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martedì 17 luglio 2018

E poi parliamo dell'itanglese

Ieri mi è arrivata via email la descrizione di un posto di lavoro per cui un'agenzia di reclutamento mi chiedeva se potessi essere interessato.
La posizione era in effetti veramente interessante e in gran parte adeguata alle mie competenze.
L'annuncio arrivava da un'agenzia britannica con sede a Londra, ma riguardava il mercato tedesco.
Fin qui tutto bene. Avrei valutato la cosa.
Però, però... se neanche gli inglesi sanno l'inglese, come possiamo noi lamentarci dell'itanglese?


Io credevo che parlassero del mio profilo, non di me come profilo...
You're... your... per fortuna non hanno scritto direttamente youre.
Mi è scappata la voglia di prendere sul serio la posizione.

Ah, dimenticavo: non solo l'agenzia è londinese (per chi fosse interessato: RIPE4 Resourcing Ltd.), ma la persona nel contatto, responsabile per l'annuncio, ha anche cognome tipicamente anglosassone (Dobson).

Saluti,

Mauro.

sabato 21 ottobre 2017

E vengono nel mio cantuccio

Anche i professori inglesi...

Jonathan Hopkin, professore di politica comparata alla London School of Economics e autore di Italian Politics for Dummies, ha rilasciato ieri (20 ottobre 2017) un'intervista a Caterina Soffici de La Stampa.

Domanda di Soffici: Cosa è il grillismo visto da Londra?
Risposta di Hopkin: Un'altra cosa tipicamente italiana. In termini di voti è il primo partito italiano, ma si definisce un non-partito ed è contro i partiti politici.

Domanda di Soffici: Si definiscono Movimento, infatti.
Risposta di Hopkin: Da scienziato della politica le dico che se uno si candida a governare può anche cambiare la definizione ma la funzione è quella di un partito.

Ma io già il 17 febbraio 2013 scrissi:

Però, mettetevi il cuore in pace, fino a che fate politica senza entrare nell'agone elettorale poteve definirvi come volete, ma nel momento in cui presentate una lista per una qualsiasi elezione diventate dei partiti, qualunque cosa ci sia scritto sul vostro simbolo e nel vostro statuto.

Saluti,

Mauro.

martedì 21 giugno 2016

La perfida Albione contro l'Europa - Mi ero sbagliato

Ebbene sì, mi ero sbagliato.

Nel gennaio 2013 scrissi qui che ero convinto che il referendum britannico per uscire o meno dall'Unione Europea non si sarebbe tenuto o al massimo si sarebbe tenuto molto in sordina.
Non credevo che Cameron avrebbe mantenuto la promessa/minaccia.

Invece il referendum si tiene (dopodomani, il 23 giugno 2016, cioè un anno prima di quanto detto ai tempi da Cameron stesso) e si tiene con un gran cancan.

Però a dimostrare che le mie premesse erano corrette (anche se le conclusioni no) vi è la campagna che sta facendo Cameron per indurre a votare per far rimanere il Regno Unito nell'UE.
Visti i suoi discorsi di allora uno si sarebbe aspettato che facesse campagna per l'uscita o che almeno si sarebbe finto "super partes".

Ergo... Cameron non voleva il referendum e ora che è stato costretto a organizzarlo sul serio cerca di mettere una toppa al buco.
Vediamo se la toppa sarà abbastanza grande per coprirlo.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 12 giugno 2013

A zonzo per Londra

E adesso cerchiamo negli archivi, visto che a Londra ci sono stato l'ultima volta nel novembre 2010, quindi non proprio di recente.

No, non è una moschea anche se la sembra... è una chiesa...


È vero che nel Regno Unito guidano al contrario... però queste indicazioni per gli attraversamenti pedonali mi sembrano comunque esagerate:


E no, questo non è il Big Ben, anche se (quasi) tutti credete che lo sia. Il Big Ben è solo una modesta campana, non questa torre (che contiene detta campana, comunque):


Saluti,

Mauro.


P.S.:
Qui tutti gli "A zonzo per...".