martedì 8 agosto 2023

Riusciremo mai a fare gli Stati Uniti d'Europa?

Come chi mi conosce sa, gli Stati Uniti d'Europa sono un mio sogno. Lo espressi in maniera inequivocabile qui nel 2018.
E quel sogno continuo ad averlo.

Ma oggi Lele in un commento a questo mio post del 5 agosto scorso mi ha chiesto esplicitamente: "riusciremo mai a fare gli Stati Uniti d'Europa?".
E qui si parla di realtà, non di sogni.

Se devo essere realista dico che la Comunità Europea originaria, quella a 6 stati (Italia, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo) aveva tutte le potenzialità per diventare gli Stati Uniti d'Europa.
Nonostante tutte le differenze, il retroterra comune, le necessità comuni erano forti, presenti e sono convinto che alla lunga, anche se non senza difficoltà, ci si sarebbe arrivati.

E questa speranza, anche se con meno convinzione, è durata fino al 2004, fino a che l'Europa era a 14 (anzi a 15, visto che il Regno Unito era ancora dentro). Cominciava, con l'allargamento del 1995, a esserci meno omegeneità, ma le basi comuni erano ancora forti.

Con l'ampliamento affrettato a est del 2004 (e successivi), nonostante tutti i proclami, si è definitivamente detto addio a questa speranza.
Ampliamento troppo affrettato, troppo vasto e troppo snaturante. Troppe le differenze tra i membri a questo punto. E troppo tenute nascoste, o meglio sottovalutate, pur di allargarsi velocemente.
Nel 2004, di fatto, l'Europa ha rinunciato al sogno di una vera unità per limitarsi a essere una sorta di ONU continentale.

Ergo, rispondendo a Lele: no, non riusciremo mai a fare gli Stati Uniti d'Europa.

Spero che la storia mi smentisca, ovviamente.

Saluti,

Mauro.

2 commenti:

  1. Innanzitutto grazie di avere affrontato il tema.

    Anch'io spero che la storia ti smentisca.

    In parte condivido il tuo punto di vista pessimistico, e andando oltre mi chiedevo se si riescono a identificare alcune delle principali cause che impediscono la realizzazione di questo progetto.

    Purtroppo ho solo domande, che propongo a chi voglia intervenire, e poche certezze sulle relative risposte.

    Credo che negli anni Cinquanta ci fosse molta spinta ideale e grandi speranze, anche se un ostacolo poteva essere la mancanza di uniformità linguistica. Perché tutto si è arenato?

    Cosa ha impedito la creazione di un esercito comune? e/o di una politica estera comune? La grandeur francese? il possesso dell'atomica da parte francese e britannica?

    In qualche modo le grandi potenze hanno influenzato le scelte?

    Cosa impedisce la creazione di una fiscalità comune?

    In qualche modo la Ue si è legata le mani da sola dandosi regole che rendono complicata una maggiore integrazione?

    Anche a me l'allargamento del 2004 è sembrato troppo affrettato, anche se non credo che le maggiori difficoltà a completare il processo di integrazione vengano solo da quel lato.

    Sarebbe fattibile un'integrazione modulare? un'Europa a più velocità?

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    1. Niente da ringraziare, anzi grazie a te per lo stimolo.
      Tante domande interessanti e importanti.
      Solo su una ho una risposta basata su fatti e non su mie opinioni: cosa ha impedito la creazione di un esercito comune?
      La risposta è semplice: la Francia.
      Essendo la Francia ai tempi della CEE la potenza militare numero uno in Europa continentale (anche senza atomica lo sarebbe stata) essa voleva mantenere questo status e non passarlo a un'entità "superiore".
      Per lo stesso motivo la Francia era nella struttura politica della NATO, ma non in quella militare.

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