Marco Canestrari (che molti di voi conosceranno soprattutto per il libro che ha scritto insieme a Nicola Biondo, Supernova) ha scritto un paio di giorni fa sul suo blog un articolo sui senatori "ribelli" del M5S (uno di quelli da lui citati, De Falco, poi espulso dal movimento).
Ma qui non voglio parlarvi dell'articolo in sè o del blog di Canestrari in generale, bensì di un commento all'articolo stesso.
Commento che è un'ottima dimostrazione di dove si arriva quando la propaganda incontra l'analfabetismo funzionale.
Ecco uno screenshot del commento in questione:
Dove sta la propaganda?
Nel credere che i soldi per la villa di Renzi o per la "campagna acquisti" senatoriale di Berlusconi vengano dai contributi ai partiti (pubblici o dei propri eletti poca differenza fa).
Non voglio difendere Renzi o Berlusconi (primo perché in generale non lo meritano e secondo perché sulle cose in cui lo meriterebbero sanno benissimo difendersi da soli), ma credere a quanto sopra significa essere ormai lobotomizzati dalla propaganda.
E dove sta l'analfabetismo funzionale?
Nel paragonare il "pizzo" che gli eletti del M5S pagano alla Casaleggio srl con il contributo che da sempre gli eletti di molti partiti pagano al proprio partito.
Ora, si può considerare giusto o sbagliato che un eletto ceda parte della propria prebenda al partito con cui è stato eletto, ma confondere questo contributo col versamento da parte di deputati e senatori di parte del loro stipendio a una società privata (con tutti i rischi che ciò comporta per la democrazia) dimostra un analfabetismo funzionale elevato all'ennesima potenza.
Sempre che non sia pura malafede.
Saluti,
Mauro.
Febbre di Mobule 🤔
2 giorni fa