa il M5S di essere infiltrato dalla magistratura comunista.

Peccato che il M5S sia un partito aziendale-fascistoide, proprio come Forza Italia. E allora perchè Berlusconi non accusa FI di essere infiltrata dalla magistratura comunista?

Ormai Berlusconi è evidentemente guidato solo dalla demenza senile.

Saluti,

Mauro.

lunedì 4 marzo 2013

Salvate il soldato grillino

C'è quello che dice che uno dei temi che lo appassionano sono le scie chimiche (da fisico qui stendo veramente un velo pietoso).
C'è quello che dice di essersi disiscritto dalla chiesa cattolica (anche io mi sono disiscritto da un club filatelico, del resto).
C'è quella che non sa quanti siano i parlamentari, forse 500-600 (in Germania sarebbe comprensibile, essendoci solo un numero minimo di parlamentari, ma non un numero fisso... ma in Italia il numero è fisso dal 1948 1963).
C'è quella che dice che il fascismo ha fatto anche cose buone (ma poi salva non quelle bensì quelle che lei stessa ha definito cattive o per lo meno folcloristiche).
C'è quello che prima apre al PD e poi nega di averlo fatto proclamando fedeltà al credo del "nessuna fiducia a nessun governo" (non è che sia pronto a raggiungere i "responsabili" Scilipoti e Razzi?).
C'è quello che dice che andrà a cercare il Parlamento su Google (forse però il Tom-Tom gli sarebbe in questo caso più utile).

E queste sono solo le gaffes che mi vengono in mente così, di botto, senza andare a cercare su Google o altri motori di ricerca.

Gente, questi sono dilettanti allo sbaraglio! Gente degna della Corrida di Corrado!

Però - qualunque cosa possiamo pensare delle idee politiche - queste ragazze e questi ragazzi sono un patrimonio, sono persone di buona volontà, che si vogliono impegnare, che possono veramente portare aria fresca in politica.
Ma sono anche persone che stanno guidando a velocità folle con freni manomessi e volante bloccato in direzione di un dirupo.
E chi ha manomesso i freni e bloccato il volante? Grillo e Casaleggio.

Salviamo il soldato grillino da Grillo e da Casaleggio, vi prego!

Saluti,

Mauro.