venerdì 21 novembre 2025
Il 2029 deciderà della nostra democrazia
Meloni e consorteria hanno come esempi, come idoli, Orbán e Trump nell'immediato e Putin, se non Pinochet, più a lungo termine. Non la democrazia.
E fin qui scopro l'acqua calda. Sono cose palesi, che tutti sanno (anche se molti preferiscono non ammetterlo).
Però chi ama la democrazia sta facendo un errore, ragionando "di giorno in giorno".
No, bisogna guardare il quadro completo, non solo lo "screenshot" dell'oggi.
Cosa significa questo?
Che pensare alle elezioni del 2027 (sempre che il governo non cada prima) è giusto e importante... ma veramente fondamentali lo sono in ottica 2029, quando verrà eletto il successore di Mattarella, non in sé stesse.
Perché è vero che il Presidente della Repubblica ha poteri limitati, ma sono comunque quei poteri che garantiscono la democrazia.
In questo il Presidente della Repubblica è più importante di quello del Consiglio.
Se il PdR è democratico, il PdC non può esagerare (a meno di non fare un colpo di stato).
Se il PdR è antidemocratico, siamo fritti.
Immaginatevi se al colle salisse La Russa o addirittura Meloni stessa!
Le elezioni del 2027 sono importanti non solo per quanto riguarda chi ci governerà.
Sono importanti soprattutto perché di fatto decideranno chi eleggerà il PdR nel 2029.
E questo è fondamentale.
Saluti,
Mauro.
martedì 18 novembre 2025
Cos'è la satira?
Cos'è la satira?
Difficile definirla.
Più facile definire a cosa deve ambire, cosa deve fare.
La satira deve far pensare E far sor/ridere.
Entrambe le cose, non l'una o l'altra.
Se fa solo pensare è filosofia.
Se fa solo sor/ridere è umorismo.
Se fa entrambe le cose è satira.Saluti,
Mauro.
venerdì 7 novembre 2025
Mi fa un po' tristezza
Tutto questo entusiasmo per l'elezione di Mamdani a sindaco di New York.
Mi fa un po' tristezza.
Cioè, non che ritenga la gioia per l'elezione di Mamdani (e per lo schiaffo a Trump, perché anche questo è stata) sbagliata.
Del resto io personalmente trovo molte delle idee di Mamdani giuste.
Fossi un cittadino di New York probabilmente lo avrei votato anch'io.
Però l'entusiasmo visto in certi ambienti in Italia lascia un retrogusto amaro.
Per sentirti vincente devi festeggiare una vittoria estera, dove tu non conti.
Tra l'altro vittoria locale, anche se di una città superimportante, non nazionale.
Potrei (in parte, eh, non certo in toto) capire se si trattasse del Presidente USA o del Cancelliere tedesco... ma stiamo parlando di un sindaco, anche se di una delle città più importanti del mondo.
Uno che non farà nei fatti politica internazionale, uno che - al di là della bontà delle sue idee - dovrà comunque scendere a patti col governo federale.
Quanto provincialismo, quanta sconfitta propria c'è in questo entusiasmo?
Esultare per una vittoria non propria e che non aiuterà future vittorie proprie a me fa tristezza, non gioia.
Contento per i newyorkesi lo sono, senza se e senza ma, ma la reazione politica del csx italiano non ha senso.
Ribadisco: fa tristezza, è la reazione di chi è perdente dentro.
Saluti,
Mauro.
giovedì 6 novembre 2025
Calcio eretico 5 - Se vinci onestamente sei il migliore, anche giocando "male"
Spesso nel calcio - ma capita anche in altri sport - sentiamo dire che il vincitore non ha meritato, ha espresso un brutto calcio, non era il migliore, ecc. ecc.
Se parliamo della singola partita può tranquillamente essere vero. Una singola partita puoi tranquillamente vincerla senza meritare, grazie a un colpo di fortuna.
Capita, è normale e - a meno che non ci siano imbrogli dietro - va benissimo così, è il bello dello sport.
Però questo vale, appunto, per la singola partita.
Se però parliamo di un campionato, di un torneo che dura più di 3-4 partite, il discorso non vale più.
Se vinci giocando tante partite sei il migliore. Punto.
Magari non il più bello esteticamente, magari non il più simpatico... ma, se hai vinto onestamente, sei il migliore, il più forte.
E la cosa non si discute, qualsiasi cosa pensino tifosi, giornalisti e commentatori tecnici (questi ultimi i più disonesti di tutti: chi non gioca come vogliono loro non merita anche se è il migliore).
Perché, che vi piaccia o no, il migliore è il più efficace, non il più bello.
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Qui tutti gli articoli sul calcio eretico.
martedì 4 novembre 2025
Un consiglio spassionato (ma da rompiballe)
Quando in un post (che sia sui social networks, sul vostro blog, in un commento a blog altrui o ad articoli in rete o in qualsiasi altro posto) citate il contenuto di un articolo, fornite sempre gli estremi dello stesso.
La cosa più semplice è ovviamente mettere un link all'articolo citato, ma non sempre è possibile (magari ne conoscete solo la versione cartacea oppure il sistema non concede di inserire link).
Se non potete mettere il link, fornite comunque sufficienti dati per raggiungerlo (nome della testata, numero, data di pubblicazione).
Ricordatevi che correttezza impone di permettere al lettore, se vuole, di leggere l'originale completo in maniera di farsi un'opinione autonoma.
Saluti,
Mauro.
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