Visualizzazione post con etichetta mercato. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta mercato. Mostra tutti i post

venerdì 9 dicembre 2022

Dettagli genovesi 43 - Regine...

Ogni luogo ha le sue regine...


Saluti,

Mauro.

P.S.:
Qui tutti i dettagli genovesi.

giovedì 9 maggio 2019

L'autorete sulla cannabis

Ripropongo qui alcuni pensieri scritti oggi su twitter, pensando alla sparata di Salvini sulla cannabis

Premetto che io non sono mai riuscito a farmi un'idea mia precisa sulla legalizzazione della cannabis sotto certe condizioni, quindi non vi farò pipponi sul fatto che sia giusta o sbagliata (anche se tendo più al giusta).

Però due considerazioni mi sento di farle.

1) Il proibizionismo favorisce sempre il mercato illegale. Se proibisci devi essere pronto a preparare una vera azione militare contro quest'ultimo. Se no fai solo un'autorete.
2) La legge al momento ne consente la vendita, quindi per chiudere i negozi devi prima cambiare la legge.

Sul punto 2 si possono aggiungere due cose.

2a) Se i negozi sono invece aperti solo grazie a buchi nella legge (e non per esplicito permesso nella legge), prima chiudi i buchi, poi chiudi i negozi.
2b) Fino a che non cambi o non integri la legge, per le licenze sono responsabili i comuni. Tu ministro, no, non puoi.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 8 agosto 2018

No, Foodora non se ne va per il decreto dignità

L'errore che in questo momento mezza Italia sta facendo è quello di credere che Foodora se ne vada dall'Italia a causa del decreto Di Maio, alias decreto dignità.
E giù a dire "prima guadagnavano poco, ora non guadagnano nulla" e amenità simili.

Guardate, dimentichiamo per un attimo se detto decreto sia buono o cattivo, fatto bene o fatto male. Dimentichiamolo, tanto con Foodora non c'entra nulla.
Credete che un'azienda come Foodora si lasci spaventare da un decreto se vede che il mercato è promettente e redditizio? Ma non scherziamo.
Se il mercato è promettente e redditizio l'azienda o si adatta o fa studiare ai propri legali modi di aggirare il decreto. Non è che se ne va e basta. Quello lo farebbe solo se il decreto dovesse imporre una parziale nazionalizzazione o la presenza di esponenti del governo nella dirigenza.

Non per niente Foodora insieme a quello italiano sta lasciando anche altri mercati: Australia, Paesi Bassi e Francia. E non ditemi che le legislazioni australiana e soprattutto olandese siano nemiche delle aziende e dei "nuovi" lavori. Quello al massimo vale per quella francese.
Ergo: Foodora dall'Italia se ne va perché il mercato italiano non è sufficientemente redditizio. E se ne sarebbe andata comunque. Forse un po' più tardi, ma comunque.
Del resto aveva già dichiarato che in Italia c'era troppa concorrenza... non mi pare che la concorrenza l'abbia introdotta il decreto (anzi, il decreto rischiava addirittura di ridurla... anche se non in maniera sana e positiva per la clientela).

Quello che Di Maio col suo decreto ha fatto non è stato far scappare Foodora, bensì salvare l'immagine di Foodora.

Infatti tutti ora danno la colpa a Di Maio.
E chiudono gli occhi sulle politiche aziendali di Foodora.

Ergo, Di Maio ha fatto un favore a Foodora.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 27 dicembre 2017

Liberale vs. liberista

Ci sono cose che puoi (anzi devi) lasciare al mercato.
Ci sono cose che non puoi (anzi non devi) lasciare al mercato.

Regole opprimenti, soffocanti sono il male.
L'assenza di regole anche di più.
Le regole (non opprimenti, non soffocanti) servono. Anche al mercato.

Queste cose il liberale le sa.
Il liberista non le vuole sapere.

Saluti,

Mauro.

venerdì 11 settembre 2015

Parma? Proprio sicuri?

In questi giorni negli spazi della stazione centrale di Colonia c'è un mercato italiano con prodotti (apparentemente) di qualità, non ciò che si trova in qualsiasi supermercato.
Io lo andrò a vedere oggi o domani, quindi un giudizio sul mercato stesso non posso ancora darlo... però la gestione della stazione comincia male con la presentazione.

Chiaramente l'evento è presentato sulla pagina web della stazione. E viene - come consueto - illustrato con una bella foto (che non so se scattata al mercato stesso oppure presa da un qualche archivio):


Notato il cartello sul prosciutto a destra?
Ingrandiamo:


"Prosciutto Toscano" di "Parma"?

Ahiahiahi, non cominciamo bene...

Saluti,

Mauro.

Aggiornamento 12.09.2015:
Ieri pomeriggio sono andato a vedere il mercato: nessun prosciutto appeso, quindi niente cartelli, né corretti né errati.
Quindi foto presa da qualche archivio.
Però la figuraccia rimane: controlla quello che pubblichi, per la miseria! Come se mancassero italiani a Colonia (anche tra i dipendenti stessi della stazione) a cui chiedere!