mercoledì 10 novembre 2021

Io non capisco i negazionisti

Ovviamente parlo di chi nega il Covid, di chi nega il virus.

Le misure che i singoli stati prendono per combattere o almeno limitare la pandemia sono chiaramente contestabili, è lecito avere idee diverse, fino a che queste non vengono usate per diffamare chi la pensa diversamente.
La cosa è palese, non dovrebbe neanche servire sottolinearla.

Le misure si possono contestare. Possono ovviamente essere considerate giuste o sbagliate, esagerate o insufficienti.
Ognuno ha il diritto di giudicarle (ma la loro legalità o meno deve essere logicamente valutata dalle istituzioni preposte, non dal profano cittadino).

L'esistenza del virus invece non si può contestare.

Ma non è che non si può perché io salgo sul pulpito e dico che non si può.
Non si può perché esistono i numeri.
La "mortalità in eccesso" del 2020 e del 2021 dice tutto! Se non è il virus, allora cos'è? Se tu mi dici che il virus non esiste oppure che è al massimo una normale influenza, allora devi fornirmi una spiegazione - verificabile! - dell'eccesso di mortalità di questi due anni.
O me la fornisci o taci.
Punto.

Non serve essere grandi scienziati per capirlo!
È banale logica!
Anzi, neanche logica... basta un minimo di buon senso per capirlo!

E ovviamente neanche i vaccini sono contestabili, anche se voi beline lo fate!
Guardatevi i numeri, quelli veri, non quelli inventati.
La mortalità tra vaccinati e tra non vaccinati. Le ospedalizzazioni, i ricoveri in TI.
I numeri sono pubblici! Sono disponibili a tutti!

E quando non avete più argomenti e mi tirate fuori il modo in cui il virus è nato (cosa su cui io so poco, ma voi ancora meno, credetemi) e come ha cominciato a diffondersi... bene, quella è la dimostrazione che non avete argomenti e volete cambiare discorso.
Perché il come è nato il virus è interessante da un punto di vista scientifico (e magari anche politico), ma non è importante sanitariamente! Non è importante per combatterlo.
Per combatterlo è importante conoscerlo da un punto di vista medico/chimico ed epidemiologico, cioè sapere come è fatto e come si diffonde. Il come è nato è in questo senso un deviare il discorso da ciò che attualmente è veramente importante.

Per questo io non riesco proprio a capire chi nega.
Quanto scritto sopra sono banali realtà, basta riflettere un attimo per capirle, non serve essere scienziati!
Capisco (ovviamente, da cinico qual sono) i politici, i commercianti e soprattutto gli speculatori che approfittano del negazionismo (fanno i loro interessi, non quelli della comunità), che aizzano certe persone.
Ma non capisco il cittadino che nega. Non lo capisco più. Non merita di essere capito!
Potevo forse capirlo (anche se di certo non approvarlo) all'inizio della pandemia, non ora!
Eppure i negazionisti erano allora (quando un minimo di giustificazione poteva esistere) meno di oggi.
Ve ne rendete conto dell'assurdità della cosa?

E questo purtroppo vale ovunque.
Io, per ovvie ragioni posso parlare con cognizione di causa di Italia e Germania, ma non mi sembra che altrove sia diverso.

Saluti,

Mauro.

4 commenti:

  1. Personalmente non conosco nessuno che nega il virus, conosco però diverse persone che sono scettiche riguardo alle misure di contenimento dello stesso. Non so dire se riguardo ad un anno e mezzo fa siano aumentate o diminuite, tuttavia credo che la spiegazione sia da ricercare per lo più in ambito mediatico.

    Vediamo se riesco a spiegarmi.

    Dall’inizio della pandemia il mondo della comunicazione professionale, giornali e tv, ha dato un esempio pessimo, pochissima comunicazione seria e finti dibattiti dove l’importante è fare audience a scapito della verità (qualcuno disse che in guerra la prima vittima è la verità e fin da subito la lotta al virus è stata paragonata ad una guerra).
    In tutto questo i vari governi che si sono succeduti ci hanno messo abbondantemente del loro: ad esempio il decidere “per decreto” chi può guadagnarsi da vivere e chi no con la chiusura delle attività c.d. non essenziali (per quelli che ci lavora ogni attività è essenziale) fino ad arrivare ad un obbligo vaccinale surrettizio che di fatto esonera da ogni responsabilità governo e case farmaceutiche e amplifica la divisione tra chi può (per decreto) e chi non può (sempre per decreto) guadagnarsi da vivere.

    Il passaggio successivo è abbastanza semplice: le misure decise dai vari governi, sembrano (ho detto sembrano) fatte per favorire alcuni settori produttivi a scapito di altri, soprattutto quando sono palesemente assurde (esempio: chi mi assicura che per la pizza che il rider mi porta a casa siano state rispettate tutte le misure igieniche e anti-covid del caso? Perché alcuni assembramenti sembrano immuni al virus mentre altri sono sicuramente veicolo di contagio? Perché i banchi a rotelle frenano il virus mentre quelli tradizionali no?)

    Naturalmente ho semplificato un po’ ma spero che il discorso sia chiaro, la gran parte delle persone non negano il virus, ma sono in******e per essere additate, da un anno e mezzo a questa parte, come capri espiatori e per dover pagare anche per gli altri.

    Posso dire che personalmente, quando ho parlato di queste cose con amici e conoscenti, la discussione è sempre rimasta su livelli civili e sereni (intendendo con “queste cose” appunto le misure di contenimento, non l’esistenza del virus).

    A livello mediatico invece, che per ovvi motivi è quello più visibile, vuoi per fare audience o per (cercare di) vendere qualche copia in più, vuoi per semplificare perché “altrimenti la gente non capisce” si butta tutto nello stesso calderone.

    Bragadin

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    1. Capisco il tuo discorso, ma io qui parlavo veramente solo e unicamente di chi nega l'esistenza o almeno la pericolosità del virus. I primi magari non sono tantissimi, ma i secondi ti garantisco che sono una marea.

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    2. Ma io non ne sarei così sicuro, non credo sia stato fatto un censimento su questo tema, ho la sensazione che il tutto sia molto, ma molto enfatizzato dai mass media in generale. Tra l’altro questa cosa può dare l’opportunità a certi settori/gruppi di potere di avvantaggiarsi a danno di altri usando come scusa la lotta alla pandemia.
      Ad esempio il dibattito (se vogliamo chiamarlo così) sul tema “se uno non crede al covid è giusto che si paghi le cure in caso di ricovero” è pericolosissimo, perché oggi è il covid, domani i danni causati dal fumo, poi quelli causati da una dieta troppo grassa, poi quelli causati da chi guida male e così via, potenzialmente in una spirale senza fine. Con il conseguente spostamento di risorse.
      Sia chiaro (dovrebbe essere ovvio ma lo ribadisco) che sto parlando da un punto di vista esclusivamente accademico…
      I motivi di questo soffiare sul fuoco possono essere molti e il “cherchez l'argent” può spiegare molte cose.

      Bragadin

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    3. Sui rischi ti do ragione, certamente, ma su chi nega la pericolosità, fidati, numericamente non si sta enfatizzando.
      Qui in Germania, per esempio, chiunque non abbia avuto almeno un decesso o un intubato tra la famiglia e gli amici fa spallucce.
      E non lo dicono solo i servizi TV.
      Ci sono ricerce al proposito.
      E a me basta intrattenermi con la gente in azienda o al supermercato o in rete con amici e conoscenti per verificarlo.

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