Da quando è di moda dare addosso alla casta (che Dio - se esiste - comunque la maledica ;-) ), si susseguono in ogni dove paragoni tra i costi dei Parlamenti e i numeri dei parlamentari nei vari paesi.
Tenendo conto che questo confronto è in buona parte impossibile, ogni studio in proposito è solo soldi e tempo buttati via.
Ma allora perché tutti cercano di fare chiarezza in questo confronto, creano continuamente nuove tabelle e nuovi numeri? Come ad esempio un articolo di oggi su un blog che io generalmente apprezzo molto: Indovina: ... qual è il Parlamento più costoso d'Europa?
Ci sarà chi lo fa per ignoranza, chi per malafede, chi per non affrontare altri problemi... la maggioranza (come il blog di cui sopra) semplicemente perché è di moda, perché ci si lascia trascinare dalla corrente.
Ma perché un confronto del genere è impossibile?
Molto semplice: perché i sistemi politico-amministrativi non sono identici, i compiti dei Parlamenti variano (e anche di tanto) tra un paese e l'altro.
Prendiamo l'esempio dell'articolo che ho citato sopra. Vi è un confronto tra Italia, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna.
1) La Francia è uno stato centralizzato, come l'Italia, in cui le autorità locali hanno poteri limitati e il Parlamento è veramente sovrano. Quindi il confronto - sempre che si accetti che è un confronto indicativo e non assoluto - ci sta, va benissimo.
2) Il Regno Unito è un sistema particolare, ufficialmente centralizzato, ma con larghe autonomie, soprattutto per Scozia e Galles (la prima ha anche un proprio Parlamento e il secondo una propria Assemblea Nazionale). Quindi se vogliamo confrontare il Regno Unito con l'Italia dobbiamo conteggiare anche i parlamentari delle assemblee gallesi e scozzesi e i costi di queste assemblee, almeno nella percentuale che servono a coprire attività che in Italia o Francia sono appannaggio del Parlamento nazionale.
3) In Germania e Spagna la cosa è ancora più estrema: sono stati federali (la Germania di nome e di fatto, la Spagna non di nome ma - grazie alle amplissime autonomie regionali - di fatto), quindi in questo caso bisogna assolutamente contare nei costi del Parlamento (almeno se vogliamo confrontarlo con quello italiano) anche tutti i costi dei parlamenti regionali, tenendo conto che questi hanno vere e proprie funzioni legislative in tantissimi ambiti che da noi sono coperti dal Parlamento.
Per tacere di quando a inizio gennaio lessi sul Secolo XIX un confronto tra il numero di parlamentari italiani e quelli statunitensi... peccato che non tenesse conto che negli Stati Uniti ci sono 51 Parlamenti...
Saluti,
Mauro.
Senza Pitagora e senza Erone
10 ore fa