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giovedì 11 febbraio 2021

La mia libertà finisce dove comincia la tua

Quando si parla delle "limitazioni alla libertà" introdotte dai vari paesi a causa dell'attuale pandemia, si tende a dimenticare una cosa molto importante.
Cosa dimenticata spesso in malafede, va detto chiaro.
Non tutti quelli che si lamentano sono ignoranti manipolabili o persone che veramente vengono messe in ginocchio dalla situazione attuale.

La cosa in questione è: la mia libertà finisce dove comincia la tua.

Ciò dovrebbe essere tra l'altro la bussola di ogni liberale e di ogni libertario (no, dei liberisti purtroppo no, spero non serva che vi spieghi perché).
Anzi dovrebbe essere la bussola di ogni democratico, di qualsiasi colore e idea sia... purché sia democratico.

La libertà è insindacabile, ma non illimitata.

Cosa significa questo in tempi di Covid?
Molto semplice: quello che significa in ogni altra situazione.
Se i miei comportamenti mettono a rischio solo la mia salute e quella di nessun altro... lo Stato deve tenersene fuori.
Se però i miei comportamenti mettono a rischio, anche solo potenzialmente, la salute di anche solo una singola altra persona... allora lo Stato non solo può, ma anzi deve intervenire a limitare la mia libertà.
Se non lo facesse sì che allora sarebbe antidemocratico, visto che mi permetterebbe di ergermi al di sopra degli altri.
Non se mi limita.

Del resto dovere di uno Stato, qualunque sia la sua visione politica, è giustamente mettere la collettività davanti ai singoli.
In particolare quando si tratta di salute.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 27 dicembre 2017

Liberale vs. liberista

Ci sono cose che puoi (anzi devi) lasciare al mercato.
Ci sono cose che non puoi (anzi non devi) lasciare al mercato.

Regole opprimenti, soffocanti sono il male.
L'assenza di regole anche di più.
Le regole (non opprimenti, non soffocanti) servono. Anche al mercato.

Queste cose il liberale le sa.
Il liberista non le vuole sapere.

Saluti,

Mauro.