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giovedì 5 gennaio 2023

Meloni e la responsabilità individuale

Nella conferenza stampa di fine anno del 29 dicembre scorso il Presidente (vuole lei il maschile, non prendetevela con me) del Consiglio Giorgia Meloni ha pronunciato, parlando delle misure per il controllo e la limitazione del virus SARS-CoV-2, le seguenti parole:

La mia idea è che si debba lavorare prioritariamente sulla responsabilità dei cittadini piuttosto che sulla coercizione [...]

Ecco, onestamente la frase citata sopra mi piace: mi piace la fiducia nel senso di responsabilità dei cittadini, la volontà di farlo sviluppare.

Ma... c'è un grossissimo ma: il cittadino medio (e non solo in Italia) ha dimostrato di non avere nessun senso di responsabilità e di non avere nessuna intenzione di imparare il senso di responsabilità.
E Giorgia Meloni questo lo sa benissimo.

Ergo la frase di cui sopra è pura ipocrisia.
Anzi, peggio: è uno strizzare l'occhio a novax, nomask, notutto.
È dirgli: mi "fido" di voi, fate quel che cavolo vi pare, basta che continuiate a votarmi.

Onestamente: sarebbe bello potersi affidare al senso di responsabilità dei cittadini nei momenti di crisi.
Peccato solo che farlo significherebbe affidarsi a qualcosa che non esiste.

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Qui il video completo della conferenza stampa, se vi interessa:

lunedì 6 dicembre 2021

Città, cittadini e rifiuti

Non solo in Italia si continuano a vedere pubblicate immagini di questa e quella città con strade piene di spazzatura (il genovese rumenta rende però meglio!).
E accompagnate da accuse alle varie amministrazioni cittadine o aziende preposte (pubbliche, partecipate o private che siano).
Ma siamo sicuri che le amministrazioni e le aziende siano i principali colpevoli?

Io no.
Proprio per niente.
Ovviamente amministrazioni e aziende non sono del tutto innocenti...ma forse non sono neanche i principali colpevoli, anzi.

Vi faccio un esempio dalla mia città di origine: Genova.
(Ma potrei parlare anche della tedesca Colonia, dove ho vissuto per quasi quindici anni).
Sui greti del Bisagno e del Polcevera (i due corsi d'acqua principali della città, anche se di acqua - soprattutto nel primo - non se ne vede spesso) si vedono frigoriferi (sì, Roma non ha l'esclusiva), televisori, mobili, ecc.

Ma qualcuno lì ce li deve portare.
E non è certo l'amministrazione comunale o l'azienda di raccolta rifiuti!
Queste al massimo possono essere responsabili di una differenziata fatta da cani (tra l'altro ricordo quando vivevo a Stoccarda: i cittadini differenziavano e poi l'azienda di raccolta rifiuti ributtava tutto insieme in discarica) o della scarsa pulizia dei marciapiedi, ma non del fatto che un cittadino butti TV o frigorifero nel letto di un corso d'acqua!

Tra l'altro a Genova (e in quasi tutte le città che conosco, sia in Italia che all'estero) per i rifiuti ingombranti funziona così: tu chiami l'azienda o l'ufficio preposto e gli dici cosa devi buttare via.
Loro ti danno una data per il ritiro e ti chiedono se devono salire a casa tua per prendere detti rifiuti o se tu glieli fai trovare presso i cassonetti in strada.
Nel primo caso paghi, nel secondo no.

Ma quindi, stronzo di un cittadino che non sei altro... portarli presso i cassonetti in strada o buttarli a caso senza chiamare nessuno che differenza ti fa? Te li devi sempre camallare sulle spalle per portarli fuori casa. E anche nel primo caso non ti costa nulla (nella maggioranza delle città, per lo meno).

Quindi, caro "cittadino", la verità è che tu sei semplicemente stronzo.

Saluti,

Mauro.

sabato 25 agosto 2018

Il tifo e la politica

La politica è una cosa che ci riguarda tutti, visto che è con la politica che si governa un Paese.
Quindi anche il semplice elettore - fermo restando il suo sacrosanto diritto di considerare un partito il migliore e un altro il peggiore - dovrebbe ragionare in termini razionali e giudicare i singoli atti di un governo, di un'amministrazione.

Banalmente: voi tutti sapete che io sono una persona di sinistra e che considero l'attuale destra italiana un pericolo.
Però... pur continuando a essere di sinistra, se la sinistra fa/dice una cazzata io la condanno e se la destra fa/dice una cosa buona io la apprezzo.
E così dovrebbe fare qualsiasi persona intelligente.

Invece ormai la politica è diventata tifo.
Chi è di sinistra condanna a priori qualsiasi cosa dica/faccia la destra.
Chi è di destra condanna a priori qualsiasi cosa dica/faccia la sinistra.
E anche all'interno di destra e sinistra si fanno distinzioni a seconda di chi dice cosa...
(Del centro non parlo semplicemente perché in questo momento sembra essere sparito dal panorama politico).

No, la politica non deve e non può essere tifo.
Se vado a vedere una partita del mio Genoa da tifoso considererò logicamente e giustamente illecita ogni vittoria avversaria. Perché lì sono, appunto, tifoso.
Da elettore di sinistra invece non considererò per niente illecita ogni vittoria avversaria. Anzi quando l'avversario farà cose giuste le approverò. Perché lì non sono tifoso. Sono cittadino.

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Prima che mi fraintendiate: no, il governo giallo-verde non ne ha ancora fatta una giusta. Il problema è che anche le opposizioni non ne stanno facendo una giusta. Tutti stanno facendo a gara a chi sbaglia di più.