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domenica 2 luglio 2023

Incidenti (spesso omicidi) sul lavoro

Riproposizione in testo unico di un thread pubblicato su Twitter il 30 giugno scorso.

Nei primi cinque mesi del 2023 (quindi da gennaio a maggio) in Italia ci sono stati 358 morti sul lavoro (e parliamo solo dei decessi, non degli infortuni in generale).
271 direttamente sul lavoro e 87 in itinere (gli infortuni - mortali o no che siano - nel tragitto casa-lavoro sono per legge - salvo eccezioni - considerati infortuni sul lavoro).
Questi ultimi 87 sono nella maggioranza dei casi veri e propri incidenti.
Ma gli altri 271 (in 5 mesi, da gennaio a maggio, cioè 151 giorni: quasi due decessi al giorno!) sono spesso veri o propri omicidi. Magari "solo" colposi, ma comunque omicidi.

Perché però di questi si parla molto meno che di altre tipologie di omicidio molto meno frequenti?
Perché le notizie sui giornali o in TV sono molto più brevi, quasi date con fastidio, quando si tratta di morti sul lavoro?

I dati numerici di cui sopra sono dati INAIL elaborati dall'Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering.
Nei link a questa presentazione dell'Osservatorio trovate tutti i report, grafici e altro materiale.

Saluti,

Mauro. 

giovedì 15 aprile 2021

Morto per cause naturali

Ecco, quando leggo questa definizione in un necrologio, in un coccodrillo, in un articolo, in un lancio d'agenzia, eccetera... non rido solo per rispetto verso il morto.

Esistono morti non naturali?
Scusate, ma la fine della vita comunque avvenga è naturale.
Qui si confonde "evitabile" con "non naturale".

Mi spiego meglio.

Se una persona muore per una malattia (qualunque sia la causa della stessa) è una morte naturale. Ovvio.
Se muore di vecchiaia... è la morte più naturale di tutte. Ovvio.
Ma anche gli incidenti fanno parte della vita. Sono naturali, anche se talvolta evitabili.
Anche gli omicidi purtroppo fanno parte del mondo, della vita. Spesso prevenibili, evitabili, ma anche quelli purtroppo naturali.

Siamo sinceri: la morte, qualunque ne sia la causa, è sempre naturale.
Non esistono morti per cause non naturali.

Esistono però morti per cause evitabili.

Saluti,

Mauro.

martedì 20 marzo 2018

Considerazioni ciniche sull'auto a guida autonoma

Avrete tutti letto del primo incidente automobilistico mortale coinvolgente un auto a guida autonoma (per chi in questi giorni fosse stato sulla Luna qui il primo articolo che spunta sul sito del Corriere della Sera, ma basta andare su qualsiasi sito di qualsiasi giornale italiano o straniero per trovarne).

Uber, la società che stava conducendo il test in questione, ha subito sospeso tutte le attività su strada riguardanti la guida autonoma e probabilmente ci saranno frenate, se non blocchi, anche da parte di altre società che fanno ricerca e test nel settore.

A leggere molti commentatori questo incidente pone seri dubbi sulla sicurezza e di conseguenza sul futuro delle auto a guida autonoma.

Certo, questo incidente è una tragedia (soprattutto per la vittima e i suoi parenti e amici una tragedia immane, questo è chiaro), ma come al solito da parte della stampa si è partiti con esagerazioni a tutto spiano.

Io non sono un esperto del settore e neanche una persona particolarmente attratta da questa tecnologia, ma due cose (che magari sembreranno ciniche) mi sento di poter tranquillamente dirle.

Primo. Si tratta di un incidente. E ogni tecnologia in fase di sperimentazione è per forza di cose più pericolosa che una volta matura per la serie. A meno di non fare i test solo in ambienti isolati... ma allora non scoprirai mai come questa tecnologia (o qualsiasi altra tecnologia in qualsiasi settore) funziona nella realtà.

Secondo. Mettiamoci bene in testa che gli incidenti (anche mortali) per le strade ci sono sempre stati. C'erano prima che arrivasse l'auto, ci sono ora e ci saranno inevitabilmente anche il giorno che tutte le auto dovessero essere a guida autonoma. La sicurezza di una tecnologia o dell'altra si valuta in base a quanti incidenti si hanno per milione di chilometri percorsi (o per milione di passeggeri trasportati), quindi potrai sapere con certezza se la guida autonoma sia più o meno sicura di quella tradizionale solo quando ci saranno un bel po' di auto autonome per le strade (e non per sperimentazione).

Quello piuttosto che mi chiedo io è: dato che c'era una persona dentro l'auto anche allo scopo di intervenire in caso di emergenza... cosa faceva questa persona? Dormiva?

Saluti,

Mauro.