martedì 20 giugno 2023

Diritti e paure

Domenica ho pubblicato su Twitter un breve thread su diritti e paure.
Oggi vorrei qui renderlo più leggibile pubblicandolo come testo unico (e migliorandolo grazie a un'osservazione di Tom, che ringrazio).

Io ho sempre sostenuto che i diritti per le coppie omosessuali, o qualsiasi diritto riconosciuto a chiunque non sia il classico eterosessuale cisgender, non costituiscono, non possono materialmente costituire, un pericolo per questi ultimi.
E la cosa è in realtà lapalissiana: si riconoscono diritti a chi non ne ha (o non ne ha sufficienti), ma non si toglie nessun diritto a chi già li ha!
Nessun "nuovo" diritto ne toglie a me, nessun "nuovo" diritto mette in pericolo me, la famiglia "tradizionale" (qualunque cosa significhi quest'ultimo aggettivo) e qualsiasi persona eterosessuale e cisgender.

Quindi di cosa stiamo parlando? Perché tutta questa paura? Perché questo muro da parte di omuncoli come Adinolfi o Pillon?

Accanto all'indottrinamento clericale (questi "nuovi" diritti spingono la società verso un sacrosanto laicismo, cosa che per la Chiesa significa perdita di potere), io vedo anche un'altra spiegazione.

A me omosessuali, transgender e altro non fanno paura per due motivi.

Primo, perché la natura è variopinta e anche tra gli animali si trova di tutto, quindi è naturale che esista di tutto anche tra gli esseri umani. Ciò che non è naturale è ciò che è imposto da qualche autorità autoproclamata (e la Chiesa è un'autorità autoproclamata).

Secondo, perché io sono sicuro di ciò che sono. Sono sicuro di essere eterosessuale e cisgender, quindi non ho nulla da temere da contatti con omosessuali e transgender.
Chi invece, nonostante i proclami, non è sicuro di esserlo, ne ha paura. Si sente in pericolo. Ma non nei suoi diritti. Nella sua immagine di maschio.
Vero, Simone Pillon?

Saluti,

Mauro.

7 commenti:

  1. In linea di principio quello che sostieni è corretto, nella pratica il punto su cui non si è d'accordo è cosa debba o non debba essere considerato un diritto. L'aborto è un diritto? L'utero in affitto è un diritto? Far sì che sia riconosciuto come tuo figlio quello che tuo figlio biologico non è è un diritto? L'autodeterminazione di un popolo è un diritto?

    Il problema (uno dei tanti in verità) di chi oggi si riconosce a sinistra è che il valore di una battaglia politica e civile non risidede minimamente nel contenuto della battaglia stessa, ma nella relazione con ciò che di essa pensa la parte avversa (anzi, nemica, diciamo senza ipocrisie). Qualunque cosa demolisca ciò che è condivisio dagli altri, i conservatori, le destre (plurale ridicolo), acqusisce automaticamente valore. La sinistra si muove in base all'odio. Posizione immatura, infantile e pericolosa.

    Conservare ha valore di per sé? No. E non lo ha nemmeno la disgregazione dello status quo.

    Le persone normali e sopratutto libere, cui ritenengo di appartenere, non ci tengono ad appiattirsi su posizioni di destra o sinistra, ma valutano di volta in volta. Potenzialmente sei così anche tu, se non altro per formazione scientifica. Ti manca, probabilmente, il coraggio di poter dire: io non sono di sinistra, io sono io. Lo hai già detto, lo so, ma quel contesto era diverso.

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    1. Guarda, al di là di essere d'accordo con quello che scrivi o meno, stavolta hai preso alla grande fischi per fiaschi. Hai parlato di cose che col mio articolo non c'entrano nulla. Il mio aticolo parla di tutt'altro.
      Rileggilo con calma (e rileggi con calma anche il tuo commento).

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  2. A volte si fanno commenti al post, altre (ed è questo il caso) si approfitta della situazione per esprimere un parere molto più ampio. Càpita a chi è un lettore assiduo del tuo blog e vuol dire la sua.

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    1. Ma va benissimo, però dovresti specificarlo. Se no io li prendo per commenti al post.

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    2. E come hai preso un po' di fischi per fiaschi anche sul mio pensiero. Eppure un po' dovresti conoscermi, ormai 😉

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    3. Solitamente faccio commenti pertinenti al post. Se in futuro mi capiterà altre volte di "debordare" lo farò presente all'inizio.

      Eh, quando si fanno commenti di tipo generale può certamente capitare di sbagliare o di fare induzioni erronee tipo tacchino di Russell. Sono rischi che mi assumo ;)

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