Che dite, Ruby offrirà accoglienza a suo "zio" Hosni, ora che questi comincia a essere in difficoltà al Cairo?
Saluti,
Mauro.
lunedì 31 gennaio 2011
domenica 30 gennaio 2011
La liberazione dal dittatore
La liberazione dal dittatore... peccato (piccolo dettaglio, nulla di importante) che il dittatore in questione sia morto nel 1975 e che da allora - ufficialmente - il suo paese sia una democrazia.
E allora come mai le sue immagini vengono smobilitate 36 anni dopo?
In Italia le immagini di Mussolini sono sparite molto più alla svelta. In Germania quelle di Hitler e in URSS quelle di Stalin (visto da solo, quelle - particolarmente ipocrite - al fianco di Lenin resistono ancora oggi che l'URSS è sparita) pure. Per non parlare di quelle di Saddam in Iraq.
Forse sulla Spagna ci sarebbero da porsi delle domande... pensando anche alla Valle de los Caídos, mai smantellata e neanche rinnegata dopo la caduta del franchismo.
Saluti,
Mauro.
E allora come mai le sue immagini vengono smobilitate 36 anni dopo?
In Italia le immagini di Mussolini sono sparite molto più alla svelta. In Germania quelle di Hitler e in URSS quelle di Stalin (visto da solo, quelle - particolarmente ipocrite - al fianco di Lenin resistono ancora oggi che l'URSS è sparita) pure. Per non parlare di quelle di Saddam in Iraq.
Forse sulla Spagna ci sarebbero da porsi delle domande... pensando anche alla Valle de los Caídos, mai smantellata e neanche rinnegata dopo la caduta del franchismo.
Saluti,
Mauro.
Jekyll & Hyde, ovvero Mannheim & Mannheim
C'è una città tedesca che non ho mai visitato, dove non sono mai entrato e dove non mi sono mai fermato. Però la ho attraversata decine di volte, forse un centinaio, viaggiando in autostrada.
Questa città non mi ha neanche mai fatto venir voglia di fermarmi a visitarla. Dall'autostrada sembrava bruttissima, oserei dire addirittura disturbante. Industriale nel senso peggiore del termine. Qualcosa da evitare, di cui tacerne l'esistenza.
E questo senza sapere come fosse vista dall'interno, come fosse la sua gente. Bastava il suo modo di presentarsi a chi la attraversava in autostrada per decidere di evitarla.
Oggi per la prima volta la ho vista da un'altra prospettiva.
No, non mi ci sono fermato, non la ho visitata. Anche oggi la ho solo attraversata. Ma in treno, non in macchina. Quindi sono entrato, anche se solo un po', al suo interno.
E ho scoperto un'altra faccia. Una faccia pur sempre industriale, un po' fumosa, non lussuosa... ma dotata di un suo fascino. Discreto, forse meglio dire dimesso, ma non certo una città disturbante, respingente.
Mi è venuta voglia di visitarla. Se non altro per scoprire quale delle due facce è quella vera.
Quella autostradale o quella ferroviaria? O vi è ancora una terza faccia?
A proposito, questa città - come dice il titolo - è Mannheim.
Saluti,
Mauro.
Questa città non mi ha neanche mai fatto venir voglia di fermarmi a visitarla. Dall'autostrada sembrava bruttissima, oserei dire addirittura disturbante. Industriale nel senso peggiore del termine. Qualcosa da evitare, di cui tacerne l'esistenza.
E questo senza sapere come fosse vista dall'interno, come fosse la sua gente. Bastava il suo modo di presentarsi a chi la attraversava in autostrada per decidere di evitarla.
Oggi per la prima volta la ho vista da un'altra prospettiva.
No, non mi ci sono fermato, non la ho visitata. Anche oggi la ho solo attraversata. Ma in treno, non in macchina. Quindi sono entrato, anche se solo un po', al suo interno.
E ho scoperto un'altra faccia. Una faccia pur sempre industriale, un po' fumosa, non lussuosa... ma dotata di un suo fascino. Discreto, forse meglio dire dimesso, ma non certo una città disturbante, respingente.
Mi è venuta voglia di visitarla. Se non altro per scoprire quale delle due facce è quella vera.
Quella autostradale o quella ferroviaria? O vi è ancora una terza faccia?
A proposito, questa città - come dice il titolo - è Mannheim.
Saluti,
Mauro.
giovedì 27 gennaio 2011
mercoledì 26 gennaio 2011
martedì 25 gennaio 2011
Pesto alla tedesca
Ieri, uscito dal lavoro, sono andato al supermercato a Duisburg... ebbene sì, anche il vostro blogger si abbassa a queste banali attività quotidiane :-)
In uno scaffale c'erano i barattoli con le varie salse (no, non le ho comprate, ero solo curioso... da buon italiano le salse me le faccio io a casa). Tra queste il pesto alla genovese (e a me da genovese è venuta voglia di distruggere lo scaffale...).
C'erano vasetti di due marche: Barilla (italiana, quindi) e Rewe (tedesca). Ho voluto curiosare gli ingredienti (qui, se interessa, intanto trovate la ricetta originale).
Bene, una delle due etichette riportava i seguenti ingredienti:
Basilico, olio di semi di girasole, parmigiano, pecorino, aglio, sale, anacardi.
L'altra etichetta riportava:
Basilico, olio di oliva, parmigiano, pecorino, aglio, sale, pinoli.
Indovinate quale delle due marche usava olio di semi e anacardi :-(
Saluti,
Mauro.
In uno scaffale c'erano i barattoli con le varie salse (no, non le ho comprate, ero solo curioso... da buon italiano le salse me le faccio io a casa). Tra queste il pesto alla genovese (e a me da genovese è venuta voglia di distruggere lo scaffale...).
C'erano vasetti di due marche: Barilla (italiana, quindi) e Rewe (tedesca). Ho voluto curiosare gli ingredienti (qui, se interessa, intanto trovate la ricetta originale).
Bene, una delle due etichette riportava i seguenti ingredienti:
Basilico, olio di semi di girasole, parmigiano, pecorino, aglio, sale, anacardi.
L'altra etichetta riportava:
Basilico, olio di oliva, parmigiano, pecorino, aglio, sale, pinoli.
Indovinate quale delle due marche usava olio di semi e anacardi :-(
Saluti,
Mauro.
lunedì 24 gennaio 2011
Una domanda a Fini
Fini: «Per andare al governo c'è chi vende l'anima e anche altro».
La domanda è: ai tempi, per diventare ministro degli esteri e vicepresidente del consiglio, lui ha venduto solo l'anima o anche altro?
Saluti,
Mauro.
La domanda è: ai tempi, per diventare ministro degli esteri e vicepresidente del consiglio, lui ha venduto solo l'anima o anche altro?
Saluti,
Mauro.
Erede al trono
Repubblica del 24.01.2011: "Il gioco di specchi sui giornali di casa, così Marina collauda la successione".
Io (scusate l'autocitazione) il 19.04.2010: "La figlia".
Mi pare che Repubblica sia un po' lenta di comprendonio, eppure la cosa era palese da anni...
Saluti,
Mauro.
Io (scusate l'autocitazione) il 19.04.2010: "La figlia".
Mi pare che Repubblica sia un po' lenta di comprendonio, eppure la cosa era palese da anni...
Saluti,
Mauro.
domenica 23 gennaio 2011
Chi governa?
In tutti i casini degli ultimi tempi, mi pare che sia i nemici che gli amici di Berlusconi abbiano dimenticato un "piccolo" dettaglio, talmente piccolo da essere il vero motivo per cui dovrebbe dimettersi.
Lasciamo perdere i discorsi morali e legali, cerchiamo di essere semplicemente pragmatici.
Che Silvio sia onesto o disonesto, sia innocente o colpevole, sia vittima o criminale... lo diranno le indagini (e ognuno di noi si farà le proprie idee al proposito). Però c'è un punto sul quale (a meno di non essere in malafede o coinvolti nelle storie in questione) dovremmo essere tutti d'accordo: Berlusconi, a causa di tutti questi veri o presunti scandali, in questo momento non ha il tempo di governare. È troppo impegnato a confrontarsi con altre faccende.
L'Italia in questo momento è - per motivi diversi - come il Belgio: senza governo.
Negli ultimi tempi, quando gli amici tedeschi mi chiedono come valuto il governo Berlusconi, io rispondo: "Quando governerà lo valuterò, bene o male, ma lo valuterò. Per ora non governa, quindi non lo posso valutare".
Saluti,
Mauro.
Lasciamo perdere i discorsi morali e legali, cerchiamo di essere semplicemente pragmatici.
Che Silvio sia onesto o disonesto, sia innocente o colpevole, sia vittima o criminale... lo diranno le indagini (e ognuno di noi si farà le proprie idee al proposito). Però c'è un punto sul quale (a meno di non essere in malafede o coinvolti nelle storie in questione) dovremmo essere tutti d'accordo: Berlusconi, a causa di tutti questi veri o presunti scandali, in questo momento non ha il tempo di governare. È troppo impegnato a confrontarsi con altre faccende.
L'Italia in questo momento è - per motivi diversi - come il Belgio: senza governo.
Negli ultimi tempi, quando gli amici tedeschi mi chiedono come valuto il governo Berlusconi, io rispondo: "Quando governerà lo valuterò, bene o male, ma lo valuterò. Per ora non governa, quindi non lo posso valutare".
Saluti,
Mauro.
sabato 22 gennaio 2011
Tullia Zevi
È morta Tullia Zevi.
Grandissima personalità dell'ebraismo italiano.
Se solo ogni tanto avesse speso qualche parola anche per i palestinesi massacrati dall'esercito israeliano sarebbe stata una figura ancora più grande.
Saluti,
Mauro
Grandissima personalità dell'ebraismo italiano.
Se solo ogni tanto avesse speso qualche parola anche per i palestinesi massacrati dall'esercito israeliano sarebbe stata una figura ancora più grande.
Saluti,
Mauro
venerdì 21 gennaio 2011
giovedì 20 gennaio 2011
Le preghiere si mangiano?
E il premier generoso disse: “Non mi faccio carico di casi individuali”.
La signora, condivisibilmente, è incazzata con Berlusconi.
Da osservatore esterno però a me la risposta del cardinale Sepe pare ancora più vergognosa e arrogante.
Saluti,
Mauro.
La signora, condivisibilmente, è incazzata con Berlusconi.
Da osservatore esterno però a me la risposta del cardinale Sepe pare ancora più vergognosa e arrogante.
Saluti,
Mauro.
Fughe e amici
L'amico Bettino Craxi si rifugiò in "esilio" (leggasi fuga) ad Hammamet protetto dall'amico Zine Al-Abidine Ben Ali.
Purtroppo ora Ben Ali è a sua volta in "esilio" (leggasi di nuovo fuga) in Arabia Saudita.
Al beneficiato (da Bettino) Silvio da Arcore a quanto pare rimane solo Antigua. Sempre che Antigua lo voglia ancora. Del resto Antigua non è una repubblica delle banane come l'Italia (o la Tunisia prima che Ben Ali fuggisse).
Saluti,
Mauro.
Purtroppo ora Ben Ali è a sua volta in "esilio" (leggasi di nuovo fuga) in Arabia Saudita.
Al beneficiato (da Bettino) Silvio da Arcore a quanto pare rimane solo Antigua. Sempre che Antigua lo voglia ancora. Del resto Antigua non è una repubblica delle banane come l'Italia (o la Tunisia prima che Ben Ali fuggisse).
Saluti,
Mauro.
martedì 18 gennaio 2011
Layos ha ragione, il Financial Times no
Il 16 gennaio scorso il Financial Times ha dedicato un ulteriore articolo alla situazione italiana, tra Berlusconi e Ruby (Verdict in Rome). In questo articolo tra l'altro si legge:
"[...] Yet instead of solutions to these problems, the country is likely to be treated to another instalment of Berlusconi versus the judiciary. Italy deserves better."
Ieri, 17 gennaio, l'amico Layos "risponde" con Una piccola nota di servizio, nella quale tra l'altro dice:
"Vorrei ricordare a tutti, compresi i giornali esteri che dicono che “L’Italia merita di meglio”, che in Italia c’è Berlusconi per esplicito volere degli italiani che lo votano. [...]
L’Italia non merita affatto di meglio.
L’Italia si merita Berlusconi, eccome se se lo merita. [...]"
Inutile dire che ha ragione Layos.
Saluti,
Mauro.
"[...] Yet instead of solutions to these problems, the country is likely to be treated to another instalment of Berlusconi versus the judiciary. Italy deserves better."
Ieri, 17 gennaio, l'amico Layos "risponde" con Una piccola nota di servizio, nella quale tra l'altro dice:
"Vorrei ricordare a tutti, compresi i giornali esteri che dicono che “L’Italia merita di meglio”, che in Italia c’è Berlusconi per esplicito volere degli italiani che lo votano. [...]
L’Italia non merita affatto di meglio.
L’Italia si merita Berlusconi, eccome se se lo merita. [...]"
Inutile dire che ha ragione Layos.
Saluti,
Mauro.
lunedì 17 gennaio 2011
Ragazze ad Arcore
Ruby, Noemi e tutte le altre. Va bene, giusto indagare e andare a fondo.
Ma io mi concentrerei più che altro su Carfagna, Meloni, Brambilla, Gelmini & co.
Per lo meno, pur probabilmente con le stesse prestazioni, Ruby e Noemi non sono state fatte ministre.
Saluti,
Mauro.
Ma io mi concentrerei più che altro su Carfagna, Meloni, Brambilla, Gelmini & co.
Per lo meno, pur probabilmente con le stesse prestazioni, Ruby e Noemi non sono state fatte ministre.
Saluti,
Mauro.
domenica 16 gennaio 2011
Orgoglioso di che?
Marchionne, dopo il referendum interno alla FIAT (che le sciagurate dichiarazioni di Sacconi e Berlusconi hanno trasformato in referendum nazionale, non aziendale), ha dichiarato (tra le altre cose): "Sono sempre stato molto orgoglioso di quello che Mirafiori rappresenta per la Fiat, come custode della tradizione industriale della nostra azienda e del nostro Paese".
Carissimo, tu sei alla FIAT solo dal 2003... e la tua carriera la hai fatta fuori d'Italia (e anche oggi - pur guidando la FIAT - stai più all'estero che in Italia, sia professionalmente che privatamente).
Che cazzo nei sai tu di ciò che rappresenta Mirafiori per la FIAT e per l'Italia? Niente! Niente ne sai.
Quindi, fai pure quello per cui ti hanno chiamato gli Agnelli, ma smettila di sparare cazzate. La gente non è scema come tu credi. Sa quando la prendi per il culo.
Saluti,
Mauro.
Carissimo, tu sei alla FIAT solo dal 2003... e la tua carriera la hai fatta fuori d'Italia (e anche oggi - pur guidando la FIAT - stai più all'estero che in Italia, sia professionalmente che privatamente).
Che cazzo nei sai tu di ciò che rappresenta Mirafiori per la FIAT e per l'Italia? Niente! Niente ne sai.
Quindi, fai pure quello per cui ti hanno chiamato gli Agnelli, ma smettila di sparare cazzate. La gente non è scema come tu credi. Sa quando la prendi per il culo.
Saluti,
Mauro.
venerdì 14 gennaio 2011
Spieghiamo qualcosa di Marchionne
Il problema è molto semplice, in realtà. E coloro che dovrebbero spiegarlo (gli economisti, statalisti o liberisti che siano) sono gli unici che non ci capiscono una sega (come sempre del resto quando si parla di economia).
Esiste una categoria, gli azionisti, che guadagna con le crescite veloci del valore delle azioni e che se ne frega del medio-lungo termine.
Esiste un’altra categoria, gli investitori, che accettano la possibilità di non guadagnare subito, ma puntano sui dividendi a medio-lungo termine.
Esiste una terza categoria, cioè chi veramente lavora, che non è amata né dagli azionisti né dagli investitori… ma mentre gli azionisti la considerano un peso di cui liberarsi il più alla svelta possibile, gli investitori la considerano un peso immediato che alla lunga però porta guadagni.
Marchionne conosce gli azionisti. Degli investitori non gliene frega nulla. E di chi lavora ancora meno.
In tutto questo, da qualche parte c'è o ci dovrebbe essere anche un "prodotto".
E a Marchionne non gliene frega neanche nulla del prodotto.
Infatti per beni il cui trasporto è costoso e impegnativo (come le auto, appunto) qualunque azienda cerca di produrre all'interno (o almeno non lontano) dal mercato a cui mira.
Quindi se Marchionne minaccia di andare in Serbia o Polonia, la cosa ha senso (almeno se l'unico problema è la riduzione dei costi). Se invece minaccia di andare in Brasile, di fatto ci dice: "Non è che non mi interessi produrre in Italia, il fatto è che non mi interessa vendere in Italia!".
Saluti,
Mauro.
Esiste una categoria, gli azionisti, che guadagna con le crescite veloci del valore delle azioni e che se ne frega del medio-lungo termine.
Esiste un’altra categoria, gli investitori, che accettano la possibilità di non guadagnare subito, ma puntano sui dividendi a medio-lungo termine.
Esiste una terza categoria, cioè chi veramente lavora, che non è amata né dagli azionisti né dagli investitori… ma mentre gli azionisti la considerano un peso di cui liberarsi il più alla svelta possibile, gli investitori la considerano un peso immediato che alla lunga però porta guadagni.
Marchionne conosce gli azionisti. Degli investitori non gliene frega nulla. E di chi lavora ancora meno.
In tutto questo, da qualche parte c'è o ci dovrebbe essere anche un "prodotto".
E a Marchionne non gliene frega neanche nulla del prodotto.
Infatti per beni il cui trasporto è costoso e impegnativo (come le auto, appunto) qualunque azienda cerca di produrre all'interno (o almeno non lontano) dal mercato a cui mira.
Quindi se Marchionne minaccia di andare in Serbia o Polonia, la cosa ha senso (almeno se l'unico problema è la riduzione dei costi). Se invece minaccia di andare in Brasile, di fatto ci dice: "Non è che non mi interessi produrre in Italia, il fatto è che non mi interessa vendere in Italia!".
Saluti,
Mauro.
Ponzio Pilato vive
La Corte Costituzionale (la più alta istanza dello Stato, cosa che a qualcuno sembra dare fastidio) ha parzialmente bocciato la legge sul "legittimo impedimento".
Parliamoci chiaro... una legge simile non andava esaminata coi cavilli articolo per articolo.
Il suo "spirito", non la sua "lettera", era importante.
Quindi andava o rigettata in toto o accettata in toto. Ogni altra scelta era pilatesca.
La Corte alla fine non ha scelto pro o contro Berlusconi. Ha scelto pro Ponzio Pilato.
Infatti, leggendo i primi commenti, tutti si sentono vincitori.
Saluti,
Mauro.
Parliamoci chiaro... una legge simile non andava esaminata coi cavilli articolo per articolo.
Il suo "spirito", non la sua "lettera", era importante.
Quindi andava o rigettata in toto o accettata in toto. Ogni altra scelta era pilatesca.
La Corte alla fine non ha scelto pro o contro Berlusconi. Ha scelto pro Ponzio Pilato.
Infatti, leggendo i primi commenti, tutti si sentono vincitori.
Saluti,
Mauro.
giovedì 13 gennaio 2011
In eigener Sache
"In eigener Sache" è in tedesco quello che in Italia si chiama "Nota dell'editore" e si usa quando si vuole parlare di questioni "proprie", ma che per un motivo o per l'altro si deve o si vuole rendere pubbliche.
Oggi io faccio lo stesso, oggi faccio un po' di consuntivo di questo blog. Se la cosa vi annoia, leggete qualcos'altro e tornate a leggere me domani :-)
Cronologia
Questo blog è nato il 19 giugno 2006, è stato interrotto il 20 marzo 2007 ed è rinato il 15 ottobre 2009. Da allora ha funzionato senza interruzioni (ferie escluse).
Quello che state leggendo è il 340° intervento, dei quali 51 sono stati nella sua "prima vita" e 289 nella "seconda"
Dal 1° marzo 2010 ho cominciato a tenere statistiche sulle visite e sugli articoli letti.
Visite per paese
Da allora le visite più numerose le ho avute da:
1) Italia
2) Germania
3) Regno Unito
4) Francia
5) Svizzera
Altri paesi da cui ho avuto visite (in ordine decrescente di numero di visite): Stati Uniti, Russia, Danimarca, Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Grecia, Croazia, Austria, Australia, Finlandia, Brasile, Irlanda, Monaco, Argentina, Giappone, Islanda, India e infine (con una visita sola) Thailandia, Bulgaria, Venezuela, Canada, San Marino, Indonesia, Lussemburgo, Vietnam, Ungheria, Polonia e Romania.
Visite per regione e città
Se guardiamo le visite per regione, le più numerose vengono da:
1) Liguria (IT)
2) Nordrhein-Westfalen (DE)
3) Lombardia (IT)
4) Lazio (IT)
5) Greater London (UK)
Per città, invece:
1) Genova (IT)
2) Köln (DE)
3) Roma (IT)
4) Milano (IT)
5) London (UK)
Articoli più letti
Una curiosità interessante è vedere gli articoli più letti (statistica comunque da prendere con le pinze, in quanto relativa solo agli articoli cercati direttamente via motore di ricerca o esplicitamente cliccati una volta dentro la pagina del blog):
1) Hanno detto di me
2) Come usare lo scopino da water
3) Piccolo calcio antico
4) A me, me pare 'na strunzata
5) Ossa rotte e palle piene
Provenienza visite e ricerche
I domini web attraverso i quali mi sono arrivate più visite:
1) Blogger
2) Google (Italia)
3) Una nomade nel mondo
4) Blogbabel (Italia)
5) Piccole vitalità di una morte quotidiana
Mentre i motori di ricerca più usati per arrivare qui sono stati:
1) Google (con tutte le sue derivazioni)
2) Yahoo (con tutte le sue derivazioni)
3) Conduit
4) Blogspot (con tutte le ricerce dai suoi blogs)
5) Fast Browser Search; Bing; Babylon; sweet im; My Start; Search-results
Le parole o combinazioni di parole cercate in motori di ricerca che più spesso ha portato a questo blog (escluse ricerche di un URL, cioè - per esempio - se qualcuno cerca in Google per http://www.pensieri-eretici.blogspot.com/ non lo considero):
1) pensieri eretici
2) ombre del passato
3) mauro venier
4) malattia di berlusconi
5) atomica italiana
Infine le ricerche per parole chiave:
1) pensieri
2) eretici
3) berlusconi
4) scopino
5) malattia
---
E ora vi ho annoiato abbastanza, credo :-)
Saluti,
Mauro.
Oggi io faccio lo stesso, oggi faccio un po' di consuntivo di questo blog. Se la cosa vi annoia, leggete qualcos'altro e tornate a leggere me domani :-)
Cronologia
Questo blog è nato il 19 giugno 2006, è stato interrotto il 20 marzo 2007 ed è rinato il 15 ottobre 2009. Da allora ha funzionato senza interruzioni (ferie escluse).
Quello che state leggendo è il 340° intervento, dei quali 51 sono stati nella sua "prima vita" e 289 nella "seconda"
Dal 1° marzo 2010 ho cominciato a tenere statistiche sulle visite e sugli articoli letti.
Visite per paese
Da allora le visite più numerose le ho avute da:
1) Italia
2) Germania
3) Regno Unito
4) Francia
5) Svizzera
Altri paesi da cui ho avuto visite (in ordine decrescente di numero di visite): Stati Uniti, Russia, Danimarca, Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Grecia, Croazia, Austria, Australia, Finlandia, Brasile, Irlanda, Monaco, Argentina, Giappone, Islanda, India e infine (con una visita sola) Thailandia, Bulgaria, Venezuela, Canada, San Marino, Indonesia, Lussemburgo, Vietnam, Ungheria, Polonia e Romania.
Visite per regione e città
Se guardiamo le visite per regione, le più numerose vengono da:
1) Liguria (IT)
2) Nordrhein-Westfalen (DE)
3) Lombardia (IT)
4) Lazio (IT)
5) Greater London (UK)
Per città, invece:
1) Genova (IT)
2) Köln (DE)
3) Roma (IT)
4) Milano (IT)
5) London (UK)
Articoli più letti
Una curiosità interessante è vedere gli articoli più letti (statistica comunque da prendere con le pinze, in quanto relativa solo agli articoli cercati direttamente via motore di ricerca o esplicitamente cliccati una volta dentro la pagina del blog):
1) Hanno detto di me
2) Come usare lo scopino da water
3) Piccolo calcio antico
4) A me, me pare 'na strunzata
5) Ossa rotte e palle piene
Provenienza visite e ricerche
I domini web attraverso i quali mi sono arrivate più visite:
1) Blogger
2) Google (Italia)
3) Una nomade nel mondo
4) Blogbabel (Italia)
5) Piccole vitalità di una morte quotidiana
Mentre i motori di ricerca più usati per arrivare qui sono stati:
1) Google (con tutte le sue derivazioni)
2) Yahoo (con tutte le sue derivazioni)
3) Conduit
4) Blogspot (con tutte le ricerce dai suoi blogs)
5) Fast Browser Search; Bing; Babylon; sweet im; My Start; Search-results
Le parole o combinazioni di parole cercate in motori di ricerca che più spesso ha portato a questo blog (escluse ricerche di un URL, cioè - per esempio - se qualcuno cerca in Google per http://www.pensieri-eretici.blogspot.com/ non lo considero):
1) pensieri eretici
2) ombre del passato
3) mauro venier
4) malattia di berlusconi
5) atomica italiana
Infine le ricerche per parole chiave:
1) pensieri
2) eretici
3) berlusconi
4) scopino
5) malattia
---
E ora vi ho annoiato abbastanza, credo :-)
Saluti,
Mauro.
mercoledì 12 gennaio 2011
Ordini e Poteri
Nella conferenza stampa alla fine dell'incontro con Angela Merkel, Berlusconi ha dichiarato: "la patologia per la nostra democrazia è la presenza di un ordine giudiziario che si è trasformato in un potere giudiziario".
Peccato che, nelle democrazie, si parli proprio di tre poteri:
1) Potere legislativo
2) Potere esecutivo
3) Potere giudiziario
Semmai, Berlusconi, dovrebbe studiarsi un po' il concetto di separazione dei poteri, che a lui dà tanto fastidio.
Saluti,
Mauro.
Peccato che, nelle democrazie, si parli proprio di tre poteri:
1) Potere legislativo
2) Potere esecutivo
3) Potere giudiziario
Semmai, Berlusconi, dovrebbe studiarsi un po' il concetto di separazione dei poteri, che a lui dà tanto fastidio.
Saluti,
Mauro.
martedì 11 gennaio 2011
E sono già 12 anni
Non sembra, sembra ieri, i sentimenti sono ancora lì, immutati, come il primo giorno.
Eppure oggi, 11 gennaio 2011, sono gìa dodici anni che Fabrizio De André ci ha lasciato.
Ecco il mio Omaggio a Fabrizio De André di allora.
Saluti,
Mauro.
Eppure oggi, 11 gennaio 2011, sono gìa dodici anni che Fabrizio De André ci ha lasciato.
Ecco il mio Omaggio a Fabrizio De André di allora.
Saluti,
Mauro.
Una banale domanda
Secondo l'agenzia di stampa DIRE, Berlusconi avrebbe deciso il nuovo nome del suo partito: si chiamerà Italia.
Lasciamo perdere un attimo discorsi di opportunità, furbizia, morale, sentimenti, ecc. ecc. Discorsi nei quali sono caduti finora - così sembra - tutti i commentatori.
La domanda è molto più semplice e banale. I nomi dei partiti devono venire registrati per poter essere usati in campagna elettorale. È legale registrare il nome del paese? Io credo che l'unica entità col diritto di registrare il nome "Italia" sia una certa "Repubblica Italiana", non un signor Berlusconi qualsiasi. E sto parlando di diritto legale, non morale.
Saluti,
Mauro.
Lasciamo perdere un attimo discorsi di opportunità, furbizia, morale, sentimenti, ecc. ecc. Discorsi nei quali sono caduti finora - così sembra - tutti i commentatori.
La domanda è molto più semplice e banale. I nomi dei partiti devono venire registrati per poter essere usati in campagna elettorale. È legale registrare il nome del paese? Io credo che l'unica entità col diritto di registrare il nome "Italia" sia una certa "Repubblica Italiana", non un signor Berlusconi qualsiasi. E sto parlando di diritto legale, non morale.
Saluti,
Mauro.
lunedì 10 gennaio 2011
Traducendo
Frattini tra le righe (ma non troppo) ci dice che il dopo-Berlusconi sarà paragonabile a Sansone e i Filistei.
Sinceramente, dico io (non Frattini), meglio questo che la conservazione dell'esistente attuale.
Saluti,
Mauro.
Sinceramente, dico io (non Frattini), meglio questo che la conservazione dell'esistente attuale.
Saluti,
Mauro.
domenica 9 gennaio 2011
Buon compleanno, Joan!
La più grande voce musical-politica che esista compie oggi 70 anni. Ma continua a essere giovane ed eterna come la sua musica.
Buon compleanno, Joan.
Non dimenticherò mai il tuo concertro a Genova, al Teatro Margherita nel 1984. E l'incontro successivo in Galleria Mazzini al bar, con i tuoi fans.
Grazie di esserci sempre, signora Joan Baez.
Saluti,
Mauro.
P.S.:
E grazie a Silvietta, che mi ha ricordato che oggi era il 9 gennaio :-)
Buon compleanno, Joan.
Non dimenticherò mai il tuo concertro a Genova, al Teatro Margherita nel 1984. E l'incontro successivo in Galleria Mazzini al bar, con i tuoi fans.
Grazie di esserci sempre, signora Joan Baez.
Saluti,
Mauro.
P.S.:
E grazie a Silvietta, che mi ha ricordato che oggi era il 9 gennaio :-)
venerdì 7 gennaio 2011
Guerra civile un ca**o
Leggo oggi (in occasione dell'inizio delle celebrazioni per i 150 anni della nascita dell'Italia) sul blog Solleviamoci che la rappresentanza modenese della Lega vorrebbe una lapide a ricordo dei caduti repubblichini di una misteriosa guerra civile italiana.
Guerra civile che non c'è mai stata, come ho spiegato nel commento in detto blog che riporto qui di seguito.
Al di là delle posizioni politiche, bisogna chiarire una volta per tutte una cosa: in Italia non c'è mai stata negli anni '40 una guerra civile.
Una guerra civile si ha quando due (o più) fazioni dello stesso paese combattono tra di loro per la supremazia nel paese in questione.
Tra il '43 e il '45 in Italia una tale contrapposizione non c'era, in quanto una parte (i repubblichini) non combatteva in proprio, ma di fatto era mercenaria al soldo di un potere straniero (la Germania hitleriana).
Che poi molti repubblichini abbiano combattuto in buona fede e siano stati ingannati dai propri comandanti è vero, anzi verissimo, ma ciò non toglie che essi abbiano combattuto per la Germania e non per l'Italia.
Saluti,
Mauro.
Guerra civile che non c'è mai stata, come ho spiegato nel commento in detto blog che riporto qui di seguito.
Al di là delle posizioni politiche, bisogna chiarire una volta per tutte una cosa: in Italia non c'è mai stata negli anni '40 una guerra civile.
Una guerra civile si ha quando due (o più) fazioni dello stesso paese combattono tra di loro per la supremazia nel paese in questione.
Tra il '43 e il '45 in Italia una tale contrapposizione non c'era, in quanto una parte (i repubblichini) non combatteva in proprio, ma di fatto era mercenaria al soldo di un potere straniero (la Germania hitleriana).
Che poi molti repubblichini abbiano combattuto in buona fede e siano stati ingannati dai propri comandanti è vero, anzi verissimo, ma ciò non toglie che essi abbiano combattuto per la Germania e non per l'Italia.
Saluti,
Mauro.
giovedì 6 gennaio 2011
mercoledì 5 gennaio 2011
Letteratura sporca
Siamo alla follia: "Nigger" rimosso da Huckleberry Finn.
Se proprio c'è qualcuno da censurare è il curatore dell'edizione ripulita. Dovrebbe farsi vedere da uno psichiatra. Ma da uno veramente bravo.
Saluti,
Mauro.
Se proprio c'è qualcuno da censurare è il curatore dell'edizione ripulita. Dovrebbe farsi vedere da uno psichiatra. Ma da uno veramente bravo.
Saluti,
Mauro.
martedì 4 gennaio 2011
Gente e rumenta (senza offesa per la rumenta)
Ora che Napoli è stata pulita (probabilmente nascondendo la polvere sotto il tappeto) possiamo parlare obiettivamente di rumenta e della gente che la produce.
La gente non vuole le discariche.
La gente non vuole gli inceneritori.
La gente non vuole i termovalorizzatori.
La gente non vuole questo e non vuole quello.
E la gente non vuole vedere rumenta per le strade.
Ma la gente continua a produrre rumenta.
E allora che la gente se la mangi la rumenta che produce!
Saluti,
Mauro.
La gente non vuole le discariche.
La gente non vuole gli inceneritori.
La gente non vuole i termovalorizzatori.
La gente non vuole questo e non vuole quello.
E la gente non vuole vedere rumenta per le strade.
Ma la gente continua a produrre rumenta.
E allora che la gente se la mangi la rumenta che produce!
Saluti,
Mauro.
domenica 2 gennaio 2011
Cesare Battisti
Ma no, non quello, patriota e irredentista, che abbiamo studiato sui libri di storia, impiccato dagli austriaci per tradimento durante la prima guerra mondiale.
Bensì quell'altro, ancora vivo, condannato per partecipazione diretta o indiretta a quattro omicidi negli anni '70 e per il quale Italia e Brasile stanno litigando sull'estradizione.
Io non so se Battisti sia innocente o colpevole, non so se sia giusto estradarlo o no. Conosco troppo poco la storia dei suoi processi per potermi fare un'opinione ben precisa.
Una cosa però in questi anni grazie a lui la ho scoperta. O meglio, era una cosa già nota, ma la sua storia me ne ha fornito la prova per così dire definitiva.
Quando si parla di terrorismo esistono vittime di serie A e vittime di serie B. E spesso le vittime di serie B sono cacciate in serie B non dai terroristi o da convenienze politiche, bensì dalle altre vittime, quelle di serie A, che si prendono la scena e "uccidono" una seconda volta le vittime di serie B.
E questo è successo con Battisti. Delle sue (almeno sue secondo i processi) quattro vittime solo una di fatto ha un nome: Pierluigi Torregiani.
Chi si ricorda delle altre tre, di Vittorio Santoro, di Lino Sabbadin, di Andrea Campagna? Quasi nessuno, forse quasi solo i loro parenti, grazie all'azione di Alberto, il figlio di Torreggiani, che è riuscito a elevare suo padre a vittima di serie A, anzi di Champion's League (sembra quasi che Torregiani sia stato l'unica vittima del terrorismo degli anni '70), facendo di fatto sparire le altre tre vittime dall'immaginario collettivo.
Saluti,
Mauro.
Bensì quell'altro, ancora vivo, condannato per partecipazione diretta o indiretta a quattro omicidi negli anni '70 e per il quale Italia e Brasile stanno litigando sull'estradizione.
Io non so se Battisti sia innocente o colpevole, non so se sia giusto estradarlo o no. Conosco troppo poco la storia dei suoi processi per potermi fare un'opinione ben precisa.
Una cosa però in questi anni grazie a lui la ho scoperta. O meglio, era una cosa già nota, ma la sua storia me ne ha fornito la prova per così dire definitiva.
Quando si parla di terrorismo esistono vittime di serie A e vittime di serie B. E spesso le vittime di serie B sono cacciate in serie B non dai terroristi o da convenienze politiche, bensì dalle altre vittime, quelle di serie A, che si prendono la scena e "uccidono" una seconda volta le vittime di serie B.
E questo è successo con Battisti. Delle sue (almeno sue secondo i processi) quattro vittime solo una di fatto ha un nome: Pierluigi Torregiani.
Chi si ricorda delle altre tre, di Vittorio Santoro, di Lino Sabbadin, di Andrea Campagna? Quasi nessuno, forse quasi solo i loro parenti, grazie all'azione di Alberto, il figlio di Torreggiani, che è riuscito a elevare suo padre a vittima di serie A, anzi di Champion's League (sembra quasi che Torregiani sia stato l'unica vittima del terrorismo degli anni '70), facendo di fatto sparire le altre tre vittime dall'immaginario collettivo.
Saluti,
Mauro.
sabato 1 gennaio 2011
Un nuovo anno
Però, sinceramente, al mondo esistono un sacco di calendari diversi. In realtà uno può scegliersi l'inizio anno che vuole, il primo giorno dell'anno non deve essere per forza oggi.
Io farò così: vedrò se i prossimi giorni promettono bene o girano male. Se vanno bene, allora considererò l'anno cominciato. Se vanno male, mi cercherò un altro calendario.
Saluti,
Mauro.
Io farò così: vedrò se i prossimi giorni promettono bene o girano male. Se vanno bene, allora considererò l'anno cominciato. Se vanno male, mi cercherò un altro calendario.
Saluti,
Mauro.
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