Il vuoto non si riempie.
Saluti,
Mauro.
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Ogni tanto (anzi spesso) mi vengono in mente interpretazioni di avvenimenti e fatti oppure giudizi su persone ed eventi che non si possono certo definire conformisti. O magari semplicemente idee e pensieri personali, indipendenti. Alcune di queste idee saranno giuste e condivisibili, altre no, ma sono orgoglioso che non siano conformi. I commenti anonimi non sono graditi, essi verranno cancellati a meno che non portino contributi concreti e seri. Buona lettura a tutti.
E' troppo presto. Io penso alla famiglia, come un gruppo di persone, sedute su una panchina. Quando un componente della famiglia muore, gli altri si stringono e il vuoto, diventa enorme ma con il tempo, in un certo senso, si distanziano e il vuoto, non è più così vuoto. Non svanirà ma non sarà più così evidente.
RispondiEliminaIl paragone che fai è molto bello, ma non cambia le cose: per stringersi su una panchina bisogna spostarsi... ma ciò non elimina né riduce il posto vuoto, solo lo sposta.
RispondiEliminaSe leggi, ho scritto che "il vuoto diventa enorme".
RispondiEliminaIl vuoto si crea, non nasce tale.
RispondiEliminaIl vuoto non si riempie. Il vuoto non si colma, il vuoto rimane tale, é essenza di sé stesso.
Se così non fosse, non sarebbe "vuoto" ma semplicemente uno spazio ancora da riempire.
Bb
Giusto, Barbara, è il senso di quello che dicevo io.
RispondiEliminaSi ma io l'ho detto con parole mie..... ;-P
RispondiEliminaE meno male :-)
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