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mercoledì 11 aprile 2018

La legge Severino e le consultazioni

Durante il primo giro di consultazioni per formare il nuovo governo (a parte che, come scrissi qui, un nuovo governo non è comunque necessario per legge, importante è solo che il governo, vecchio o nuovo che sia, abbia la fiducia del Parlamento) molti si sono scandalizzati per il fatto che Berlusconi sia andato al Quirinale nonostante la legge Severino.

Ora queste anime belle dimenticano due cose:

1) le consultazioni sono una prassi istituzionale, non sono regolate da leggi, da nessuna legge e quindi neanche dalla legge Severino (basta leggersi lo stesso mio articolo citato sopra);
2) la legge Severino (qui potete leggerla nella sua interezza) per quanto riguarda ciò di cui parliamo in questo caso parla solo di incarichi elettivi (ma nel senso di elettivi pubblici, istituzionali, non privati), e Berlusconi è andato al Quirinale come leader di Forza Italia, non come eletto a qualche cosa.

Ergo: Berlusconi si è comportato in maniera totalmente inelegante e tutto sommato irrispettosa, su questo sono il primo a censurarlo, ma non ha tenuto assolutamente nessun comportamento illegale o, peggio, incostituzionale, e quindi in questo mi trovo costretto a difenderlo.

Il problema è che le leggi vengono spesso citate, ma molto meno spesso lette.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 28 marzo 2018

A chi deve dare l'incarico Mattarella?

Tutti stanno tirando la giacchetta a Mattarella sulla nomina del presidente del Consiglio.
Da più parti si ricordano ipotetici "doveri" e i risultati del voto.

Bene: qualsiasi cosa dicano Di Maio, Salvini e tutti gli altri... prendetela e buttatela nel cesso.

Mattarella in quanto Presidente della Repubblica nella scelta a chi dare l'incarico è legato a una sola e semplice norma: l'articolo 92 della Costituzione.
Detto articolo recita:

Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei Ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei Ministri.
Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri.

Nient'altro. Nulla. Zero.
Mattarella non è legato a nessun risultato elettorale o altra condizione o limitazione.

Mattarella, in realtà, se volesse potrebbe anche risparmiarsi le consultazioni e fare tutto da solo o inventarsi un nuovo rituale, visto che tutto quanto succede tra l'elezione dei presidenti delle due camere e la nomina del Presidente del Consiglio non è governato né dalla Costituzione né da leggi ordinarie, ma è semplice prassi istituzionale (prassi che ha un senso e una motivazione seria, ma che comunque solo prassi rimane).

Paradossalmente anche le dimissioni del governo in carica in caso di nuove elezioni sono solo prassi istituzionale: il governo non ha il dovere di dimettersi, ma solo di richiedere la fiducia al nuovo Parlamento.

L'unica regola (non scritta, quindi neanche questa obbligatoria) che tutti (o quasi) i Presidenti della Repubblica seguono è quella di dare l'incarico alla persona che in quel momento abbia le maggiori possibilità di formare un governo capace di ottenere la fiducia del Parlamento (per la forza del suo gruppo parlamentare, per la capacità di tessere alleanze, per carisma, per qualità diplomatiche o per un misto di due o più di queste caratteristiche o per chissà cos'altro ancora).

Anche l'ipotetico incarico esplorativo è solo prassi istituzionale per cercare di sbloccare situazioni di impasse. Non è regolato da nulla.

Quindi smettete di tirare Mattarella per la giacchetta.

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Qui tutti i miei articoli sugli... articoli della Costituzione.