Stavo riflettendo su una interessante questione linguistica.
Come tutti (o quasi) sapete, io sono genovese di origine veneziana. Se io voglio dare dello stupido, del tonto (anche talvolta dello stronzo) a qualcuno a Genova gli do della belina, a Venezia del mona. Già il fatto che a Genova la parola sia di genere femminile e a Venezia di genere maschile ha la sua stranezza (capirete poi perché).
Entrambe le parole derivano da organi genitali. Il genovese belina è una "deformazione" di belin (italianizzato in belino). E in genovese belin/belino indica l'organo genitale maschile, il pene. La parola veneziana mona invece, anche se nel senso "intellettivo" del termine ha esattamente lo stesso significato del genovese belina, indica l'organo genitale femminile, la vagina.
Ma della belina (quindi del pene) te la do al femminile e del mona (quindi della vagina) al maschile 😂
Interessante è anche il fatto che il termine dialettale genovese per vagina, cioè mussa, indica anche la bugia, la frottola, la menzogna. Cosa che non mi risulta abbia paralleli (o controparalleli, visto il discorso maschile/femminile di cui sopra) in veneziano.
Saluti,
Mauro.
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