lunedì 23 luglio 2018

È il tuo presidente

È il tuo presidente. Della Repubblica o del Consiglio, a seconda dei casi, ma è il tuo presidente.
Che ti piaccia o no. Che tu lo abbia votato o no.
A meno che tu non abbia le prove che sia stata un'elezione illegale (o almeno indizi tali da poterti permettere di affermare la cosa senza rischio di essere denunciato per diffamazione).
Ciò vale per ogni paese che abbia presidenti e libere elezioni.
È il tuo presidente.

Spesso abbiamo visto dichiarazioni del tipo "Non è il mio presidente".
Per esempio, da quando Trump è stato eletto si stanno moltiplicando le dichiarazioni di cittadini statunitensi più o meno prominenti che dichiarano "He's not my/our president!".
Prima era già successo con Bush jr.
E in Francia con Sarkozy.
E in Italia con Berlusconi (con gli italiani che comunque facevano una bella confusione tra Presidente della Repubblica e del Consiglio).
E altrove o in altri momenti storici con altri, anche se non in maniera così rumorosa come con questi quattro.

E invece no.
È il vostro (nostro) presidente.
Lo è perché eletto legalmente. Lo è perché le sue decisioni riguardano tutti voi (noi). Lo è perché all'estero rappresenta tutti voi (noi).
Poi può essere un pessimo presidente (e i quattro di cui sopra, chi più chi meno, lo sono o sono stati) e non piacerti. Tuo diritto (anzi dovere, se è un pessimo presidente).
Puoi (o devi) contestarlo e, se ne hai la possibilità politica, fare opposizione quando fa cazzate o comunque errori.
Puoi (o devi) pretenderne la messa in stato di accusa se va oltre i suoi compiti e/o contro la Costituzione.

Ma fino a che è in carica è il tuo presidente.
Che ti piaccia o no. Che tu lo abbia votato o no.

Saluti,

Mauro.

15 commenti:

  1. Non fa una piega. O siete indipendentisti dichiarati (come me) o mica quello non è il vostro presidente solo perché non vi piace.

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    1. Beh, l'indipendentista è un altro tipo di situazione.
      In genere non ha problemi con le cariche in sé, né tanto meno con le persone che le ricoprono (come invece le persone di cui parlo io).
      Il suo problema è von un Paese che lui ritiene occupante o comunque non avente titolo a governare su un dato territorio.

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    2. Sì, esatto. Io ho grande stima per Mattarella, per esempio. Sia come uomo (basta conoscere la sua storia personale) che per il ruolo che ricopre. Solo che non è il mio presidente.

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  2. Quello che intende dire la gente con "non è il mio presidente" sarebbe "non merita di esserlo", questo è ovvio. Sul coso statunitense, comunque, i dubbi sulla legittimità della sua elezione sono sempre più intensi (e lui davvero NON È il mio presidente: io non sono statunitense) e finiranno forse per causarne la messa in stato d'accusa.

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    1. E allora che lo dicano chiaro. La lingua (qualsiasi lingua) glielo concede.
      No, il problema è un altro: queste persone vogliono sono far vedere di essere migliori degli altri elettori. Vogliono credersi superiori.

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    2. A pensarci bene quello di questi elettori statunitensi è un comportamento molto italiano moderno (non nel senso positivo, in questo caso)

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    3. Più che altro forse i copioni siamo noi, visto che questo comportamento divenne una moda con Bush junior.

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    4. Tutti gli elettori si ritengono superiori ad altri elettori che hanno votato diversamente da loro, e questo fin da quando esistono le elezioni (chi le inventarono: i greci?). E davvero, noi con il coso arcoriano abbiamo soltanto scopiazzato gli statunitensi - perché le mode prima nascono lì, poi arrivano qui in questa nazione che si ostina a ritenersi il 53° stato USA anziché una nazione con una storia millenaria alle spalle.

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    5. Elezione di Berlusconi: 1994
      Elezione di Bush, il camminatore: 2001

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    6. 53°? Quali sarebbero il 51° e il 52°?

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    7. @ Nautilus
      Hai ragione: parlavo di Bush jr ma pensavo alle date di Bush sr...

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    8. Se non sbaglio, Alaska e Hawaii (gli ultimi che si sono aggiunti agli USA) sono il 51° e il 52°.
      (E, ribadisco, l'Italia NON è il 53°...)

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    9. Sbagli.
      Alaska e Hawaii sono il 49° e il 50°.
      E nessuno sostiene che l'Italia sia uno stato degli USA: io ho solo portato esempi relativi a tre paesi: Italia, Francia e USA.
      E avrei potuto farne altri.

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  3. Oppure ho messo in mezzo qualche protettorato considerandolo stato? Devo andarmeli a rivedere.

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    1. Gli stati USA sono 50.
      Ogni iniziativa a Porto Rico per farli diventare 51 è sempre stata bocciata dai portoricani stessi.

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