mercoledì 29 dicembre 2010

Barbapapà del... cactus

Quelli della mia generazione ricorderanno i Barbapapà.

Bene, a casa mia a Genova si sono reincarnati in un cactus :-)


Saluti,

Mauro.

venerdì 24 dicembre 2010

Buone feste

Chi mi conosce sa che con le festività io sono sempre un po' polemico.

Nel senso che... che senso ha augurarsi Buon Natale o Buon Anno e poi fregarsene degli altri tutti gli altri giorni dell'anno?

Per cui vi auguro sì di tutto cuore Buon Natale e Buon Anno... ma anche buon 17 gennaio, buon 11 febbraio, buon 30 marzo, buon 7 aprile, buon 10 maggio, buon 22 giugno, buon 29 luglio, buon 3 agosto, buon 13 settembre, buon 16 ottobre, buon 25 novembre, buon 23 dicembre, ecc. ecc. :-)))

Auguri a tutti,

Mauro.

giovedì 23 dicembre 2010

Rossa di vergogna

Zona rossa. A Roma. Contro manifestazioni di studenti e lavoratori.
Per di più decisa ben prima della prima manifestazione. Quando non c'era nessuna avvisaglia di possibili scontri e violenze.

Il Parlamento come le tre scimmiette. Non vedo, non sento, non parlo.
La paura di sentire le ragioni della propria stessa gente, di coloro che quel Parlamento lo hanno eletto. La paura del dialogo.

Normale che poi scoppi la violenza: se non ti ascoltano quando cerchi il dialogo, quando parli pacatamente, quando chiedi e non pretendi... beh, alla fine cerchi altre strade, alla fine cerchi di imporre all'interlocutore di ascoltarti. Normale. Anche giusto.
Se il dialogo non ti viene concesso, te lo prendi. Anche questa è democrazia, anche se ci vogliono far credere che sia violenza.

La zona rossa di Roma era sì rossa. Ma di vergogna.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 22 dicembre 2010

In vino veritas

Mi sono appena rivisto uno spezzone del "vecchio" programma di Celentano "Rockpolitik". Lo spezzone in cui Maurizio Crozza "imita" Francesco Guccini.

Spezzone splendido (grande Crozza!)... ma soprattutto una frase mi ha colpito: "In vino veritas, dicevano gli antichi. In vino veritas. Se tanto mi dà tanto, il nostro premier deve essere astemio". Il premier, allora come ora, era S.B.

Saluti,

Mauro.

giovedì 16 dicembre 2010

Italia amata e maledetta

Domani volo in Italia, nella mia splendida e adorata Genova. E mi fermo lì fino al 31 dicembre.

Non so se a Genova avrò il tempo di occuparmi del blog... comunque non dimenticatemi e al peggio ci risentiamo, anzi rileggiamo, ai primi di gennaio.

Buone feste a tutti.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 15 dicembre 2010

È (quasi) Natale

Stavolta copio - visto che ho scoperto il video sul blog Digito Ergo Sum dell'amico Layos - e vi presento la storia digitale della natività.

Saluti,

Mauro.

1960-2010

Nell'anno 1960, la rivolta di Genova salvò quel poco di democrazia che l'Italia aveva.

Speriamo che la rivolta di Roma del 2010 abbia almeno lo stesso effetto. Anche se ritrovarsi allo stesso punto dopo 50 anni dà da pensare... molto da pensare. Purtroppo.

Saluti,

Mauro.

martedì 14 dicembre 2010

Fiducia

Beh, il Parlamento - anzi parlatorio, visti tutti gli indagati e pregiudicati che ivi siedono - non si è smentito neanche stavolta.

Solo che invece che da aula sorda e grigia di mussoliniana memoria si è stavolta vestito da mercato delle vacche. Non voglio comunque offendere le vacche, sia ben chiaro, mi scuso con loro per il paragone.

Comunque anche Pirro aveva vinto...

Saluti,

Mauro.

Ciao Belgio

Sono ormai un paio di decenni che si minaccia, ma non si fa. Però a quanto pare stavolta la crisi è molto più seria che mai.

Insomma, tra un po' - probabilmente - avremo un vecchio stato in meno e due nuovi stati in più in Europa. E non si parla dei soliti nazionalismi dell'ex blocco sovietico.

Il Belgio è uno stato fallito.

Saluti,

Mauro.

venerdì 10 dicembre 2010

L'ignoranza del privato

In realtà qualsiasi persona dotata di solo un minimo di buon senso lo ha sempre saputo. Basta usare un minimo di logica e avere chiari quali sono gli obiettivi e i prodotti offerti.
Però fa piacere, dopo tanti anni di menzogne e di ragionamenti distorti, che un'analisi ufficiale e non di parte lo confermi.

Sto parlando della scuola. Anzi delle scuole. Quella pubblica e quella privata.

E in Italia la scuola pubblica è migliore di quella privata. E lo è sempre stata. Chiunque sia stato a scuola lo ha sempre saputo. Ma spesso se lo è taciuto.

La scuola privata non può essere migliore di quella pubblica. Almeno non nei paesi dove esiste una vera scuola pubblica (dove la scuola pubblica è presente a pelle di leopardo, vedi USA, il discorso logicamente cambia, o almeno può cambiare).
E per un motivo molto semplice.

La scuola privata offre un prodotto. Il prodotto si offre a un cliente. E il cliente vuole essere soddisfatto. Quando è soddisfatto il cliente-studente o il cliente-genitore? Quando lo studente è promosso. Non quando lo studente ha imparato qualcosa.
E la scuola privata per vivere (come ogni altra impresa industriale o commerciale) ha bisogno di clienti. Non può permettersi di perderli. Quindi deve continuare a promuovere. Anche chi non lo merita.

La scuola pubblica offre un servizio. Un servizio ha dei fruitori che hanno bisogno di contenuti. Certo il fruitore-studente o il fruitore-genitore anche qui è soddisfatto se lo studente viene promosso. Ma sa a priori che il compito primo della scuola è l'istruzione, non la promozione.
E la scuola pubblica sa che - Gelmini varie permettendo - con più o con meno studenti comunque continuerà a esistere. Non ha bisogno di promuovere assolutamente.

E ora tutto questo - saputo e risaputo anche se spesso in malafede negato - ci viene confermato dallo studio OCSE-PISA 2009. Come titola Repubblica: "Nella scuola pubblica si impara di più. L'Italia in basso per colpa delle private".

Per chi volesse leggersi lo studio nei dettagli: "PISA 2009 Results".

Saluti,

Mauro.

giovedì 9 dicembre 2010

'68 ieri e oggi

Il '68 europeo partì da Parigi (quello mondiale però due anni prima da Berkeley).

Il 2010 di Londra avrà effetti e risonanza simili?

Saluti,

Mauro.

martedì 7 dicembre 2010

Extracomunitari delinquenti

Il Post ha stilato una lista (incompleta ma significativa) di extracomunitari accusati ingiustamente di delitti vari. Nella grande maggioranza dei casi accusa arrivata per il solo essere extracomunitari.

E liste analoghe si potrebbero fare per tutti i paesi della "civile" Europa occidentale.

Europei: vergognamoci di noi stessi. Altro non serve aggiungere.

Saluti,

Mauro.

Bambini e banche sporche

Sono d'accordo a considerare le banche - o almeno parte di esse - come associazioni a delinquere (come scrisse Bertolt Brecht nell'Opera da tre Soldi: "Che cos'è l'effrazione di una banca di fronte alla fondazione di una banca?").

Però bisogna anche essere pragmatici.
Oggi, 7 dicembre 2010, si vorrebbe fare una rivoluzione anti-banche, dal nome Bankrun 2010.
Il problema è che se tutti facessimo veramente ciò che ci invita a fare Eric Cantona, cioè andare in massa a ritirare i nostri soldi dalle banche (chi ne ha...), crollerebbe l'economia tutta, visto che questa si basa sui finanziamenti delle stesse.
Prima bisognerebbe trovare un metodo di finanziamento alternativo per l'artigianato, la piccola impresa e i singoli cittadini (la grande impresa si arrangerebbe anche senza banche, non temete).

Se invece prima distruggi e poi pensi a eventuali alternative... sì, ti sei liberato dalla dittatura delle banche, ma cosa hai conquistato? La libertà di ammirare un cumulo di rovine.

Insomma, hai buttato il bambino con l'acqua sporca.

Saluti,

Mauro.

domenica 5 dicembre 2010

Calcio eretico

Chi mi conosce sa che sono un appassionato di calcio, in particolare un grande appassionato e tifoso della più antica e grande squadra di calcio italiana, il Genoa.

Comunque oggi non voglio parlarvi di Genoa.

Chiunque segua il calcio si sentirà prima o poi porre la domanda: il più grande è stato Pelé o Maradona?
Chiunque conosca veramente il calcio (cioè pochissimi) risponderà sempre: e chi sono costoro? I grandi veri sono stati Cruijff e Beckenbauer (e Di Stefano e Puskás e Meazza e Riva e svariati altri).

Forse (ma solo forse) Pelé e Maradona sono stati i più spettacolari. Ma lo spettacolo in questo senso riguarda il circo, non il calcio.

Saluti,

Mauro.

Dubbio giustificato

E se fosse tutto un gigantesco complotto?

Saluti,

Mauro.

C'erano tempi...

...in cui il politicamente corretto non esisteva.

Guardatevi queste pubblicità.

Saluti,

Mauro.

sabato 4 dicembre 2010

Errore e colpa

Un paziente è morto durante un'operazione. Può - purtroppo - succedere. Può succedere anche che i parenti del deceduto alla notizia abbiano reazioni inconsulte. È umano.

Non può e non deve però succedere quello che è successo a Roma.

Ciò è semplicemente il risultato di una cultura malata che non ammette errori (sempre che errore in questo caso ci sia stato, cosa assolutamente da verificare) ma ritiene esistano solo colpe.

Chiunque ha il diritto di sbagliare. Qualunque siano le conseguenze dell'errore.

Saluti,

Mauro.

venerdì 3 dicembre 2010

So che probabilmente sbaglio

Ma stavolta non riesco proprio a contestare la FIFA.

I mondiali di calcio del 2018 e del 2022 sono stati assegnati a Russia e Qatar. È probabile che (soprattutto per quelli del 2022) qualche assegno di troppo abbia lasciato il segno...

Però... alla FIFA sono affiliati circa 200 paesi, almeno la metà dei quali perfettamente in grado di accogliere l'evento.
Quindi perché assegnare la manifestazione a chi ha già avuto l'onore di ospitarla? Si diceva che i favoriti ("meritevoli") fossero l'Inghilterra per il 2018 e gli Stati Uniti per il 2022. Ma entrambe hanno già avuto l'onore (1966 e 1994, per gli smemorati), quindi non dovrebbero essere considerabili.

I mondiali moralmente sbagliati sono stati (o saranno) Messico 1986 (il Messico già lo ebbe nel 1970), Italia 1990 (già avuto nel 1934), Francia 1998 (già avuto nel 1938), Germania 2006 (già avuto nel 1974) e Brasile 2014 (già avuto nel 1950).
Non Russia 2018 o Qatar 2022.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 1 dicembre 2010

Assenza giustificata

Il Parlamento, con la scusa che sarebbe potenzialmente pericoloso occuparsi di temi importanti con una sfiducia pendente sul capo, ha deciso di sospendere i lavori fino al 13 dicembre.

A pensar male (e, come Andreotti insegna, a pensar male si fa peccato ma...) verrebbe da dire che i parlamentari hanno invece trovato il modo di assentarsi senza risultare assenteisti.

Comunque sia, è una buona notizia: almeno per questi pochi giorni che ci separano dal 13 dicembre il paese potrà andare avanti sulle sue gambe senza subire danni.

Saluti,

Mauro.

martedì 30 novembre 2010

Sono arrivato prima io

Vi ricordate quando scrissi l'articolo sull'atomica italiana?

Beh, sinceramente stavolta ho fatto meglio di Wikileaks: "Wikileaks: ci sono armi nucleari in Germania, Belgio e Olanda".

Saluti,

Mauro.

Scomparirei anch'io

Nel bergamasco è scomparsa una ragazzina di 13 anni: Yara Gambirasio (qui un riassunto della storia).

Ora, non si sa se la ragazzina sia scomparsa volontariamente o se sia vittima di un crimine... ma io sinceramente mi auguro sia voluta scappare per condannare l'idiozia dei genitori che le hanno dato un nome assurdo, non esotico (che sarebbe comunque assurdo, ma potrebbe avere una sua inconscia spiegazione), ma assurdo tout court.

Cosa c'entra "Yara" col bergamasco?

Sinceramente, questa moda dilagante di nomi assurdi, inventati per distinguersi oppure copiati male dai già di per sé assurdi nomi d'oltreoceano... merita le fughe... certi genitori non meritano i figli che hanno, quindi questi figli fanno bene a scomparire, se lo fanno volontariamente.

Se invece questi adolescenti non scompaiono volontariamente, chiaramente quanto scritto sopra perde totalmente di valore.

Ma io, avessi un nome così assurdo, alla prima occasione... abbandonerei la famiglia senza lasciar detto niente e mi ricostruirei una vita altrove con un nome umano.

Saluti,

Mauro.

lunedì 29 novembre 2010

È andata bene

E anche stavolta me la sono scampata: Wikileaks non ha pubblicato nulla su di me :-)

Saluti,

Mauro.

domenica 28 novembre 2010

La voce di Mosca

Non sto a parlarvi del casino scatenato dall'annuncio di Wikileaks di pubblicare documenti riservati della diplomazia statunitense riguardo ai suoi rapporti con svariati paesi. Ormai in rete potete leggerne ovunque, non serve che mi ci mischi anch'io.

Però su un singolo punto vorrei fare un mio commento.

Riprendo da il sito de "Il Post" (ma potete leggerlo anche altrove): "i diplomatici americani a Roma segnalarono nel 2009 quello che i loro contatti italiani descrivevano come una relazione straordinariamente stretta tra Vladimir Putin, primo ministro russo, e Silvio Berlusconi, magnate e primo ministro italiano, che includeva “regali lussuosi”, ricchi contratti energetici e un misterioso tramite italiano in grado di parlare il russo. Scrissero che Berlusconi “pare sempre di più essere il portavoce di Putin” in Europa."

A parte la classica ignoranza servile (o l'ignorante servilismo) di voler confondere "americano" con "statunitense"... qui siamo alla banalità più assoluta: con quello che ormai in Italia sappiamo su Berlusconi & co., se la sua colpa fosse solo l'essere il portavoce di Putin in Europa... ma ben venga (nonostante tutto il male che penso di Putin)... il problema grosso è tutto il resto, sia interno che internazionale...

Saluti,

Mauro.

venerdì 26 novembre 2010

Domanda

Secondo Berlusconi i media in Italia sono criminali. E qui non posso che dargli assolutamente ragione.

La domanda (retorica) è: chi controlla la maggioranza dei media in Italia?

Saluti,

Mauro.

giovedì 25 novembre 2010

La Carfagna in campagna

Da vedere assolutamente: Elio e le Storie Tese vs. Nino Ferrer.

Saluti,

Mauro.

Ci vuole proprio della fede...

Sembra che Emilio Fede sia stato schiaffeggiato...

Ci vuole proprio della fede per sbattere le proprie mani nella merda e sperare di non prendersi nessuna infezione.

Saluti,

Mauro.

lunedì 22 novembre 2010

L'amore per la cultura fa scannare

Ho appena letto un testo molto interessante, che mi ha dato da pensare, anche se - a prima impressione - non so se approvare o contestare. Comunque un testo da leggere.

Eccolo:

4. L’amore per i libri e la cultura unisce le persone.
Trattasi di veltronata galattica, anche se è più antica di Walter Veltroni e senz’altro gli sopravviverà. Ottima per trasmissioni radiofoniche o televisive più o meno marchettare sulle novità editoriali, o per sdolcinati elenchi del duo Fazio-Saviano. Che dire? Come opporsi a questa visione irenica e amorevole senza passare per guastafeste? A ben vedere, è una di quelle banalità misticheggianti che Kraus pur volendo non avrebbe potuto censire, perché al suo tempo la cultura non era ancora un giocattolone, ma qualcosa per cui ci si scannava, si tessevano o rompevano amicizie, si scatenavano battaglie. La cultura che unisce al di là degli steccati ideologici e nazionali è la cultura omogeneizzata e innocua, la cultura decorativa, insipida, annacquata, la «grande chiesa che parte da Che Guevara e arriva fino a Madre Teresa». In breve, è la cultura degli adulti con riserva: We are the world, we are the children.


L'articolo completo da cui è tratto, scritto da Guido Vitiello, lo trovate qui.

Saluti,

Mauro.

sabato 20 novembre 2010

Lega, 'ndrangheta e TV

Allora, Saviano nella trasmissione "Vieni via con me" ha scatenato un casino.

Nel senso che ha detto quello che tutti, ma proprio tutti, sanno. Cioè che la regione più mafiosa d'Italia non è la Sicilia, la Calabria o la Campania, bensì la Lombardia. Cosa, per altro, detta anche da Nichi Vendola... ma a quanto pare se detta da Saviano è più pesante, più condannabile.

Comunque sia, Saviano o non Saviano, Vendola o non Vendola, che le varie mafie abbiano trovato terreno fertile nel regno della Lega Nord (come conferma anche la DIA) è un dato di fatto.

Su una cosa però Saviano è assolutamente condannabile: non ha citato tra le fonti Carlo Lucarelli, che cinque anni fa in una puntata di "Blu Notte" dedicata alla storia della 'ndrangheta anticipò buona parte di quanto ora detto da Saviano stesso.

Saluti,

Mauro.

venerdì 19 novembre 2010

Bella Italia

Pur con tutti i casini che affliggono il nostro paese... vista dal cielo l'Italia rimane bellissima.


Saluti,

Mauro.

mercoledì 17 novembre 2010

lunedì 15 novembre 2010

Londra

Nel fine settimana ero a Londra, per questo il blog ha taciuto.

Che dire? Londra è Londra, l'ombelico del mondo.
Cosa sono Berlino, Parigi, Shanghai o New York? Giusto: solo sobborghi provinciali di Londra.

Saluti,

Mauro.

venerdì 12 novembre 2010

Avvoltoi contro natura

La chiesa, soprattutto da quando è arrivato il papa nazi Benedetto XVI, ha sempre condannato l'omosessualità.
Al di là delle cretinate tipo "il matrimonio gay distrugge la famiglia" (come se io, eterosessuale, fossi costretto dalla legge a sposarmi con una persona del mio sesso e mi venisse impedito di sposarmi con una persona dell'altro sesso... posizione che dimostra come la chiesa sia gestita da ignoranti che credono il popolo, i fedeli, ancora più ignoranti di loro... e forse non hanno torto, ma questo è un altro discorso), un argomento tipico è che l'omosessualità è contro natura, è un prodotto della cultura secolare, della decadenza dei costumi.

Bene, se l'omosessualità è contro natura, allora basterà guardare la natura per averne la dimostrazione. O no?

A quanto pare... no.
Visto quanto successo all'Allwetterzoo di Münster (Germania), dove due avvoltoi - entrambi maschi - volevano costruirsi il nido insieme e fare coppia. Essendo specie a rischio estinzione la dirigenza dello zoo li ha separati per farli accoppiare con femmine della stessa specie.

Al di là di rischi di estinzione e di scelte di dirigenti di zoo, resta il fatto che due avvoltoi maschi si erano messi insieme. Senza sapere nulla di cultura secolare e decadenza dei costumi.

Sarebbe interessante sapere cosa pensino Bagnasco & co. di questi avvoltoi contro natura.

Saluti,

Mauro.

Silvio, Piersilvio & Marina

Oggi Leonardo ha scritto qualcosa di molto interessante.

Leggete soprattutto la parte dedicata a Piersilvio e Marina.

E rileggete quello che io scrissi il 19 aprile scorso.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 10 novembre 2010

Anche i ricchi hanno un cuore

Questo Scott Neeson sì che merita il Nobel per la pace, altro che Obama o Madre Teresa.

Saluti,

Mauro.

martedì 9 novembre 2010

Tra fisici

Negli ultimi tre giorni (da domenica a oggi) sono stato a una conferenza della Società Tedesca di Fisica (Deutsche Physikalische Gesellschaft).

Eravamo solo fisici... per me che lavoro nell'industria, circondato da ingegneri, è stata come una boccata d'aria pura, un ritorno a casa :-)

Saluti,

Mauro.

lunedì 8 novembre 2010

Vieni via con me

Ho l'impressione che da domani ci sarà da aver paura per Fazio e Saviano.

Saluti,

Mauro.

venerdì 5 novembre 2010

Ambiente e nucleare

Io sono sempre stato a favore del nucleare (non comunque senza se e senza ma, ogni fonte energetica ha i suoi difetti), però questo lo sapete già.
Ma io non sono un'ambientalista.

Sentiamo invece cosa dice uno che il movimento ambientalista lo ha ispirato, cioè Stewart Brand: "Nucleare, città popolate e Ogm - Il credo di un eco-pragmatista".

E aggiungo, per chi non lo sapesse, che in Italia Chicco Testa - uno dei promotori dei referenda del 1987 sul nucleare - oggi sostiene il ritorno del nucleare.

Esistono evidentemente anche ambientalisti che hanno capito il nucleare e non si sono fermati a slogan urlati a pappagallo.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 3 novembre 2010

Comunque Silvio...

...si è di nuovo dimostrato più furbo di avversari e giornalisti.

Tutti a parlare di Nadia e Ruby... ma chi parla ora dei suoi rapporti con la mafia? Chi parla delle origini della sua "fortuna"? Chi parla delle leggi ad personam? Chi parla della distruzione della scuola pubblica da parte del suo governo? Chi parla dei suoi rapporti oscuri con dittatori e corrotti in giro per il mondo? Chi parla di tante altre cose simili?

Ecco, sinceramente, a me del pedofilo Berlusconi interessa ben poco (anche perché minorenne è una cosa, bambina è un'altra). Però mi interesserebbero, eccome se mi interesserebbero, un po' di risposte a certe domande su soldi, mafia, scuola, Vaticano, ecc., ecc.

Invece il i partiti non di maggioranza e i giornali non di famiglia si sono fatti fregare ancora una volta.

Tutti a parlare di Nadia e Ruby... e lasciargli fare ciò che ca**o vuole nelle cose veramente importanti, senza parlarne, senza aprire gli occhi all'opinione pubblica.

Saluti,

Mauro.

martedì 2 novembre 2010

La precisione delle ferrovie tedesche

Stasera ero alla stazione di Düsseldorf che aspettavo il treno per tornare a casa, a Colonia, e cosa sento dagli altoparlanti sul binario?
Un treno annunciato per le 20:68 e non per le 21:08.

No comment.

Saluti,

Mauro.

lunedì 1 novembre 2010

Viva la rumenta

Negli ultimi mesi si sono accumulate le notizie relative al problema spazzatura a Napoli.

Però il problema non è solo napoletano, anzi non è neanche solo italiano, bensì globale. O almeno europeo.

Il problema più grosso, quello di cui però nessun giornale, nessuna TV parla, riguarda le colpe dei cittadini.

Ovunque essi contestano discariche, inceneritori e quant'altro. Però continuano a produrre rifiuti.

Cari i miei cittadini, io vi dico una cosa: o la smettete di produrre rifiuti (al peggio mangiateveli) o la smettete di contestare discariche, inceneritori e simili.
Una terza via purtroppo al momento non c'è.

Saluti,

Mauro.

sabato 30 ottobre 2010

Auto elettriche... e allora?

Si parla tanto delle auto a propulsione elettrica come possibile soluzione alle emissioni di anidride carbonica (CO2, per chi ama le sigle).

In effetti il principio è bello e anche logico: se un auto viene mossa dall'elettricità non possono esserci emissioni di gas vari, al peggio (se l'auto è fatta male) potranno esserci interferenze con altre apparecchiature elettriche.
Basta quindi trovare la schermatura giusta e tutto è risolto. O no?

No, cari miei, non è - purtroppo - così semplice.

L'elettricità che muove le automobili andrà in qualche modo prodotta, visto che (fulmini a parte) non è una forma di energia direttamente disponibile.
E come viene prodotta l'elettricità? Principalmente da fonti "sporche" come carbone e petrolio. Le fonti "pulite" come nucleare, solare o biomasse forniscono putroppo nel globale mondiale una percentuale minoritaria dell'energia prodotta.
Quindi, al momento attuale, passare dall'auto a benzina all'auto elettrica significa solo spostare geograficamente il problema delle emissioni (le auto sono dentro le città, le centrali elettriche fuori o al limite in periferia).

La priorità non dovrebbe essere decidere con quale "carburante" viaggino le automobili, bensì decidere come questo "carburante" venga prodotto.

Saluti,

Mauro.

venerdì 29 ottobre 2010

Ruby, Ruby...

Piergiorgio Odifreddi sul suo blog su Repubblica ha giocato sul nome della nuova ninfetta berlusconiana pensando alla canzone "Ruby Tuesday" dei Rolling Stones.

Io invece vorrei illudermi che quel Ruby rimandi (metaforicamente parlando, si intende) a Jack Ruby, con Berlusconi nei panni di Lee Harvey Oswald.

Saluti,

Mauro.

giovedì 28 ottobre 2010

Marchionne, la FIAT e l'Italia

Le recenti dichiarazioni di Marchionne sul "rapporto" tra la FIAT e l'Italia hanno provocato un gran casino.

Ora io non voglio lanciarmi in giudizi pro o contro Marchionne (anche perché il discorso sarebbe molto lungo, richiederebbe praticamente un libro, non un paio di righe su un blog)... però una cosa sento di doverla dire.
Tutti - sia chi ha sostenuto le dichiarazioni di Marchionne sia chi le ha condannate - hanno a mio parere dimenticato un "piccolo" dettaglio.

Marchionne non è un politico, non è un rappresentabte della cosiddetta "società civile", non è un osservatore indipendente. Marchionne è "solo" un top manager di una grande azienda.

Qualunque cosa dica - giusta o sbagliata che sia - va interpretata solo nell'ottica aziendale: lui parla per la FIAT. Non parla per la società o per lo Stato. E questo sembra non averlo capito nessuno.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 27 ottobre 2010

Chaplin e il telefonino

E chi l'ha detto che i telefonini sono roba moderna?

Spiegazioni alternative rispetto a quelle proposte nella didascalia sono benvenute :-)

Saluti,

Mauro.

martedì 26 ottobre 2010

Ho fame

Il polpo Paul è morto (ricordate? "Polpo alla tedesca").

Bene, Oberhausen è qui vicino, praticamente a due passi dall'ufficio.
Ora prendo padella, olio, sale e patate e vado a cucinarmelo.

Saluti,

Mauro.

lunedì 25 ottobre 2010

Un capolavoro di surrealismo

Non hanno capito niente. La rete, la sinistra, l'opposizione tutta, la cosiddetta società civile.
Nessuno ha capito niente.

Tutti a condannare e a scandalizzarsi per le cose dette da Berlusconi nell'intervista alla "Frankfurter Allgemeine Zeitung" di venerdì scorso (non ve la sto a tradurre perché lunghissima, ma ne trovate decine di traduzioni, resoconti, riassunti in giro per la rete).

Condannare le bugie e le falsità ivi contenute. Scandalizzarsi per la faccia di bronzo mostrata (e anche, ma di questo mi sono scandalizzato a quanto pare solo io, della mollezza dell'intervistatore).

Non avete capito nulla! Quell'intervista è bellissima, splendida. È un capolavoro da leggere e rileggere. Da conservare in ogni biblioteca.

Un capolavoro di surrealismo superiore a ogni testo mai scritto da Breton, Aragon o Tzara!

Saluti,

Mauro.

sabato 23 ottobre 2010

Pesci e pirati

Talvolta non tutti i mali vengono per nuocere.

Prendiamo la piaga dei pirati in Somalia. I paesi cosiddetti occidentali hanno dovuto spedire al largo delle coste di Somalia, Gibuti e Yemen navi da guerra per proteggere le rotte mercantili da detti pirati.
Ora non voglio fare discorsi politici ed economici tipo sfruttamento dell'Africa da parte delle potenze capitaliste e reazione anche con la pirateria delle popolazioni vessate.
Lo sfruttamento purtroppo c'è e non è demagogia dirlo. Però la pirateria di cui parliamo non ha niente a che fare con la reazione delle popolazioni vessate. Questa pirateria è pura delinquenza, senza se e senza ma, anche perché i pirati non pensano certo a redistribuire ciò che incamerano.

Però anche i pirati ottengono - non so se volontariamente o meno - risultati di cui l'umanità può approfittare e godere.

Per esempio, l'Oceano Indiano nella zona compresa tra l'Africa orientale e la penisola arabica era uno dei mari più sfruttati dalla pesca intensiva (in molti casi selvaggia e per di più illegale), un mare ormai quasi "ucciso" da detta pesca. Bene, da quando questo mare è sotto minaccia dei pirati... la situazione è migliorata: i pescherecci - legali o illegali che siano - hanno timori a frequentare la zona e la vitalità marina della zona è cresciuta, sia come quantità di pesce presente, sia come biodiversità.

Forse l'unione di pirati che spaventino i pescherecci e di navi militari che limitino l'attività piratesca potrebbe essere una buona soluzione ecologica anche per altri mari.

Saluti,

Mauro.

venerdì 22 ottobre 2010

Perché si va via

Da un po' di giorni la Repubblica online ha lanciato un'iniziativa per permettere agli italiani espatriati - i particolar modo a quelli recenti, non agli emigranti classici - di raccontare le proprie storie: "Italiani all'estero, la vostra storia".

Da bravo italiano in Germania, chiaramente non ho potuto esimermi dallo scrivere anch'io.

Ecco qua il mio testo.

Dopo la laurea in fisica avevo deciso di fare un periodo all'estero semplicemente per acquisire esperienza internazionale, non perché in Italia non avessi possibilità. Volevo rimanere 2-3 anni (massimo 5, mi dicevo) e poi rientrare. Nel corso del soggiorno all'estero ho scoperto che ero più adatto all'industria che alla ricerca e qui è cominciato il "dramma Italia": nonostante offrissi esperienza pluriennale di alto livello sia nel pubblico che nel privato... le aziende italiane con cui entravo in contatto mi offrivano contratti pari a quelli di un neolaureato perché "non avevo esperienza italiana". A questo punto sono rassegnato a rimanere in Germania fino alla pensione... perché pur gestendo progetti da milioni per la Siemens nel campo delle nuove tecnologie e avendo nel frattempo più di 15 anni di esperienze lavorative sulle spalle... per le aziende italiane rimango un neolaureato senza esperienza. Ci lamentiamo tanto dello Stato Italiano (spesso a ragione), ma il privato italiano è peggio.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 20 ottobre 2010

Marx in Vaticano

Ebbene sì, al prossimo conclave, tra i cardinali elettori, ci sarà Marx.

No, non sto vaneggiando: Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga (München und Freising, per chi mastica il tedesco), al prossimo concistoro del 20 novembre verrà nominato cardinale :-)

Saluti,

Mauro.

martedì 19 ottobre 2010

Chiariamo una cosa

Non tutte le sentenze vanno rispettate. La Costituzione è chiara, quindi qualunque cosa dica il legislatore e quantunque si pieghi la Consulta... la Costituzione resta sovrana.

Per cui qualsiasi cittadino, qualsiasi giudice, qualsiasi PM, qualsiasi parlamentare... NON, e ribadisco NON, ha nessun dovere, nessun obbligo di applicare il lodo Alfano, con o senza la retroattività dell'emendamento Vizzini.

La Costituzione viene prima del Codice: nessun cittadino (neanche i giudici) è tenuto a rispettare leggi che vadano contro la Costituzione. E la Costituzione è chiara.
Che al mammasantissima Berlusconi e al picciotto Alfano piaccia o no.

Saluti,

Mauro.

lunedì 18 ottobre 2010

Berlusconi e noi

Ha ragione Nichi Vendola: "Il problema non è solo Berlusconi e il berlusconismo, ma appartiene alla cultura e all'immaginario, non c'è reazione adeguata a quello che accade".

Qui l'articolo.

Saluti,

Mauro.

Pugni e applausi

Tutti avete seguito - immagino - la storia dell'infermiera romena colpita da un pugno per una banale lite con un ragazzo romano e purtroppo a seguito di questo pugno deceduta.

Ora non voglio entrare nel merito dell'evento in sé: il ragazzo ha ammesso la propria colpa (e anche non lo avesse fatto c'erano abbastanza evidenze al proposito) e sarà il giudice a decidere eventuali aggravanti (la futilità dei motivi, per esempio) o attenuanti (come il gesto impulsivo e la non volontà di provocare chissà quali danni, sempre per esempio).
Su ciò io - contrariamente a quanto fatto da tanti articoli, servizi TV e blogs - non voglio esprimermi, né in un senso, né nell'altro.

Voglio però esprimermi su un'altra cosa: il tifo da stadio fatto dagli amici dell'omicida a suo favore e contro Carabinieri, sindaco (una frase detta su Alemanno: "Roma non ha piú un sindaco, da oggi Alemanno è il sindaco di Bucarest") e tutti i romeni. I dettagli della follia di questi "amici" li potete leggere qui.

Ora, forse Alessio Burtone (l'omicida) merita veramente tutte le attenuanti del mondo. Io non lo so, ma non lo escludo assolutamente.
Ma so per certo che questi suoi "amici" meritano solo tutte le aggravanti del mondo. Andrebbero sbattuti dentro tutti per favoreggiamento. Col massimo della pena e, come detto, tutte le aggravanti possibili.

Saluti,

Mauro.

domenica 17 ottobre 2010

Taxi Driver

Ieri mi sono rivisto un grande capolavoro del cinema: "Taxi Driver", girato da Martin Scorsese nel 1976, con un incredibile Robert De Niro come protagonista.

Non voglio parlare del film in sé, voglio sperare che lo conosciate tutti a sufficienza (e che chi non lo conosce, non conosca il cinema in generale, non solo questo film). Però guardandolo mi è venuta in mente una domanda... una domanda apparentemente stupida, ma la cui risposta può dire molto sulla società odierna.

Sarebbe possibile girare oggi un film del genere?
La risposta che mi sono dato è: "Probabilmente no". Perché? Non per chissà quali considerazioni artistiche o di capacità di registi e produttori di affrontare certi temi o per il fatto che "Taxi Driver" sia cinema ma non intrattenimento (e oggi bisogna intrattenere) o altre considerazioni simili.
No, tutti questi fattori magari renderebbero più difficile trovare i finanziamenti per il film, ma non sarebbero assolutamente un ostacolo insormontabile.

Il problema è il personaggio interpretato da Jodie Foster: il personaggio di una prostituta quattordicenne interpretato da un'attrice quattordicenne (Jodie Foster è nata nel 1962).
Ve li immaginate tutti i casini che i fondamentalisti cristiani d'olteoceano avrebbero scatenato al sentire una cosa del genere? E ve le immaginate le reazioni della chiesa cattolica attuale (molto più medievale di quella degli anni '70)?
E, soprattutto, ve le immaginate tutte le proteste degli ipocriti paladini del "politically correct"?

Uno scandalo! Invito alla prostituzione! Invito alla pedofilia! Non si può fare! Neanche vietandolo ai minori!

Ecco, se Scorsere, Schrader (l'autore della sceneggiatura) e De Niro volessero fare quel film oggi, dovrebbero farlo praticamente in clandestinità e altrettanto in clandestinità distribuirlo.
E noi perderemmo uno dei più grandi capolavori del cinema.

Saluti,

Mauro.

giovedì 14 ottobre 2010

Ancora su Italia-Serbia...

Leggo su Repubblica:

"Chiedo scusa all'Italia e agli italiani. Mai abbiamo pensato di danneggiare l'Italia che è un paese che mi piace molto. Non c'ero mai stato, ma è bellissimo. Non mi aspettavo che ci fossero problemi politici con l'Italia. Non credevo che la partita sarebbe stata sospesa e non ho nulla a che vedere col le tigri di Arkan". Lo ha detto stamani Ivan Bogdanov, il capo ultrà serbo "incappucciato" arrestato martedì notte, al suo avvocato di fiducia Gianfranco Pagano durante il colloquio sostenuto nel carcere genovese di Pontedecimo.

Ora, a parte l'evidente fatto che il testo è inventato (frasi del genere le può scrivere o dettare solo un avvocato, non un carcerato, qualunque passato e cultura egli abbia)... la mia domanda è un'altra: se Bogdanov non è mai stato in Italia prima... come fa ad avere un avvocato di fiducia italiano?

Saluti,

Mauro.

Divieto di sosta a chi muore

Trovata sul blog di un amico e spudoratamente rubata:


Saluti,

Mauro.

mercoledì 13 ottobre 2010

(Forse) Errata Corrige...

Il 30 settembre scorso scrissi in stato di quasi esaltazione della scoperta di un pianeta extrasolare molto particolare: "(Forse) potremmo non essere soli".

Ora arriva una frenata: "Forse che no" (dal blog Stukhtra).

Saluti,

Mauro.

Datemi pure del razzista

Una doverosa premessa: se volete leggere solo cose politicamente corrette, senza "offese" contro chichessia, fermatevi qui, non proseguite nella lettura di questo intervento.

Riguardo la "partita" Italia-Serbia di ieri sera a Genova... io sono genovese, ma di famiglia italiana d'Istria e con un bel po' di famiglia ancora in Croazia... quindi non si può pretendere da me troppa obiettività sulla Serbia... però spero che quanto successo a Genova ieri sera serva a tenere la Serbia definitivamente FUORI dalla UE.

L'ambasciatrice serba a Roma, Sanda Raskovic-Ivic, ha dichiarato: "Questi teppisti non rappresentano i sentimenti nel comportamento del popolo serbo".
Bella balla, chi conosce le escrescenze della ex Jugoslavia sa benissimo che certi sentimenti sono diffusissimi nella popolazione serba... (e si sono diffusi ancora di più dopo i bombardamenti NATO del 1994).

Quanto quei sentimenti siano diffusi e coccolati in Serbia lo hanno dimostrato i calciatori della nazionale, andando ad applaudire i propri "tifosi" e fare loro segni nazionalistici, mentre questi facevano il casino che abbiamo visto.
Avrebbero dovuto arrestare Stankovic e compagni insieme agli ultras. Per istigazione a delinquere e all'odio razziale.

Saluti,

Mauro.

martedì 12 ottobre 2010

Giornata nera per la musica

Domenica scorsa, 10 ottobre 2010, sono morti Solomon Burke e Joan Sutherland.

Se non sapete chi sono, vergognatevi.

Saluti,

Mauro.

Le cappelle di Michelangelo

Sembra che negli Stati Uniti sia stato scoperto un quadro "sconosciuto" di Michelangelo. Per di più dietro un divano (ma guarda che strano... la prossima volta che vado a casa dei miei controllerò che non abbiano nascosto un Raffaello dietro la testata del letto)!

Ora, io non sono un esperto d'arte, sono solo un appassionato (che per di più segue e conosce l'arte moderna più che quella classica)... però, almeno esteticamente, se questo presunto Michelangelo risultasse essere un vero Michelangelo... a mio parere sarebbe semplicemente la dimostrazione che Michelangelo ha fatto anche le sue cappelle e non solo le Cappelle (Sistine).

Saluti,

Mauro.

lunedì 11 ottobre 2010

Qualcosa non mi torna

Il Premio Nobel per la pace 2010 è stato assegnato al dissidente (parola abusata, che vuol dire tutto e niente) cinese Liu Xiaobo.
Contrariamente a quello dell'anno scorso (assegnato, come ricorderete, a Barack Obama) è un premio assolutamente meritato. La figura di Liu Xiaobo, per quanto non troppo nota in occidente, merita assolutamente detto premio.
Anche se il sospetto che a Oslo non abbiano voluto dare un premio per (per Liu Xiaobo e la democrazia), ma contro (contro la Cina e la sua crescente potenza economico-politica) tutto sommato un po' viene...

Comunque, non è questo che non mi quadra, ma un'altra cosa, che ho letto stamattina su Repubblica (e tra la Repubblica cartacea e quella online ci sono discrepanze apparentemente minime, ma da non sottovalutare, anzi la Repubblica cartacea - come vedrete sotto - si autocontraddice).

La moglie del premiato, Liu Xia, dopo aver potuto visitare in carcere il marito è stata messa agli arresti domiciliari, isolata dal resto del mondo: nessuna visita, ma soprattutto nessuna possibilità di usare il telefono. Però però, sulla Repubblica di stamattina c'è scritto che lei stessa ha dato l'annuncio di non poter comunicare scrivendo su Twitter (su Repubblica online si dice che il messaggio è "direttamente riconducibile" a lei - sarebbe interessante cosa vuol dire precisamente e come si fa a esserne sicuri)... beh, poter scrivere su Twitter non mi sembra un segnale di grande isolamento.

Cito il testo dal quotidiano (a pagina 15) e dal sito:

Nel corpo dell'articolo: "Hanno manomesso il mio cellulare e non posso ricevere telefonate."
Nel riquadro evidenziato: "Il cellulare è fuori uso e non posso fare telefonate."
Su Repubblica online: "Mi hanno rotto il telefono."

Comunque sia, come detto, una persona in isolamento, soprattutto in un paese che sa come isolare, come censurare... non lancia messaggi su Twitter.

Le domande sono:

1) È solo cattivo giornalismo?
2) È la confusione di notizie dovuta alla situazione cinese?
3) O c'è un piano per peggiorare ulteriormente l'immagine pubblica della Cina?

Del resto, non poche economie occidentali si sfregherebbero le mani se la gente smettesse di comprar cinese... e non certo per ragioni di democrazia e di diritti umani...

Saluti,

Mauro.

venerdì 8 ottobre 2010

Morire nel parmigiano

Io vivo in Germania. E per lavoro viaggio spesso in Inghilterra e Scandinavia.
Frequento locali italiani (e non, ma dove comunque sul menu un piatto di pasta si trova sempre... abbiate pietà e non chiedete che pasta), dove vanno turisti, ospiti vari e indigeni.
Dimentichiamo un attimo i turisti e chi viaggia per lavoro, perché bisognerebbe indagare anche sulla loro località di origine. Soffermiamoci sugli indigeni.

Ogni volta che un indigeno ordina un piatto di pasta, qualunque sia il condimento e qualunque sia l'entità della porzione, lo sommerge sotto un chilo (se va bene) di parmigiano (o di presunto tale, non credetevi che tutti i locali vi servano sempre parmigiano originale).
Ora, anche lasciando perdere il fatto che l'uso del parmigiano dovrebbe dipendere anche dal tipo di condimento che ha la pasta (voi vi comportereste allo stesso modo, per esempio, col pesto alla genovese e col ragù alla bolognese? Se mi rispondete di sì vi faccio dichiarare "persone non grate" sia a Genova che a Bologna), è chiaro che con un monte di parmigiano del genere alla fine si sente solo il gusto di questo e non quello della pasta e del suo condimento originario.

Quindi, cari indigeni, se la pasta (comunque cucinata) vi piace così poco da doverla sommergere di parmigiano in maniera da cancellarne il gusto... beh, porca miseria, ordinatevi quacos'altro! Qualcosa che vi piaccia e che non dobbiate coprire con altri gusti!

Non fate morire la pasta nel parmigiano, vi prego.

Saluti,

Mauro.

giovedì 7 ottobre 2010

Tavola periodica della stupidità umana

Bellissima. La rubo e ve la propongo:


Saluti,

Mauro.


mercoledì 6 ottobre 2010

L'ignoranza e le biblioteche

Derek Bok (ex rettore di Harvard) un tempo disse: "Se pensate che l’istruzione sia costosa, provate l’ignoranza".

Però l'ignoranza del popolo serve al padrone... e quindi ogni scusa è buona per tagli alla cultura. Del resto si sapeva che tagliando i finanziamenti agli enti locali, le prime voci a soffrirne sarebbero state istruzione e cultura... lo sapeva e forse lo si voleva.
E ora rischiamo di rovinare un patrimonio di tutti: "Le biblioteche senza libri: Uno sponsor o si muore".

Saluti,

Mauro.

martedì 5 ottobre 2010

Contestualizziamo?

Non faccio nessun commento, vi propongo solo questa lettera: "Caro monsignore".

Saluti,

Mauro.

Un attimo... di che sviluppo parliamo?

Sembra che finalmente Berlusconi abbia lasciato l'interim del Ministero allo Sviluppo.

Ora, i problemi sono due (almeno quelli grossi).

1) Romani - il nuovo pseudo-ministro - è una garanzia per Mediaset, non per lo sviluppo, basta leggere il suo curriculum vitae;

2) Indipendentemente da Romani, il ministero (di base importantissimo e fondamentale) è stato svuotato dei suoi compiti a favore della presidenza del consiglio... cioè a favore di Mediaset.

Devo aggiungere altro?

Saluti,

Mauro.

Una domanda contro natura

Vorrei sentire (ma non le sentirò, almeno non sincere e motivate) le risposte di preti e vescovi alla domanda qui posta da Marco Cattaneo, una domanda contro natura.

Saluti,

Mauro.

domenica 3 ottobre 2010

Sovranità al popolo

Intanto sarebbe da capire cosa si intende come popolo... e sinceramente ho l'impressione che ognuno (Berlusconi in primis) intenda la parola popolo a seconda delle proprie convenienze...

Comunque, a parte ciò, in una qualsiasi democrazia vige la separazione dei poteri: legislativo, esecutivo, giudiziario.

Il potere legislativo appartiene al Parlamento, eletto dal popolo.

Il potere esecutivo appartiene al Governo, nominato dal Presidente della Repubblica su indicazione di una maggioranza spesso aleatoria e organo puramente applicativo-amministrativo.

Il potere giudiziario appartiene alla Magistratura, non eletta dal popolo, ma nominata mediante procedure che garantiscono una certa chiarezza e limpidezza.

Insomma, dei tre poteri quello di principio meno "popolare" e paradossalmente anche meno "democratico" è l'esecutivo. Proprio quello che Berlusconi cerca di far passare come l'unico discendente dal "popolo".

Peccato che in nessuna democrazia il Governo sia mai stato eletto dal popolo. Proprio perché ciò avrebbe contraddetto il concetto di democrazia.

Saluti,

Mauro.

venerdì 1 ottobre 2010

Dito medio alla Borsa

Io la lascerei veramente lì quella scultura: davanti al palazzo della Borsa è perfetta!

"Non nascondiamo sotto il tappeto il "dito medio" di Maurizio Cattelan".



Saluti,

Mauro.


giovedì 30 settembre 2010

(Forse) potremmo non essere soli

Ecco, quando leggo certe notizie, il mio cuore di fisico comincia a battere forte, ma forte forte (anche se non è il settore della fisica di cui io mi occupo o mi sia mai occupato): "Una nuova terra, un po' particolare" (ripresa dal blog Stukhtra).

Per chi volesse leggere l'articolo originale, "tecnico": "The Lick-Carnegie Exoplanet Survey: A 3.1 M_Earth Planet in the Habitable Zone of the Nearby M3V Star Gliese 581".

Saluti,

Mauro.

Ottima scusa l'Iran

E a USA e Iran... possiamo anche aggiungere la Siria, come ci racconta giustamente una Nomade nel Mondo: "Ci sono tante Sakinah... purtroppo".

Tutto sommato, siamo sinceri, l'Iran è un'ottima scappatoia per tutti gli altri paesi che hanno panni sporchi da lavare... tanto alla fine in prima pagina finisce sempre e comunque lui, l'Iran del "satana" Mahmud Ahmadinejād.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 29 settembre 2010

Stati Uniti del Patibolo

Vittorio Zucconi ha semplicemente ragione: "Dead women walking".

Signori miei, se è incivile l'Iran con Sakineh, lo sono pari pari gli USA con la Lewis (anzi, lo sono stati, visto che la condanna è già stata eseguita).

Saluti,

Mauro.

martedì 28 settembre 2010

Non c'è limite all'ipocrisia

Però effettivamente, sapendo chi c'è in Vaticano, un po' è colpa nostra che continuiamo a sperare in qualche parola intelligente da Oltretevere...

Ma le dichiarazioni di ieri del Cardinal Bagnasco (e mi scuso con tutti i cardinali seri e onesti del passato e del presente se sono costretto a usare questo titolo anche per il non serio e non onesto Bagnasco) dovrebbero toglierci ogni dubbio...

Appunto... non c'è limite all'ipocrisia.

Saluti,

Mauro.

sabato 25 settembre 2010

Politica barbara

Analisi interessante di Alexander Stille: "I barbari sono alle porte".

Soprattutto la chiusura: "Per cui l’anti-politico beneficia sul cattivo funzionamento della politica, compresa la sua."

Insomma, chi si presenta come antipolitico o comunque lontano dalla vecchia politica ha tutto l'interesse a che la politica, l'amministrazione vadano male. Essendo lui antipolitico verrà visto come nemico di questa degenerazione e votato, anche se lui è per lo meno corresponsabile (se non peggio) di ciò.

C'è da rifletterci...

Saluti,

Mauro.

giovedì 23 settembre 2010

Un arbitro, un uomo (uomo?)

Chiunque si ricordi i mondiali di calcio del 2002, si ricorderà dell'arbitro Byron Moreno.

Chiunque si ricordi di Byron Moreno, non si stupirà di leggere questo.

Saluti,

Mauro.

È impazzito (o è in malafede)

Napolitano: "C'è qualcuno che dice che di parole ne dico perfino troppe, io cerco di dire quelle necessarie..."

Tenendo conto che il presidente della Repubblica ha sì relativamente pochi poteri, ma ha molti doveri, tra i quali c'è quello importantissimo di ammonire, di parlare, di far sapere cosa la Costituzione e le leggi pretendono... direi che Napolitano ha una concezione molto stramba e personale del concetto di "necessarie", visto che lui tace sulla maggioranza delle cose scandalose che capitano in Italia.

Tace e firma.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 22 settembre 2010

La geografia dei pregiudizi

Per ridere.
Per riflettere.
Per incazzarsi.

Mapping Stereotypes

Saluti,

Mauro.

L'atomica italiana

E chi lo dice che l'Italia non ha l'atomica?

Leggete a pagina 17 di rinascita flash il mio articolo al proposito.

Saluti,

Mauro.

lunedì 20 settembre 2010

Sembrare giovani

La condanna di avere volto e fisico da ventenni ;-)

Sabato mattina sono andato a tagliarmi i capelli. Il mio parucchiere era chiuso per malattia, quindi ho dovuto cercarmene un altro. Ne ho trovato uno vicino a casa, dove mi ha servito una giovane parrucchiera (a occhio intorno ai trent'anni).
Come sempre in questi casi, soprattutto essendo un cliente nuovo, si è un po' parlato, lei ha chiesto un po' di me, se ero di lì o turista, di cosa mi occupavo, ecc.
Quando le ho detto che mi occupo di fisica, lei mi ha chiesto: "Ha già finito gli studi?" :-D

Saluti,

Mauro.

domenica 19 settembre 2010

Buonismo e razzismo (e Brunetta)

Mi trovo costretto a ricitare il blog di Vittorio Zucconi:

"Brunetta Renato, il ministro che non perde mai una buona occasione per stare zitto, interviene sui Rom con una parola definitiva: “E’ il buonismo che produce il razzismo”. Ah, ecco, ora grazie a Brunetta abbiamo capito le vere ragioni della Shoa. I Nazisti erano troppo buoni."

Ora, che il buonismo sia spesso e volentieri ipocrisia (anzi praticamente sempre) lo sappiamo tutti... ma che sia il buonismo a provocare il razzismo, beh... diciamo che, nella migliore delle ipotesi, è un po' tirata per i capelli... ma del resto è una frase di Brunetta... quindi - conoscendo il livello intelletualle di Brunetta - in realtà questo intervento è una dimostrazione di quanto siamo caduti in basso io e Vittorio Zucconi. Parlare di Brunetta!

Saluti,

Mauro.

sabato 18 settembre 2010

Sarkozy, ville e campi abusivi

Mi pregio qui solo di citare l'ultimo intervento sul blog di Vittorio Zucconi:

"Come sarebbe bello, e facile espellerli, se tutti i ladri e i delinquenti vivessero in campi abusivi, anzichè in magnifiche ville."

Credo non servano commenti.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 15 settembre 2010

Quando l'IKEA costa troppo...

...c'è sempre l'IKREA.

Saluti,

Mauro.

martedì 14 settembre 2010

La poesia di un'immagine

Alba su Genova fotografata dall'aereo:


Saluti,

Mauro.

La lingua del gusto 1

A quanto pare linguistica e gastronomia non vanno d'accordo. Almeno se guardiamo la gastronomia italiana in Germania.
Io mi ritengo un buongustaio. Ma sono, o almeno cerco di essere, anche un "buongustaio" della lingua, del buon italiano.

Quindi quando vedo ristoranti italiani presentare i "calamari alla provinciale" e non i "calamari alla provenzale" oppure presentare il "lupo di mare" e non il "branzino" o "spigola" (solo perché i tedeschi amano il francese "loup de mer")... io in quel locale entro solo se mi puntate una pistola alla tempia. Indipendentemente da quanto bravo sia il cuoco.
Semplicemente perché i calamari alla provinciale e il lupo di mare non esistono (o meglio, il secondo sì... ma io un vecchio marinaio non me lo mangerei mai). Almeno non in una cucina italiana.

Saluti,

Mauro.

Seconda puntata.
Terza puntata.
Quarta puntata.

domenica 12 settembre 2010

Non sono d'accordo

Cassazione: ragazzate isolate non vanno punite

È chiaro che una bravata isolata va valutata in maniera diversa dal gesto di chi commette abitudinariamente certi atti... ma il non punire proprio equivale a invitare a ripetere.

Saluti,

Mauro.

Scusate il cinismo

Ma questa è proprio sfiga: "Como, si suicida al Pronto Soccorso e lascia la tessera di donatore d'organi".

Saluti,

Mauro.

11 settembre

Ieri era l'11 settembre... sono passati 9 anni dall'11 settembre a cui tutti pensate (ma ben 37 anni da un'11 settembre molto più grave e importante, oltre che spesso taciuto).

Bene, quello che oggi mi impressiona, al di là dei giudizi politici e morali, è che ciò che per me è ancora cronaca - avendolo vissuto in diretta - per molti giovani e adolescenti è già storia, dato che ne hanno sentito parlare solo a posteriori.
Eppure a me il 2001 continua a sembrare ieri.

Saluti,

Mauro.

venerdì 10 settembre 2010

Quotiamoci

Oggi vorrei solo citare (o quotare?) uno splendido intervento di Leonardo sul suo blog: "Neologismi da salvare: quotare".

Una grande lezione di linguistica e di pragmatismo.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 8 settembre 2010

La nuova frontiera della tecnologia...

Video assolutamente geniale. E tutto quello che viene detto è assolutamente vero :-)

Signore e signori... il libro!

Saluti,

Mauro.

martedì 7 settembre 2010

Un Cristo fascista?

Prima che mi mangiate: nonostante il titolo non parlo di religione, ma di arte (o presunta tale).

Nelle scorse settimane, come forse ricorderete, sono stato a casa, a Genova.
Il 27 agosto decido di andare al cimitero monumentale di Staglieno per portare un fiore sulla tomba di mio zio. Lasciata la tomba di mio zio, prima di uscire, decido di fare un salto alla tomba di Fabrizio De André.
Lungo il tragitto tra le due sepolture noto qualcosa con la coda dell'occhio. Sul momento non realizzo di cosa si tratta, ma mi rimane un certo senso di disturbo... che non riesco a inquadrare.
Mi fermo, torno indietro e capisco.
Una tomba di famiglia è "decorata" con una statua di Cristo di grandi dimensioni. Il problema è che questo Cristo ha il braccio destro alzato nel saluto fascista. Non so quanto la cosa sia stata intenzionale da parte dello scultore o della famiglia, però la posa è assolutamente inequivocabile, come potete vedere dalla foto qui sotto.


Saluti,

Mauro.

lunedì 6 settembre 2010

Fini il democratico

Ora che la rottura con Berlusconi sembra definitiva e insanabile, tutti (quelli dell'opposizione o presunta tale) a elogiare il democratico Fini.

Beh, fino a che si elogia il politico Fini, posso associarmi anch'io. In effetti Fini è uno degli ultimissimi veri politici professionisti per vocazione rimasti, al di là dell'approvare o meno le sue idee.
Ma elogiare il democratico Fini è cosa ben diversa... e sinceramente non ce la faccio.

Del resto Fini ha condannato alcuni aspetti e scelte del fascismo, ma non ha mai condannato il fascismo in sé o Mussolini.
Del resto Fini è il figlioccio della camicia nera Almirante e delle sue squadracce (tra l'altro legate alle stragi di stato del dopoguerra). E Fini non ha mai preso le distanze da dette squadracce.
Del resto Fini, pur di farsi sdoganare e conquistare qualche poltrona, ha accettato senza remore sedici anni di berlusconismo, piegandosi senza problemi al ducetto di Arcore.

Del resto ora Fini dialoga con Rutelli. E questo è molto più preoccupante di tutto quanto scritto sopra.

Saluti,

Mauro.

La festa è finita...

...sono tornato :-)

Saluti,

Mauro.

venerdì 20 agosto 2010

Me ne vado...

No, non temete (o gioite, a seconda dei casi), non chiudo il blog.

Me ne vado solo due settimane in Italia e non credo che avrò tempo per internet. Quindi probabilmente mi rileggerete dopo il 5 settembre.
E magari allora troverò un'altra sorpresa da Ricciolina come già successo a Pasqua ;-)

Saluti,

Mauro.

giovedì 19 agosto 2010

Gatti e nazioni

Il Belgio ha deciso di avviare un'azione di sterilizzazione globale dei gatti.

In effetti un milione di gatti su dieci milioni di abitanti sono tanti, anzi tantissimi. Ma allora se città come Genova o Roma fossero state belghe e non italiane, cosa avrebbe deciso il governo? La distruzione tramite armi nucleari della città stessa, vista l'ingombrante e inquietante presenza felina?

Saluti,

Mauro.

mercoledì 18 agosto 2010

Napolitano e Cossiga

Il presidente della Repubblica (il minuscolo per presidente e il maiuscolo per Repubblica non è casuale) Giorgio Napolitano ha reso omaggio alla camera ardente dell'ex presidente (e qui il minuscolo è doppiamente non casuale) Francesco Cossiga.

La prima dichiarazione di Napolitano sembra essere stata la seguente: "Ho reso omaggio a un grande uomo di Stato e ho salutato un amico, un vecchio amico".

Due commenti.

1) Se Napolitano usa come metro di paragone dell'uomo di Stato sè stesso, allora Cossiga è stato grandissimo, non grande. Se invece come metro di paragone vogliamo usare i veri uomini di Stato... allora il discorso cambia un pochino, anzi un moltino...

2) Se veramente Napolitano considera Cossiga un amico e non si tratta solo di parole di circostanza... allora questo ci dice molto sul vero Napolitano... che io ho sempre considerato un craxiano infiltrato nel PCI, ma che a questo punto si rivelerebbe addirittura un fascista infiltrato nel PCI...

Saluti,

Mauro.

Il solito branco di ipocriti

Ora che Cossiga è morto, tutti a parlare bene di Cossiga, dell'uomo e dello statista.

Al di là del caso particolare "Francesco Cossiga", mi ha sempre dato fastidio l'ipocrisia del "rispettare i morti". A parte il fatto che ci sarebbe da intendersi su cosa significhi "rispettare" in questo caso, una persona va giudicata per quello che fa o ha fatto, non in base al se è viva o morta.

Se uno era un gentiluomo da vivo, continuerò a definirlo genitiluomo da morto.
Se uno era un delinquente da vivo, continuerò a definirlo delinquente da morto.

E non rompetemi le palle col "rispetto per i morti".

Saluti,

Mauro.

martedì 17 agosto 2010

È morto Cossiga

Chissa che aria produrranno ora i tanti sospiri di sollievo di terroristi di destra (e non solo), agenti di servizi (deviati o meno, italiani e no), politicanti vari, ecc., ecc.

Adesso manca Andreotti e poi non rimarrà nessuno che conosca tutti i segreti dell'Italia del dopoguerra.

Saluti,

Mauro.

lunedì 16 agosto 2010

Altro che Hollywood...

Michelangelo Antonioni aveva capito tutto molto prima... "Sex & the city" 50 anni prima (e Torino servì da esempio a New York).

E non lo dico io, ma il Los Angeles Times: "Girl power in '50s Italy".

Saluti,

Mauro.

domenica 15 agosto 2010

Angelino, Angelino...

Il "nostro" ministro della giustizia è laureato in giurisprudenza, ma di diritto costituzionale sembra saperne poco o nulla.

Riguardo alle ipotesi recenti su un possibile "governo tecnico" ha dichiarato: "La Costituzione dice che la sovranità appartiene al popolo, quindi qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezioni fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione".

Se, oltre che dirle, queste parole le ha anche pensate e vi crede sinceramente e onestamente, allora il caro Angelino ha proprio bisogno di venir curato da uno bravo, ma veramente bravo.
Se invece le ha dette sapendo quali fregnacce diceva... peggio ancora.

Caro Angelino... il popolo sovrano elegge il Parlamento (organo sovrano in democrazia) e non il Governo (organo sempre tecnico in democrazia, non per niente il Parlamento rappresenta il potere legislativo, mentre il Governo "solo" quello esecutivo).
Cosa significa ciò? Molto semplicemente che un Governo che ottiene la fiducia dalla maggioranza del Parlamento è sempre costituzionale e rispettante le scelte del popolo sovrano, chiunque siano i membri di questo governo.

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Qui tutti i miei articoli sugli... articoli della Costituzione.

venerdì 13 agosto 2010

Gianfranco non dimetterti

Tutti avete di certo seguito - o almeno sentito - il "dibattito" interno al PdL che ha portato all'uscita dallo stesso dei cosiddetti finiani.
A tale dibattito è seguito un coro di "inviti" a Fini, coro che dovrebbe spingerlo a dimettersi in quanto lui avrebbe "tradito" chi lo ha portato alla carica di presidente della Camera dei Deputati.

Ora, io in tutta sincerità non so chi abbia ragione nella battaglia intestina del PdL. Magari Fini è veramente la pecora nera e sta dalla parte del torto.
Però, anche se fosse... non deve dimettersi da presidente della Camera. Assolutamente non deve!
Solo nelle dittature il governo, la maggioranza può imporre ai presidenti dei vari rami del Parlamento di dimettersi.
Nelle democrazie - essendo tali cariche al di sopra di maggioranza e opposizione - il presidente di uno dei rami del Parlamento può dimettersi solo per ragioni personali o decadere per scadenza del mandato. In casi estremi può "venir dimesso" dal Presidente della Repubblica... ma mai e poi mai dal governo o dalla maggioranza.

Quindi, caro Gianfranco, te lo dico da nemico politico: sia che tu abbia torto, sia che tu abbia ragione... resisti!

Saluti,

Mauro.

mercoledì 11 agosto 2010

Era crollato un muro...

E come talvolta accade, quando un muro cade sulle macerie crescono fiori...

Saluti,

Mauro.

martedì 10 agosto 2010

No comment

Un altro rappresentante di una chiesa che ha perso l'occasione di star zitto.

"Vescovo austriaco: Love Parade ripugnante - Dio ha punito una generazione perduta".

Per chi conosce il tedesco, qui il testo incriminato: "Love-Parade, Sünde und die Strafe Gottes".

Saluti,

Mauro.

domenica 8 agosto 2010

Afghanistan

Nelle ultime settimane mi sono documentato molto (per quanto possibile) sulla situazione in Afghanistan. Contrariamente a quello in Iraq, ho sempre creduto che l'intervento militare in Afghanistan non andasse contro il diritto internazionale (prima che mi fraintendiate: ciò non ha niente a che fare col "giusto"/"non giusto", parlo solo di freddo diritto).

Però... quella in Afghanistan, giusta o sbagliata che sia, è una guerra persa. Chiaramente, semplicemente e definitivamente persa. Qualunque cosa dicano gli uffici di pubbliche relazioni (o più precisamente di pubbliche menzogne) dei vari governi.

Quando una guerra è definivamente persa, cosa succede normalmente? Il comando della parte perdente o firma la resa (come fece, per esempio, l'Austria-Ungheria alla fine della prima guerra mondiale) o fa massacrare i propri uomini inutilmente fino all'ultimo (vedasi Germania hitleriana alla fine della seconda guerra mondiale).

In Afghanistan ho l'impressione che la NATO sia indecisa tra le due soluzioni... ma tenda a preferire la seconda.

Saluti,

Mauro.

giovedì 5 agosto 2010

Fuoco e fiamme

In questi giorni mi sono rivisto il film di François Truffaut "Fahrenheit 451". Bellissimo film tratto dal romanzo omonimo di Ray Bradbury che parla di un mondo dove i libri sono fuorilegge e chi li legge e conserva è un criminale.
E mi è saltata all'occhio una cosa. Il simbolo dei "pompieri" che nel film hanno il compito di cercare e bruciare i libri è molto, molto simile a un simbolo commerciale ben noto in Italia.

Qui potete vedere il simbolo dei "pompieri", riportato sulla copertina di una riedizione della colonna sonora (purtroppo non ho trovato immagini migliori):


E qui il simbolo di una "piccola" azienda chiamata ENI:


Ora, io dubito che l'ENI abbia dato l'autorizzazione a "copiare" il simbolo, vista la negatività del simbolo nel film... però la somiglianza a mio parere è troppo decisa per essere casuale.

Saluti,

Mauro.

martedì 3 agosto 2010

Ammalarsi sui due lati dell'Atlantico

Mio padre è malato. Non è una malattia mortale, ma è completamente invalidante. Ha bisogno di assistenza costante e di vari ausilii medici, oltre che farmaci ed esami regolari.

Ausilii, farmaci ed esami costano. Ma mio padre - per fortuna - è malato al di qua dell'Atlantico. In Europa. In Italia.

Al di là dell'Atlantico succede questo.

Sono ateo... ma ringrazio il cielo che mio padre sia malato in Italia e non negli USA.

Saluti,

Mauro.

lunedì 2 agosto 2010

Nascita di una nuova leggenda metropolitana?

Tutti ricordiamo (credo) le manifestazioni che l'anno scorso hanno scosso l'Iran dopo le elezioni. Manifestazioni contro i brogli, contro il regime, contro Ahmadinejad.
E molti ricorderanno la studentessa morta durante le manifestazioni, diventata suo malgrado il simbolo della protesta: Neda.

Ora, prima che ci fraintendiamo, tutto ciò NON è una leggenda metropolitana.

Ma ora leggo su Repubblica che un'altra donna iraniana, la "falsa Neda", ha dovuto chiedere asilo politico in Germania in quanto sosia della "vera Neda", il che le portava problemi sia col regime che con l'opposizione.
Bene, guardate le foto delle due "Nede" sull'articolo di Repubblica citato: dov'è la somiglianza? Io non ne vedo nessuna.
Quindi, a mio modesto parere, o si tratta di un'invenzione giornalistica (che darà di sicuro vita a una nuova leggenda metropolitana) o di un'abile trovata pubblicitaria della "falsa Neda".

Io cercherò comunque altre informazioni, naturalmente anche qui in Germania dove vivo, ma se le due "Nede" sono quelle delle foto di Repubblica... beh, solo un cieco può vederle somiglianti. Per tacere dell'essere sosia.

Saluti,

Mauro.

Ricordando Bologna

2 agosto 1980. 30 anni fa.

Non servono commenti, non servono parole.

Serve non dimenticare.

Serve continuare a indagare. Anche, anzi soprattutto, dove non è consigliabile farlo.

Saluti,

Mauro.

venerdì 30 luglio 2010

Lasciate la macchina a casa

E prendete il treno.

"Perde il lavoro per i ritardi del treno: giovane fa causa alle ferrovie francesi".

Qui in Germania ormai l'economia è talmente regolata sui ritardi dei treni che le ferrovie tedesche rischiano di venire denunciate quando rispettano gli orari :-(

Saluti,

Mauro.

Sintassi

Splendido intervento di Leonardo sul suo blog: "Ilvo Punk". Leggetelo. Non ve ne pentirete.

Saluti,

Mauro.

giovedì 29 luglio 2010

Siamo tutti matti

Nel 2013 arriverà il nuovo aggiornamento del "Manuale diagnostico e statistico" (DSM) riguardante la psichiatria... insomma, nel linguaggio di noi laici, le malattie mentali.

E a leggere gli articoli al proposito (come quello scritto da Emanuela Di Pasqua sul Corriere della Sera Salute) si direbbe che sarà una rivoluzione. In pratica, in parole molto povere, sminuendo determinate patologie si arriverebbe a poter definire chiunque malato (in senso psichiatrico).

Ora, io non sono in grado di valutare scientificamente da un punto di vista medico-psichiatrico la cosa (sono solo un povero fisico), però due pensieri mi sono venuti. Uno positivo e uno negativo.

Quello positivo è che tale nuova definizione dei disturbi psichiatrici in fondo ufficializza ciò che ogni persona di buon senso ha sempre saputo, cioè che la normalità non esiste. Ogni persona è diversa da ogni altra persona, quindi se per essere sani bisogna essere la persona media... è statisticamente chiaro che nessuno può essere considerato sano. Per fortuna, aggiungerei io.

Il pensiero negativo è che l'allargamento del "parco pazienti" verrebbe a gran vantaggio dell'industria farmaceutica, visto che sempre più patologie mentali (non sempre giustificatamente) vengono trattate in maniera farmacologica e non psichiatrica-psicologica. Mi verrebbe da chiedere quanti finanziamenti "Big Pharma" ha garantito a questa edizione del manuale e ai suoi curatori...

Saluti,

Mauro.

martedì 27 luglio 2010

Lo sport nazionale

Anche in Germania lo sport nazionale è lo scaricabarile.

Dopo la tragedia di Duisburg di sabato scorso ("Doveva succedere") che bella gara a chi scarica meglio le responsabilità tra organizzazione, autorità cittadina, polizia e anche i partecipanti stessi.
Tutto il mondo è paese.

Saluti,

Mauro.

domenica 25 luglio 2010

Lettera di un operaio

Senza commenti, solo la lettera scritta dall'operaio FIAT Massimiliano Cassaro a Sergio Marchionne, amministratore delegato della stessa FIAT, e pubblicata oggi sull'Unità.

Saluti,

Mauro.

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Caro Sergio, Non posso nascondere l’emozione provata quando ho trovato la sua missiva, ho pensato fosse la comunicazione di un nuovo periodo di cassa integrazione e invece era la lettera del «padrone», anzi, chiedo scusa: la lettera di un collega. Ho scoperto che abbiamo anche una cosa in comune, siamo nati entrambi in Italia. Mi trova d’accordo quando dice che ci troviamo in una situazione molto delicata e che molte famiglie sentono di più il peso della crisi. Aggiungerei però che sono le famiglie degli operai, magari quelle monoreddito, a pagare lo scotto maggiore, non la sua famiglia. Io conosco la situazione più da vicino e, a differenza sua, ho molti amici che a causa dei licenziamenti, dei mancati rinnovi contrattuali o della cassa integrazione faticano ad arrivare a fine mese. Ma non sono certo che lei afferri realmente cosa voglia dire.

Quel che è certo è che lei ha centrato il nocciolo della questione: il momento è delicato. Quindi, che si fa? La sua risposta, mi spiace dirlo, non è quella che speravo. Lei sostiene che sia il caso di accettare «le regole del gioco» perché «non l’abbiamo scelte noi». Chissà come sarebbe il nostro mondo se anche Rosa Lee Parks, Martin Luther King, Dante Di Nanni, Nelson Mandela, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Emergency, Medici senza Frontiere e tutti i guerrieri del nonostante che tutti i giorni combattono regole ingiuste e discriminanti, avessero semplicemente chinato la testa, teorizzando che il razzismo, le dittature, la mafia o le guerre fossero semplicemente inevitabili, e che anziché combatterle sarebbe stato meglio assecondarle, adattarsi. La regola che porta al profitto diminuendo i diritti dei lavoratori è una regola ingiusta e nel mio piccolo, io continuerò a crederlo e a oppormi.

Per quel che riguarda Pomigliano, le soluzioni che propone non mi convincono. Aumentare la competitività riducendo il benessere dei lavoratori è una soluzione in cui gli sforzi ricadono sugli operai. Lei saprà meglio di me come gestire un’azienda, però quando parla di «anomalie» a Pomigliano, non posso non pensare che io non conoscerò l'alta finanza, ma probabilmente lei non ha la minima idea di cosa sia realmente, mi passi l’espressione, «faticare».

Non so se lei ha mai avuto la fortuna di entrare in una fonderia. Beh, io ci lavoro da 13 anni e mentre il telegiornale ci raccomanda di non uscire nelle ore più calde, io sono a diretto contatto con l’alluminio fuso e sudo da stare male. Le posso garantire che è già tutto sufficientemente inumano. Costringere dei padri di famiglia ad accettare condizioni di lavoro ulteriormente degradanti, e quel che peggio svilenti della loro dignità di lavoratori, non è una strategia aziendale: è una scappatoia. Ma parliamo ora di cose belle. Mi sono nuovamente emozionato quando nella lettera ci ringrazia per quello che abbiamo fatto dal 2004 ad oggi, d’altronde come lei stesso dice «la forza di un’ organizzazione non arriva da nessuna altra parte se non dalle persone che ci lavorano». Spero di non sembrarle venale se le dico che a una virile stretta di mano avrei preferito il Premio di risultato in busta paga oppure migliori condizioni di lavoro. Oppure poteva concedere il rinnovo del contratto a tutti i ragazzi assunti per due giorni oppure una settimana solo per far fronte ai picchi di produzione, sfruttati con l’illusione di un rinnovo e poi rispediti a casa. Lei dice che ci siete riconoscenti. Ci sono molti modi di dimostrare riconoscenza. Perché se, come pubblicano i giornali, la Fiat ha avuto un utile di 113 milioni di euro, ci viene negato il Premio di produzione? Ma immagino che non sia il momento di chiedere. D’altronde dopo tanti anni ho imparato: quando l’azienda va male non è il momento di chiedere perché i conti vanno male e quando l’azienda guadagna non è il momento di fermarsi a chiedere, è il momento di stringere i denti per continuare a far si che le cose vadano bene.

Lei vuole insegnarci che questa «è una sfida che si vince tutti insieme o tutti insieme si perde». Immagino che comprenda le mie difficoltà a credere che lei, io, i colleghi di Pomigliano e i milioni di operai che dipendono dalle sue decisioni, rischiamo alla pari. Se si perderà noi perderemo, lei invece prenderà il suo panfilo e insieme alla sua liquidazione a svariati zeri veleggerà verso nuovi lidi. Noi tremeremo di paura pensando ai mutui e ai libri dei ragazzi, e accetteremo lavori con trattamenti ancora più più svilenti, perché quello che lei finge di non sapere, caro Sergio, è che quello che impone la Fiat, in Italia, viene poi adottato e imposto da ogni altro grande settore dell’industria.

Spero che queste righe scritte con il cuore non siano il sigillo della mia lettera di licenziamento. Solo negli ultimi tempi ho visto licenziare cinque miei colleghi perché non condividevano l’idea «dell’entità astratta, azienda». Ora chiudo, anche se scriverle è stato bello. Spererei davvero che quando mi chiede se per i miei figli e i miei nipoti vorrei un futuro migliore di questo, guardassimo tutti e due verso lo stesso futuro. Temo invece che il futuro prospettato ai nostri figli sia un futuro fatto di iniquità, di ingiustizia e connotato da una profonda mancanza di umanità. (...) Un futuro in cui si devono accettare le regole, anche se ingiuste, perché non le abbiamo scelte noi. Sappia che non è così, lei può scegliere. Insieme, lei e noi possiamo cambiarle quelle regole, cambiarle davvero, anche se temo che non sia questo il suo obbiettivo (...). A lei le cose vanno già molto bene così. Sappia che non ha il mio appoggio e che continuerò ad impegnarmi perché un altro mondo sia possibile. Buon lavoro anche a lei.

Massimiliano Cassaro

sabato 24 luglio 2010

Doveva succedere

In queste ore tutti (o quasi) stanno parlando della strage avvenuta alla Love Parade a Duisburg.
Alcuni titoli: "Strage nella ressa alla Love Parade""Duisburg, quindici morti alla Love Parade""Panico a Love Parade, 15 morti in ressa", ecc. ecc.

Ecco, io a Duisburg ci lavoro, ci sono ogni giorno, so come è fatta la città. E dico: non poteva NON succedere.
La città non ha la struttura per accogliere simili masse, l'area scelta non era assolutamente pronta (ho potuto vedere coi miei occhi ieri pomeriggio lo stato dei lavori), le autorità cittadine hanno solo pensato ai possibili introiti turistici.

In breve: non è stata una fatalità. Qualunque persona sana di mente sapeva che qualcosa del genere sarebbe successo. Però ci sono interessi che vanno oltre la sicurezza delle persone.

Saluti,

Mauro.

venerdì 23 luglio 2010

Forse non ha tutti i torti...

"I vestiti griffati sono il burqa delle donne italiane" (Oliviero Toscani).

Dimentica però di dire che lui ha contribuito alla diffusione di questo "burqa"...

Saluti,

Mauro.

Viva l'istinto...

Cani e lepri...

Saluti,

Mauro.

giovedì 22 luglio 2010

Gravità e gravità... reprise

Il giornalismo e la scienza sembrano proprio due entità incompatibili, almeno in Italia. E se ve lo dice uno che è fisico di professione e giornalista per hobby...

Negli ultimi giorni sono usciti su vari giornali (per onestà va detto: non solo italiani) articoli sensazionalistici tipo: "Newton si è sbagliato, la gravità non esiste".

Peccato che lo scienziato citato (che può aver torto come ragione, non è la verifica delle sue affermazioni lo scopo di questo mio intervento), cioè Erik P. Verlinde, dica ben altre cose.
Cioè che la gravità esiste, eccome se esiste, ma forse potrebbe essere non una forza fondamentale, bensì il derivato di altre forze (detto terra terra). E per di più lui presenta ipotesi di studio, non certezze provate.
Per chi non si accontenta delle cose dette terra terra... qui si può scaricare l'articolo in cui espone le sue ipotesi: "On the origin of gravity and the laws of Newton".

Saluti,

Mauro.

lunedì 19 luglio 2010

Mare a Genova

Una bella serie di foto a confronto, da un lato il mare di Genova oggi, dall'altro quello di un secolo e più fa.

Saluti,

Mauro.

domenica 18 luglio 2010

Io c'ero...

...al party sull'autostrada :-)

Aggiunta del 19.07.2010: il simbolo del nostro tavolo... il Tricolore!!!


E un paio di foto dell'autostrada "pedonalizzata":




Saluti,

Mauro.

venerdì 16 luglio 2010

A me, me pare 'na strunzata...

Secondo una ricercatrice dell'università di Colonia in Germania (Lysann Damisch), la superstizione aiuta gli atleti a ottenere risultati migliori, come riassunto in questo articolo di Repubblica.

Mah... tanto per dirla con i Trettré... a me, me pare 'na strunzata.

Del resto, non dimentichiamoci che i tedeschi sono quelli che fanno fare i pronostici ai polpi...

Saluti,

Mauro.

giovedì 15 luglio 2010

Ministero fantasma

Circa un mese fa venne creato il "Ministero per la sussidiarietà e il decentramento" e venne nominato titolare dello stesso il pidiellino Aldo Brancher.
Come tutti ricorderete Brancher dovette dimettersi dopo un paio di settimane a causa delle polemiche seguite al suo voler sfruttare il legittimo impedimento per non presenziare alle udienze di un processo in cui è coinvolto.

Ora io mi stavo però chiedendo una cosa...
Il ministero è stato creato ex novo e il ministro designato si è dovuto dimettere alla svelta... il ministro sappiamo quindi che fine ha fatto... ma che fine ha fatto il ministero? Esiste ancora? Cancellato? Gestito ad interim?

Boh!

Saluti,

Mauro.