martedì 10 dicembre 2024
Rivolte, libertà e prigioni
venerdì 6 dicembre 2024
L'ignoranza al potere
Anche gli altri leghisti, non solo gli avversari politici e osservatori varii.
Non vi dico nulla che già non sappiate.
Anche quando indirettamente cita la Settimana Enigmistica!
Solo chi non ha mai fatto le parole crociate e non sa unire i puntini può dire ciò.
domenica 26 marzo 2023
Il cristianesimo in realtà non esiste
Sì, il cristianesimo non esiste.
E non lo sostengo per fare polemica. Lo sostengo perché in realtà così effettivamente è.
Non conta qui essere credenti o meno, io sto parlando di fatti, di storia.
Prendendo Cristo come figura storica - divina o umana che fosse - si può dire con chiarezza (ed è chiaro ed esplicito anche nella Bibbia) che Cristo non ha mai voluto lasciare l'ebraismo, non lo ha mai attaccato come religione in assoluto.
L'obiettivo di Cristo era quello di riformare l'ebraismo, non di uscirne e fondare una nuova religione.
E questo obiettivo dopo la sua morte si è conservato negli apostoli, fino a che...
...fino a che non è arrivato Saulo di Tarso, alias Paolo.
Paolo era un uomo di potere e ha capito le potenzialità che c'erano in una nuova religione che buttasse alle ortiche l'ebraismo.
E questa è stata la sua "conversione": capire le potenzialità politiche della figura di Cristo e sfruttarla per creare una struttura religiosa, una nuova religione che potesse poi sfociare in una struttura di potere (come poi nei secoli successe).
Saulo/Paolo scavalcò in questo la predicazione degli apostoli, facendosi unico interprete - senza che nessuno gliene desse mandato, per lo meno senza che nessuno gli desse mandato di esautorare gli altri - dell'eredità di Cristo.
E nel cristianenismo, nel suo insegnamento (e in particolare ovviamente in quello del cattolicesimo romano) è Paolo che costituisce le fondamenta, non Cristo o Pietro.
Quello che noi chiamiamo cristianesimo è in realtà paolianesimo. Tutto viene da lui, che ci piaccia o meno.
Ed è sempre stata solo una questione di potere.
Saluti,
Mauro.
domenica 12 febbraio 2017
La Germania ha un nuovo presidente
Ma una cosa è sicura: finalmente la Germania ha di nuovo un presidente vero, con delle idee proprie e concrete (condivisibili o meno non è qui importante), e non semplicemente uno che vuole accontentare tutti, senza avere idee personali da presentare.
Peccato solo che il presidente tedesco abbia ben poco potere. Anche meno del presidente italiano. Molto meno.
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Fino al 18 marzo 2017 comunque Gauck può purtroppo ancora fare danni, visto quella è la data ufficiale dell'insediamento del nuovo presidente.
P.S.2:
Il più grosso problema di Gauck è che antepone il politicamente corretto al corretto.