(Storia vera).
Io faccio un'affermazione. Magari perentoria, magari in toni un po' da saputello.
Ma parlo chiaro, non faccio giochetti, torto o ragione che abbia.
Dico chiaramente quel che penso e quel che so.
Uno, che prima nella stessa discussione aveva sostenuto di sapere tutto dall'interno, ma senza dire cosa sapeva, mi attacca.
Ma non con argomenti, correggendo la mia affermazione.
Mi attacca personalmente, continuando però a non dire nulla. Tranne che "lui sa".
Ecco, anche se la mia affermazione fosse stata la più gran cagata della storia e i miei toni sbagliati, questo atteggiamento parla comunque di lui, non di me.
E lui lo sa, anche se gonfia il petto perché si sente vincitore, visto che io - dopo aver argomentato (contrariamente a lui) - ho chiuso, rifiutando la caciara, la rissa verbale.
Saluti,
Mauro.
Che poi non è che ne sapesse poi tanto...
RispondiEliminaInfatti 😉
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