Un tweet di qualche tempo fa (24 marzo scorso) dello Spectator Index mi ha dato lo spunto per questo articolo.
Lo Spectator Index si chiedeva come si traducesse l'inglese nurse in altre lingue europee.
Intanto nurse da dove viene?
Attraverso diversi passaggi dal latino nutrix, che non serve che vi traduca, vero?
Nelle lingue neolatine si usa infermiera, derivante, come il corrispettivo maschile, da infermo (infirmière in francese, enfermera in spagnolo, enfermeira in portoghese).
Ma noi qui siamo interessati al tedesco.
E come si dice in tedesco?
In tedesco si dice Krankenschwester, che tradotto letteralmente significa sorella dei malati.
Può sembrare una definizione strana, ma in realtà l'origine è chiara e viene dai tempi in cui a occuparsi dei malati erano le religiose e i religiosi nei lazzaretti e... suora=sorella.
Fin qui tutto logico, anche se può sembrare anacronistico oggi il riferimento all'origine religiosa della professione (assente nelle altre lingue citate sopra).
La cosa strana viene quando passiamo al termine maschile per detta professione.
Nelle altre lingue tutto normale, si cambia genere (in inglese neanche quello) e via: (male) nurse, infermiere, infirmier, enfermero, enfermeiro.
Quindi uno potrebbe pensare (e quando col tedesco ero ancora un principiante lo pensai anch'io e feci una gaffe) che si faccia lo stesso in tedesco e si dica Krankenbruder (fratello dei malati... anche qui avrebbe origine religiosa: frate=fratello).
Sbagliato.
In tedesco infermiere si dice Krankenpfleger.
Pfleger da solo indica chiunque si prenda cura di malati, invalidi, anziani non necessariamente a livello infermieristico, Krankenpfleger come parola composta invece indica esattamente il nostro infermiere.
La cosa strana e che è difficile da spiegare è come Krankenbruder non si sia mai affermato, pur essendoci una lunga tradizione di frati e religiosi di sesso maschile nella cura dei malati e come altrettanto non si sia affermata nei tempi recenti Krankenpflegerin (Pflegerin è il femminile di Pfleger) per infermiera, pur essendo le suore sempre meno nella professione (anzi nella maggioranza degli ospedali sono oggi proprio assenti).
Nelle altre lingue germaniche (olandese, svedese, danese, norvegese) l'etimologia e l'ortografia sono parallele a quelle tedesche, ma non vi è questa asimmetria maschile-femminile, che rimane quindi esclusiva tipica (almeno in Europa occidentale) del tedesco.
Saluti,
Mauro.
Senza Pitagora e senza Erone
10 ore fa
Fino a non molti anni fa non era inusuale in Italia, soprattutto meridionale, sentir chiamare un'infermiera "sorella" anche se era laica.
RispondiEliminaDevo ammettere che in Liguria io personalmente non lo ho mai sentito dire. Ma ne conosco racconti al proposito.
EliminaIl mio breve contributo qui: https://lituopadania.wordpress.com/2019/06/21/sorella-della-medicina/
RispondiEliminaSapevo che questo articolo ti avrebbe stimolato ;)
EliminaAmici miei, 1975. "Sorella, la padella".
RispondiEliminaMa lì, se non ricordo male, l'infermiera era veramente una suora 😉
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