domenica 13 maggio 2018

Spieghiamo le aliquote fiscali e la flat tax

Premettiamo che stiamo parlando della tassa sul reddito, la cosiddetta IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche).
Uno dei temi caldi delle trattative di governo è la questione fiscale: flat tax o non flat tax?
A parte che alcuni dei protagonisti non sembrano aver capito cosa sia veramente questa flat tax, chi la difende - oppure contesta solo l'attuale sistema delle aliquote - usa spesso argomenti (anche, anzi soprattutto, matematicamente) sbagliati.

I due argomenti tipici sono:
a) i ricchi "pagano il pasto" per tutti (in contrapposizione all'argomento anti flat tax secondo cui con essa se io mangio pizza e birra e tu aragosta e champagne, paghiamo metà per uno, cioè alla romana - argomento comunque sbagliato anch'esso);
b) perché uno deve pagare solo il 23% (aliquota minima) di tasse e uno il 43% (aliquota massima e no, nessuno alla fine paga veramente il 43% di tasse)?

Intanto, come sono le aliquote in Italia?
1) da 0 a 15000 € annui, 23%;
2) da 15000 a 28000 €, 27%;
3) da 28000 a 55000 €, 38%;
4) da 55000 a 75000 €, 41%;
5) oltre 75000 €, 43%.
Vi è poi una fascia esentasse, variabile tra 0 e 7500 € a seconda di diversi parametri, ma che vale per tutti (e che nei calcoli seguenti per semplicità ignorerò, perché ininfluente ai fini concettuali e avente di fatto l'unico risultato di rendere nella realtà alla fine un po' più basse tutte le percentuali che vi calcolerò e di esentare totalmente dalle tasse solo le persone che guadagnano 7500 € l'anno o meno).

Ora, da quanto appena scritto capirete subito l'assurdità del punto a) di cui sopra: chiunque guadagni da 7501 € all'anno in su paga qualcosa, quindi non è vero che i ricchi pagano il pasto a tutti. Infatti uno che guadagna 10000, 20000 ma anche 50000 € all'anno non lo definirei ricco. Eppure paga il suo pasto (giustamente lo paga, aggiungo io).

Veramente interessante è però il punto b).
Nessuno alla fine paga il 23% di tasse. Ma soprattutto nessuno paga veramente il 43%. E la spiegazione è semplice matematica.
In teoria chi guadagna fino a 15000 € annui sembra pagare esattamente il 23% (cioè su 15000 €, 3450 € andrebbero allo Stato). In realtà - a causa della fascia esentasse citata - pagherà comunque meno del 23% (quanto meno dipende da diversi fattori).
Vediamo cosa succede a chi va oltre i 15000 €.
Prendiamo tre esempi: un reddito basso (25000 € annui), uno medio (50000) e uno alto (100000).
Reddito basso: paga il 23% sui primi 15000 € e il 27% sugli ulteriori 10000, cioè 3450+2700=6150 €. Il che significa che nel complesso paga il 24,6% di tasse (ignorando la fascia esentasse).
Reddito medio: paga il 23% sui primi 15000 €, il 27% sui successivi 13000 e il 38% sugli ulteriori 22000. Nel complesso 3450+3510+8360=15320 €, ergo il 30,64% del suo reddito (sempre ignorando la fascia esentasse).
Reddito alto: paga il 23% sui primi 15000 €, il 27% sui successivi 13000, il 38% sui successivi 27000, il 41% sui successivi 20000 e il 43% sugli ultimi 25000. Cioè 3450+3510+10260+8200+10750=36170 €, che sono il 36,17% del proprio reddito, decisamente inferiore quindi al 43% che i sostenitori della flat tax sostengono.

Però come ho scritto prima anche l'argomento "pagamento alla romana" dei nemici della flat tax è matematicamente sbagliato.
Pagamento alla romana significa che tutti pagano la stessa cifra in termini assoluti, non che tutti pagano la stessa percentuale.
"Alla romana" significa che chi guadagna 25000 € l'anno paga, per esempio, 7500 € di tasse, ma anche chi guadagna 50000 o 100000 paga sempre 7500.
Flat tax significa invece che - ipotizzando per esempio un'aliquota unica del 30% - chi guadagna 25000 paga 7500, chi guadagna 50000 paga 15000 e chi guadagna 100000 paga 30000.

Vedete che sapere un po' di matematica aiuta anche a non farsi prendere in giro dalla propaganda sulle tasse?

Saluti,

Mauro.

7 commenti:

  1. Il cattivo lo faccio io: praticamente potevi intitolare il post "aliquote fiscali e flat tax for dummies" :)

    Visto che l'IRPeF grava su tutti o quasi questa è materia che andrebbe conosciuta alla perfezione, data anche la sua semplicità.

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    1. Ma io non volevo dargli degli scemi... volevo che capissero da soli di esserlo 😁

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  2. Il punto secondo me è un altro.

    Metto la flat tax (che ne so, tutto al 23%) ed elimino tutte le detrazioni/deduzioni.

    I casi sono 4:

    - povero ma non poverissimo (~25k) con molte deduzioni/detrazioni: gli ho tolto le detrazioni/deduzioni, e gli ho marginalmente toccato l'aliquota -> forte svantaggio
    - povero ma non poverissimo (~25k) con poche o deduzioni/detrazioni -> piccolo (o nullo) vantaggio
    - ricco ma non ricchissimo (~100k) indipendentemente dalle deduzioni. ne ha un vantaggio, magari limitato dalla presenza di copiose detrazioni/deduzioni.

    Quindi, in generale più è alto il reddito, più è vantaggioso. Inoltre, molte persone hanno fatto ristrutturazioni contando sul rientro parziale della spesa, magari investendoci la liquidazione, sapendo che comunque una parte sarebbe rientrata.

    Il problema è un altro: il sistema fiscale è complesso non per le aliquote, ma per le centinaia di detrazioni, deduzioni, sconti. Il federalismo fiscale (con le aliquote ed esenzioni diverse per ogni comune) ha complicato ulteriormente le cose.
    Inoltre spesso e volentieri ci sono dei cambi di regole improvvisi e inconsulti

    Inoltre, il problema della complessità del sistema fiscale, non viene dalla progressività delle aliquote, ma dalla farraginosità di una marea di altre cose (per esempio dalle aliquote diverse comune per comune, e dal fatto che i comuni si sono pesantemente sbizzarriti tra esenzioni e modifiche delle aliquote), e soprattutto dalla incertezza che domina un po' ovunque, con cambi di regole improvvisi e attivi quasi retroattivamente.

    La regola da aggiungere è "Ogni modifica all'imposizione fiscale ha effetto 365 giorni dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale".

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    1. A parte il fatto che dici che i casi sono quattro ma poi ne elenchi solo tre 😉

      A parte ciò, dicevo, hai frainteso il mio punto.
      Non era mia intenzione mostrare chi ci guadagna dalla flat tax, ma "solo" mettere alla berlina gli errori matematici sia di sostenitori che oppositori.

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    2. Comunque le tue sono considerazioni interessanti e in buona parte condivisibili.

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    3. A parte il fatto che dici che i casi sono quattro ma poi ne elenchi solo tre 😉

      Eh, perché gli ultimi due li ho poi raggruppati ;)...

      Non so se è vero, ma comunque Barisoni a Radio24 dice che andrei a risparmiare un sacco di soldi in tasse, ma non so se posso esserne contento...

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    4. Se esserne contento o meno dipende anche dal perché e dal come le risparmieresti, credo.

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