Oggi la maggioranza delle città e delle regioni vengono amministrate male. E succede indipendentemente dai partiti al comando e dall'onestà degli eletti. E succede quasi ovunque, non solo in Italia. La domanda da porsi è: perché? L'uomo della strada risponderà: colpa della politica.
La risposta in sè è giusta, ma l'uomo della strada la dà per il motivo sbagliato e così di fatto continua a preservare il problema, non aiuta a risolverlo. Lui vede la colpa della politica nei politici che pensano solo alla poltrona e al proprio vantaggio.
Nessuno nega che esistano politici di tale sorta, anzi! Ma riflettete: un politico che vuole conservare la poltrona in comune o in regione (e magari usarla come trampolino per il Parlamento) ha tutta la convenienza di amministrare bene.
La convenienza di amministrare male ce l'ha solo se non gli interessa conservare la poltrona a lungo, ma riempirsi le tasche alla svelta. E allora? Allora il problema è sì politico, ma politico su un altro piano.
Il problema è di fatto nato quando abbiamo cominciato a fare di ogni elezione amministrativa (in primis comuni e regioni, le province non sono mai state in realtà così importanti) una questione nazionale, se non internazionale. I candidati hanno smesso di parlare dei problemi e delle realtà locali.
Prendete per esempio (ma di esempi ce ne sarebbero un'infinità di altri) le Marche pochi giorni fa: il cdx ha fatto campagna parlando di questioni nazionali, di quanto ha fatto "bene" Meloni, il csx ha addirittura tirato fuori il conflitto israelo-palestinese.
Ma se un marchigiano ha difficoltà a trovare casa a Urbino, lavoro ad Ancona o una strada praticabile al Furlo... che aiuto può avere da candidati che pensano a Roma o a Gaza? Da un candidato sindaco o presidente di regione io mi aspetto conoscenza dei problemi locali.
E che presenti programmi concreti per risolverli. Da un politico locale mi aspetto prima di tutto amministrazione, gestione, non politica nazionale o internazionale. E non c'entra che in politica nazionale e internazionale sia dalla mia parte o no: quello mi interessa quando voto per il Parlamento.
Questo è il primo e più grave problema da risolvere: l'aver snaturato il significato dei vari tipi di elezione. Non tanto la capacità o l'onestà dei candidati.
Non fraintendetemi: queste ultime sono ovviamente cose importantissime, sarei idiota a negarlo, ma sono cose che almeno in parte si risolverebbero da sole tornando al vero significato delle singole elezioni.
Saluti,
Mauro.
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