mercoledì 20 ottobre 2021

Il giorno che ho capito gli anni di piombo

Io gli anni di piombo li ho capiti veramente quando erano finiti da tempo. Li ho capiti veramente negli anni '90.
Perché le cose le capisci dentro (e non solo teoricamente, storicamente) quando le incontri.
E io gli anni di piombo li ho incontrati di persona, li ho guardati negli occhi, all'inizio degli anni '90. Anche se avevo vissuto (seppur da bambino e ragazzino) quelli veri, a cavallo tra gli anni '70 e gli anni '80.
Ora vi racconto.

Per me gli anni di piombo significano soprattutto due nomi: Guido Rossa e Mario Sossi.

Due persone agli antipodi: operaio comunista Rossa, magistrato fascista Sossi. Ma entrambi vittime delle Brigate Rosse. Assassinato il primo, rapito (e probabilmente anche torturato) il secondo.
(Di Rossa ne scrissi già su questo blog).

Rossa lo conosco più che altro dai racconti di mio padre, che era suo collega all'allora Italsider, quindi non è lui il protagonista di questo racconto.

Il protagonista è Sossi.
Io lo incontrai una volta nei primi anni '90 e guardandolo negli occhi ho capito veramente cosa furono gli anni di piombo: sì destra contro sinistra ed entrambe contro lo Stato, ma soprattutto paura.
Umanissima paura.

Sossi era un uomo di destra, un fascista (negli anni 2000 si candidò anche con Forza Nuova, per dire), ma quando lo incontrai era solo un uomo che aveva paura di aprire la porta di casa.
Ero andato da lui per portargli l'invito a una cerimonia presso il Distretto Militare di Genova (sì, prima che facciate calcoli sulle date, il militare lo ho fatto dopo l'università, non prima).
Ma quando suonai alla porta e lui venne ad aprire (con tutte le precauzioni e i chiavistelli del caso) aveva paura. Paura di chiunque suonasse alla porta.
Aveva paura di me, che ero in divisa (tra l'altro la sua divisa, visto che era stato Alpino anche lui) e che ero in quel momento il portavoce del comandante del Distretto Militare, non ero lì di mia iniziativa.

Sossi aveva i suoi scheletri nell'armadio, ma ciò non giustifica ciò che subì dalle BR.

Mai ho visto in vita mia la paura negli occhi di un essere umano come quel giorno.

Quel giorno capii veramente cosa sono stati gli anni di piombo.

Saluti,

Mauro.

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