Parliamoci chiaro, la speranza e l'ottimismo sono i benvenuti, ma l'aiuto maggiore viene dal realismo. L'ottimismo (ma anche il pessimismo) senza realismo fa solo danni.
"Andrà tutto bene".
È un bellissimo slogan, lo ammetto, ma cerchiamo di guardare la realtà.
La realtà ci dice che questo slogan rischia di invitare a far finta di niente, di portare la gente a dire "Addà passà 'a nuttata".
No, la nottata non passerà se noi non ci atterremo alle regole, se noi non penseremo sia a noi stessi che agli altri (in questo momento paradossalmente l'egoismo di proteggere noi stessi coincide con l'altruismo di proteggere gli altri), se pretenderemo di comportarci come sempre.
Se con "Andrà tutto bene" intendete che prima o poi ne usciremo, come siamo usciti da altre catastrofi, avete ragione.
Ma quando e come ne usciremo dipende da come ci comportiamo. Dipende da noi.
I governi stanno provando a fare qualcosa e stanno, purtroppo, commettendo una caterva di errori... ma qualunque cosa loro decidano e facciano, giusta o sbagliata che sia... tutto dipende in primis da noi.
Siamo adulti, sappiamo ragionare: abbiamo veramente bisogno di ordini dall'alto per comportarci in maniera sensata e razionale? Siamo veramente al punto di non saper più riflettere?
Se invece con "Andrà tutto bene" intendete che quando il brutto sarà passato tutto sarà come prima, allora avrete delle brutte sorprese.
No, niente sarà come prima.
Anzi niente è già più come prima.
Non è più come prima per le vittime e i loro congiunti, soprattutto.
Ma non è più come prima neanche per l'economia. E riprendersi sarà più dura che per la crisi economica del 2008.
E non è neanche più come prima per strutture pubbliche come sanità e protezione civile (ma non solo). Dovremo ripensare completamente a come le abbiamo trattate (anzi maltrattate) negli ultimi decenni.
E non è neanche più come prima per l'infrastruttura digitale. Questa situazione ha dimostrato quanto sia essenziale oggi.
No, non andrà tutto bene.
Anzi, sta già andando un bel po' male.
Ma sono lezioni da cui possiamo imparare.
Proviamoci.
E soprattutto: riguardatevi, rispettate le regole, state a casa!
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
19 ore fa
Ciao Mauro,
RispondiEliminaGrazie per il post.
Marco
PS: Io sto sempre aspettando la spiegazione della costante di Planck. :-)
Me ne ero dimenticato!
EliminaVedrò di rimediare!
Peccato
RispondiEliminaEra una facile previsione, purtroppo, anche se ovviamente avrei preferito sbagliarmi.
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